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Venerdì 22 settembre si è svolto l’incontro Trimestrale dell’Area Emilia Est. L’Azienda ha illustrato l’andamento dell’Area, tendenzialmente in linea con l’andamento delle altre, e ha elencato le priorità previste dal modello di servizio adottato da BdT: la vicinanza al cliente attraverso gli incontri e la crescita del NPS. Come Organizzazioni Sindacali abbiamo stigmatizzato come l’applicazione del modello si scontri con la realtà delle filiali, carenti di personale e gravate da numerose situazioni straordinarie.
DIMISSIONI SUL TERRITORIO, TROPPE PER ESSERE FISIOLOGICHE
Negli ultimi anni un numero significativo di colleghi e colleghe ha scelto di dimettersi da Intesa Sanpaolo per ricercare alternative bancarie o di altra natura. Il fenomeno è indicativo del disagio, conseguenza di un pessimo clima aziendale, che porta a dolorose decisioni, in cui l’aspetto economico non è sempre determinante. Anche la richiesta di cambio mansione rimane spesso inascoltata e genera ulteriore sconforto. L’azienda definisce tale fenomeno come fisiologico, ma noi, come Rappresentanti dei Lavoratori e delle Lavoratrici, avendo condiviso con loro il disagio vissuto, riteniamo che questa situazione abbia assunto dimensioni allarmanti, andando ulteriormente ad aggravare una situazione di carenza di organici già da anni evidenziata. Le poche assunzioni si riferiscono quasi esclusivamente a contratti misti (14 su 16 totali); nelle nostre filiali sono già presenti colleghe e colleghi con questa tipologia di contratto, integrati e operativi, pertanto abbiamo chiesto all’ Azienda di valorizzarli, mantenendoli nel nostro territorio. Attendiamo pertanto un segnale concreto per arginare questa emorragia.
PART TIME, UNA RIDUZIONE DRASTICA DELLA CONCESSIONE DELLA PAUSA PRANZO DI MEZZ’ORA
Negli ultimi mesi in occasione del rinnovo dei part time, è stato richiesto a molte colleghe, per esigenze aziendali, il ripristino della pausa pranzo a un’ora. Questa scelta aziendale penalizza soprattutto le donne, sia nell’aspetto economico, sia nella conciliazione tempi di vita- lavoro e pertanto abbiamo invitato l’Azienda a considerare di ripristinare le pause di mezz’ora revocate.
ALLUVIONE
– SERVE UN MAGGIOR COORDINAMENTO DELLE STRUTTURE AZIENDALI
A seguito dei drammatici eventi del maggio scorso, è risultato evidente come sia necessario un maggior coordinamento tra le strutture aziendali. Per evitare di esporre colleghe e colleghi a rischi, è necessario che siano le funzioni preposte a valutare l’opportunità di chiudere o meno i punti operativi, evitando così che tale decisione gravi esclusivamente in capo ai Preposti.
– SOSPENSIONI RATE, UN PENSANTE AGGRAVIO PER I GESTORI
In questi giorni le attività tipiche dei gestori sono fortemente aggravate dalle incombenze straordinarie della sospensione delle rate dei finanziamenti pertanto abbiamo richiesto l’attivazione urgente di una task force: l’Azienda non ha voluto accogliere la nostra richiesta non ritenendo questa ulteriore attività particolarmente impattante.
– BANCA DEL TEMPO, GRAZIE ALLE DONAZIONI DI TANTE COLLEGHE E COLLEGHI
In questa drammatica situazione va evidenziata l’estrema generosità di tanti colleghi e colleghe che attraverso lo strumento della Banca del Tempo hanno donato migliaia di ore e, che in funzione dell’accordo in essere, la Banca dovrà raddoppiare.
FILIALE DIGITALE, TROPPI TURNI ESTREMI
Abbiamo evidenziato un incremento ingiustificato dei turni estremi a partire da maggio fino a fine anno e la mancanza di trasparenza nei criteri di pianificazione da parte della Control Room, senza avere alcuna risposta da parte dell’Azienda. A ciò si aggiunge l’impossibilità di utilizzare la procedura per ottenere un cambio turno, e il ritardo nella concessione dei PCR, sebbene richiesti con largo anticipo.
ISYBANK, UN INIZIO IN SALITA
Registriamo gli effetti negativi della prima tranche di migrazione, in quanto la clientela, innervosita dopo aver scoperto della proposta, ha preso d’assalto il numero verde, determinando lunghe code nelle telefonate, e “sfogato” il suo malcontento sui gestori della filiale digitale, oltre che talvolta recarsi anche in filiale fisica. Abbiamo evidenziato la nostra preoccupazione per ciò che potrà avvenire in occasione delle prossime migrazioni.
MOBILITA’ E CONVENZIONI, SERVE UN MAGGIORE IMPEGNO SULLA SOSTENIBILITA’ NEL NOSTRO TERRITORIO
Abbiamo richiesto all’Azienda di individuare tramite Mobility Manager interventi di sostegno e facilitazione allo spostamento casa-lavoro. A tale riguardo, visto il ridottissimo numero di sedi Hub presenti nell’Area Emilia Est (Vergato, San Lazzaro, Bologna, per un totale di solo 5 postazioni), abbiamo richiesto l’apertura di nuovi spazi a partire dal Territorio Metropolitano di Bologna, interessato nel lungo periodo da importanti cantieri e lavori strutturali che rendono oggettivamente difficoltoso e oneroso lo spostamento. È stato inoltre richiesto di attivare nuove convenzioni per il consumo del pasto, individuando su tale tema anche la necessità di ampliare la sala Convivium presente nei locali di Via Indipendenza. Abbiamo anche reiterato la richiesta della creazione di un asilo nido aziendale e di attivare nuove convenzioni con asili già presenti sul territorio.
IMPIANTI, LA MANUTENZIONE È SCARSA
Abbiamo nuovamente rimarcato all’Azienda e ai referenti degli Immobili la carenza, se non addirittura la mancanza, di manutenzione agli impianti di riscaldamento/condizionamento. Abbiamo evidenziato le condizioni di disagio, dovute al loro malfunzionamento, in cui hanno lavorato e lavorano i colleghi e le colleghe. Gli interventi che vengono fatti non sono mai risolutivi per cui abbiamo nuovamente sollecitato azioni mirate ed efficaci.

Volantino trimestrale

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