Prosegue il piano per l’ampliamento territoriale del network delle strutture sanitarie convenzionate con InSalute Servizi per consentire la prenotazione da parte dei colleghi delle visite mediche volontarie e gratuite per la promozione della salute.
Da oggi prende avvio l’ulteriore estensione delle prestazioni a Bologna, Monza, Varese e Catania.
Il network, che conta già all’attivo 20 centri, è operativo in 14 città all’interno di diverse Regioni: Milano, Torino, Roma, Napoli, Bergamo, Firenze, Genova, Bari, Lecce, Forlì, Lecco, Agrigento, Faenza e Taranto, di cui vi avevamo dato notizia qui.
Per partecipare al programma che, ricordiamo, è rivolto al personale non qualificato come videoterminalista e dunque non ricompreso nella sorveglianza sanitaria obbligatoria (ex art. 41 del D.Lgs. n. 81/2008), è necessario compilare il form di richiesta in #People > Servizi alla persona e welfare > Tutela della salute.
All’interno di tale form, occorre indicare, tra l’altro, la provincia di preferenza e il centro convenzionato, tra quelli disponibili, senza alcun vincolo rispetto alla sede lavorativa o di residenza.
Sulla base delle indicazioni inserite, nei giorni immediatamente successivi all’adesione, verrà trasmessa agli interessati, per il tramite della società InSalute Servizi, una comunicazione con il voucher di accesso alla prestazione sanitaria contenente tutte le informazioni sul servizio (scadenza del voucher, struttura convenzionata prescelta, numero di telefono di riferimento per la prenotazione, indirizzo, ecc.).
A seguito della ricezione di tale documento, sarà possibile prendere contatto con la struttura prescelta per prenotare l’appuntamento secondo le disponibilità.
Tenuto conto della progressiva diffusione della rete delle strutture sanitarie convenzionate nel corso del 2024, è possibile decidere in maniera discrezionale se inviare da subito la propria richiesta di partecipazione (se in prossimità delle province già attive) o attendere l’individuazione di una struttura più vicina nei principali capoluoghi di provincia.
Il piano di graduale implementazione, che ha visto in via preliminare l’attivazione del progetto in favore dei colleghi della Capogruppo Intesa Sanpaolo, prevede, quale prossimo passo, l’estensione agli altri colleghi del Gruppo.
La visita medica
La visita viene svolta dal medico sulla base di un protocollo aziendale condiviso e fornisce un inquadramento generale dello stato psicofisico della persona. In particolare, è prevista una prima verifica ortottica agli occhi e alla vista e, a seguire, l’esecuzione di controlli alla colonna vertebrale e agli arti superiori. Nel corso della seduta, verrà accertato, anche attraverso le domande previste nel questionario, la presenza di fattori di affaticamento fisico o mentale. Si rammenta che non è previsto lo svolgimento di esami specialistici.
Sulla base delle condizioni di salute riscontrate, il medico potrà suggerire gli accertamenti integrativi ritenuti più idonei e/o l’opportunità di richiedere la visita di sorveglianza sanitaria per la valutazione specifica da parte dei Medici Competenti di Gruppo di eventuali fattori di rischio che riguardano l’attività professionale.
Per chiarimenti o richieste di supporto (giustificativi e oneri, voucher e prenotazioni, form di adesione, ecc.) è possibile accedere a #People > Assistenza, scegliendo la categoria “#People – Servizi alla persona e welfare – Tutela della salute” e il dettaglio “Visita medica volontaria per la promozione della salute”.
Mi riallaccio a questa notizia, di per se positiva per segnalare che, quantomeno nella mia regione, la Calabria, le strutture convenzionate con la polizza In Salute sono molto poche e mancano molte di quelle che con la precedente polizza erano un riferimento per un territorio povero di strutture sanitarie.
Ci sono stati diversi mesi per organizzare il passaggio da Previmedical a Insalute e il risultato, per quanto mi riguarda non è all’altezza.
Nei commenti di altre notizie viene evidenziato un recupero di circa l’80% della vecchia rete di convenzioni ma questo per quanto mi riguarda non è vero, saremo intorno al 10% se va bene, evidentemente altri territori sono maggiormente attenzionati.
Questa polizza è uno dei pilastri del sistema di benefit per i dipendenti della banca e non può essere svuotata di contenuti senza fare nulla, occorrono prese di posizione molto più forti di quelle eventualmente adottate fino ad oggi.
Premesso che non stiamo parlando di una Polizza, ma di un Fondo sanitario che si appoggia a un Service esterno per le questioni amministrative (la differenza è strutturale e significativa, in positivo, per gli aderenti in termini di quantità e ampiezza delle prestazioni garantite) dobbiamo ribadire come i tempi per il completo superamento degli inevitabili disguidi collegati al cambio amministrativo di un fondo con la complessità e dimensione di quello di ISP sono più lunghi di quelli che (legittimamente, ma irrealisticamente) si aspettano gli aderenti. Stiamo seguendo la vicenda passo passo e vi possiamo assicurare che si sta facendo tutto il possibile, ma comunque la completa risoluzione non è ancora disponibile. E’ comunque importante ricordare come la segnalazione direttamente al Fondo delle Strutture sanitarie / Professionisti intenzionati a convenzionarsi può accelerare la risoluzione di questo specifico aspetto.
buongiorno, per le visite è previsto un permesso retribuito o vanno programmate nel tempo libero? grazie