Archivio Emilia Est

ALLUVIONE BOLOGNA METROPOLITANA, INIZIATIVE DI SOLIDARIETA’

Car* Collega,

in questi giorni il Comune di Bologna e tutti i Comuni dell’area metropolitana hanno aperto una campagna di adesione per rafforzare la manodopera tramite volontari nelle attività di rimozione fango e sgombero materiali presenti nelle pertinenze private.

Per dare la propria disponibilità su Bologna è possibile utilizzare questo modulo:

https://forms.gle/k8hPXLpvMcPjSix66

Vi ricordiamo inoltre che è possibile fare delle donazioni a favore degli alluvionati:

  • Per donare
    IBAN IT38 F030 6902 4771 0000 0300 304 intestato a “Città metropolitana di Bologna emergenza alluvione” con causale “Alluvione 2024”.
    Per donazioni dall’estero Bic Swift BCITITMM.

Vi segnaliamo inoltre che le Segreterie di Gruppo hanno avanzato sul tavolo nazionale una richiesta stanziamento di Banca del Tempo per chi è stato colpito dall’alluvione e anche per coloro che volessero partecipare ad iniziative di volontariato coordinato da Comune, Protezione civile e Associazioni riconosciute, oltre che forme di sostegno economico (onlus, prestiti agevolati ecc.) per i colleghi alluvionati.

Siamo in attesa di una risposta formale dall’azienda ma siamo confidenti al riguardo.

Contemporaneamente vorremmo cercare di raccogliere le richieste di aiuto e le disponibilità tra noi colleghi.

Si tratta in questo caso di impiegare il nostro tempo libero, il week-end, per aiutare una collega/ un collega in difficoltà.

Abbiamo già ricevuto una richiesta di aiuto da parte di un collega e vorremmo cominciare da lui proprio questo week end, e nel frattempo raccogliere anche altre necessità che non sono state manifestate magari da altri colleghi colpiti dall’alluvione.

Siamo convinti che nei momenti di difficoltà l’unione sia importante e faccia veramente la differenza e ci piacerebbe che la solidarietà fosse l’unico ricordo che rimane di questa brutta esperienza.

Chi fosse disponibile a partecipare ad una iniziativa di volontariato a favore di un collega già a partire da questo fine settimana può segnalarlo tramite messaggio whats app a:

Federica Toffoletti 349 904 6900

Allo stesso tempo se ci fossero altri colleghi in difficoltà vi chiediamo di segnalarcelo in modo da cercare di portare un aiuto a tutti.

ALLUVIONE BOLOGNA isp

EMERGENZA ALLUVIONE: SERVE UNA CAMPAGNA SPECIFICA DI DONAZIONI ALLA BANCA DEL TEMPO PER I TERRITORI COLPITI!

Nuovamente, purtroppo, il nostro territorio è stato colpito dall’alluvione.

Per supportare le Colleghe e i Colleghi in difficoltà la contrattazione collettiva mette a disposizione degli strumenti che possono essere utilizzati in questi contesti e che riepiloghiamo di seguito:

  1. 120 gg di Smart Working/Lavoro Flessibile “da casa” per la generalità delle Lavoratrici e dei Lavoratori, incrementabili in caso di “situazioni eccezionali di particolare gravità, riconducibili a titolo esemplificativo e non esaustivo a eventi di natura sismica e/o metereologica”. Ciò determina la possibilità di richiedere delle giornate specifiche aggiuntive in un contesto meteorologico come quello attuale per il tramite del proprio Responsabile o del proprio Gestore HR.
  2. La possibilità di richiedere dei permessi retribuiti per il tramite del proprio Responsabile o del proprio Gestore HR se ci si trova in una situazione personale e/o familiare di particolare gravità a causa dell’alluvione per gestire la fase più critica.
  3. La possibilità di richiedere dei permessi di Banca del Tempo per coloro che hanno la necessità di avere maggiore tempo a disposizione per gestire gli effetti di particolare portata nei giorni successivi.

Per gestire questa grave situazione con le ore necessarie serve però un piano straordinario e specifico di donazioni di Banca del Tempo da parte della Banca, che sull’esperienza dell’accordo del 30 maggio  2023, consenta di coprire le esigenze di tutte e tutti per giustificare le assenze dovute a gravi conseguenze dell’alluvione sul piano personale e familiare e supportare anche la partecipazione da parte delle Colleghe e dei Colleghi alle iniziative di volontariato organizzate da Protezione Civile, Comuni o Associazioni a sostegno della popolazione colpita e per il ripristino delle aree alluvionate.

LEGGI VOLANTINO –> Emergenza ALLUVIONE.

AMIANTO NEGLI STABILI IN ALDO MORO? SERVONO CERTEZZE PER LE LAVORATRICI E I LAVORATORI!

Durante l’estate è emersa la preoccupazione sulla presenza dell’amianto nei locali di via Aldo Moro, già occupati da tempo da alcuni uffici e destinati anche ad accogliere alcuni delle colleghe e dei colleghi che a breve dovranno lasciare Palazzo Vignoli.
In occasione del recente incontro con Tutela Aziendale e la struttura degli Immobili il tavolo RLS ha chiesto un riscontro puntuale all’azienda in merito. L’azienda ha dato ampie rassicurazioni circa la non pericolosità dell’amianto presente, non essendo a contatto diretto con i locali dove operano le lavoratrici e i lavoratori e perché le condizioni della fibra non sono tali da far presupporre una possibile dispersione nell’ambiente circostante con pericoli per la salute. La decisione di rimuoverlo è di competenza dell’ASL, a cui l’azienda si è già rivolta per un parere in merito.
Abbiamo ascoltato le spiegazioni aziendali e riteniamo doveroso prima di dare corso ad altri trasferimenti di persone, certi che l’azienda sia consapevole della delicatezza dell’argomento e degli aspetti psicologici che ne conseguono, organizzare una riunione preventiva al moving che coinvolga anche il personale già ubicato in Aldo Moro. Questo per chiarire i dubbi e fornire rassicurazioni direttamente ai colleghi e alle colleghe e dare un’informativa piena e completa dei riscontri ASL e delle certificazioni.
Nel caso ASL non ravvisi la necessità di rimozione dell’amianto, prevedere un programma di controllo periodico e manutenzione con un riscontro puntuale della situazione al tavolo RLS e di controlli relativi alla salubrità dell’aria attraverso apposite strumentazioni in grado di evidenziare la presenza di amianto nell’ambiente (lo spazio destinato ai colleghi coinvolti dal moving è privo di finestre e questo ne peggiora il potenziale rischio). Il tavolo RLS ha già formalizzato a tutte le funzioni aziendali coinvolte la richiesta di una riunione urgente, con il coinvolgimento anche delle lavoratrici e dei lavoratori, che auspichiamo venga pianificata in tempi brevi.

LEGGI–>AMIANTO, SERVONO CERTEZZE def

TRIMESTRALE EMILIA EST: SOSTENIBILITA’… PER CHI?!

Il 9 luglio si è svolto l’Incontro Trimestrale dell’Area Emilia Est con la partecipazione delle scriventi Organizzazioni Sindacali e i Rappresentanti Aziendali dell’Area Commerciale, Relazioni Industriali e Gestione del Personale.

L’incontro si è aperto con un minuto di silenzio per ricordare il collega della Filiale Digitale, Marco Fanelli, morto in un tragico incidente il 7 luglio. Esprimiamo alla famiglia e ai colleghi/e le nostre sentite condoglianze.

Nella prima parte, l’Azienda ha illustrato l’andamento della Direzione Regionale in base ai dati di maggio. I territori commerciali Retail ed Exclusive attestano una percentuale di raggiungimento del budget di Margine di Intermediazione superiore al 100% e il territorio Imprese intorno al 97%.

PRESSIONI COMMERCIALI E CARENZA DI ORGANICO: SITUAZIONE INSOSTENIBILE!

Come Organizzazioni Sindacali abbiamo evidenziato il grande malessere dei colleghi/e su cui gravano carichi di lavoro non sostenibili e pressioni commerciali eccessive.

Nello specifico abbiamo contestato che:

  • a giugno alla rete sia stato chiesto uno sforzo commerciale eccezionale in vista della semestrale della banca, nonostante gli organici di filiale cronicamente insufficienti e la fruizione delle ferie. L’ “intensità commerciale” è indebita pressione avente il carattere della frenesia e dell’insistente richiesta di dati, viste le modalità e la frequenza degli input ribaltati sui colleghi/e. Analoga situazione nei primi giorni di luglio. Dietro la richiesta insistente di applicazione del metodo commerciale, si cela la volontà di portare a casa quanti più collocamenti possibile, applicando l’equazione che se si incontrano tanti clienti e si propone con la giusta motivazione, i numeri richiesti non possono non arrivare; se non arrivano è in difetto il gestore, con una metodologia improntata al “prodotto” e non alla consulenza;
  • il flusso di clientela che si riversa nelle filiali porta una mole di richieste che i colleghi/e non riescono a soddisfare con tempistiche corrette, vista la carenza di personale; le filiali con il servizio cassa sono state subissate, anche quest’anno, dall’operatività legata al cambio assegni dei rimborsi Hera, con conseguente disagio della clientela, sfociata in alcuni casi in episodi di violenza verbale. Le diverse iniziative messe in essere dall’Azienda (fasce orarie indicate nelle lettere, nuovo processo di Onboarding) non hanno migliorato la situazione;
  • in molti casi, per gestire le “emergenze” (che ormai sono all’ordine del giorno), i colleghi/e suppliscono nell’apertura delle casse senza formazione, incontrando difficoltà operative oltre che intercorrere in rischi professionali e conseguenti procedimenti disciplinari;
  • molti colleghi/e sono stati spostati, all’interno della stessa filiale, in ruoli che non avevano mai ricoperto, aggravando il disagio professionale e personale;

Riteniamo le risposte fornite dall’azienda non soddisfacenti. Come Organizzazioni Sindacali chiediamo e ribadiamo con fermezza la necessità di azioni che rendano davvero sostenibile (termine molto caro ad Intesa Sanpaolo) il lavoro che i colleghi/e svolgono sempre al massimo del loro impegno.

CONCILIAZIONE VITA LAVORO: UN MIRAGGIO!

Nella rete commerciale è un miraggio la fruizione di giornate di smart working e l’utilizzo di giornate di solidarietà; in alcuni casi, sono state richieste rimodulazioni anche di giornate per permessi l. 104 e congedo parentale! Ribadiamo la necessità di rendere fruibili gli accordi sindacali e, ovviamente, il rispetto delle prerogative di Legge.

PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI

Il tema della sostenibilità del lavoro si intreccia alla problematica dei procedimenti disciplinari relativi, ad esempio, alle banconote false e alla compilazione del questionario Mifid che spesso sfociano in provvedimenti disciplinari con conseguente danno anche economico per i colleghi/e.

Le condizioni in cui i colleghi/e lavorano li espongono al rischio di ricevere lettere di contestazione che generano ulteriore ansia e frustrazione. Come Organizzazioni Sindacali abbiamo richiesto che si rendano effettivamente fruibili gli strumenti di formazione, corsi ed incontri ad hoc, e che si prenda consapevolezza che le conseguenze personali sono spesso frutto del clima generale in cui si svolgono le attività lavorative.

GLOBAL ADVISOR

Abbiamo richiesto all’azienda un’azione di comunicazione sui responsabili commerciali a tutti i livelli perché i colleghi/e non vengano interessati da richieste e comunicazioni nelle giornate in cui svolgono la loro attività come lavoratori autonomi.

TETI E PERCORSI PROFESSIONALI

La validazione di Teti, visto l’impatto sui percorsi professionali, richiede una maggiore conoscenza e formazione dei responsabili delle unità organizzative. Abbiamo chiesto all’azienda che vengano intensificate le iniziative per rendere effettivamente formati i responsabili, in modo da evitare conseguenze importanti che impattano anche sull’aspetto economico.

IMMOBILI E HUB

Si sono ripresentate, puntuali come ogni anno, problematiche sugli impianti di condizionamento, che determinano condizioni di disagio oggettivo. Abbiamo sollecitato azioni mirate ed efficaci e richiesto che vengano interessati i preposti alla necessità di chiusura dei punti operativi e/o di concessione del lavoro flessibile, per evitare conseguenze sulla salute dei colleghi/e.

Abbiamo reiterato la richiesta dell’apertura di nuovi Hub che consentono un miglioramento della mobilità e di conciliazione dei tempi casa-lavoro, in particolare in un territorio come il nostro interessato da importanti cantieri stradali.

L’azienda si sta muovendo implementando postazioni nelle filiali oggetto di 4×9 che continueranno nei prossimi mesi.

MOVING E NEXT WAY OF WORKING

Rispetto al moving che interesserà le colleghe e i colleghi di via Indipendenza e via del Pratello abbiamo chiesto chiarimenti sulla distribuzione numerica delle persone dato che l’esclusione della sede di Via Cairoli, ex sede della FD, che può contenere circa un’ottantina di posti, e che inizialmente era stata indicata come una delle destinazioni predesignate, ci pare avere un impatto significativo sui posti disponibili. L’impatto diventa più rilevante se si considera che a differenza delle altre sedi selezionate per il Next Ways of Working, tra cui una decisamente fuori mano, questo spazio si trova in prossimità della stazione di Bologna, quindi comodo a tutti i colleghi/e soggetti a pendolarismo.

Abbiamo pertanto richiesto che vengano resi disponibili ulteriori spazi nei palazzi del centro per favorire le colleghi/e delle strutture allocate in Aldo Moro, che per raggiungere la nuova sede di lavoro saranno soggetti a diversi disagi, anche in considerazione del fatto che la città di Bologna è interessata da diversi cantieri che stanno impattando la mobilità cittadina.

Siamo in attesa di ricevere dei riscontri in merito, dato che all’incontro non erano presenti i referenti della Struttura Immobili, che di recente ha avuto un avvicendamento di Responsabile nella nostra DR.

CONVENZIONI E WELFARE

Come Organizzazioni Sindacali abbiamo, ancora una volta, evidenziato la mancanza di convenzioni, strutture e altri presidi di welfare nel nostro territorio come ad esempio asili nidi aziendali, mense, convenzionamenti con esercizi commerciali.

ERAVAMO 15.000 A BOLOGNA E ABBIAMO SCIOPERATO PERCHE’…

La partecipazione allo sciopero generale di ieri a Bologna è stato un atto politico importante per manifestare il dissenso e la rabbia per quanto è successo a Bargi, una tragedia immane che si aggiunge alle tante altre morti sul lavoro.

Dire:

“BASTA ALLE MORTI SUL LAVORO”

 

non ha un colore politico, una casacca specifica, ma deve essere l’obiettivo della collettività del mondo del lavoro, della politica e della società tutta.

La comunità bolognese ieri si è raccolta in piazza e ha dato testimonianza di questa necessità.

Sono stati tanti gli interventi del mondo sindacale e della politica che con le loro parole hanno dato voce a questa urgenza, il sindaco di Bologna Matteo Lepore, il Presidente Stefano Bonaccini, il sindaco di Camugnano Marco Masinara, ma l’intervento più toccante che vogliamo condividere è stato quello del Cardinale Matteo Maria Zuppi, che ha raccolto e consegnato il sentimento e la vicinanza di 15.000 persone in piazza ai famigliari delle vittime.

Ci ha ricordato il valore della solidarietà, ha ringraziato tutti coloro che sono impegnati nelle difficili e disperate ricerche e inviato:

un ringraziamento particolare alla gente della montagna. Ci fanno sentire comunità, vivono questa tragedia come loro dolore – e così deve essere – e ci ricordano che siamo una comunità. I panini che istintivamente hanno preparato e offerto a quanti aiutavano sono la dimostrazione dell’umanità da ritrovare e da non smarrire.”

Sono tanti i passaggi nel discorso del Cardinale Zuppi che meritano di essere citati, si tratta di un intervento che alleghiamo integralmente e che vi invitiamo a leggere e condividere

https://www.chiesadibologna.it/wd-document/intervento-in-piazza-maggiore-sulla-sicurezza-e-sul-lavoro-bene-comune/

di cui riportiamo i passaggi per noi più significativi:

“Non possiamo abituarci al fatto che il lavoro, che dà vita, diventi morte. Per nessuno. Lavoro e morte non devono mai abbracciarsi. Il lavoro è vita e deve far vivere, è vocazione, dignità della persona, socialità. Se diventa morte, sfruttamento, ingiustizia, ciò deve generare corale e convinta repulsione. Per questo oggi, in continuità con gli altri presidi e manifestazioni al riguardo, chiediamo responsabilità e sicurezza. Le vittime sul lavoro sono uno scandalo. Le morti e gli infortuni riguardano tutti. La media di tre incidenti sul lavoro al giorno in Italia non tende a diminuire. Questa tragedia impone oggi sobrietà nelle parole, serietà negli impegni, consapevolezza non opportunistica, responsabilità per il presente perché ci sia un futuro diverso. Questo inizia da ciò che facciamo oggi! L’indignazione e la commozione di queste ore, drammatiche e sconvolgenti, devono diventare impegni di sistema.

E chiedono lo sforzo di tutti. Come dobbiamo impegnarci per la manutenzione della pace, così solo la manutenzione della sicurezza può impedire al massimo quelle che non sono mai solo fatalità. Sicurezza e responsabilità. Ma la sicurezza chiede investimenti, formazione, informazione, sistemi di prevenzione che aiutino e non penalizzino, controlli efficaci. Non è un investimento facoltativo. I lavoratori sono il patrimonio più prezioso di un’impresa. Quando la sicurezza è vista come un costo aggiuntivo, addirittura fastidioso o considerato inutile, significa che siamo irresponsabili e ciò rende responsabili delle tragedie…

La sicurezza non è un costo, né tantomeno un lusso, ma un dovere cui corrisponde un diritto inalienabile di ogni persona. Facciamolo anche per onorare la loro morte.”

Eravamo 15000

8 MARZO, PAROLE DI DONNE

 

 

 

“L’otto marzo non è la “festa della donna”, ma la lotta delle donne per i loro diritti e per un mondo meno discriminante.” (Michela Murgia)

“Mangerete polvere,/cercherete d’impazzire/e non ci riuscirete,/avrete sempre il filo/della ragione che vi/taglierà in due./Ma da queste profonde/ferite usciranno/farfalle libere”. (Alda Merini)

“Se con il tacco ti vedrai alta, con l’amore per te stessa ti vedrai immensa” (Frida Kahlo)

“Le donne che hanno cambiato il mondo non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla, se non la loro intelligenza”. (Rita Levi Montalcini)

“Ho alzato la voce, non in modo da poter urlare, ma in modo da poter far sentire quelli senza voce… Non possiamo avere successo quando metà di noi rimane indietro. (Malala Yousafzai)

“Sono una donna. Fenomenale. Sono una donna fenomenale ecco cosa sono” (Maya Angelou)

“Una femminista è chiunque riconosca l’uguaglianza e la piena umanità di donne e uomini.” (Gloria Steinem)

“La libertà delle donne è il segno della libertà sociale.” (Rosa Luxemburg)

“Secondo me, il potenziale più eccitante delle donne di colore risiede nella possibilità di politicizzare questa identità, basando l’identità sulla politica piuttosto che la politica sull’identità.” (Angela Davis)

«Non voglio obbedire a nessun altro che a me stessa». ( Simone de Beauvoir)

ASSEMBLEE BOLOGNA: RINNOVO CCNL

ASSEMBLEE DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI DEL
GRUPPO INTESASANPAOLO PER ILLUSTRAZIONE
DELL’IPOTESI DI ACCORDO DI RINNOVO DEL CCNL
Sono convocate le assemblee sindacali unitarie delle lavoratrici e dei lavoratori del Gruppo ISP – Intesa Sanpaolo, Intesa Sanpaolo Private Banking e Fideuram – con sede di lavoro a Bologna e Provincia, secondo il seguente calendario:
IN PRESENZA
– 05 marzo 2024 – dalle ore 11,25 alle ore 13,40 – per le lavoratrici e i lavoratori
part timeturni (t1, t2,t3, t4, t5) e 6×6 A, presso il Cinema Galliera, via Giacomo Matteotti, 27 – 40128 Bologna.
05 marzo 2024 – dalle ore 14,40 alle 16,55– per le lavoratrici e i lavoratori full
time, turni (t6,t7,t8,t9) e 6×6 B presso il Cinema Galliera, via Giacomo Matteotti, 27 – 40128 Bologna.
ON LINE
06 marzo 2024 – dalle ore 11,25 alle 13,40 – per le lavoratrici e i lavoratori
part time, in modalità on line assemblea part time, turni (t1, t2,t3, t4, t5) e 6×6 A
06 marzo 2024 – dalle ore 14,40 alle ore 16,55 – per le lavoratrici e tutti i
lavoratori full time, in modalità on line assemblea full time, turni (t6,t7,t8,t9) e 6×6 B
Le assemblee prevedono il seguente ordine del giorno:
– l’illustrazione dell’ipotesi di accordo di rinnovo del CCNL ABI.

RINNOVO CCNL: IL TFR E LA CONTRIBUZIONE VOLONTARIA AL FONDO PENSIONE, CHE SCELTA FARE?

L’accordo di rinnovo del CCNL prevede, oltre agli aumenti contrattuali, il recupero dei criteri ordinari di calcolo del TFR, pertanto il calcolo del TFR sarà effettuato su tutte le voci retributive stabilite dall’art. 86 del CCNL e non più solo sulle voci stipendio, scatti di anzianità ed importo ex ristrutturazione.

Dato che il riconoscimento degli arretrati potrebbe comportare in taluni casi il superamento del limite annuo di deducibilità per i contributi al Fondo Pensione (attualmente fissato a 5.164,57€) con la conseguente perdita dei benefici fiscali per gli eventuali versamenti superiori al limite, il 1 dicembre abbiamo sottoscritto un accordo (di cui vi avevamo dato notizia QUI), che prevede per 3 mesi, da gennaio 2024 e fino a marzo 2024, la sospensione automatica della contribuzione volontaria al Fondo.

Dal cedolino di gennaio sono stati ripristinati i criteri di calcolo ordinari del TFR e pagati gli arretrati a partire da luglio 2023, inoltre è stata adeguata l’aliquota previdenziale a carico azienda che, per effetto degli accordi di 2° livello, da gennaio 2024 è del 4% per coloro per cui era previsto un contributo aziendale minore.

Nel mese di marzo verrà data la possibilità, tramite l’apertura di una finestra straordinaria, di variare la propria contribuzione volontaria.

Nel caso in cui non fosse effettuata alcuna variazione ad aprile la contribuzione volontaria verrà ripristinata automaticamente sulla base della scelta effettuata ante sospensione del contributo volontario.

Per valutare gli effetti individuali del ripristino della base di calcolo del TFR sulla Previdenza complementare, come Fisac abbiamo messo a disposizione delle nostre iscritte e dei nostri iscritti un’attività di assistenza su questo tema previdenziale, vi invitiamo pertanto a contattare le nostre RSA sul territorio per richiedere una consulenza al riguardo.

TFR ripristino calcolo

 

I NOSTRI AUGURI

 

 

 

 

Adesso basta sangue

Ma non vedi?

Non stiamo nemmeno più in piedi

Un po′ di pietà

Io credo che l′amore, è l’amore che ci salverà

Vedi io credo che l′amore è l’amore che ci salverà.

 

Henna – Lucio Dalla

 

EMILIA ROMAGNA: ANCHE I BANCARI SCIOPERANO IL 24 NOVEMBRE

PERCHE’ QUESTO SCIOPERO RIGUARDA ANCHE I BANCARI?

 Le rivendicazioni presentate dalla CGIL e dalla UIL al Governo, sono rimaste inascoltate ma riguardano ciascuno di noi, anche chi lavora in banca o in un’assicurazione.

 – SANITA’: gli investimenti per il settore sanitario nel nostro Paese continuano ad attestarsi al di sotto della media OCSE, in questi giorni, sia la Corte dei Conti sia l’Ufficio parlamentare di Bilancio hanno parlato di risorse insufficienti. Gli accordi sindacali aziendali per ora ci garantiscono la sanità integrativa, ma se saremo costretti a rivolgerci unicamente alla sanità privata, il sistema delle casse assistenza aziendali e delle polizze sanitarie non reggerà se non aumentando i costi che incideranno negativamente sulla nostra retribuzione.

– FISCO: il Governo penalizza pesantemente i lavoratori dipendenti e i pensionati, es. un reddito lordo superiore ai 50 mila euro per un autonomo/ prevede un’aliquota del 15% mentre per un lavoratore dipendente o un pensionato arrivano a pagare un’aliquota del 43%. Nulla viene fatto invece per ridurre l’evasione fiscale che cuba in Italia quasi 100 miliardi l’anno. Per non bastare, aumenta l’IVA sui prodotti per l’infanzia e le accise sui carburanti. Ancora nulla di fatto sulla tassazione dei fringe benefits correlati ai mutui dei dipendenti, problematica che grava in particolare sulla nostra categoria.

– PENSIONI: si andrà più tardi prendendo meno, è l’effetto delle penalizzazioni su quota 103 che, per i lavoratori privati sposta l’uscita a 7 mesi dalla maturazione del requisito contro i 3 attuali e l’importo dell’assegno verrà calcolato con il metodo contributivo anche per gli anni maturati nel retributivo. Le donne vengono poi penalizzate oltre ogni misura dalle restrizioni su Opzione Donna, con l’allungamento delle finestre di uscita, il ripristino dell’adeguamento alle aspettative di vita e il taglio della rivalutazione delle pensioni in relazione all’inflazione.

– SALARI: ai bancari arriverà presto il rinnovo del contratto con un aumento salariale considerevole ma dobbiamo preoccuparci di quello che sta accadendo nel nostro Paese, dove salari sono bassi e lavoro precario rischiano di “azzoppare” il sistema previdenziale pubblico, ovvero anche le nostre pensioni.

PER CAMBIARE LE COSE SERVE ANCHE IL TUO CONTRIBUTO A SUPPORTO DELL’AZIONE DEL SINDACATO: ADERISCI ALLO SCIOPERO DI VENERDI’ 24 NOVEMBRE!

TI ASPETTIAMO AL CORTEO IN PIAZZA XX SETTEMBRE, BOLOGNA ORE 9.00 

 

Le iniziative della Fisac nella Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

Sabato 25 novembre, in occasione della “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” invitiamo tutte le Colleghe e i Colleghi a partecipare all’iniziativa promossa dalla Fisac Cgil di Bologna in collaborazione con la Camera del Lavoro di Bologna.

L’incontro rappresenta un’opportunità per affrontare i tanti aspetti in cui si manifesta la violenza sulle donne, la partecipazione e il contributo di tutte e tutti sono elementi indispensabili per favorire la diffusione di quegli  “anticorpi” culturali necessari per contrastare questo fenomeno.

Con l’occasione verrà presentato il progetto  “La scatola rossa”, nato dalla cooperazione e dalla condivisione delle lavoratrici del nostro settore che hanno voluto contribuire con  le loro riflessioni sul tema.

Abbiamo anche voluto dare voce e sostegno alle lavoratrici della Perla, storico marchio bolognese di lingerie, oggi in mano al Fondo olandese Tennor, con sede a Londra e controllato dal finanziere tedesco Lars Windhorst, che da agosto ha lasciato le 350 lavoratrici di altissima professionalità  senza stipendio, in palese violazione degli impegni assunti con le istituzioni locali, con i sindacati e con le lavoratrici stesse. 

In occasione dell’evento sarà possibile contribuire fattivamente con una donazione volontaria a sostegno delle lavoratrici della Perla.

RLS: Le filiali sono le nostre vetrine? E si lavora con piumino e berretto?!

Ci risiamo…

Dopo un’estate bollente, un caldo e lungo autunno, l’inverno sta arrivando.

E comincia a fare freddo, fuori ma soprattutto dentro le nostre filiali, dove si aspetta l’arrivo del manutentore per l’accensione degli impianti.

A nulla valgono le raccomandazioni preventive che gli RLS rivolgono, in occasione dei cambi stagionali, alle strutture aziendali preposte, ma neanche le aperture dei ticket da parte dei colleghi, che spesso vengono chiusi senza una effettiva soluzione e i solleciti.

Poi succede che l’impianto di una delle nostre filiali non parte e i colleghi, esasperati dopo aver aperto diversi ticket, alzano la testa e decidono che in quelle condizioni non si può piu’ lavorare.

La filiale non si apre al pubblico e i colleghi fermi, al centro della filiale, con piumini, cappotti e berretti in testa si aspettano che “qualcuno” finalmente prenda una decisione.

Ma il “qualcuno” non si trova….

Si aspetta l’arrivo di un tecnico che forse potrebbe trovare la soluzione al guasto e far ripartire l’impianto.

Gli RLS si attivano segnalano l’urgenza a tutte le strutture preposte: Ctpar, direzione immobili, servizio di prevenzione e protezione.

Passano minuti, ore, ma le risposte non arrivano.

Tutti avvisati, tutti al corrente ma le valutazioni sono:

 “ma con 15 gradi si può lavorare…”, “il tecnico sta arrivando…”, “aspettiamo ancora un po’…”

Il Direttore nel suo ruolo di preposto chiede “aiuto”, chiede “un supporto”, chiede “risposte” ma spetta solo a lui prendere le decisioni e assumersi la responsabilità delle scelte?

Infine verso mezzogiorno i colleghi vengono mandati a casa.

Una mattinata “buttata”, passata al freddo…

Questo accade in Intesa Sanpaolo, la prima Banca del Paese, nel nostro territorio.

In una Banca che ha tutti gli strumenti per sopperire a tali problematiche.

Primo per tutti lo smart working, la formazione flessibile.

Una Banca che sta facendo della trasformazione digitale il proprio “mantra”.

Una Banca che può raggiungere i propri clienti con o senza la filiale fisica.

Le nostre filiali sono le nostre vetrine? Con colleghi infreddoliti con i giubbotti addosso?!

Quale accoglienza offriamo ai nostri clienti quando entrano in una filiale gelida con Lavoratrici e Lavoratori stanchi e infreddoliti?

Quale immagine diamo?

Era già successo, è nuovamente accaduto, servono regole chiare e decisioni rapide a tutela del benessere delle Colleghe e dei Colleghi e del decoro della nostra azienda pertanto chiederemo che vengano stabiliti dei criteri e delle modalità uniformi per la gestione di queste situazioni anche a supporto del Preposto che spesso si trova solo a prendere le decisioni.

Le filiali sono le ns vetrine

DIMISSIONI SUL TERRITORIO, TROPPE PER ESSERE FISIOLOGICHE

Venerdì 22 settembre si è svolto l’incontro Trimestrale dell’Area Emilia Est. L’Azienda ha illustrato l’andamento dell’Area, tendenzialmente in linea con l’andamento delle altre, e ha elencato le priorità previste dal modello di servizio adottato da BdT: la vicinanza al cliente attraverso gli incontri e la crescita del NPS. Come Organizzazioni Sindacali abbiamo stigmatizzato come l’applicazione del modello si scontri con la realtà delle filiali, carenti di personale e gravate da numerose situazioni straordinarie.
DIMISSIONI SUL TERRITORIO, TROPPE PER ESSERE FISIOLOGICHE
Negli ultimi anni un numero significativo di colleghi e colleghe ha scelto di dimettersi da Intesa Sanpaolo per ricercare alternative bancarie o di altra natura. Il fenomeno è indicativo del disagio, conseguenza di un pessimo clima aziendale, che porta a dolorose decisioni, in cui l’aspetto economico non è sempre determinante. Anche la richiesta di cambio mansione rimane spesso inascoltata e genera ulteriore sconforto. L’azienda definisce tale fenomeno come fisiologico, ma noi, come Rappresentanti dei Lavoratori e delle Lavoratrici, avendo condiviso con loro il disagio vissuto, riteniamo che questa situazione abbia assunto dimensioni allarmanti, andando ulteriormente ad aggravare una situazione di carenza di organici già da anni evidenziata. Le poche assunzioni si riferiscono quasi esclusivamente a contratti misti (14 su 16 totali); nelle nostre filiali sono già presenti colleghe e colleghi con questa tipologia di contratto, integrati e operativi, pertanto abbiamo chiesto all’ Azienda di valorizzarli, mantenendoli nel nostro territorio. Attendiamo pertanto un segnale concreto per arginare questa emorragia.
PART TIME, UNA RIDUZIONE DRASTICA DELLA CONCESSIONE DELLA PAUSA PRANZO DI MEZZ’ORA
Negli ultimi mesi in occasione del rinnovo dei part time, è stato richiesto a molte colleghe, per esigenze aziendali, il ripristino della pausa pranzo a un’ora. Questa scelta aziendale penalizza soprattutto le donne, sia nell’aspetto economico, sia nella conciliazione tempi di vita- lavoro e pertanto abbiamo invitato l’Azienda a considerare di ripristinare le pause di mezz’ora revocate.
ALLUVIONE
– SERVE UN MAGGIOR COORDINAMENTO DELLE STRUTTURE AZIENDALI
A seguito dei drammatici eventi del maggio scorso, è risultato evidente come sia necessario un maggior coordinamento tra le strutture aziendali. Per evitare di esporre colleghe e colleghi a rischi, è necessario che siano le funzioni preposte a valutare l’opportunità di chiudere o meno i punti operativi, evitando così che tale decisione gravi esclusivamente in capo ai Preposti.
– SOSPENSIONI RATE, UN PENSANTE AGGRAVIO PER I GESTORI
In questi giorni le attività tipiche dei gestori sono fortemente aggravate dalle incombenze straordinarie della sospensione delle rate dei finanziamenti pertanto abbiamo richiesto l’attivazione urgente di una task force: l’Azienda non ha voluto accogliere la nostra richiesta non ritenendo questa ulteriore attività particolarmente impattante.
– BANCA DEL TEMPO, GRAZIE ALLE DONAZIONI DI TANTE COLLEGHE E COLLEGHI
In questa drammatica situazione va evidenziata l’estrema generosità di tanti colleghi e colleghe che attraverso lo strumento della Banca del Tempo hanno donato migliaia di ore e, che in funzione dell’accordo in essere, la Banca dovrà raddoppiare.
FILIALE DIGITALE, TROPPI TURNI ESTREMI
Abbiamo evidenziato un incremento ingiustificato dei turni estremi a partire da maggio fino a fine anno e la mancanza di trasparenza nei criteri di pianificazione da parte della Control Room, senza avere alcuna risposta da parte dell’Azienda. A ciò si aggiunge l’impossibilità di utilizzare la procedura per ottenere un cambio turno, e il ritardo nella concessione dei PCR, sebbene richiesti con largo anticipo.
ISYBANK, UN INIZIO IN SALITA
Registriamo gli effetti negativi della prima tranche di migrazione, in quanto la clientela, innervosita dopo aver scoperto della proposta, ha preso d’assalto il numero verde, determinando lunghe code nelle telefonate, e “sfogato” il suo malcontento sui gestori della filiale digitale, oltre che talvolta recarsi anche in filiale fisica. Abbiamo evidenziato la nostra preoccupazione per ciò che potrà avvenire in occasione delle prossime migrazioni.
MOBILITA’ E CONVENZIONI, SERVE UN MAGGIORE IMPEGNO SULLA SOSTENIBILITA’ NEL NOSTRO TERRITORIO
Abbiamo richiesto all’Azienda di individuare tramite Mobility Manager interventi di sostegno e facilitazione allo spostamento casa-lavoro. A tale riguardo, visto il ridottissimo numero di sedi Hub presenti nell’Area Emilia Est (Vergato, San Lazzaro, Bologna, per un totale di solo 5 postazioni), abbiamo richiesto l’apertura di nuovi spazi a partire dal Territorio Metropolitano di Bologna, interessato nel lungo periodo da importanti cantieri e lavori strutturali che rendono oggettivamente difficoltoso e oneroso lo spostamento. È stato inoltre richiesto di attivare nuove convenzioni per il consumo del pasto, individuando su tale tema anche la necessità di ampliare la sala Convivium presente nei locali di Via Indipendenza. Abbiamo anche reiterato la richiesta della creazione di un asilo nido aziendale e di attivare nuove convenzioni con asili già presenti sul territorio.
IMPIANTI, LA MANUTENZIONE È SCARSA
Abbiamo nuovamente rimarcato all’Azienda e ai referenti degli Immobili la carenza, se non addirittura la mancanza, di manutenzione agli impianti di riscaldamento/condizionamento. Abbiamo evidenziato le condizioni di disagio, dovute al loro malfunzionamento, in cui hanno lavorato e lavorano i colleghi e le colleghe. Gli interventi che vengono fatti non sono mai risolutivi per cui abbiamo nuovamente sollecitato azioni mirate ed efficaci.

Volantino trimestrale

UN AIUTO CONCRETO PER I LAVORATORI DEL GRUPPO DALLA ONLUS

Per tutte le Colleghe e Colleghi, in servizio, esodati e pensionati, che hanno subito danni e/o disagi di grave entità a seguito dell’alluvione che ha colpito alcuni territori delle provincie di:

– Reggio-Emilia
– Modena
– Bologna
– Forlì-Cesena
– Ravenna
– Ferrara
– Rimini

– Pesaro-Urbino
– Ancona (limitatamente alla zona di Senigallia)

 

la ONLUS di Gruppo, la Fondazione Intesa Sanpaolo Ente Filantropico, mette a disposizione un aiuto economico.

Le domande dovranno essere inviate entro il 30 giugno 2023 a:  iniziative@fispo.it
con oggetto: Iniziativa alluvione Emilia-Romagna e Marche maggio 2023

Di seguito il link per il modulo da compilare, che alleghiamo anche al presente volantino, e inviare corredato della documentazione necessaria.

Domanda richiesta contributo_Modulo domanda alluvione Emilia_Marche 2023

I nostri sindacalisti sul territorio sono a disposizioni per supporto e informazioni al riguardo.

AIUTO ONLUS PER COLLEGHI +modulo

UN AIUTO PER L’EMILIA ROMAGNA

 

In queste ore così difficili per la nostra terra la Regione Emilia Romagna ha attivato una raccolta fondi a favore delle persone e delle comunità colpite dall’alluvione.

Le somme raccolte e l’utilizzo che ne verrà fatto verranno resocontati pubblicamente.

Di fronte agli enormi danni e alle perdite anche umane provocate dalla alluvione l’aiuto di tutti è fondamentale, diamo il nostro contributo per sostenere le tante persone sfollate, le imprese e ripristinare la normale viabilità.

                   Iban: IT69G0200802435000104428964

Causale: “ALLUVIONE EMILIA-ROMAGNA” 

 

Per info –>     RACCOLTA FONDI REGIONE EMILIA ROMAGNA

Il conto corrente per raccogliere le donazioni da destinare alle persone ed alle comunità colpite è intestato all’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile dell’Emilia.

Siamo solidali, sosteniamo le difficoltà di chi è fuori casa e la ripresa delle attività.

DA DIFFONDERE, LA SOLIDARIETA’ FA BENE A TUTTI!  

DONAZIONE ALLUVIONE ER

L’EMILIA ROMAGNA CHIEDE AIUTO!

La grave situazione metereologica ancora in atto ha gravemente compromesso la viabilità in diverse zone della nostra regione.

Intere città, paesi o zone tra Bologna e la Romagna (Forlì, Cesena, Rimini, Riccione, Ravenna) sono allagate e le strade sono inagibili, frane ed esodanzioni dei corsi d’acqua interessano territori molto vasti e popolati. Le scuole sono chiuse per il secondo giorno e le Istituzioni chiedono alla popolazione di limitare gli spostamenti per non incorrere in pericoli e non sovraccaricare le attività di vigili del fuoco, polizia, protezione civile già impegnati su diversi fronti.

Una situazione così complessa ancora in atto necessita di fatti concreti a sostegno delle Colleghe e dei Colleghi pertanto chiediamo:

  • la chiusura delle filiali ubicate nelle zone maggiormente impattate e l’estensione dello smart working a tutte le Colleghe e i Colleghi impossibilitati a raggiungere il luogo di lavoro;
  • il riconoscimento di permessi “Banca del Tempo” per tutte le esigenze personali presenti e future riconducibili all’evento;
  • una dotazione di “Banca del Tempo” per iniziative di volontariato a supporto delle zone e delle persone coinvolte;
  • l’attivazione di sostegni finanziari a favore delle Colleghe e dei Colleghi interessati;
  • una riduzione delle “iniziative commerciali”.

Superata l’emergenza sarà inoltre indispensabile fornire a questo territorio fortemente colpito il sostegno economico necessario, molte Cittadine e Cittadini hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni invase dall’acqua, i danni alle attività economiche della regione sono ingentissimi e riguardano importanti settori economici come il turismo e l’agricoltura e di conseguenza le Lavoratrici e i Lavoratori coinvolte/i: chiediamo al Governo e alla nostra Banca di fare la loro parte!

Emilia Romagna chiede aiuto

ISP: IL MIGLIOR POSTO DOVE LAVORARE…?!

Da tempo il Gruppo ISP comunica, e sottolinea con enfasi ad ogni occasione, di essere il miglior “posto al mondo dove lavorare”, vantando massima attenzione al benessere dei propri dipendenti, sempre definiti “le nostre persone…”. Quello che realmente accade all’interno del Gruppo dimostra che sono soltanto parole, uno slogan mediatico, svuotato di significato e privo di concreta applicazione nella quotidianità.

ORGANICI
Sul nostro territorio abbiamo registrato numerose dimissioni volontarie di colleghe e di colleghi verso altri Istituti, anche di piccole dimensioni e privi di analoghe strutture di welfare aziendale, per di più a fronte di offerte economiche non sempre significative! Le uscite previste dagli accordi relativi ad esodi e pensionamenti non sono compensate da adeguate assunzioni a garanzia di un corretto ricambio generazionale. Questo genera una progressiva e grave diminuzione degli organici con forti tensioni e difficoltà organizzative, sia nella rete commerciale, sia nelle strutture di Governance. La carenza di organici accentua poi le pressioni commerciali, perché i risultati devono essere comunque sempre raggiunti, anche con portafogli senza gestori. Tutto ciò alimenta di fatto un clima aziendale in totale contrasto con quanto ufficialmente proclamato dal Gruppo. Le Organizzazioni Sindacali ribadiscono la necessità di procedere con assunzioni, anche nella rete commerciale, con significativa accelerazione delle tempistiche previste dagli accordi.

CONTRATTI MISTI
La predetta massima attenzione “alle nostre persone” NON trova alcun riscontro nemmeno nei confronti di quei colleghi assunti con ‘contratto misto’. Giunti al termine dei primi due anni di lavoro, vorrebbero esercitare il loro legittimo diritto alla trasformazione del contratto dipendente full time e, invece, dapprima ricevono indebite pressioni per fornire con largo anticipo indicazione sulla propria scelta, poi, in molti casi, subiscono veri e propri ricatti con minacce di trasferimento in zone geograficamente molto scomode, con l’unico scopo di condizionarne la decisone in favore della prosecuzione della propria attività in ‘contratto misto’. I dati forniti dall’azienda evidenziano che più del 50% del Personale assunto con ‘contratto misto’ richiede la conversione a dipendente full time. Questi dati sono significativi di una tipologia di contratto che, pur rappresentando una opportunità, mostra ancora molte criticità che andrebbero affrontate in modo organico.
Una delle ultime riscontrate riguarda l’impianto delle premialità sui comportamenti 2023 per la parte di lavoro autonomo, in cui da quest’anno, sono stati introdotti 3 nuovi KPI che, seppur identificati dalla Banca come “premialità sui comportamenti”, sono in realtà obiettivi quantitativi e agiscono in una logica puramente commerciale. Questi nuovi KPI non contribuiscono ad uno sviluppo sano del portafoglio clienti e potrebbero indurre a forzature nella vendita per ottenere i premi, facendo prevalere una logica di breve periodo in contraddizione con i principi di stabilità, eticità e sostenibilità nel medio periodo di cui questa banca si fregia. Se l’attenzione alle Persone fosse davvero concreta e reale, la carenza di organico verrebbe risolta in modo da avere carichi di lavoro meno gravosi e più sostenibili. La comunicazione nei confronti delle colleghe e dei colleghi dovrebbe avere toni differenti e dovrebbe essere garantita la possibilità di esercitare i propri legittimi diritti senza subire vergognosi ricatti.

VOLANTINO – IL MIGLIOR POSTO…

PVR E FORMAZIONE OBBLIGATORIA: L’ENNESIMA BEFFA!

Di recente diversi colleghi sono stati informati verbalmente da parte del proprio Gestore del Personale che non riceveranno la quota “di eccellenza” del PVR, in quanto non hanno fruito in tempo utile di tutta la “Formazione Obbligatoria”.
Per altri invece la quota di eccellenza sarà ridotta del 30% in quanto hanno concluso la “Formazione Obbligatoria” con qualche giorno di ritardo rispetto alla scadenza.
L’Accordo del PVR 2022, per adempiere alle disposizioni delle autorità di vigilanza, ha introdotto delle penalizzazioni in caso di “mancata fruizione della formazione obbligatoria entro i termini previsti”, ma l’Azienda non può ignorare che nelle Filiali la formazione viene sacrificata per gestire le attività quotidiane, in una situazione di continua emergenza, e per soddisfare le continue richieste commerciali.

Anche la pianificazione delle giornate di formazione flessibile è ostacolata dalla necessità di garantire un numero di presenze congrue per presidiare le attività ordinarie della filiale.
Alla beffa si è aggiunto, l’inganno perché alcuni corsi obbligatori sono stati caricati sulla piattaforma “Apprendo” solo a metà dicembre, con termine ultimo per la fruizione a metà febbraio 2023, rendendo complicata per i colleghi – in assenza di specifico richiamo -l’identificazione dell’impatto sull’erogazione della quota “di eccellenza” del PVR 2022.
Ci lascia perplessi, soprattutto, il mancato rispetto degli affidamenti ricevuti dalla Gestione del Personale di Direzione Regionale che, in occasione degli Incontri Trimestrali nel 2022, ci aveva garantito appositi interventi mirati per sensibilizzare i colleghi in vista dell’imminenza delle scadenze della Formazione Obbligatoria, una solerzia che in questi casi è mancata, ma che è stata molto praticata a fine anno quando si trattava di sollecitare i singoli colleghi per la fruizione di qualche giorno – se non qualche ora – di ferie arretrate.

Siamo di fronte all’ennesima dimostrazione che l’attenzione alle “Persone” e al loro “benessere”, è solo uno slogan mediatico, proclamato ormai come un mantra, ma che in realtà è svuotato di qualsiasi significato sincero e genuino!
Ci aspettiamo che l’Azienda introduca da subito dei correttivi per rivedere le posizioni dei colleghi interessati, per premiare effettivamente il merito e non demotivare i lavoratori che con il loro impegno hanno consentito il raggiungimento dei risultati richiesti dall’Azienda, da questa tanto declamati; colleghi che saranno fortemente penalizzati economicamente e moralmente dall’eventuale riduzione o dal mancato riconoscimento del premio “di eccellenza” 2022.
Dall’Azienda che lancia la prima Banca Digitale ci aspettiamo che garantisca a tutti di poter fare la formazione in modalità flessibile e predisponga in tempi celeri degli strumenti a supporto dei Colleghi per evitare per il futuro situazioni simili; ad esempio:
1. un cruscotto su “Apprendo” con una rendicontazione riepilogativa chiara e trasparente dei corsi effettuati e delle relative tempistiche, di quelli da effettuare e delle relative scadenze;
2. l’invio di mail di sollecito con l’indicazione chiara e inequivocabile dei corsi che concorrono “all’eccellenza” del PVR collegato e della loro scadenza.
Le assemblee dei dipendenti svolte nelle settimane scorse hanno fatto emergere un grande malessere e la richiesta di risposte concrete soprattutto per le filiali: È ORA DI COMINCIARE A FORNIRLE!

PVR E FORMAZIONE OBBLIGATORIA

LE RICHIESTE DELLE ASSEMBLEE: PER LA RETE IL TEMPO E’SCADUTO… SCIOPERO?

Si sta concludendo il giro assembleare nel Gruppo e riteniamo importante rappresentare quanto è emerso nella nostra area dall’ascolto delle Colleghe e dei Colleghi.

Sono state coinvolte le piazze di Bologna, Ferrara e Modena, dove si sono svolte assemblee in presenza rivolte alla Rete e alle Strutture Centrali, mentre per la Filiale Digitale di Bologna si è tenuta un’assemblea on line.

E’ emersa una grave spaccatura tra la Rete e il resto della Banca, una divisione che riteniamo preoccupante e che va ricucita, ritagliando soluzioni che vengano incontro alle diverse realtà lavorative del nostro Gruppo.

FILIALI

Buona e animata la partecipazione dei colleghi di Rete da cui è arrivata in modo netto la richiesta di risposte concrete alle criticità che si trascinano da tempo e che hanno esacerbato gli animi di chi lavora in filiale.

Gli anni di pandemia, la guerra e il difficile contesto economico hanno esasperato ancora di più una situazione già compromessa da tempo; la corsa alla digitalizzazione, la continua riorganizzazione delle filiere produttive, la chiusura delle filiali che non compensa però la carenza di organico e le incessanti e invasive richieste commerciali hanno fatto il resto.

Come Fisac Cgil attraverso l’azione delle nostre RSA e degli RLS abbiamo utilizzato tutti gli ambiti di confronto con l’Azienda per richiedere soluzioni concrete rispetto al disagio e forte stress a cui sono continuamente sottoposti i colleghi in Rete, ma le nostre richieste sono rimaste inascoltate e ora IL TEMPO É SCADUTO!

Ce l’hanno detto in modo chiaro le Lavoratrici e i Lavoratori di Bologna sollecitandoci a intraprendere, se necessario, un percorso vertenziale che ponga al centro della discussione del tavolo di Relazioni Industriale di Gruppo il malessere delle Filiali.

La FISAC CGIL è pertanto disponibile a un incontro immediato con l’Azienda per dare una risposta concreta alle “nostre persone che lavorano nelle filiali”, e presentare le richieste e le proposte che i colleghi ci hanno fatto nelle assemblee.

STRUTTURE CENTRALI

Chi lavora nelle strutture di Direzione, ha evidenziato forti perplessità sulle motivazioni del mancato accordo sul “nuovo smart working”, firmato e sottoscritto in maniera individuale da tanti colleghi del Gruppo che ormai da 3 anni lavorano in smart working. Per molti di loro, che devono affrontare mobilità importanti per raggiungere il proprio ufficio, lo sw rappresenta una soluzione irrinunciabile di conciliazione tra vita lavorativa e privata. Chiedono invece maggiore chiarezza e meno discrezionalità da parte del Responsabile in tema di flessibilità orarie, sw e 4×9.

FILIALE DIGITALE BOLOGNA

Sono emerse delle richieste specifiche del contesto della FD in merito all’ l’aggiornamento e all’applicazione dell’accordo sui percorsi professionali FD, che deve essere adeguato in un’ottica di miglior favore per tutti i colleghi (Direttori, Coordinatori, Gestori) e applicato retroattivamente, sterilizzando eventuali impatti negativi derivanti dalle modifiche organizzative decise dall’Azienda a inizio 2022 e ampliando le competenze professionali che contribuiscono alla determinazione dei percorsi e delle complessità.

Sebbene il clima lavorativo in FD sia sicuramente positivo rispetto a quello della Rete, tuttavia sono emerse criticità per quanto attiene un’equa e trasparente distribuzione dei turni estremi, una pianificazione delle ferie non necessariamente vincolata alla settimana intera, la mancanza di HUB a disposizione della FD per ridurre la mobilità oltre che la possibilità, per chi risiede su piazze diverse da Bologna, di lavorare stabilmente presso i distaccamenti già attivi in Romagna e la possibilità di svolgere mansioni alternative interne alla FD per chi da diversi anni svolge l’attività in cuffia. E’ necessario inoltre superare il vincolo di turno imposto alle Colleghi e ai Colleghi ex ISP CASA e introdurre una maggiore flessibilità d’inizio orario per i PT, misure incomprensibili in considerazione delle modifiche organizzative intervenute.

Serve inoltre chiarire rispetto ai 6×6 perché siano destinatari di un buono pasto ridotto e non possano godere del pacchetto aggiuntivo di giornate di sw previste per chi opera in FD pur lavorando su 6 giorni. Anche sull’applicazione del 4×9 nel contesto della FD vi sono parecchie perplessità che ancora non hanno trovato risposte esaustive.

Alla luce di quanto è emerso dal percorso assembleare per la FISAC CGIL è indispensabile ricucire le fratture che abbiamo registrato tra la Rete e il resto della Banca, il compito del sindacato è di unire e non dividere, le divisioni indeboliscono e non rafforzano le istanze delle Lavoratrici e dei Lavoratori.

Riteniamo vi sia da parte dell’Azienda una grave responsabilità per aver inserito nell’organizzazione del lavoro ulteriore elementi divisivi con il solo scopo di contenere i costi, con una visione miope che non allarga ma circoscrive le flessibilità e le misure di conciliazione solo a taluni ambiti lavorativi, escludendone completamente altri o definendo regole di applicazione diverse a seconda del contesto, ma soprattutto per aver ignorato completamente il grido di AIUTO della Rete, di cui da tempo siamo portavoce.

VOLANTINO Assemblee area emilia est

8 MARZO DONNA, VITA, LIBERTA’

“L’8 sempre,
         
sempre l’ 8”   
 
“Jin, Jîyan, Azadî,                                  
Donna, Vita, Libertà”
Ricordiamo le Donne Iraniane per omaggiare simbolicamente tutte le Donne che nel mondo hanno lottato e lottano contro le diverse forme di tirannia, di disparità, ingiustizia, guerra, per la loro emancipazione e per quella delle Donne che verranno. 
 
Le foto del video sono relative alla manifestazione “Insieme per l’Iran” del 8 gennaio 2023 di Roma, la musica di sottofondo è BARAJE di Shervin Hajipour, inno delle proteste in Iran.
 

SMART WORKING, 4×9 E FLESSIBILITA’, FACCIAMO IL PUNTO!

Come FISAC riteniamo che lo SW, il 4×9 e le altre flessibilità siano strumenti utili per i colleghi che possono decidere liberamente di utilizzarli. Anche in assenza del raggiungimento di un accordo, che per sua natura deve rispettare tutte le posizioni del tavolo intersindacale, è nostro dovere supportare i colleghi cercando di dare informazioni. Avevamo espresso il nostro punto di vista durante la trattativa – ne abbiamo parlato   QUI – e a maggior ragione riteniamo necessario fare chiarezza e contemporaneamente  incalzare l’azienda, esigere risposte, mostrare le inefficienze e le contraddizioni delle scelte unilaterali, pretenderne il superamento e lavorare contemporaneamente per il futuro, per riaprire la trattativa introducendo ulteriori elementi di miglioramento, oltre a quelli che ci siamo già prefissati.

SMART WORKING TRA “VECCHIO” E “NUOVO”

  • La fruizione dello SW può avvenire sulla base dell’accordo del 2014, per chi vi aveva già aderito in precedenza, oppure mediante la sottoscrizione dell’accordo individuale.
  • L’accordo individuale può essere sottoscritto in qualsiasi momento, anche dopo il 31 gennaio, ma dispiega i suoi effetti solo dal momento della sottoscrizione.
  • L’adesione all’accordo individuale e più in generale allo SW può essere revocata in qualsiasi momento dal singolo collega, e anche l’azienda si è riservata la medesima facoltà. In entrambi i casi è previsto un preavviso di 30 giorni. Solo per determinate situazioni (lavoratori con disabilità) il preavviso da parte aziendale diventa di 90 gg.
  • L’adesione all’accordo individuale non comporta nessun obbligo di fruizione di giornate di SW.
  • Per coloro che non sottoscrivono l’accordo individuale il limite di giornate di fruizione rimane in ogni caso pari a 8 giorni al mese ed è necessario rinnovare l’adesione in caso di trasferimento oppure assegnazione ad un’altra unità organizzativa. In caso di sottoscrizione dell’accordo individuale le giornate massime di SW fruibili dai colleghi diventano 120 annue con maggiorazioni previste per i colleghi fragili o con particolari situazioni patologiche. Decade il limite di anzianità di tre anni per poter accedere allo SW e non occorre riattivare l’adesione allo SW in caso di trasferimenti da una struttura all’altra. Per DSI, Turnisti e Filiale Digitale il plafond annuale è di 140 giorni (con l’eccezione dei 6×6 per i quali il plafond rimane di 120 gg mese).
  • L’adesione all’accordo individuale consente di lavorare in sw per massimo di 30 giorni lavorativi consecutivi, trascorsi i quali è richiesto il rientro in sede di almeno 1 giorno. In caso di assenza per ferie, malattia, etc. nel computo dei 30 giorni andranno considerate anche le fruizioni continuative antecedenti l’assenza.
  • Per i Part Time Verticali o Mistiche decidono di aderire all’accordo individuale SW il riproporzionamento delle giornate massime di SW fruibili passa al 50% del loro orario individuale mentre in base all’accordo 2014 per i PT Verticali o Misti non può mai superare il 40% delle ore previste dal contratto individuale. L’azienda non ha ancora predisposto un contatore individuale delle ore massime di fruizione annua di SW per questi Part Time: per avere un’idea con buona approssimazione del proprio montante annuo si può moltiplicare il numero delle proprie ore di lavoro settimanale per 52 (il numero convenzionale di settimane di un anno) e dividere per 50% o 40% a seconda del tipo di adesione effettuata. Per i Part Time Orizzontali il limite è di 120 o 140 giornate (DSI, TURNISTI ecc.) o di 8 gg mese in base all’accordo 2014.
  • Non sono previsti riproporzionamenti delle giornate massime di fruizione di SW per lunghe assenze (tipo maternità, aspettative, lunghe malattie, ecc.) e nemmeno in caso di fruizione delle SVL né per chi aderisce, né per chi non aderisce all’accordo individuale SW. Ovviamente valgono i diversi limiti a seconda che si applichi l’accordo 2014 (massimo 8 giorni al mese) o l’accordo individuale (massimo 120/140 giorni annui).
  • L’indennità sotto forma di Buono pasto di 3€per ogni giorno di SW viene erogata indipendentemente dalla sottoscrizione dell’accordo individuale.
  • Lo SW è compatibile con il 4×9(si può lavorare contestualmente in 4×9 e in SW) e nel caso di adesione all’accordo individuale il plafond annuale è di 120 gg all’anno.
  • Per il lavoro flessibile da HUB AZIENDALE/ALTRA SEDE/CLIENTE, previa prenotazione postazione/pianificazione su #People, non sono previsti limiti massimi di utilizzo. La pianificazione di queste giornate non intacca il plafond annuale di 120/140 o di 8 gg mese ed è previsto il riconoscimento del buono pasto intero.
  • Indipendentemente dalla sottoscrizione dell’accordo individuale, l’azienda ha avviato la sperimentazione in circa 200 filali del cosiddetto “diritto minimo” per tutti di un giorno di SW al mese. Questa sperimentazione NON riassorbe in alcun modo la possibilità gestionale di ottenere un accesso allo SW di più giorni al mese anche in filiale. Anzi, l’azienda stessa ha scritto nella sua presentazione delle nuove iniziative in tema di SW che “i colleghi di filiale potranno avere più giorni di SW rispetto a prima”. Questo è un passaggio fondamentale ed è molto importante che i colleghi interessati allo SW lo richiedano anche in filiale, per verificare se siamo di fronte a una semplice affermazione propagandistica e autocelebrativa o a una vera disponibilità aziendale a modernizzare il suo approccio all’attività di filiale sia con il pubblico che di back office. Ricordiamo che è fondamentale contattare i sindacalisti FISAC per essere supportati al meglio in queste richieste.

4×9

  • L’adesione è indipendente dalla sottoscrizione dell’accordo individuale sullo SW. Può essere fatta in Rete nelle 12 filiali sperimentali e in tutte le Direzioni anche da chi decide di non aderire all’accordo individuale sullo SW.
  • L’adesione al 4×9 non comporta l’automatico accoglimento della richiesta che ha tre mesi di tempo per valutare e può accettare o respingere la richiesta. In caso di accettazione della richiesta, l’adesione non comporta comunque nessun obbligo di effettiva fruizione da parte del collega.
  • Si possono alternare settimane di 4×9 ad altre con orario “tradizionale” (5×7,5).
  • Il giorno aggiuntivo in cui non viene effettuata la prestazione lavorativa può essere fisso o variare in alcune settimane rispetto ad altre.
  • Le settimane di 4×9, nonché i giorni di mancata prestazione devono essere concordati con il responsabile e pianificati. Non è ancora chiaro attraverso quali strumenti e modalità avverrà tale pianificazione. Questo per noi è un altro grande punto critico, perché c’è uno sbilanciamento verso la discrezionalità dei capi non sono state previste clausole che possano salvaguardare il rispetto anche delle esigenze dei colleghi e non solo di quelle aziendali. Invitiamo quindi i colleghi che fossero interessati a questa forma di flessibilità a contattare i sindacalisti FISAC per evitare applicazioni squilibrate.
  • La fruizione o meno di settimane di 4×9 non ha effetti sulla maturazione dei diritti pensionistici.
  • La fruizione o meno di settimane di 4×9 non ha effetti sul montante delle ferie maturate nell’arco dell’anno, mentre può averne sulla fruizione: la fruizione di ogni giornata singola (o comunque inferiore alla settimana) e intera verrà scaricata come singola, mentre per la fruizione di ogni settimana intera verranno scaricati in ogni caso 5 giorni e la fruizione a ore avverrà naturalmente in base alle ore effettivamente fruite volta per volta.
  • Per ogni settimana di 4×9 effettivamente fruita i colleghi delle Aree professionali maturano 30 minuti in meno di riduzione di orario annuale (le 23 ore di banca delle ore), che verranno “scalate” da quelle di competenza dell’anno successivo.
  • Può aderire al 4×9 solo il personale con orario pieno ordinario di 37,5 ore settimanali.
  • Il 4×9 è compatibile con lo SW, e nel caso di adesione all’accordo individuale il plafond annuale è di 120 gg all’anno
  • Non vi sono ancora stati pronunciamenti formali dell’azienda, ma le normative vigenti lasciano presuppore che per le settimane di 4×9 verranno erogati 4 buoni pasto.

Formazione flessibile

  • Il passaggio da 4 a 6 giorni di formazione flessibile fruibile come diritto(le giornate previste sono un massimo di 8, ma la concessione delle ultime due è una facoltà aziendale e non un obbligo) in Rete vale per tutti i colleghi, anche per chi decide di non aderire all’accordo individuale sullo SW: le giornate di Formazione flessibile sono sempre aggiuntive rispetto al plafond delle giornate di SW.

 Flessibilità in ingresso

  • La flessibilità individuale in ingresso tra le 7,00 e le 10,00, non ha alcun collegamento con l’adesione all’accordo individuale sullo SW. La flessibilità è riconosciuta – fatto salvo che deve essere compatibile con le esigenze di servizio – a tutti i colleghi a Tempo Pieno non prevede adesioni o pianificazioni preventive. L’orario di ingresso può variare anche ogni giorno. La flessibilità può essere revocata individualmente dal responsabile con un giorno di preavviso. I colleghi a Part Time sono esclusi da questa forma di flessibilità e possono aderire, in fase di passaggio dal Tempo Pieno al Part Time, solo alla flessibilità giornaliera di 30 minuti.

SMART WORKING 4×9 fless

PACE, LAVORO E FRATERNITA’

Nell’augurarvi “Serene festività”  condividiamo l’invito che Papa Francesco ha rivolto ai 5.000 delegati della CGIL che hanno partecipato alla prima storica udienza nell’Aula Paolo VI presso la Città del Vaticano:

“Il lavoro costruisce la società…Il sindacato deve fare RUMORE per dare voce a chi non ce l’ha…”

https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2022/12/19/news/il_papa_alla_cgil_siate_la_voce_di_chi_non_ce_l_ha_-2586615/

 

MALFUNZIONAMENTO IMPIANTI: ANCORA DISAGI PER LE LAVORATRICI E I LAVORATORI, UNA STORIA INFINITA…

In avvio della stagione invernale ed in seguito alle numerosissime segnalazioni che sono pervenute dalle Filiali e dagli Uffici, gli RLS della Direzione Emilia-Romagna e Marche, hanno richiesto un incontro alla competente struttura di Tutela Aziendale al fine di stabilire un punto sulle accensioni e sulle situazioni di guasti e di malfunzionamenti degli impianti. All’incontro era presente, in quanto titolare della struttura competente, la Responsabile della Direzione Immobili per la macro direzione regionale.
E’ stato illustrato il piano di accensione e di avvio con la relativa pianificazione.
Nel prendere atto delle informazioni e delle caratteristiche tecniche dell’impiantistica, gli RLS hanno rilevato una serie di disagi che, oltre a prorogare le date di effettiva accensione, hanno creato forti disagi a carico dei colleghi. Tali disagi si ripercuotono, a loro volta, sullo stato di molte filiali, esponendo i lavoratori ad un ulteriore stress climatico, contribuendo ad incrementare potenziali situazioni di stress c.d. “lavoro-correlato”.
Invitando quindi tutti gli attori coinvolti ad un puntuale presidio del benessere climatico, come già avvenuto durante la stagione estiva, gli RLS hanno proposto di indire, quanto prima, una riunione consultiva con i CTPAR, la Direzione Immobili, Tutela Aziendale e soprattutto con i Preposti.
Questi ultimi, in virtù delle specifiche incombenze previste, sono in possesso di tutti i riferimenti necessari per gestire casi di emergenza dovuti a malfunzionamenti degli impianti che inibiscono lo svolgimento dell’attività in presenza.
Ribadiamo quindi che, qualora venisse meno la vivibilità ambientale dei locali, il Preposto, sentite le competenti funzioni, deve valutare il proseguimento o meno dell’attività produttiva in presenza.
Gli RLS, come in precedenti occasioni (es. eccesso di calore), hanno ribadito che, in tali casi (che potremmo definire di emergenza climatica), il lavoratore esposto al rischio termico, onde evitare il caso di potenziale malattia, può richiedere di lasciare la propria postazione lavorativa proseguendo l’attività in regime di smart working o in analoga forma.
Resta intollerabile vedere ancora lavoratori costretti ad indossare cappotti o guanti sul posto di lavoro.
I Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Emilia Romagna e Marche
LEGGI –> ANCORA DISAGI

BANCA DEL TEMPO: DONA ANCHE TU, LA SOLIDARIETA’ AIUTA TUTTI!

Oggi è uscita la guida pop della Fisac sulla Banca del Tempo

La nuova Guida Pop alla Banca del Tempo: l’unico investimento che non fallisce mai. | Fisac CGIL

La Banca del Tempo è uno strumento importante della nostra Contrattazione Collettiva, accessibile a tutte le Lavoratrici e i Lavoratori del Gruppo, per richiedere tempo e gestire i momenti di difficoltà personale o familiare in cui tutti noi ci possiamo trovare.

L’ Azienda mette a disposizione un plafond annuale iniziale di 65.000 ore e versa altre ore a fronte delle nostre donazioni che sono fondamentali per sostenere questo strumento di solidarietà.

Martedì è uscita la news aziendale news – Intranet Intesa Sanpaolo

che ci invita a una gara di solidarietà per incrementare il numero delle ore disponibili: se attraverso le nostre donazioni riusciamo a raggiungere 17.000 ore donate l’Azienda ne verserà altre 17.000.

Si tratta di un passaggio importante per garantire un futuro a questo strumento che in questi anni è stato fondamentale per molte/i Colleghe/i.

Basta uno sforzo minimo da parte di tutti, una donazione di anche solo 15 minuti!

E’ possibile donare ferie, ferie ad ore, ex festività, pcr e “banca ore”

    FALLO SUBITO, NON ASPETTARE!

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DIFFONDI TRA I COLLEGHI :   BANCA DEL TEMPO SERVE LA TUA DONAZIONE

 

L’ARIA CHE TIRA E QUELLO CHE CI ASPETTIAMO DALLA TRATTATIVA SULLO SMART WORKING

Con l’autunno alle porte e la crisi energetica che incombe sul Paese a settembre entrerà nel vivo, sul tavolo di Gruppo, la trattativa sullo smart working.

In assenza di decreti di proroga e in attesa di concordare, attraverso la contrattazione aziendale, le nuove regole in tema di SW, non cambiano le previsioni per il mese di settembre.

Il “piatto” smart working è senza dubbio un “piatto ricco” per l’Azienda e per quello che ci riguarda si deve ragionare anche per una redistribuzione a favore delle Lavoratrici e dei Lavoratori del nostro Gruppo che dovranno affrontare il caro bolletta.

Ma quali sono i riferimenti normativi e di indirizzo in vigore oltre alle disposizioni di legge?

Partiamo dalla contrattazione aziendale ferma ai contenuti di un accordo assolutamente innovativo del 10/12/2014, quando di smartworking nel nostro settore nemmeno si ragionava, che definisce nel limite di 8 le giornate mensili effettuabili in sw da casa.

Successivamente, con il rinnovo del CCNL del 2019, lo smartworking è entrato nella contrattazione nazionale ed è normato dall’ Art.39 “Lavoro agile”:

“Gli accordi aziendali/di gruppo stabiliscono la durata (a tempo determinato o indeterminato) del ricorso al lavoro agile, le relative modalità di adesione, revoca e recesso; il numero delle giornate di tale prestazione è stabilito nel limite massimo di 10 giornate mensili, salvo diversi limiti stabiliti dagli accordi aziendali/di gruppo.”

Il “PROTOCOLLO NAZIONALE SUL LAVORO IN MODALITÀ AGILE” sottoscritto dalla CGIL il 7/12/2021 con Governo e parti datoriali, definisce le regole generali per il corretto utilizzo dello smartworking e riconosce alla contrattazione aziendale ampi margini di iniziativa negoziale.

Intesa San Paolo è fortemente interessata a rendere organica questa modalità lavorativa perché se da un lato aumenta la produttività, dall’altro consentirà di procedere a una riorganizzazione degli immobili in un’ottica strutturale di abbattimento dei costi.

Le Lavoratrici e i Lavoratori dal canto loro hanno preso dimestichezza con questa modalità lavorativa e, in gran parte, ne apprezzano i benefici in termini di riduzione della mobilità e maggiore conciliazione; infatti chi ha lavorato prevalentemente in smartworking vorrebbe continuare a farlo, per almeno 3 giorni alla settimana.

La trattativa che si aprirà nasconde delle insidie perché l’Azienda nel presentare la sua “piattaforma” non ha fatto chiarezza sul processo di riorganizzazione generale sottostante.

Tuttavia, riteniamo urgente, sulla spinta delle richieste che ci arrivano da tante Colleghe e Colleghi, cominciare a ragionare e portare al centro del confronto questi aspetti:

  • definire prioritariamente la partita economica dei buoni pasto/ristori;
  • indicare, anche attraverso il supporto del tavolo RLS, la dotazione necessaria per svolgere l’attività lavorativa da casa.
  • stabilire un numero minimo di giornate di sw richiedibili da tutti, anche dalla Rete;
  • implementare ulteriormente le giornate di sw in funzione dell’attività svolta, ragionando su gruppi di lavoratori omogenei, es. Strutture centrali, Filiale Digitale, DSI;
  • implementare gli Hub aziendali su tutti i territori a favore di chi ha difficoltà a lavorare da casa;
  • definire le regole di applicazione, tempi, luoghi e modi di svolgimento dell’attività, con particolare attenzione al diritto alla disconnessione ma anche alle previsioni di rientro in ufficio per disservizio tecnico;
  • prevedere soluzioni per venire incontro a esigenze trasversali, in un’ottica di inclusività, prestando attenzione alle fragilità, ai carichi familiari, alla mobilità e ai part time.

E’ bene ricordare che la legge stabilisce il principio di volontarietà di adesione del singolo allo sw e consente all’Azienda di procedere anche per il tramite accordi individuali.

Riteniamo che la strada dell’accordo individuale sia particolarmente rischiosa in quanto, essendo a discrezione aziendale, produrrebbe una radicalizzazione e una parcellizzazione ulteriore delle differenze di trattamento che già esistono nel Gruppo.

La Fisac Cgil può e deve ricercare in questa trattativa delle soluzioni negoziali innovative, esercitando il suo ruolo di collettore delle diverse esigenze, sempre in un quadro di equità. Le modifiche dell’organizzazione del lavoro e l’aumento della produttività correlata all’ uso dello smartworking devono portare a una redistribuzione a favore di tutte le Lavoratrici e i Lavoratori del Gruppo, sia in termini di salario che di migliori condizioni vita -lavoro.

VOLANTINO –> SW – L’Aria che tira.

CAMBIO ASSEGNI HERA, SERVONO SOLUZIONI ADEGUATE!

Ancora nulla di concreto rispetto alle criticità che abbiamo evidenziato nella trimestrale del 25 luglio, dove abbiamo rappresentato la situazione critica delle filiali retail, prese d’assalto per il cambio di assegni Hera! (Ve ne abbiamo parlato qui Area Emilia Est Trimestrale del 25.07.2022.pdf)

L’interessamento c’è stato da parte della DR ma troppo deboli le soluzioni trovate: il mantenimento degli steward in un paio di filiali e la promessa di trovare soluzioni con il gestore del rapporto con HERA non hanno migliorato la situazione.

Anche nel mese di agosto sul nostro territorio abbiamo registrato:

  1. aggressioni verbali e fisiche ai danni dei colleghi, rispetto ai quali i nostri RLS hanno allertato le funzioni aziendali preposte, Tutela Aziedale e Sicurezza Fisica;
  2. commenti impietosi se non offensivi sui social (es. gruppi facebook territoriali molto diffusi) sulla Banca e sull’operato di colleghe/i;
  3. impatti in termini di disservizio sulla clientela retail e exclusive che possono determinare ricadute commerciali e reputazionali per la Banca, non imputabili a colleghe/i che gestiscono i rapporti o che erogano i servizi.

Abbiamo pertanto nuovamente coinvolto tutte le funzioni aziendali e richiesto che vengano fornite:

“a tutta la struttura commerciale, Direttori Area, Direttori filiale, gestori ecc. indicazioni chiare ed univoche su come gestire questi flussi, per evitare che le diverse sensibilità al problema determinino soluzioni gestionali differenti e improvvisate.” 

Chi fa Banca, nel governo del cambiamento che il digitale sta determinando nel modo di lavorare, non può dimenticare che il mondo reale è più complesso e fatto anche di persone che affollano le nostre filiali e non si possono permettere un conto corrente, per le quali il nostro servizio è essenziale.

Troppo spesso, anzi sempre, l’interesse è rivolto esclusivamente ai budget, in modo ossessivo e con il paraocchi, come se tutto il resto non fosse lavoro e se il territorio e le persone che lo abitano, nella loro complessità, non fosse un valore, ma piuttosto un boccone “mordi e fuggi”.

L’assenza di scelte gestionali chiare non può essere continuamente scaricata sulle colleghe e i colleghi delle filiali: la vicinanza si misura sulla capacità delle funzioni aziendali di dare risposte concrete alle criticità che si manifestano quotidianamente, pertanto chiediamo un riscontro urgente rispetto alla nostra richiesta di fornire indicazioni operative e uniformi alle filiali.

LEGGI IL VOLANTINO —>Cambio ASSEGNI HERA, serve una soluzione urgente!_3

DOV’E’ LA BANCA AL SERVIZIO DEL TERRITORIO? CHI LA CERCA, NON LA TROVA!

DOV’ È LA BANCA AL SERVIZIO DEL TERRITORIO?
CHI LA CERCA NON LA TROVA!
In apertura dell’Incontro Trimestrale per L’Area Emilia Est, Massimiliano Simonelli, Dir Comm.le Exclusive, ha illustrato l’andamento delle varie filiere commerciali e gli interventi messi in atto dalla Banca per gestire il complesso momento di mercato. In particolare, si è soffermato sulla disponibilità di un’offerta commerciale di contesto totalmente protetta e sulla revisione dei budget che dovrebbe consentire a tutte le filiere, inclusa quella Exclusive oggi particolarmente sofferente, di raggiungere gli obiettivi prefissati.
DOV’ E ‘ LA BANCA AL SERVIZIO DEL TERRITORIO?
La contraddizione di una Banca chiamata a svolgere un servizio essenziale, ma che invece è orientata nella sua organizzazione del lavoro principalmente al risultato commerciale, è emersa in modo evidente in questi giorni in cui molti cittadini/e hanno “assediato” le nostre filiali per richiedere il pagamento degli assegni dei rimborsi di Hera. Si tratta di un servizio che caratterizza l’attività del “fare banca” sul territorio, frutto di una convezione tra ISP e HERA, che consente a cittadini/e di poter riscuotere in contanti delle piccole somme per loro davvero necessarie. Nel mese di luglio, i colleghi/e delle filiali Retail hanno subìto quotidiani episodi di aggressione verbale e/o fisica; pertanto abbiamo richiesto di ripristinare la presenza degli steward e di fornire alle filiali indicazioni operative chiare ed applicabili su come gestire questi flussi di persone. Se da un lato Intesa Sanpaolo promuove l’accoglienza digitale, non può dimenticare che il lavoro quotidiano in filiale è fatto anche di tanto altro, che troppo spesso è ignorato da chi elabora i modelli organizzativi.

“LE MIE PERSONE” …SEMPRE MENO SU QUESTO TERRITORIO!
Partendo dall’analisi dei dati che la nuova Responsabile CTPAR Cinzia Bruzzone ci ha illustrato, abbiamo ribadito che molte delle problematiche che emergono quasi quotidianamente sono frutto di carenze di organico: portafogli “scoperti”, direttori che seguono ad interim anche filiali molto distanti tra loro e per lunghi periodi, filiali con operatività limitata per assenza dei cassieri, demotivazione crescente che spinge molti colleghi/e in ruoli importanti a chiedere un cambio di mansione, anche in ruoli inferiori. L’incorporazione di UBI non ha risolto il problema. Gli inserimenti di colleghi/e con Contratto Misto, 16 in Emilia- Romagna, rappresentano le sole e uniche assunzioni effettuate in Rete; troppo poche e decisamente insufficienti per dare supporto e sollievo a colleghi/e sempre più stanchi, demotivati ed ansiosi; colleghi/e che, se possono, si licenziano per andare a lavorare per la concorrenza! Alla luce dei recenti accordi per nuove uscite volontarie, che hanno già comportato centinaia di esodi e pensionamenti e altrettanti sono previsti in futuro, ci aspettiamo che questo territorio sia fortemente valorizzato e potenziato con nuove assunzioni nella Rete, nella Filiale Digitale, in DSI e negli uffici di Governance. Il nostro territorio vanta la presenza della Fondazione Cassa Risparmio in Bologna, uno dei maggiori azionisti storici del Gruppo, e di importanti Atenei, con cui sarebbe possibile collaborare per definire stage per laureandi/laureati, e fare anche recruiting di nuove competenze; purtroppo non percepiamo una adeguata attenzione su questo argomento; quindi, sarà per noi fondamentale vigilare per riscontrare risultati concreti sul nostro territorio: l’importanza della nostra Area, in termini di ricchezza, di risorse ed anche in funzione della forte concorrenza tra banche, non può e non deve essere ignorata!
VICINANZA O PRESSIONE?
Come OO.SS. abbiamo evidenziato quanto le strategie messe in atto per gestire il difficile contesto non riescano a dare sollievo ai colleghi/e. La tanto enfatizzata “vicinanza” è declinata, in molti casi, come continua pressione a chiamare clienti per riempire le agende di appuntamenti e raggiungere i risultati commerciali. Alla molta “vicinanza” ai gestori da parte del middle management quando si tratta di risultati, si contrappone “l’assenza” quando si tratta di coadiuvare i collaboratori nel proprio percorso di crescita professionale: scarso, per non dire inesistente, l’interesse dei Responsabili per il momento annualmente riservato all’AUTOVALUTAZIONE TETI, che ha un impatto importante per determinare la complessità dei portafogli e quindi per la determinazione del livello professionale.

AGRIBUSINESS, UNA FILIERA ANCORA TUTTA DA COMPLETARE
Abbiamo riportato all’attenzione della Gestione del Personale Agribusiness che segue la nostra regione, Elena Villani, le seguenti problematiche:

  • un numero di Addetti insufficienti (per esempio la filiale di Bologna ha 2 distaccamenti – Ferrara e Calderara – per un totale di 9 Gestori e SOLO 2 addetti). Un modello che prevede la definizione di Addetti solo sulla base della presenza di clienti provenienti da portafogli ex-imprese, da cui derivano i maggiori margini, e che non tiene in considerazione le esigenze di servizio che derivano dalle quote di portafoglio ex-retail che rappresentano l’80% della clientela della filiale agribusiness;
  • gli spazi fisici non sono sempre adeguati all’attività da svolgere e le richieste espresse sul territorio di valutare nuove soluzioni sono da tempo senza risposte;  la formazione è ancora insufficiente rispetto a taluni aspetti lavorativi per colleghi/e che provengono da mansioni totalmente diverse;
  • è necessario prevedere affiancamenti nell’operatività retail (es. gestione assegni per rischio protesto);
  • la struttura specialistica Agribusiness non è sufficiente per garantire la copertura delle richieste “agri-pef”, in cui è necessario il parere di procedibilità dello
    specialista.

FILIALE DIGITALE, QUALE EVOLUZIONE?
Siamo perplessi rispetto all’iniziativa unilaterale dell’azienda di inserire, a partire da ottobre, i colleghi/e dei distaccamenti di Filiale Digitale nelle turnazioni serali (T7-20.00, T8-21.00 e T9-22.00) e del sabato. Gran parte dei colleghi/e presenti nei distaccamenti abitano a molti km dalla “sala” di pertinenza e saranno pertanto soggetti ad una mobilità pesante, seppur in presenza del riconoscimento dei trattamenti previsti in caso missione/diaria. Durante i “colloqui d’ingaggio” erano state fornite rassicurazioni in merito alla sede di lavoro e agli orari, che nei fatti non verranno rispettate. A nostro avviso, il supporto che ne deriverà per la copertura dei turni “estremi” sarà decisamente inferiore al disagio che si determinerà.
SMART WORKING E GENITORIALITA’

Mentre l’Azienda sta ragionando su un modello organizzativo in cui lo smart working è un elemento cardine, riscontriamo paradossalmente una totale indisponibilità a concederlo ai genitori con figli under 14, anche se compatibile con la propria attività. Intesa Sanpaolo ha interpretato in maniera molto restrittiva questa previsione di Legge scaduta, salvo proroghe tuttora in corso di valutazione da parte del Governo, il 31 luglio.

MICROCLIMA, GESTIONE IMMOBILI E PULIZIE

I volantini degli RLS della nostra D.R. hanno da tempo denunciato ritardi nell’accensione degli impianti di aria condizionata in numerose filiali del nostro territorio e una carenza delle manutenzioni, sia ordinaria, sia straordinaria, di filiali e palazzi. Gli interventi nelle filiali, laddove richiesti, sono spesso parziali e non risolutivi, mentre attendiamo di verificare gli effetti di quelli sui palazzi di Via Indipendenza, dove si sta procedendo alla sistemazione delle caldaie, di Piazza Cavour, interessato da un’attività di certificazione, e di Via del Pratello, immobile ex UBI, dove si dovrà procedere con un adeguamento degli impianti. In aggiunta a tutto ciò ci preoccupa la carenza generalizzata di pulizie, infatti da inizio luglio ISP ha sottoscritto un nuovo contratto di appalto i cui effetti negativi si stanno già verificando in altri territori (Piemonte –> (qui e qui) e qui il documento in pdf, Lombardia e Abruzzo), con conseguenze sulle condizioni lavorative delle Lavoratrici e dei Lavoratori coinvolti nel cambio appalto e su quelle igieniche e di sicurezza per i colleghi e i clienti della Banca. Invitiamo pertanto tutte le colleghe e i colleghi a non farsi anche carico della pulizia degli ambienti, ma a segnalare tramite apposita procedura le situazioni di assenza o carenza di pulizie, in modo da riscontrare con elementi “oggettivi” l’entità del fenomeno.

 

LEGGI VOLANTINO –> Area Emilia Est Trimestrale del 25.07.2022

Budget ridotto, pressioni aumentate!!!

Il budget è stato ridotto, ma non le pressioni commerciali: adesso si chiede alle filiali di recuperare il gap entro luglio!
Le pressioni sui Direttori e sui Coordinatori Commerciali sono sempre più evidenti: settimanalmente devono controllare le agende dei Gestori insieme al Capo Area, che a sua volta entra direttamente nel merito della pianificazione commerciale della Filiale.
Le agende dei colleghi devono essere sempre piene e i contenuti degli appuntamenti devono essere dettagliati in qualità (che cosa si pensa di proporre al cliente) e quantità (quanti investimenti si pensa di collocare o quante polizze si ritiene di far sottoscrivere); viene chiesto di spostare gli appuntamenti con insufficiente contenuto commerciale (ad esempio, incontri richiesti direttamente dai clienti per loro esigenze e magari fissati da lungo tempo). Questa ulteriore attività di controllo non valorizza l’autonomia e la capacità gestionale del collega, oltre a non rispettare spesso le esigenze del cliente.
La suddetta attività ormai ossessiva di compilazione dettagliata delle agende si somma a tutte le altre, appesantendo ancora di più la quotidianità dei colleghi che nelle loro giornate dovrebbero idealmente: ricevere almeno 5-6 clienti per proposte commerciali, contattarli telefonicamente per riempire l’agenda delle settimane successive, evadere le pratiche amministrative, rispondere al telefono della filiale per ridurre il numero delle chiamate inevase (fonte di lamentele continue da parte dei clienti), essere sempre disponibili sul cellulare aziendale, curare la propria formazione e l’aggiornamento sui prodotti e sui mercati, partecipare a riunioni di vario genere (in presenza e/o in videoconferenza), contribuire all’accoglienza della clientela in filiale… E poi?… Che altro???
Il tempo che i colleghi dedicano allo svolgimento delle pratiche amministrative non viene riconosciuto, come se in quelle ore non stessero davvero lavorando e come se la cura delle esigenze cliente non fosse propedeutica all’attività commerciale: con clienti insoddisfatti diventa poi impossibile proporre qualunque prodotto o servizio!
L’impossibilità di svolgere tutto ciò nei tempi previsti porta un carico di stress ancora più elevato in estate, quando la carenza degli organici di filiale diventa ancora più evidente per la necessaria fruizione delle ferie. A tal proposito, denunciamo la prassi di contattare i colleghi anche durante la fruizione delle stesse, non permettendo il giusto riposo.
Allo stress si accompagna ormai un costante senso di inadeguatezza: viene infatti ripetuto che, se la filiale non raggiunge gli obiettivi, è frutto di cattiva volontà, insufficiente organizzazione e, in ultima analisi, di mancanza di professionalità.
Ciò si verifica sia nelle filiali lontane dagli obiettivi, sia in quelle più “virtuose”; anzi, a queste ultime viene richiesto uno sforzo extra per colmare i divari delle filiali “in difficoltà” e permettere così alla propria Area di raggiungere i risultati imposti a monte.
Ovviamente, il clima di filiale migliora molto laddove il Direttore si fa parzialmente carico delle pressioni, cercando di non scaricarle sulla propria squadra, ma solo una esigua parte dei Preposti riesce in questo difficile ma virtuoso obiettivo e quindi la stanchezza di tanti colleghi è evidente.
A tutto ciò si aggiunge che i driver che determinano i premi di risultato variano di anno in anno, diventando sempre più complicati per la comprensione da parte dei colleghi.

Il rispetto dei colleghi non si ottiene solo riducendo i budget, ma ponendo fine a comportamenti pressanti e sfinenti che stanno logorando chi lavora nelle filiali.

LEGGI VOLANTINO –> Area Emilia Est- Budget ridotto, pressioni commerciali aumentate!

 

MANUTENZIONE IMMOBILIARE: questa sconosciuta…

RLS EMILIA ROMAGNA MARCHE FISAC CGIL

MANUTENZIONE IMMOBILIARE: questa sconosciuta…

Che la manutenzione immobiliare registri “il passo”, da tempo, in questo territorio, non è purtroppo una novità. Il numero dei ticket aperti, i disagi segnalati dai colleghi, le constatazioni sul posto in seguito a visite e a sopralluoghi, testimoniano come lo stato della situazione manutentiva (soprattutto in regione Emilia  Romagna) segni una forte criticità, da molto tempo.

Le cause, sulle quali ci interroghiamo, interessano, anche se relativamente. Ciò che ci preoccupa sono piuttosto gli effetti di questa vera e propria crisi manutentiva, che si estendono anche ai tempi di intervento ed al conseguente e crescente disagio e difficoltà quotidianamente registrato.

Il panorama è vario e proveremo a riassumerlo brevemente:

  • Pulizie: al netto delle sanificazioni e delle igienizzazioni, lo stato delle pulizie è percepito come critico. Andrebbero eseguite: una pulizia almeno settimanale, ad umido, e degli interventi straordinari, con cadenze regolari, poichè polvere e trascuratezza generale emergono in maniera visibile e concreta.
  • Servizi igienici: anche in tal caso, la pulizia dovrebbe essere migliorata e aumentata in termini di frequenza. Bagni con la tavoletta wc “incollata” alla cassetta dell’acqua, maniglie da registrare che non chiudono bene, servizi che ospitano materiale delle pulizie per finire con casi di vera e propria mancanza di igiene che devono essere banditi dal verificarsi.
  • Lay-out (ossia disposizione delle scrivanie): troppe postazioni non sono rispettose dell’ergonomia e degli spazi, con postazioni di lavoro non correttamente orientate rispetto alla fonte di luce, con spazi ristretti, inclinazioni e distanze da migliorare, per non parlare dei tavolini esagonali (c.d. postazioni low privacy) che non sono postazioni di lavoro ergonomiche e che causare di posture errate, con il rischio di provocare problemi muscolo scheletrici e tensioni corporali (tema comune, quest’ultimo, a tutte le filiali del territorio nazionale).
  • Interrati e piani sotterranei: sono presenti infiltrazioni (anche da tempo), umidità e rischio di muffe con i conseguenti rischi sulla salubrità dei locali e con effetti sulla salute dei lavoratori. Si avvertono spesso sgradevoli odori oltre a rischi di infiltrazioni di acqua.

 Il culmine della crisi manutentiva è stato toccato recentemente, in occasione dell’ondata di caldo torrido (ampiamente anticipata dalle previsioni meteo), per effetto della quale, l’accensione e l’avvio degli impianti non solo è avvenuta con ritardo (con i conseguenti effetti), ma ha evidenziato problemi dei funzionamenti degli impianti, tanto da aver necessitato apposita presa di posizione da parte degli RLS della nostra Direzione. Ci chiediamo come mai, tutti gli anni si ripresentino costantemente  problematiche  in tal senso, mentre da quanto ci risulta da verifiche sul territorio nazionale, in altri territori questo fenomeno appare marginale o senza dubbio meno consistente. In materia di impiantistica, ad esempio, ci risulta che nei mesi primaverili vadano eseguite le prove di accensione e di manutenzione preventiva in modo che al momento in cui si verifica la necessità di accensione, gli impianti lavorino correttamente ed efficientemente. Il cocktail micidiale, che registriamo in tanti luoghi di lavoro è proprio quello del microclima e della sensazione di aria viziata, stagnante e di assenza di ricambio che, combinato al crescente rialzo delle temperature e dell’ umidità genera effetti nocivi sulla salute dei lavoratori.

E’ giunto il momento di definire un punto preciso, pacato ma anche strutturale e definitivo sullo stato delle manutenzioni immobiliari, in particolare nel territorio emiliano-romagnolo dove registriamo crescenti situazioni di difficoltà e di disagio, che sono spie di una crisi manutentiva alla quale intendiamo porre da subito rimedio.

Ricordiamo infine a tutti i Preposti delle unità lavorative che, ai sensi dell’art. 18 del Dlgs 81/08, gli stessi sono personalmente responsabili della salute e della sicurezza dei colleghi delle filiali. In caso di criticità sono tenuti ad effettuare la segnalazione tramite l’applicativo Megarete e  a contattare direttamente le strutture di Tutela Aziendale della nostra direzione                   dc_ta_prevenz_protez.14067@intesasanpaolo.com

I Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Emilia Romagna e Marche

LEGGI VOLANTINO–> 2022-LUG-VOLANTINO-RLS-microclima

Al centro le Nostre Persone…

Al centro di che? Di un “bersaglio” forse? Questa è la domanda che i nostri colleghi si stanno facendo da tempo.

E la risposta aziendale purtroppo è piuttosto evidente!

Il livello “nervoso e stressogeno” della Rete è stato nel recente passato ad altissimi livelli, anche accentuato dalla situazione pandemica, ma ora non accenna certo a diminuire.

La situazione dei colleghi nelle nostre filiali “fisiche”, in filiale digitale ed in molti uffici direzionali continua a peggiorare.

ORGANICI, NUOVE ASSUNZIONI E METODO COMMERCIALE

Nonostante le carenze di organico da noi più volte denunciate, aggravate dalle uscite per esodo e dalle dimissioni volontarie, nulla sembra cambiare nella Rete: richieste di un eccessivo numero di incontri con i clienti, obiettivi commerciali spesso “impossibili”, pressioni commerciali sempre più insistenti, carichi di lavoro insostenibili.

Agli incontri programmati si aggiungono i clienti che si recano in filiale anche senza appuntamento e devono essere ovviamente gestiti. In questo contesto, le filiali sono state prese d’assalto e le colleghe e i colleghi diventano valvola di sfogo dei clienti, allarmati dal contesto politico e finanziario.

Sempre a proposito del servizio alla clientela, fa ormai sorridere (o meglio, piangere) l’autogestione delle casse e dei cassieri: un giorno cassa aperta, un giorno cassa chiusa, un giorno cassa per mezza giornata, un giorno forse, un giorno chissà…

Non mancano frequenti episodi di aggressioni verbali e anche fisiche, con evidenti conseguenze sulla salute e il benessere dei colleghi e delle colleghe.

Senza risorse e organici adeguati aumentano lo stress e le tensioni, le possibilità di errore, ecc… E la risposta non può e non deve essere: non sapete organizzarvi! La risposta che vogliamo è: nuove assunzioni!

Le nostre persone…

MICROCLIMA

Da oltre un mese e mezzo, la situazione non è risolta e i nostri RLS continuano a segnalare e denunciare problematiche agli impianti di climatizzazione. Le filiali più importanti del nostro territorio hanno avuto o ritardi nelle accensioni o malfunzionamenti degli impianti. Di seguito un elenco di filiali interessate – non esaustivo ma a puro titolo di esempio: fil. Roveri (BO), fil. Imprese/Retail Calderara (BO), fil. Imprese Ferrara, fil. Ferrara Via Bologna, fil. Rizzoli (BO), fil. Castelmaggiore (BO), fil. Imola, fil. San Lazzaro (BO), fil. Crocetta (BO), fil. via Marconi (BO), fil. San felice (BO), fil. Borgo Panigale (BO), fil S. Giovanni (BO), ecc … Peraltro, ci sono noti problemi anche a Modena, Reggio, Parma e Piacenza. Risultato: disagio, stress e colleghi che si sono sentiti male.

Le nostre persone…

PERCORSI PROFESSIONALI  

In questi giorni sono arrivati i livelli di complessità per i Gestori che determinano i Percorsi Professionali. Molti colleghi hanno già avuto la “bella sorpresa” di ritrovarsi fuori dal percorso di “consolidamento”. I motivi sono principalmente il ribasso dei punteggi di ciascuno rispetto a Teti e la Formazione. Per ciò che riguarda Teti, è soprattutto la poca comprensibilità del questionario relativo a far sì che molti colleghi si siano sottostimati. A questo si aggiunge che molti Responsabili non hanno ben capito il meccanismo, nonché l’importanza, che il Teti ha rispetto ai percorsi dei propri collaboratori. Sarebbe opportuno inoltre prevedere un momento di confronto e di contraddittorio, almeno nel caso di non conferma dell’autovalutazione. Questa poca chiarezza vale per la formazione: alcuni moduli che alzano il punteggio attribuibile sono introvabili e/o nascosti nei meandri di Apprendo.

A volte nemmeno gli addetti dei Ctpar riescono a dare risposte esaurienti e suggeriscono l’apertura di ticket.

È chiaro e conseguente che i colleghi e le colleghe si ritrovino ora delusi e sfiduciati.

Le nostre persone…

LAVORO FLESSIBILE

Il lavoro flessibile nelle nostre filiali continua ad essere poco utilizzato, anche se il piano industriale di IntesaSanpaolo, incentrato sul Next Way of Working, lo preveda in maniera rafforzata.

D’altra parte, con le carenze di organico sopra evidenziate come potrebbe non esserlo.

Se esiste un modello organizzativo, va applicato! Invitiamo pertanto le strutture competenti a far sì che questo avvenga. Lo stesso vale per l’applicazione della conversione in Legge del Decreto 24 marzo 2022 n. 24, che prevede lo Smart working per i genitori con figli under 14. Per quanto possibile, va applicato, non interpretato. Nel nostro territorio grandi aziende importanti lo stanno applicando da tempo.

Le nostre persone…

FILIALE DIGITALE

Ancora nessuna risposta aziendale sulle criticità che affliggono la sala presente sul nostro territorio: Calabrio si è dimostrato inefficace come strumento per il cambio turno, la distribuzione dei turni “estremi” non è omogenea e le regole non sono chiare, come non è chiara la partecipazione dei distaccamenti alle turnazioni extra-standard.

Le nostre persone…

Le OO.SS. del nostro territorio si aspettano da questa Azienda una sola cosa fondamentale: il rispetto vero, affinchè le persone siano davvero le NOSTRE PERSONE!

FISAC CGIL Coordinamento Area Emilia Est Gruppo Intesa San Paolo

                  LEGGI volantino: Al centro le Nostre persone!

 

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