Vi ricordiamo di NON inserire Giornate di Sospensione Volontaria SVL, Riposo compensativo del 4×9 (o qualsiasi permesso/congedo non retribuito o parzialmente retribuito) in coincidenza della giornata di martedì 19 marzo (ex festività), in modo da evitare riduzioni del numero delle giornate di permesso ex festività.
“L’otto marzo non è la “festa della donna”, ma la lotta delle donne per i loro diritti e per un mondo meno discriminante.” (Michela Murgia)
“Mangerete polvere,/cercherete d’impazzire/e non ci riuscirete,/avrete sempre il filo/della ragione che vi/taglierà in due./Ma da queste profonde/ferite usciranno/farfalle libere”. (Alda Merini)
“Se con il tacco ti vedrai alta, con l’amore per te stessa ti vedrai immensa” (Frida Kahlo)
“Le donne che hanno cambiato il mondo non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla, se non la loro intelligenza”. (Rita Levi Montalcini)
“Ho alzato la voce, non in modo da poter urlare, ma in modo da poter far sentire quelli senza voce… Non possiamo avere successo quando metà di noi rimane indietro. (Malala Yousafzai)
“Sono una donna. Fenomenale. Sono una donna fenomenale ecco cosa sono” (Maya Angelou)
“Una femminista è chiunque riconosca l’uguaglianza e la piena umanità di donne e uomini.” (Gloria Steinem)
“La libertà delle donne è il segno della libertà sociale.” (Rosa Luxemburg)
“Secondo me, il potenziale più eccitante delle donne di colore risiede nella possibilità di politicizzare questa identità, basando l’identità sulla politica piuttosto che la politica sull’identità.” (Angela Davis)
«Non voglio obbedire a nessun altro che a me stessa». ( Simone de Beauvoir)
L’Azienda ha deciso che noi Lavoratori Misti diventassimo Global Advisor. Il cambio nominalistico è probabilmente dovuto a un minimo sussulto di “marketing”: non è difficile immaginare che per un cliente farsi seguire da un Global Advisor sia più appetibile che affidare i propri soldi a un Lavoratore Misto.
Ma con il cambio di nome, è anche cambiato qualcosa di concreto per noi? A quanto pare sì. Nel senso che in ISP peggiorare le cose sembra un obiettivo sempre a portata di mano.
“I cambiamenti vanno accolti, le conseguenze mai calcolate”. Questo era il punto centrale del nostro ultimo volantino con tema premialità e KPI.
Il momento di considerare le conseguenze, però, pare essere proprio arrivato. Come Gestori a Contratto Misto, (pardon: Global Advisor), ogni anno siamo tenuti al rispetto di determinati parametri “comportamentali” per il raggiungimento della premialità. Tra questi vi è il KPI 3.9 in cui si richiede il raggiungimento della soglia del 15% di clientela totale con almeno 3 classi di cross selling.
Ogni mese, quindi, la banca, o meglio il software utilizzato dal SeiOk, fornisce una Iista di clienti da lavorare per raggiungere la soglia percentuale prevista. Quindi la base calcolo su cui affidarsi viene generata automaticamente.
Ciò che non è stato considerato (oltre alla presenza dei defunti all’interno di questo paniere di clienti) è la presenza di un bug del sistema: infatti, è stata rilevata nel corso dei mesi la scomparsa di clienti e la loro magica ricomparsa. Per maggiore chiarezza, anche supponendo che non si lavori sul cross selling, tra un mese e l’altro i clienti presenti nelle liste da lavorare sono comunque diversi.
Tutto questo, ovviamente, va a falsare tutta la base calcolo su cui noi Global Advisor facciamo affidamento per il raggiungimento del premio con effetti profondamente distorsivi e penalizzanti.
Abbiamo posto il problema all’Azienda, ma attendiamo ancora risposte certe dall’ufficio competente. Per ora solo silenzio stampa da chi dovrebbe darci risposte e soluzioni: probabilmente tra i punti all’ordine del giorno vi è solo il cambio del nome dei Gestori a Contratto Misto, diventati Global Advisor. Il che però è davvero poca cosa per chi, come noi, ha buona parte del suo reddito che dipende da commissioni e premi sui quali non solo ha pochissimi margini di intervento, ma che spesso sono falsati da bug, errori, atteggiamenti incomprensibili e cervellotici dell’Azienda.
Sono convocate le assemblee sindacali unitarie delle lavoratrici e dei lavoratori del Gruppo ISP – Intesa Sanpaolo, Intesa Sanpaolo Private Banking e Fideuram – con sede di lavoro a Bologna e Provincia, secondo il seguente calendario:
IN PRESENZA
– 05 marzo 2024 – dalle ore 11,25 alle ore 13,40 – per le lavoratrici e i lavoratori
part time, turni (t1, t2,t3, t4, t5) e 6×6 A, presso il Cinema Galliera, via Giacomo Matteotti, 27 – 40128 Bologna.
– 05 marzo 2024 – dalle ore 14,40 alle 16,55– per le lavoratrici e i lavoratori full
time, turni (t6,t7,t8,t9) e 6×6 Bpresso il Cinema Galliera, via Giacomo Matteotti, 27 – 40128 Bologna.
ON LINE
– 06 marzo 2024 – dalle ore 11,25 alle 13,40 – per le lavoratrici e i lavoratori
part time, in modalità on lineassemblea part time, turni (t1, t2,t3, t4, t5) e 6×6 A
– 06 marzo 2024 – dalle ore 14,40 alle ore 16,55 – per le lavoratrici e tutti i
lavoratori full time, in modalità on line assemblea full time, turni (t6,t7,t8,t9) e 6×6 B
Le assemblee prevedono il seguente ordine del giorno:
– l’illustrazione dell’ipotesi di accordo di rinnovo del CCNL ABI.
Nell’ambito delle iniziative confederali organizzate per la Giornata Internazionale della Donna, abbiamo convocato un’assemblea per il pomeriggio di Venerdì 8 Marzo dedicata alle colleghe e i colleghi che lavorano nel comune di Genova.
Da anni nella nostra società si sono sviluppate e portate avanti istanze relative al miglioramento della condizione femminile, al contrasto della violenza sulle donne e, più in generale, all’avanzamento delle politiche di genere. Si riflette sulle radici delle disuguaglianze in un modello sociale ed economico che si basa sul dominio e sullo sfruttamento: il modello sociale e l’indirizzo politico che caratterizzano la nostra realtà attuale generano conseguenze più ampie e profonde di quanto, probabilmente, si abbia consapevolezza.
Queste dinamiche, in cui i rapporti asimmetrici e le prevaricazioni sono strutturali, devono essere svelate e modificate con voglia di cambiamento e il coinvolgimento di uomini e donne che lottano insieme.
Dal 2017, l’8 marzo è diventato l’appuntamento fisso per lo sciopero generale del movimento femminista e per questa ragione, consapevoli che le mobilitazioni si costruiscono e non si improvvisano, abbiamo deciso di organizzare un’assemblea di bancarie e bancari, assicurativi e assicurative per avviare una riflessione comune sulle discriminazioni e sui meccanismi di dominio che vogliamo contrastare.
A pochi giorni dalla recentissima costituzione della RSA di LECCE, siamo nuovamente a festeggiare un ulteriore tassello dell’imponente crescita del COORDINAMENTO FISAC ISP PUGLIA-BASILICATA-MOLISE.
Abbiamo, infatti, costituito un’ulteriore RSA:
la Rappresentanza Sindacale Aziendale Fisac-CGILa
FRANCAVILLA FONTANA (BR)
Le iscritte e gli iscritti hanno eletto come Segretario ResponsabileLuigi Leone.
Luigi avrà l’importante ruolo di assicurare l’assistenza sindacale su piazza con il supporto dell’intera struttura del Coordinamento Fisac Isp.
IN SOLI 10 MESI, con grande determinazione, abbiamo costituito BEN 3 NUOVE RSA e contiamo oggi 21 RSA nel nostro Coordinamento!
Una crescita continua, premiata dal sostegno delle Lavoratrici e dei Lavoratori dei nostri territori a cui rivolgiamo, ancora una volta, il nostro GRAZIE.
A loro sarà sempre rivolto il nostro costante impegno per garantire ascolto, vicinanza e qualificata tutela sindacale.
La sottoscrizione dell’accordo di rinnovo del CCNL ABI dello scorso Novembre 2023 ha sancito, tra l’altro, il ripristino della base imponibile per il calcolo del TFR comprendendo, a partire da Luglio 2023, tutte le voci retributive stabilite dall’art. 86 del CCNL (dal 2012 veniva calcolato solo sulle voci stipendio, scatti di anzianità ed importo ex ristrutturazione).
Detto ripristino comporta, per i Fondi Pensione la cui contribuzione è calcolata sull’imponibile TFR, un maggior versamento alla Previdenza Complementare (nulla cambia invece per i contributi a Fondi Pensione in cui la base di calcolo è la retribuzione imponibile INPS, e per tutto il personale assunto a decorrere dal 1° gennaio 2016 che non subirà variazioni).
Al fine di evitare il possibile superamento del limite annuo di deducibilità per i contributi alla Previdenza Complementare (attualmente di € 5.164,57) conseguente al riconoscimento degli arretrati, è stato raggiunto lo scorso Dicembre un accordo con l’azienda (di cui vi avevamo dato notizia QUI), che prevede la sospensione, da gennaio 2024 a marzo 2024, della contribuzione volontaria al Fondo Pensioni unicamente per i dipendenti impattati dalla variazione della base imponibile (n.b. trattasi solo della contribuzione del dipendente, non quella dell’azienda che non viene sospesa).
Tale sospensione permetterà di valutare l’eventuale convenienza fiscale della vigente quota volontaria versata al Fondo Pensioni e, nel caso, di variarla nel mese di marzo 2024 con effetto dalla mensilità di aprile 2024.
Se non si effettueranno modifiche, ad aprile riprenderà il versamento sulla base della percentuale di contribuzione volontaria in essere a dicembre 2023.
Resteranno disponibili le consuete finestre di giugno e dicembre 2024 per eventuali successive variazioni.
Alla luce di quanto sopra esposto, data la complessità della materia, la FISAC si è organizzata per fornire consulenze individuali, non esitate quindi a contattare il vostro rappresentante sindacale per informazioni e valutazioni a riguardo.
FISAC CGIL GRUPPO ISP – Coordinamento Area Lombardia Sud
RINNOVO CCNL: IL TFR E LA CONTRIBUZIONE VOLONTARIA AL FONDO PENSIONE, CHE SCELTA FARE?
L’accordo di rinnovo del CCNL prevede, oltre agli aumenti contrattuali, il recupero dei criteri ordinari di calcolo del TFR, pertanto il calcolo del TFR sarà effettuato su tutte le voci retributive stabilite dall’art. 86 del CCNL e non più solo sulle voci stipendio, scatti di anzianità ed importo ex ristrutturazione.
Dato che il riconoscimento degli arretrati potrebbe comportare in taluni casi il superamento del limite annuo di deducibilità per i contributi al Fondo Pensione (attualmente fissato a 5.164,57€) con la conseguente perdita dei benefici fiscali per gli eventuali versamenti superiori al limite, il 1 dicembre abbiamo sottoscritto un accordo (di cui vi avevamo dato notizia QUI), che prevede per 3 mesi, da gennaio 2024 e fino a marzo 2024, la sospensione automatica della contribuzione volontaria al Fondo.
Dal cedolino di gennaio sono stati ripristinati i criteri di calcolo ordinari del TFR e pagati gli arretrati a partire da luglio 2023, inoltre è stata adeguata l’aliquota previdenziale a carico azienda che, per effetto degli accordi di 2° livello, da gennaio 2024 è del 4% per coloro per cui era previsto un contributo aziendale minore.
Nel mese di marzo verrà data la possibilità, tramite l’apertura di una finestra straordinaria, di variare la propria contribuzione volontaria.
Nel caso in cui non fosse effettuata alcuna variazione ad aprile la contribuzione volontaria verrà ripristinata automaticamente sulla base della scelta effettuata ante sospensione del contributo volontario.
Per valutare gli effetti individuali del ripristino della base di calcolo del TFR sulla Previdenza complementare, come Fisac abbiamo messo a disposizione delle nostre iscritte e dei nostri iscritti un’attività di assistenza su questo tema previdenziale, vi invitiamo pertanto a contattare le nostre RSA sul territorio per richiedere una consulenza al riguardo.
In data 22 Febbraio 2024 è stata convocata l’assemblea di piazza Roma e provincia per l’approvazione della ipotesi di rinnovo del CCNL Credito siglata il 23 novembre 2023. L’assemblea si terrà dalle ore 14:30 a fine turno pomeridiano presso il Teatro Italia in Via Bari 18 a Roma (metro B Policlinico).
Inizio Anno 2024… già è ben delineata la strategia calata dall’alto: incalzare in maniera asfissiante tutti i gestori spronandoli a riempire le agende di appuntamenti “a valore” finalizzati a proposizioni commerciali a raffica, alla continua rincorsa del raggiungimento di budget sempre più impegnativi, considerata anche la costante carenza di organici, con il personale che non sa più come far fronte alle tantissime incombenze, correndo seriamente il rischio di commettere errori di cui poi dover rendere conto in sede di contestazioni disciplinari (dove non vale la giustificazione “quel giorno ho venduto due polizze” o altro).
Continue riunioni sia in presenza che a distanza, sia di gruppo che “One to One” per dire sempre e solo le stesse cose, facendo sentire sempre più inadeguati i colleghi.
Il coro che si leva è unanime: lasciateci lavorare!
Il tempo che queste riunioni ed incontri erodono all’attività quotidiana è crescente, non facendo altro che aumentare le ansie e gli affanni dei malcapitati, oltre che a lasciare meno tempo a disposizione per raggiungere quel numero magico che diventa sempre più grande ed impossibile. Sentirsi inadeguati è il comune sentimento che traspare al termine di questi incontri.
Per quanto ancora dovremo sopportare tutto questo?
Quando la banca si renderà conto che tutto ciò è controproducente?
Quando la banca prenderà atto che i suoi dipendenti tengono al proprio lavoro, ci tengono a farlo bene, ma devono essere lasciati nelle condizioni di poterlo fare serenamente e di disporre del tempo in modo proficuo e non per ascoltare e rappresentare storielle e scenette?
I lavoratori chiedono semplicemente di poter svolgere un servizio di consulenza “vero”, volto a soddisfare le reali esigenze del cliente, e non esclusivamente asservito alle logiche di Budget.
I dipendenti sono seri, sanno come lavorare e cosa necessita alla clientela, la nostra “Grande Banca” lo sa? Serve, con onestà intellettuale, essere consapevoli che ognuno sta dando il meglio di sé per raggiungere in modo corretto l’obiettivo prefissato senza lasciare indietro nulla e nessuno.
COORDINATORI E RR.SS.AA INTESA SANPAOLO AREA LOMBARDIA SUD FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN
Pavia provincia fanalino di coda della Lombardia: questi sono i dati (del tutto ingiustificati dai numeri dell’economia del territorio) e non le opinioni, che i rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori bancari hanno chiesto ed ottenuto di esporre, aprendo un confronto, con i massimi rappresentanti delle Istituzioni di competenza: l’Amministrazione Provinciale nella persona del suo Presidente, ed il Prefetto, rappresentante del Governo per il territorio provinciale.
La richiesta di incontro, avanzata unitariamente dalle OO.SS., ha avuto tempestivo riscontro da ambedue le Istituzioni, attraverso incontri che si sono tenuti in data 30 gennaio e 1 febbraio, rispettivamente con le Istituzioni sopra indicate.
Come rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori abbiamo sottolineato che, pur essendo mossi come è ovvio dal movente della loro tutela, abbiamo inteso farci portavoce di interessi collettivi della/delle comunità di riferimento del territorio, penalizzate – per la nostra provincia – in modo significativamente più “spinto” rispetto a quello che è un fenomeno pur presente su tutto il territorio nazionale.
I numeri che abbiamo rassegnato sono quelli di Istituzioni quali Banca d’Italia oppure ISTAT, e non di parte sindacale.
Pavia risulta, in ordine decrescente, al 95° posto su 107 Province italiane in termini di percentuale di Comuni serviti sul totale, pur risultando al 32° posto nei dati del Sole 24 Ore per il capitolo “ricchezza e consumi”.
All’ultimo posto in Lombardia per numero di addetti bancari ogni 1.000 abitanti (71^ in Italia): indice di forti carichi di lavoro ma, di conseguenza, di decadimento della qualità media del servizio.
Al terzo posto in Lombardia per il Prodotto Interno Lordo intermediato per ogni addetto bancario (20^ in Italia): coerente segnale di forti carichi di lavoro medi e/o di decadimento del servizio alle comunità di riferimento.
Risulta essere, ancora, la Provincia con la più alta percentuale di fasce anziane della popolazione (maggior percentuale di ultraottantacinquenni, di ultrasettantacinquenni e di ultrasessantacinquenni), ossia quella parte più esposta all’esclusione sociale dai servizi bancari e finanziari.
Abbiamo ulteriormente segnalato che l’abbandono dei territori attraverso la chiusura degli sportelli e finanche degli A.T.M. (di base od evoluti) penalizza anche le attività produttive come negozi ed attività commerciali, sia per la necessaria operatività fisica che per l’accesso al credito. Fenomeno, quest’ultimo, che rischia di creare anche pericolose “infiltrazioni” all’illegalità.
Abbiamo, infine, segnalato che l’obiettivo delle nostre richieste era quello di sensibilizzare tutte le parti sociali e le Istituzioni rispetto alla particolare intensità del fenomeno “desertificazione” sul nostro territorio.
Nel corso degli incontri, abbiamo registrato una forte sensibilità al tema, sia da parte del Presidente della Provincia, già sensibile al tema, che conosce anche per esperienza personale, e che si è dichiarato disponibile a supportare iniziative in materia della tutela delle comunità del territorio, peraltro citando anche esempi di esperienze già avviate in autonomia ed esempi di zone del territorio particolarmente esposte al disagio.
Abbiamo apprezzato anche la sensibilità dimostrata dalla Prefettura, che ci ha dichiarato che invierà dettagliata relazione al Ministero sulle tematiche da noi segnalate, e che ha aggiunto – di propria iniziativa – che intenderebbe sensibilizzare le Istituzioni di rappresentanza del sistema bancario in merito alle segnalazioni da noi effettuate per il territorio provinciale.
Abbiamo concordato, in primis con l’Amministrazione provinciale, di trasmettere periodicamente (tendenzialmente con cadenza annuale salvo eventi straordinari) nostri dati ed osservazioni sull’andamento del fenomeno a livello territoriale.
Analoghe considerazioni abbiamo rivolto alla Prefettura, che si è dichiarata ben disposta a ricevere nostri ulteriori dati ed osservazioni.
Le nostre osservazioni in merito alle iniziative avviate sono state imperniate sul concetto di ruolo sociale del servizio bancario che, pur essendo gestito da aziende private, svolge un servizio pubblico essenziale, come ci è stato ricordato nel periodo della pandemia, e come ci ricorda la Costituzione, la quale rende necessario, all’art. 41, coniugare la mera logica del profitto con quella, appunto, sociale.
Su tale concetto abbiamo fatto perno con i rappresentanti delle Istituzioni, di cui abbiamo apprezzato la sensibilità dimostrata, e con cui abbiamo provato ad ingaggiare anche degli impegni “di sistema”.
Continueremo a svolgere in tutte le sedi – a livello aziendale e nazionale, oltre che attraverso i media e le Istituzioni – il nostro ruolo di tutela delle lavoratrici e dei lavoratori bancari, avendo ben presente che tale tutela non è confliggente – ma anzi è del tutto coerente – con l’azione di servizio alle comunità di riferimento, molto ben presente nella coscienza della grandissima parte delle lavoratrici e lavoratori bancari.
Siamo ovviamente impegnati ad informarvi sugli ulteriori sviluppi che deriveranno dall’iniziativa intrapresa.
Di seguito trovate il prospetto delle Assemblee che si svolgeranno in Area Torino e Provincia per il rinnovo del Contratto Nazionale.
Le Assemblee si terranno – in presenza – presso il Collegio San Giuseppe in Via San Francesco da Paola, 23 TORINOsecondo il seguente calendario:
Giorno mercoledì 14 febbraio 2024:
per i colleghi in part time e audiolesi con orario dalle 8.25 alle 10.55;
per i colleghi a tempo pieno con orario dalle 14.40 alle 16,55.
L’assemblea si intende convocata per tutti i colleghi di qualsiasi perimetro Filiali e Punti operativi del Gruppo ISP (Retail, Exclusive, Imprese, Terzo settore, Agribusiness, B. Private e Fideuram) presenti in Torino e altri comuni della provincia come da elenco:
Tutti i punti operativi dei comuni di:
Alpignano, Avigliana, Bardonecchia, Beinasco, Bibiana, Borgone di Susa, Bussoleno, Candiolo, Carignano, Carmagnola, Caselle, Cavour, Cesana, Chieri, Chivasso, Ciriè, Collegno, Cumiana, Giaveno, Grugliasco, La Loggia, Lanzo, Luserna San Giovanni, Mappano, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Oulx, Perosa Argentina, Pinerolo, Pino Torinese, Piobesi, Piossasco, Poirino, Riva presso Chieri, Rivoli, Sauze d’Oulx, San Maurizio Canavese, San Mauro Torinese, Settimo, Susa, Torre Pellice, Trofarello, Venaria, Vigone, Villafranca, Villar Perosa, Viù, Volpiano.
******************
Giorno martedì 20 febbraio 2024:
Polo Tecnologico di Moncalieri
Dalle 09:30 alle 12:00 -> V piano PALAZZINA B (con esclusione delle Direzione Filiale Digitale), IV piano PALAZZINA B, III piano PALAZZINA B, TUTTO il personale con contratto di lavoro part-time orizzontale presente nel Polo Tecnologico
Dalle 14:30 alle 17:00 -> I e II piano PALAZZINA B, Piano terra PALAZZINA B, Palazzina A, Palazzina D, Palazzina F
Direzione Digitale, Filiale Digitale, e Filiale Remota del Polo Tecnologico di Moncalieri
Dalle 09:30 alle 12:00 -> Turni antimeridiani/lavoratori part-time
Dalle 14:30 alle 17:00 -> turni pomeridiani
Strutture Centrali di Governo DC Torino e Strutture Centrali BDT e personale audioleso presso le strutture DC Torino
Dalle 09:30 alle 12:00 -> Per il personale delle Strutture Centrali di Governo della DC Torino e tutto il personale audioleso assegnato alle strutture della DC Torino e BDT strutture centrali, e per tutti i part time delle Strutture Centrali e delle strutture centrali di BDT
Dalle 14:30 alle 17:00 -> Per il personale delle strutture centrali di BDT
Abbiamo il piacere di comunicare che continua la grande crescita della Fisac-CGIL nella Direzione Regionale Puglia, Basilicata e Molise, con la costituzione dell’ennesimaRSA. Il 30 gennaio 2024 abbiamo costituito:
la Rappresentanza Sindacale Aziendale -RSA- Fisac-CGILa LECCE
Le iscritte e gli iscritti di Lecce hanno eletto come Segretario Responsabile ENRICO TORTELLI
Un ringraziamento particolare, per il prestigioso risultato raggiunto in una piazza così importante, va al lavoro svolto da Enrico con il costante supporto del Coordinatore RegionaleFRANCO DE LEO.
È un risultato che restituisce ai colleghi e alle colleghe una voce, una presenza ed una attenzione, proprie di una grande Organizzazione Sindacale come la CGIL, di cui tanti sentivano il bisogno.
Enrico beneficerà sempre del tenace sostegno dell’intera struttura di Coordinamento.
Alle Lavoratrici ed ai Lavoratori di Lecce rivolgiamo il nostro:
GRAZIE
per la fiducia accordataci, che ci impegniamo di onorare con una continua ed incessante tutela sindacale.
La VENTESIMA RSA Fisac-CGIL del nostro Coordinamento ci dà coraggio nel perseverare nella nostra coerente azione sindacale.
ASSEMBLEE DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI PER LA PROVINCIA DI ALESSANDRIA
In data 23 novembre 2023 le Organizzazioni Sindacali FABI,
FIRST/CISL, FISAC/CGIL, UILCA/UIL, UNISIN hanno sottoscritto
l’accordo di rinnovo del CCNL ABI, con scadenza 31.03.2026.
In queste settimane, su tutto il territorio nazionale, si stanno
svolgendo le assemblee per illustrare e sottoporre al voto delle
lavoratrici e dei lavoratori l’intesa raggiunta.
In provincia di Alessandria le assemblee avranno come ormai
consuetudine un’articolazione territoriale: riuniranno quindi –
su ciascuna delle piazze individuate – le colleghe e i colleghi
delle diverse banche che prestano servizio nelle unità
produttive dello stesso comune e delle località limitrofe (in
base agli abbinamenti indicati nel comunicato che trovate qui allegato .comunicatoassembleeipotesiaccordoccnlabi2023
Orari:
Le assemblee si terranno dalle ore 14.30 e fino alle 17.00.
Part time (orizzontale):
Per le lavoratrici e i lavoratori con part time orizzontale di tutta la provincia è indetta una assemblea specifica
che si terrà ad Alessandria la mattina di giovedì 8 febbraio a partire dalle ore 11.30 e fino al termine dell’orario di lavoro antimeridiano
Per Cedacri, in considerazione della peculiarità di questa realtà lavorativa, l’assemblea si svolgerà a Castellazzo
Bormida in ambito aziendale in una data che sarà individuata e comunicata al più presto.
Orari:
Vi invitiamo a partecipare numerosi
Di seguito forniamo il calendario completo in ordine di data:
Sede assemblea Data Sala
Ovada lunedì 5 febbraio Sala della SOMS, via Piave, 30
Casale Monferrato martedì 6 febbraio Sala conferenze del Parco del Po, Viale Lungo Po Gramsci, 8
Alessandria giovedì 8 febbraio (dalle ore 11.30 Sala Baravalle della CISL, Via Tripoli, 1 P/T di tutta la provincia
Alessandria giovedì 8 febbraio Sala Parrocchia Cuore Immacolato Maria, Via Monteverde, 49
Tortona giovedì 15 febbraio Sala Romita del Comune di Tortona
Acqui Terme venerdì 16 febbraio S Sala del nuovo “Ricre”, Via Nizza, 60
Novi Ligure lunedì 19 febbraio Sala del DLF, Piazza Falcone e Borsellino (Piazza della Stazione)
L’accordo di rinnovo del CCNL prevede, oltre agli aumenti contrattuali, il recupero dei criteri ordinari di calcolo del TFR, pertanto il calcolo del TFR sarà effettuato su tutte le voci retributive stabilite dall’art. 86 del CCNL e non più solo sulle voci stipendio, scatti di anzianità ed importo ex ristrutturazione.
Dato che il riconoscimento degli arretrati potrebbe comportare in taluni casi il superamento del limite annuo di deducibilità per i contributi al Fondo Pensione (attualmente fissato a 5.164,57€) con la conseguente perdita dei benefici fiscali per gli eventuali versamenti superiori al limite, il 1 dicembre abbiamo sottoscritto un accordo (di cui vi avevamo dato notizia QUI), che prevede per 3 mesi, da gennaio 2024 e fino a marzo 2024, la sospensione automatica della contribuzione volontaria al Fondo.
Dal cedolino di gennaio sono stati ripristinati i criteri di calcolo ordinari del TFR e pagati gli arretrati a partire da luglio 2023, inoltre è stata adeguata l’aliquota previdenziale a carico azienda che, per effetto degli accordi di 2° livello, da gennaio 2024 è del 4% per coloro per cui era previsto un contributo aziendale minore.
Nel mese di marzo verrà data la possibilità, tramite l’apertura di una finestra straordinaria, di variare la propria contribuzione volontaria.
Nel caso in cui non fosse effettuata alcuna variazione ad aprile la contribuzione volontaria verrà ripristinata automaticamente sulla base della scelta effettuata ante sospensione del contributo volontario.
Per valutare gli effetti individuali del ripristino della base di calcolo del TFR sulla Previdenza complementare, come Fisac abbiamo messo a disposizione delle nostre iscritte e dei nostri iscritti un’attività di assistenza su questo tema previdenziale, vi invitiamo pertanto a contattare le nostre RSA sul territorio per richiedere una consulenza al riguardo.
Negli ultimi due incontri trimestrali del 2023, abbiamo rappresentato all’Azienda le molteplici difficoltà del mondo Imprese, Aziende Retail e Agribusiness. Ci siamo focalizzati in particolare sui seguenti temi:
SOSPENSIONI DELLE RATE DEI FINANZIAMENTI PER “L’EMERGENZA ALLUVIONE”.
Il processo manuale adottato, insieme ad un supporto esterno insufficiente fornito alle filiali dall’Azienda, (dato che la nostra richiesta di istituire una task force non è stata accolta), ha generato significativi impatti operativi. Questi impatti si sono riversati soprattutto sui gestori aziende, ma in generale hanno coinvolto tutti i colleghi delle filiali, comportando rischi operativi associati che il processo occultava.
Per circa due mesi, la prevalenza del lavoro dei gestori aziende è stata indirizzata a questa attività prioritaria a discapito di quella commerciale, senza che contestualmente fosse prevista una revisione dei budget assegnati per il 2023 che, date le circostanze, mettesse effettivamente le filiali nelle condizioni di centrare gli obiettivi richiesti.
La condizione di “carenza cronica” del personale in costante peggioramento, sommata alla situazione sopra descritta ha ulteriormente minato il raggiungimento degli obiettivi; Se in alcuni casi l’attività commerciale non si è fermata completamente, è stato solo per l’orgoglio e la forza di volontà dei colleghi. Rileviamo in questo contesto come sia controproducente chiedere anche ai gestori di programmare visite ai clienti a cadenza settimanale, che per numerosità sono inconciliabili con le incombenze burocratiche e la dotazione insufficiente di auto aziendali.
Le zone che hanno subito l’alluvione, di cui ancora si sentono gli strascichi, rischiano di essere penalizzate anche nel raggiungimento degli obiettivi, pertanto richiediamo una revisione dei budget assegnati nel 2023 che tenga conto dell’impatto straordinario subito dal nostro territorio.
L’effetto dell’alluvione rischia di farsi sentire anche nei percorsi di sviluppo professionale dei colleghi, che, in riferimento al livello di complessità gestita, per i “servizi alla clientela”, nei mesi di maggio e giugno 2023, hanno un dato mensile molto più basso degli altri mesi, che impatta negativamente sulla media annuale.
Per non compromettere il dato finale e quindi i percorsi in atto dei colleghi coinvolti, chiediamo nuovamente all’Azienda una forte attenzione all’indicatore del “servizi alla clientela”, che deve essere sterilizzato dell’impatto negativo dei mesi di maggio e giugno.
IMPATTO RATING, REVISIONI E RENDICONTAZIONE SEI OK (QUALITA’ DEL CREDITO)
Abbiamo rappresentato quelle che riteniamo essere forti criticità del nuovo processo Rating 2.0 principalmente sulla filiera Imprese:
il processo per essere completato e poter inviare il rating in validazione impegna il gestore da 3 a 5 giorni;
successivamente all’invio all’uff. rating si crea un pesante “collo di bottiglia”, infatti i tempi per ottenere la validazione della pratica sono di circa 2/3 mesi;
nel caso in cui il rating venisse rinviato in filiale per variazioni/implementazione il processo riparte da capo, i dati devono essere reinseriti perché non vengono memorizzati e anche i tempi di risposta ripartono da capo.
Tempi così lunghi mettono le nostre filiali in una condizione di forte svantaggio concorrenziale che limita la capacità commerciale dei gestori soprattutto nei termini di acquisizione di nuovi impieghi rispetto alle banche concorrenti.
Tali rallentamenti impattano inevitabilmente anche sulle revisioni scadute o in scadenza che possono essere processate solo dopo la validazione del rating.
Inoltre rating e revisioni scadute condizionano il SEI OK per l’apertura del cancelletto della qualità del credito, quindi il raggiungimento del premio-PVR. Se la filiale non raggiunge il 100% nella qualità del credito, non va a premio-PVR.
A questo aspetto si aggiunge anche il fatto che la rendicontazione SEI OK “viaggia” con due mesi di ritardo, quindi oggi, ad anno chiuso, è disponibile il dato aggiornato a novembre.
Gli aspetti sopra esposti impattano a livello nazionale sulla filiera imprese, ma nel caso del territorio romagnolo gli effetti sono ulteriormente peggiorativi anche a causa della proroga dei termini per la presentazione dei bilanci delle aziende al 30/11/2023 prevista dal Decreto Alluvione.
A seguito delle nostre continue sollecitazioni, l’Azienda ha comunicato che per limitare l’impatto del processo “re-rating e di prioritizzazione” su alcuni comparti, ha sterilizzato dal SEI OK le posizioni scadute con accordato <50k (indipendentemente dal segmento regolamentare) per “Utilizzi di clienti con rating scaduto da oltre 6 mesi” e “Utilizzi dei clienti con revisione affidamenti scaduti da oltre 6 mesi “, tuttavia tale iniziativa disattende completamente le aspettative del mondo Imprese e non può assolutamente essere l’ultima risposta.
Il Mondo Imprese, necessità di un intervento molto più importante nel SEI OK (indicatore qualità del credito), e tutta la filiera Aziende Retail – Agribusiness – Imprese necessitano di una revisione dei budget assegnati nel 2023 con maggior attenzione nelle aree alluvionate!
il 16 gennaio si è svolto l’incontro trimestrale dell’Area Abruzzo. Alcuni miglioramenti fatti ma tanti ancora da fare per costruire e consolidare il buon clima aziendale ed il benessere delle “nostre persone”
I LAVORATORI PENSANO ALLE “STRATEGIE DI SOPRAVVIVENZA”
In data 21 dicembre u.s. si è tenuto in presenza l’incontro trimestrale previsto dal protocollo relazioni industriali del Gruppo IntesaSanpaolo. Alla riunione hanno partecipato il Responsabile delle Relazioni Sindacali per l’area Nord Est, il Direttore Commerciale Exclusive della Direzione Regionale, la Responsabile del Personale della Direzione Regionale, la Responsabile del Personale e Organizzazione dell’Area F.V.G.
Dopo un’introduzione in cui la Banca ha evidenziato i dati reddituali dell’area, che mostrano una sostanziale positività con dati in linea ai budget di periodo, abbiamo subito sottolineato che nelle filiali i risultati vengono raggiunti con una situazione di sotto organico e un numero di colleghi in costante riduzione (per effetto di esodi e dimissioni volontarie), con ricadute negative sulla serenità e sul benessere lavorativo di chi rimane. La soluzione non è ripartire i budget e il presidio della clientela tra chi resta.
Abbiamo bisogno di ASSUNZIONI in Regione.
È intervenuta Filiale Digitale per aggiornarci circa l’organizzazione in FVG. I colleghi attualmente coinvolti nelle 3 anime della FD sono 95. La maggior parte dei colleghi è collocata a Udine, mentre rimangono operativi 5 distaccamenti sulla regione.
La Banca in più riprese ha parlato del Disegno Strategico e dei Cambiamenti che il Gruppo ISP sta mettendo in atto al fine del mantenimento occupazionale. Dicono di non confondere il quotidiano con il progetto più grande che l’Azienda sta portando avanti.
Noi continuiamo a riscontrare problemi e criticità quotidiane, che non possono più essere ignorati:
– Il personale di rete è in continua diminuzione e a nostro avviso non è sufficiente per far fronte alle esigenze della clientela (e dei lavoratori);
– I carichi di lavoro sono sempre più estremi, e non permettono di pianificare correttamente Ferie, giornate di SVL, giornate di Formazione Flessibile, Smart Working, ecc… questa cattiva organizzazione porta ad un elevato rischio operativo che non deve essere a carico dei lavoratori;
– Richieste sempre più pressanti da parte di Uffici Centrali (Crediti, AML, Controlli…) di lavorazioni e ricerca di documentazione spessissimo reperibile in linea. In questo modo anziché portare questa operatività fuori dalla filiale si va a pesare sulla quotidianità aggravando di ulteriori incombenze la rete;
– Un consistente numero di colleghi si sta avvicinando alla pensione e non vediamo un progetto di “ricambio generazionale”, necessario soprattutto per quelle posizioni che richiedono alta professionalità e anni di formazione;
– Il progetto Isybank, nonostante il forte impegno della Filiale Digitale e delle Filiali, ha portato e continua a portare grosse criticità (lamentele, chiusure e riaperture conti correnti, disguidi, malfunzionamenti). Inoltre, la creazione della Task Force Isybank ha sottratto risorse a una rete già in difficoltà;
– Gli archivi rimangono in situazione critica. Sono spesso solo dei magazzini, non praticabili e inadeguati alle esigenze di una Banca. L’Azienda ha iniziato un progetto di sistemazione, ma lo riteniamo assolutamente insufficiente;
– In molteplici filiali e uffici centrali persistono ancora grosse problematiche nella fruizione di lavoro agile, 4×9, strumenti di conciliazione tempi di vita lavoro, etc., con alcune residuali situazioni in cui ai colleghi viene addirittura vietato a priori di fruirne;
– Si continuano a vedere liste clienti “fai da te” in filiale, ignorando la normativa aziendale sulla privacy, esponendo i colleghi a rischi operativi e disciplinari;
– La formazione va programmata e svolta rispettando i tempi. Abbiamo chiesto che alla formazione FAD vengano nuovamente affiancate delle giornate di formazione in presenza;
– La costante chiusura di filiali ha portato all’inadeguatezza del numero di sportelli di cassa con operatore causando forti disservizi alla clientela (che i clienti non siano poi così pronti alla rivoluzione digitale?), code, lamentele, rischi incolumità dipendenti/ordine pubblico, situazione che poi impatta negativamente anche sull’nps di filiale;
Rimaniamo preoccupati circa il destino della Regione, in termini di lavorazioni e occupazione. L’età media dei lavoratori del FVG è in costante aumento e l’unica certezza futura sembra essere il ridimensionamento della rete fisica di filiali. Le parole Aziendali che dichiarano di voler costruire per ogni persona un progetto, rischiano di rimanere solo tali.
Non vogliamo solo “sopravvivere”, ma chiediamo di lavorare serenamente e dignitosamente, come i professionisti che dimostriamo quotidianamente di essere.
Udine, 9 gennaio 2024
I Coordinatori Territoriali e le Rappresentanze Sindacali Aziendali
IntesaSanpaolo – Direzione Regionale Veneto Est e Friuli Venezia Giulia
Fabi First-Cisl Fisac-Cgil Uilca-Uil Unisin Falcri-Silcea-Sinfub
Dopo le rassicurazioni fornite un paio di settimane fa, l’azienda ha completamente ribaltato la sua posizione rispetto alle modalità di consegna del mandato ai clienti.
Con il più classico dei contrordini ha dichiarato che Compliance NON ha mantenuto la possibilità di procedere alla “consegna telematica” ai clienti.
Sarebbe facile fare dell’ironia sullo stato di confusione in cui versa l’Azienda chiedendosi se voglia omaggiare il buon Catarella, però la realtà è molto più seria ed inquietante.
Non solo l’azienda continua a:
non predisporre la comunicazione degli obiettivi in tempi congrui,
non garantire la dovuta trasparenza sulle ricadute individuali delle variazioni di conteggio che eventualmente introduce tempo per tempo,
non individuare soluzioni per rendere fluido e snello il lavoro dei Colleghi con Contratto misto,
ma sembra addirittura alla deliberata ricerca di continui,nuovi ed estenuanti ostacoli da imporre ai Colleghi.
Siamo davvero stanchi di ripeterlo, ma continueremo a farlo finché non verremo ascoltati: è assolutamente necessario che l’Azienda si decida a prendere in considerazione i problemi specifici della quota di lavoro autonomo del Contratto Misto e ad ascoltare richieste e suggerimenti dei Colleghi coinvolti in prima persona in questa attività.
Negli scorsi giorni si è tenuto l’incontro di trimestrale dell’Area Torino e Provincia alla presenza delle Relazioni Industriali, delle Funzioni commerciali e della Gestione del Personale. L’Azienda si è presentata con il solito elenco di risultati eccellenti dell’anno in corso. Come OO.SS. siamo soddisfatti dei risultati ottenuti dai nostri colleghi e dalle nostre colleghe e siamo ben consci che la nostra Azienda è una Società Per Azioni e, passateci il termine, vive sui risultati commerciali positivi.
MA L’OTTENIMENTO DEL BUDGET CHE PREZZO HA PER I NOSTRI COLLEGHI E COLLEGHE?
Proprio per far capire all’Azienda il prezzo che i colleghi e le colleghe stanno pagando abbiamo segnalato:
Pressioni commerciali indebite: che si traducono in report quotidiani, previsionali di vendita assurdi, controllo maniacale delle agende, minacce di trasferimenti in luoghi sperduti (soprattutto per i gestori con contratto misto), mancata concessione della formazione flessibile in mancanza di ottenimento del budget desiderato e infine abbiamo ribadito all’azienda che nessun contratto, e tanto meno nessun accordo, stabilisce che i colleghi e le colleghe devono essere valutate sul venduto, soprattutto quando quest’ultimo va a discapito della salute psico-fisica dei lavoratori e peggiora il clima aziendale.
Carenza di organici e carichi di lavoro: abbiamo dichiarato nuovamente la strutturale carenza di organici (mettendo in evidenza la forte carenza di gestori base) all’interno delle filiali, dovuta ad uscite per esodo, pensionamento e ad un nuovo importante fenomeno di dimissioni volontarie. Abbiamo evidenziato all’azienda che questo fenomeno non può essere risolto con la razionalizzazione delle filiali, che non hanno come contropartita la somma del personale nella filiale che rimane aperta, ma solo la somma della clientela da gestire. Questi fenomeni comportano, da un lato, la nascita di portafogli giganteschi ai quali è diventato impossibile dedicare la giusta attenzione e il giusto tempo e dall’altro l’aumento di probabilità di errori professionali per il collega che li ha in carico con la conseguenza di far aumentare il numero dei provvedimenti disciplinari.
Salute psico fisica dei colleghi e clima aziendale: in ogni intervento delle OO.SS. con l’Azienda si sono messi in evidenza due delle tante conseguenze dei punti sopraelencati “La salute psico-fisica dei colleghi e delle colleghe” e il “clima aziendale pessimo”. Entrambi stanno peggiorando, i colleghi ci raccontano spesso di sentirsi inadeguati al lavoro che svolgono e di sentirsi sempre più stressati a causa delle forti pressioni commerciali indebite che li portano a far uso di farmaci per gestire ansia o attacchi di panico, fino ad arrivare all’esasperazione e quindi lasciare una Banca di cui non si sentono più parte. Da una banca che dice di “mettere al centro le persone” ci aspettiamo che il clima aziendale non sia così deteriorato; invece, in questa azienda tutto sembra sia lecito basta ottenere il raggiungimento del budget ad ogni costo.
Formazione Flessibile e smart-working: abbiamo ricordato all’Azienda che la formazione flessibile e lo smart-working non possono essere utilizzati come mezzi per fare Pressioni commerciali.
Abbiamo ribadito all’Azienda che il collega non può essere minacciato di non concessione della formazione e dello smart-working in quanto: la formazione è il mezzo per accrescere la professionalità del collega stesso e lo smartworking può essere un’opportunità per fare chiamate e organizzarsi l’agenda. Per questi motivi abbiamo sottolineato l’importanza di effettuare una programmazione puntuale della formazione flessibile e dello smart-working.
IsyBank: per quanto riguarda IsyBank abbiamo ribadito il fatto che negli incontri di trimestrale precedenti ci avevano garantito che non ci sarebbe stato alcun impatto sulla rete; ma nell’incontro odierno abbiamo messo in evidenza che nella realtà è avvenuto il contrario. Di fatto IsyBank ha impattato molto sulle filiali aumentando ancora di più i carichi di lavoro dei colleghi che erano già altissimi.
A seguito dei nostri interventi, il Direttore Regionale Piemonte Nord Vda E Sardegna Stefano Cappellari, ha risposto in modo positivo ad una precedente richiesta delle OO.SS, ribadendo il concetto della separazione della funzione dell’HR con la funzione commerciale nei colloqui tra colleghi e gestore del personale. I colloqui non vengono più fatti con queste due funzioni insieme (ottima vittoria delle OO.SS.) ma finalmente i colloqui vengono fatti singolarmente con le due funzioni.
Sempre il Direttore Regionale ha precisato che i previsionali di vendita non devono diventare uno strumento di pressione commerciale, ma il previsionale deve essere visto come una guida commerciale e come la chiave per avere successo con i clienti.
Infine, e non meno importante il Direttore Regionale Stefano Cappellari ha espresso il concetto che “se in un ambiente di lavoro non c’è un clima sereno i risultati non arrivano dato che già il clima è difficile fuori renderlo anche difficile all’interno delle filiali rende tutto più complicato. Quindi il nostro primo obiettivo è creare un clima sereno confrontandoci di più”.
L’Azienda, nella persona della Ferrauto Ilaria Responsabile del Personale di Assistenza Rete Piemonte Nord VdA e Sardegna ci ha tenuto a ribadire che “la gestione del personale rimane sempre vicino ai colleghi e alle colleghe supportandoli”. A testimonianza di ciò anche nel momento del lancio del progetto IsyBank, c’è stato un momento in cui i Direttori Commerciali, i Direttori di Area, i gestori del personale sono stati tutti nelle filiali anche solo per fare accoglienza
Inseguito il Responsabile del Personale di Assistenza Rete ha ribadito che “lo smart working rappresenta un nuovo modo per organizzare la vita lavorativa dato che il commerciale è la parte integrante del mestiere, ma tutto dev’essere inserito nella pianificazione mensile dalle ferie, allo smart-working, alla formazione flessibile etc.”
Per quanto riguarda il clima aziendale il Responsabile delle Relazioni Industriali Vozza Enzo ribadisce il concetto che l’Azienda è disposta ad impegnarsi per migliorare il clima aziendale e renderlo il più sereno possibile anche perché i previsionali, la rendicontazione continua e le continue riunioni fuori orario non sono richieste aziendali e si cercherà di trasmettere il più possibile a tutti i responsabili questi concetti.
Non meno rilevanti sono stati gli interventi portati avanti per i colleghi di Filiale Digitale alla presenza del Responsabile del Personale e Assistenza Rete Enrico Pezzolato: abbiamo segnalato le incongruenze di un piano industriale che si sta scontrando con una realtà diversa dall’immaginario del management.
Ad esempio:
L’azienda che continuamente ci racconta di quanto sia importante la programmazione si è fatta trovare impreparata davanti alla miriade di chiamate di clienti che volevano informazioni sul progetto di cessione dei rapporti di conto alla nuova Banca Digitale ISYBANK.
Il numero esponenziale di contatti sta rendendo difficile non solo la gestione del lavoro quotidiano, ma sta anche impattando negativamente sul fatto di poter ottenere permessi che, spesso, vengono annullati o confermati SOLO il giorno precedente la data richiesta.
Questo si va ad aggiungere all’ulteriore disagio di un sistema che ha pochissima flessibilità di cambio turno e che risulta essere in assoluto contrasto con le affermazioni di attenzione e benessere che questa Azienda dice di avere per le “sue persone”
L’attività dei gestori di filiale digitale è un’attività che prevede una crescita progressiva delle competenze professionali tramite corsi di formazione dedicati al rilascio di specifiche skill che in base all’accordo sottoscritto nel 2023 con l’azienda porta ad aumentare la complessità gestita dal collega.
Ogni telefonata è registrata e le informazioni che si comunicano al cliente devono essere correte e trasparenti, per questo motivo abbiamo voluto condividere la nostra perplessità sulla gestione attuata per il collocamento delle Obbligazioni di Cassa Depositi e Prestiti. Sono stati coinvolti e abilitati alla singola attività (senza il rilascio della skill dedicata) colleghi la cui formazione è arrivata dopo un mini-incontro, di circa 2h, dedicato alla lettura del FOGLIO INFORMATIVO ANALITICO DELL’OBBLIGAZIONE.
I colleghi coinvolti sono tutti abilitati MIFID e CONSOB, (questa è stata la giustificazione dell’azienda), per le OO.SS questa formazione rimane insufficiente e non consente un’applicazione corretta dell’Accordo sui Ruoli e Percorsi Professionali.
Come OO.SS. continueremo a segnalare all’azienda ogni criticità e a chiedere interventi correttivi rispetto a tutte le varie anomalie che di volta in volta verranno riscontrate.
Il 28 Novembre si è tenuto il periodico incontro trimestrale tra le OOSS e la Delegazione Aziendale
per l’Area Marche. Clicca qui di seguito per leggere il comunicato sindacale:
Il giorno 15 dicembre abbiamo incontrato l’azienda per confrontarci sulla situazione attuale nelle strutture centrali di Torino e Moncalieri. Di seguito riportiamo i temi affrontati.
MOVING
È in corso di completamento il progetto di moving di alcuni uffici di strutture centrali da Piazza San Carlo alle altre sedi (NCD e Via Monte di Pietà). Entro la prossima settimana il NCD sarà riconfigurato per il 90% secondo le disposizioni del NWOW. In modo del tutto inatteso e sorprendente siamo stati informati dello spostamento del Centralino dal pian terreno di Piazza San Carlo all’ottavo piano del NCD. L’azienda ha evidenziato che il trasferimento era inizialmente previsto su via Monte di Pietà ma, a seguito di ulteriori riflessioni e di un confronto con un numero considerevole di colleghi diversamente abili coinvolti e con le associazioni che li rappresentano, la scelta è stata di spostare il Centralino sul Grattacielo che, a quanto sostiene l’azienda, è predisposto per gli utenti con mobilità ridotta, non vedenti o con altre disabilità. Dal punto di vista dei trasporti e della mobilità, risulterebbe meglio servito da metropolitana e stazione ferroviaria, in quanto muniti di percorsi per non vedenti e semafori sonori. In proposito abbiamo manifestato all’azienda il nostro disappunto, evidenziando i rischi legati alla quotidianità del lavoro ed alla struttura del Grattacielo che, ospitando oltre 2.000 persone, potrebbe generare criticità in caso di emergenza: occorre, infatti, rilevare le difficoltà oggettive per l’evacuazione di un numero elevato di colleghi a ridotta mobilità. L’azienda ha riferito di aver svolto le opportune simulazioni e i sopralluoghi del caso, segnalando che nel Grattacielo vi è la presenza costante di 6 esterni addetti all’antincendio e di una squadra di emergenza dedicata ad accompagnare all’esterno i colleghi attraverso i montacarichi del c.d. “bunker”. Si prevede inoltre l’installazione, a partire dall’8 gennaio, di porte motorizzate all’ottavo piano ed i colleghi saranno trasferiti solo dopo l’ultimazione dei lavori. Abbiamo ribadito all’azienda che effettueremo le opportune verifiche con i colleghi interessati e abbiamo sollecitato ad attuare tutti gli apprestamenti previsti. Nonostante tutte le rassicurazioni e le attenzioni dichiarate da parte aziendale, noi rimaniamo fortemente preoccupati per il trasferimento del Centralino, inoltre non comprendiamo la logica della scelta, avendo tra l’altro un’alternativa quale la palazzina di via Monte di Pietà, poi inspiegabilmente bocciata.
CANTIERI
NCD: sono state appaltate le attività per la realizzazione di un bar aziendale al piano -1, in corrispondenza della reception; sarà realizzata inoltre una palestra che occuperà i locali dell’attuale refettorio e una parte della mensa (la conseguente riduzione dei posti a sedere sarà integralmente recuperata con la dismissione del corner caffè, non più necessario a seguito dell’installazione del bar interno). La palestra sarà accessibile a tutti i dipendenti, previa iscrizione, avrà in dotazione una zona attrezzi e un’ampia sala corsi, sarà presidiata da personal trainer, presumibilmente con orario dalle 7 alle 21. Il costo per gli abbonamenti sarà in linea con le altre palestre presenti nei palazzi sul territorio nazionale. VMP: l’ex sala consiglio di via Monte sarà chiusa per interventi di ristrutturazione straordinaria che dureranno all’incirca 2 mesi. PSC: è partito il cantiere di riqualificazione del 3° e 4° piano destinati a Direzione Commerciale della banca. È stato inoltre presentato il programma di riqualificazione di servizi igienici, spazi comuni e scale non interessati dalle precedenti ristrutturazioni.
Polo Tecnologico Moncalieri: abbiamo chiesto all’azienda informazioni sulla predisposizione anche per Moncalieri delle aree di relazione previste per il NCD nonché dell’Hub per il lavoro flessibile. In proposito l’azienda è stata molto vaga, precisando che al momento non sono previsti tali interventi per il Polo Tecnologico. Abbiamo inoltre purtroppo appreso dall’azienda che al momento NON è previsto alcun intervento per realizzare, anche presso il Polo Tecnologico di Moncalieri, una palestra come al NCD. Questo ci sorprende alquanto perché, in passato, è sempre stata la stessa azienda a dichiarare la volontà di garantire i medesimi servizi su strutture assimilabili, anche su piazze diverse. Così è stato per le mense, lo sarà per i bar interni, lo è stato per i nidi aziendali. Non capiamo quindi il motivo di tale decisione, visto che non più di quattro mesi fa l’azienda ha dichiarato diversamente da quanto riferito adesso. Siamo sicuri che l’azienda non voglia fare passare il messaggio, errato, che esistano palazzi di “serie A” e palazzi di “serie B”. Altre sedi: ad inizio 2024 saranno effettuati interventi di revisione del sistema antincendio ed eliminazione delle barriere architettoniche della palazzina di Corso Stati Uniti. La fine dei lavori è prevista per il giugno 2024.
MENSE e BAR
Abbiamo chiesto chiarimenti sulla gestione e sui risultati del bar del Polo Tecnologico di Moncalieri, segnalando in particolare come l’unico prezzo calmierato sia quello del caffè, il che induce i colleghi a usufruire del servizio in modo più limitato. A tale proposito abbiamo invitato l’azienda a valutare con attenzione anche l’appalto del NCD e abbiamo inoltre chiesto di fare le dovute riflessioni considerando come parametro di riferimento il mercato di Torino e non quello di Milano (sono due piazze molto diverse). L’azienda si è impegnata a verificare nuovamente i listini e a calmierare i prezzi ove possibile. Per l’ennesima volta abbiamo segnalato il peggioramento della qualità e delle grammature dei pasti delle mense, nonché il problema delle lunghe tempistiche d’attesa che si verificano nella mensa del Polo Tecnologico di Moncalieri con particolare riferimento ai giorni centrali della settimana. L’azienda ha precisato che i sopralluoghi non hanno evidenziato problemi sulle grammature e che provvederanno a verificare le tempistiche di attesa. Ci informano inoltre che nel periodo delle festività natalizie la mensa del Polo Tecnologico di Moncalieri sarà chiusa dal 27 dicembre al 5 gennaio, mentre il bar sarà regolarmente aperto. Sono tuttora in corso riflessioni sul mantenimento del servizio per il periodo natalizio sulla mensa del NCD. Abbiamo fortemente evidenziato all’azienda che gli operatori della mensa del Polo Tecnologico di Moncalieri sono in forte difficoltà in quanto, a nostro giudizio, la forza lavoro presente risulta essere sottodimensionata rispetto alle necessità. Abbiamo invitato pertanto l’azienda a verificare con il fornitore la possibilità di aumentare gli addetti, per garantire un servizio all’altezza delle necessità, così come lo è sempre stato soprattutto prima della pandemia.
FORMAZIONE FLESSIBILE
Abbiamo chiesto all’azienda di comunicarci i dati sull’utilizzo della Formazione Flessibile da parte dei colleghi delle strutture centrali. I dati ufficiali non ci sono stati forniti, ma ci è stato riferito che sono molto bassi; a tale proposito abbiamo chiesto di sensibilizzare i colleghi all’uso della causale della Formazione Flessibile per la fruizione dei corsi, in luogo delle altre causali (ad es. Lavoro Flessibile da Casa). Per quanto attiene all’invio dei remind sui corsi che i colleghi devono ancora terminare, l’azienda ci ha confermato che questi non vengono inviati nel momento dell’attivazione del corso, ma sempre alcuni giorni dopo e raramente oltre la settimana. Hanno tuttavia riconosciuto che nel mese di ottobre vi sono stati alcuni problemi legati al malfunzionamento di Apprendo, a seguito dei quali la scadenza di alcuni corsi è stata prorogata.
4X9
L’azienda non rileva criticità sulla concessione e fruizione del 4X9. Abbiamo tuttavia evidenziato come sul tema sia stato spesso fatta un’azione di dissuasione preventiva da parte di alcuni responsabili che, in alcuni casi, si sono inventati norme restrittive non previste negli accordi sindacali. L’azienda interverrà per mitigare questi fenomeni, da essa ritenuti “isolati”.
ASSUNZIONI
Nel 2023 sino al 30 novembre sono state assunte nelle direzioni centrali 302 risorse, di cui 234 Area CDAITO (216 in Group Technology di cui circa 200 in perimetro “Falcon”); si tratta di assunzioni a tempo indeterminato e full time. Nel 2024, per i progetti in corso si andrà in continuità: a fronte di un numero di assunzioni previste da Piano Industriale di 1.800 risorse su tutto il territorio nazionale, se ne prevedono 1200/1300 entro fine anno.
A conclusione dell’incontro abbiamo chiesto all’azienda di ricordare al middle-management delle strutture di Group Technology, soprattutto quello di più recente nomina, che non vi è alcun piano dichiarato da Intesa Sanpaolo o concordato con le OO.SS. di Gruppo in cui si ragioni in termini di creazione di Tech-Factory o simili, con velleità di fornire servizi tecnologici o informatici all’esterno del Gruppo. Cosa quindi non prevista e non prevedibile da quanto sancito dal CCNL di cui si è appena giunti al rinnovo.
Nella giornata del 12 dicembre si è tenuto l’incontro trimestrale di Direzione regionale riservato all’Area Liguria. Per l’Azienda erano presenti il Direttore Regionale, Andrea Perusin, il Direttore del segmento commerciale Exclusive, Elisa Zara, il Responsabile del Coord. Terr. Personale e Assistenza Rete, Andrea Facchini, lo Specialista Assistenza Rete di DR, Paolo Rofi, il Delegato delle Relazioni industriali Enzo Vozza.
Ci è stato presentato il futuro Responsabile del Personale e Assistenza Rete della DR, Fabio Cravena, che subentrerà da gennaio a Paolo Pezzatti.
Il Direttore regionale ha manifestato soddisfazione per i risultati ottenuti nell’anno su tutti i territori commerciali ed ha assicurato il Suo impegno a favorire e incentivare la fruizione delle nuove modalità di lavoro flessibile sensibilizzando opportunamente i Responsabili.
ORGANICI
Al 30/09 c.a. il Personale della Liguria è sceso a 1036 unità, dalle 1089 dell’anno prima. Sono in conclusione 2 stage finalizzati ad assunzioni full time. Al 31/12 accederanno al fondo esuberi 10 colleghe/i. Le domande di part-time dell’ultimo trimestre sono state 28, di cui 27 già approvate ed 1 in via di definizione. Nel corso del 2023 sono state accolte 17 domande di trasferimento, e sono ancora in essere 22 richieste.
FILIALE DIGITALE
Sono stati attivati 14 distacchi temporanei per la task force ISYBANK ed è inoltre prevista l’apertura a Voghera di un distaccamento della Filiale di Genova.
AVVIO FILIALI SPERIMENTALI 4X9
L’adesione, nelle filiali interessate, è stata del 95% con un’effettiva fruizione del 50% nel corso delle prime settimane di sperimentazione.
IMMOBILI
Il cantiere del palazzo di Via Fieschi procederà fino a luglio 2024 per le filiali Retail ed Exclusive; a seguire partirà un nuovo lotto di lavori che interesserà Imprese, Agribusiness e Corporate.
CONTRATTI MISTI
Nella nostra regione sono 40 i contratti misti in essere. E’ stata avviata un’iniziativa di supporto ai neoassunti per costruire i portafogli B in maniera più efficace. Abbiamo ribadito la necessità di trovare una soluzione normativa per le richieste di trasferimento delle colleghe/i che hanno optato per la conferma di questa modalità contrattuale, ma che lavorano a centinaia di chilometri da casa. Abbiamo altresì sollecitato delle destinazioni “accessibili” per coloro che scelgono il passaggio a full-time.
DIMISSIONI VOLONTARIE
Negli ultimi due anni abbiamo assistito ad un numero crescente di colleghe/i che hanno rassegnato le dimissioni; questo ha portato ad ulteriore riduzione di organico ben oltre le previsioni degli accordi sottoscritti. Oltre a rappresentare le nostre forti preoccupazioni per una situazione mai verificatasi in queste proporzioni nella nostra regione, abbiamo ribadito la necessità di nuove assunzioni per compensare le uscite. Al di là dei numeri forniti, come OO.SS. abbiamo evidenziato ancora una volta le forti criticità organizzative. In particolare, nella gestione del flusso spontaneo di clientela senza un’adeguata copertura nei comparti cassa/accoglienza, sempre più sguarniti, con carichi di lavoro insopportabili e con forti rischi per l’incolumità personale.
Riteniamo non più rimandabile la risoluzione di tali disfunzioni, aggravatesi inoltre dal carico di lavoro straordinario conseguente alla migrazione della clientela verso ISYBANK.
Attendiamo i primi mesi del 2024 per una valutazione compiuta.
Nel comunicato del 14 dicembre avevamo evidenziato alcune preoccupazioni rispetto al tema della consegna dei nuovi mandati ai clienti. Si tratta di una incombenza molto onerosa in termini di tempo e – soprattutto – che avrebbe potuto pregiudicare il raggiungimento degli obiettivi prefissati per la premialità riferita al 2023 nel caso in cui le nuove consegne non si fossero sommate a quelle effettuate precedentemente.
Rispetto a questi temi l’Azienda ci ha precisato che:
La riconsegna dei mandati è un obbligo che deriva da una prescrizione del Regolamento Intermediari CONSOB e che quindi non è nelle disponibilità aziendali modificare o tantomeno omettere. L’azienda ha comunque confermato che Compliance ha mantenuto la possibilità di procedere con una sorta di “consegna telematica”, ovvero far firmare “a distanza” il nuovo mandato ai clienti che dovranno poi provvedere a rispedirlo scannerizzato (di fatto continuando ad utilizzare la procedura utilizzata in epoca Covid).
In ogni caso i mandati consegnati e firmati a dicembre si sommano a quelli precedenti firmati tra gennaio e novembre, quindi non ci sarà nessuna penalizzazione per i colleghi che non avevano chiuso il dato entro il mese di novembre.
Anche rispetto all’”Adeguatezza”, il dato di agosto era stato sterilizzato perché le ferie (non tanto dei colleghi, quanto dei clienti) avrebbero potuto produrre un risultato inferiore a quello degli altri mesi, con l’effetto di abbassare la media annuale.
Quanto a ESMA che riguarda il KPI per NDG con Mifid scaduta, risulta che a ottobre solo lo 0,03% della clientela in portafoglio aveva la Mifid scaduta e quindi anche in questo caso il dato non ha incidenza sulla premialità.
Sulla scorta di queste risposte verificheremo le effettive ricadute individuali degli interventi di somma e/o sterilizzazione dei dati disposti dall’azienda.
In ogni caso occorre che l’azienda provveda a predisporre la comunicazione degli obiettivi in tempi più congrui, a garantire la massima trasparenza sulle ricadute individuali delle variazioni di conteggio che eventualmente introduce tempo per tempo e in generale a rendere più fluido snello il lavoro dei colleghi con contratto misto.
TRIMESTRALE DIREZIONE REGIONALE MILANO, MONZA E BRIANZA
Martedì 5 dicembre si è svolto l’ultimo incontro trimestrale dell’anno tra le OO.SS. e la DR di Milano, Monza e Brianza. In apertura siamo stati informati dell’inattesa adibizione ad altri incarichi dell’attuale Responsabile del personale e assistenza rete a cui è andato il ringraziamento dei presenti e il riconoscimento per avere, nel breve lasso di tempo trascorso nel ruolo, poco più di un anno, instaurato ottime relazioni che però scontano la mancanza di continuità nel ruolo.
Un turn over così frequente che caratterizza la nostra DR, per una funzione così complessa e delicata, non consente al Capo del personale la necessaria e profonda conoscenza del territorio e delle persone che ci lavorano e qualsiasi progetto e/o pianificazione risulta difficilmente praticabile…
TRIMESTRALE DIREZIONI CENTRALI MILANO, ASSAGO E SESTO S.G
In data 12 dicembre si è svolta l’ultima riunione trimestrale prevista dall’accordo sulle relazioni sindacali.
Quest’ultima riunione è stata convocata per fornire aggiornamenti sui seguenti argomenti:
➢ Moving da Porta Romana a Via Stelvio;
➢ Soluzioni di ristorazione per Assago e chiusure delle mense per le festività;
➢ Informativa sugli stabili di Milano che verranno chiusi per il periodo delle feste Natalizie…
Di tanto in tanto saltano fuori prove da superare e adeguarsi sembra essere l’unica soluzione possibile. I cambiamenti vanno accolti, le conseguenze mai calcolate.
Il tema al centro dell’attenzione resta la premialità dei KPI.
Se i mesi di agosto e settembre, per le ferie e per il sole, non potevano essere conteggiati, adesso a non essere calcolato è il mese di dicembre (e il Natale non ha colpa). I mesi estivi passati hanno visto la sterilizzazione del dato relativo all’adeguatezza, mettendo il bastone tra le ruote a chi tentava di allineare il parametro alla premialità.
Il mese invernale vede l’introduzione di un cambiamento normativo nel mandato da consegnare al cliente che impone a tutti i colleghi la riconsegna da capo dello stesso, senza nessuna soluzione alternativa.
Da un lato, per i clienti passati ad Isybank, Intesa Sanpaolo ha ritenuto sufficiente la comunicazione nell’archivio dell’internet banking.
Dall’altro sembra incredibile – in una banca digitalizzata come Intesa Sanpaolo – che per rendere noto il nuovo indirizzo al quale inviare un eventuale recesso dalle polizze assicurative, si debba affrontare una serie infinita di passaggi che tolgono la possibilità a chi tentava di raggiungere il premio, di avere del tempo a disposizione per adeguarsi e mettersi in pista.
Tempo già ridotto dal momento che i requisiti per raggiungere la premialità vengono comunicati ad anno già inoltrato. Nel 2023 sono stati divulgati nella seconda metà di marzo, con non qualche perplessità in merito alla chiarezza. Senza contare che il dato ufficiale ESMA è stato fornito a settembre, ultimo mese in cui il dato faceva riferimento.