La figura del Mobility Manager è stata introdotta in Italia dal DECRETO DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE del 27 MARZO 1998 (cosiddetto Decreto Ronchi). In estrema sintesi tutte le aziende con più di 300 dipendenti in un’unica sede (o con 800 dipendenti su più sedi) devono nominare un Mobility Manager. I riferimenti normativi sono:
- Decreto Ronchi Marzo 1998 (Mobility Manager Aziendale)
- Decreto Ronchi Dicembre 2000 (Mobility Manager d’Area)
Anche quest’anno Intesa Sanpaolo ha presentato alle Amministrazioni Comunali i Piani Spostamento Casa-Lavoro (PSCL) con i quali la banca si impegna a proseguire il percorso avviato sin dal 2009 per identificare soluzioni che consentano di coniugare la sostenibilità economica, il benessere delle persone e la vivibilità delle nostre città.
Come ogni anno, Intesa Sanpaolo ha presentato alle Amministrazioni Comunali i Piani Spostamento Casa-Lavoro (PSCL) con i quali la banca si impegna a proseguire il percorso avviato sin dal 2009 per identificare soluzioni che consentano di coniugare la sostenibilità economica, il benessere delle persone e la vivibilità delle nostre città.
Rispetto allo scorso anno, sono state riconfermate in toto le 30 piazze coinvolte nelle nostre analisi ed azioni: Arezzo, Bari, Bergamo, Bologna, Brescia, Cagliari, Como, Cuneo, Firenze, Forlì, Genova, Jesi, Milano-Assago-Sesto San Giovanni, Moncalieri, Montebelluna, Napoli, Padova-Rubano, Palermo, Parma, Pesaro, Prato, Roma, Torino, Udine, Venezia, Vicenza e Verbania.
I contributi dei Referenti Territoriali della Mobilità, che rappresentano un punto di ascolto fondamentale delle esigenze dei colleghi e delle colleghe, e le diverse iniziative dell’Associazione dei Lavoratori di Intesa Sanpaolo (ALI) sono stati utili per la stesura dei Piani Spostamento Casa-Lavoro (PSCL).
I documenti sono consultabili nella Intranet in #People > Servizi alla persona e Welfare > La Vetrina dei Servizi > Mobility Management > Piani Spostamento Casa-Lavoro.
Per maggiori informazioni è possibile contattare l’Ufficio Welfare della Direzione Centrale Affari Sindacali e Politiche del Lavoro scrivendo a mobility.management@intesasanpaolo.com.
Buongiorno, commento per comunicare un indagine ed una specifica richiesta già inviata ad Intesa da parte di un gruppo di colleghi operanti in Arezzo, via Calamandrei ed abitanti nel Valdarno Fiorentino ed Aretino.
La comunicazione come da indicazione dei nostri gestori HR all’ indirizzo : nextwayofworking@intesasanpaolo.com in data 12/04/2023 e della quale NON ABBIAMO MAI RICEVUTO RISPOSTA. Neppure di cortesia.
La stessa è stata consegnata ad un nostro rappresentante sindacale FISAC negli stessi giorni.
Era riferita ad una identica indagine del 2022.
Sono a disposizione per ogni eventuale approfondimento e documentazione citata. Comunque la incollo qui sotto per anticipare l’eventuale interessamento :
Arezzo, Piano degli Spostamenti Casa Lavoro, analisi e proposte
Abbiamo letto con attenzione, interesse e condivisione, il documento ADDENDOM 2022 come in oggetto, fatto stilare dall’ Istituto con le analisi e deduzioni analizzate.
Possiamo condividere lo spirito che le proposte avanzate per la mobilità (RTM) in linea con le linee guida di Intesa Sanpaolo.
Sicuramente l’introduzione del lavoro flessibile contribuirà ad avvicinarsi all’ obbiettivo prefissato.
Le proposte di Sharing e Pooling (già secondo nostre esperienze attivi da diversi anni) è da condividere ed anche su nostra proposta, da divulgare in modo più capillare possibile tra le colleghe ed i colleghi.
In merito ai dati forniti sule distanze percorse in media, vorremmo portare il nostro contributo.
Da una nostra indagine, ci sono 34 Colleghe e Colleghi che ogni giorno percorrono praticamente il doppio delle stime espresse nella documentazione.
Trattasi dei dipendenti che dal Valdano Fiorentino ed Aretino raggiungono la propria sede lavorativa in Sede Centrale, Via Calamandrei ad Arezzo.
Noi percorriamo una media di 45 KM ad andare ed altrettanta a tornare.
Abbiamo praticamente l’obbligo di usufruire del tratto autostradale altrimenti i tempi (ad ora stimati in 50 minuti ad andare e altrettanti a tornare) si raddoppierebbero quasi. Tutto questo senza considerare i continui disagi sul tratto stesso.
Vorremmo sottolineare in merito, che nonostante i tentativi fatti, lo spostamento con mezzi pubblici sarebbe troppo oneroso in termini di tempi di spostamento.
Crediamo a questo punto che si possa analizzare ed integrare con altre forme di locazione dell’attività lavorativa delle colleghe e dei colleghi del Valdarno,
Come previsto dalle normative aziendali, l’attività può essere anche svolta un HUB Aziendali.
Purtroppo al momento come possibilità in Valdarno, esistono solo tre postazioni dislocate negli stabili sopra la Filiale di Montevarchi che riteniamo ovviamente insufficienti per una richiesta di 34 dipendenti. Da una nostra approssimata analisi, siamo convinti che possiamo migliorare tale integrazione con costi sostenibili e limitati da parte dell’Azienda.
Proponiamo quinto un confronto per capire le intenzioni e le possibilità in merito.
Sarebbe veramente un completamento a quanto analizzato nel documento sopra citato con un risparmio consistente in termini ambientali e di conciliazione Casa-lavoro introdotto da Intesa Sanpaolo.