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L’11 febbraio abbiamo incontrato le funzioni aziendali responsabili della sicurezza per fare il punto sull’andamento degli eventi criminosi che coinvolgono la Banca e le correlate iniziative di prevenzione. Data la natura ovviamente molto “sensibile” e riservata non entreremo in eccesivi dettagli, ma cercheremo di fornirvi in comunque alcuni elementi fondamentali di conoscenza.

Nell’ultimo anno l’andamento delle rapine (tentate e consumate) ai danni di ISP ha visto una ulteriore riduzione (per i dati degli anni precedenti vi rimandiamo qui) in controtendenza con quelli dell’intero sistema creditizio: 22 rapine tentate o consumate in ISP (-2 rispetto al 2018) contro 272 nel sistema (+8 rispetto al 2018).

Ci sono poi stati forniti i dati relativi agli “attacchi” compiuti ai danni degli ATM. L’intero mondo del credito ha visto passare questi attacchi dai 535 del 2018 ai 501 del 2019. Va precisato che questa lieve diminuzione di attacchi è completamente ascrivibile agli interventi di prevenzione fisica (sostituzione delle macchine o aggiunta dei “fascioni” anti intrusione) attuati in ISP. Nella nostra azienda gli attacchi sono infatti passati da 76 a 26. E’ importante notare come tutti questi eventi (esplosioni o “strappi”) sono sempre avvenuti in orari di chiusura delle filiali e non hanno mai coinvolto direttamente i colleghi. Abbiamo comunque fatto rilevare come l’introduzione dei fascioni mette in serie difficoltà la clientela con disabilità fisica, soprattutto in luoghi di grande frequentazione con una sola postazione bancomat, come in alcune stazioni ferroviarie. Abbiamo chiesto la rapida introduzione di sistemi alternativi di prevenzione per queste situazioni.

L’azienda ha anche dato conto di un’impennata (circoscritta a specifici territori) di intrusioni notturne nelle filiali allo scopo di svellere i mezzi corazzati delle casse. Questi tentativi sono stati sventati nella quasi totalità dei casi e sono comunque in corso specifici rafforzamenti della sicurezza fisica delle filiali a rischio.

Inoltre è stato fatto il punto sui cosiddetti attacchi “infofisici”, ovvero l’accesso fisico con device informatici ai sistemi di connessione dei sistemi ATM piuttosto che delle workstation presenti nelle filiali ai fini di ottenere erogazioni fraudolente di contanti piuttosto che disposizioni indebite di trasferimento di denaro. Sono eventi che continuano ad avere una diffusione molto limitata, ma che richiedono una specifica attenzione, come illustrato in apposite disposizioni aziendali a cui rimandiamo.

A conclusione della sezione di incontro dedicata agli attacchi al “patrimonio”, siamo tornati a chiedere un report anche sugli eventi catalogabili sotto la fattispecie del “furto con destrezza” ovvero l’appropriazione indebita di contante nelle disponibilità delle filiali senza ricorso alla violenza. Si tratta di un rischio particolarmente subdolo che, pur non mettendo a rischio l’incolumità dei colleghi, può coinvolgerli in responsabilità patrimoniali dirette. L’azienda al momento non ci ha ancora fornito dati puntuali, limitandosi ad affermare che si tratta di eventi isolati e non sistemici: in attesa dei dati aziendali in merito, cogliamo l’occasione per ricordare ai colleghi l’importanza assoluta della gestione del contante nel pieno rispetto delle disposizioni aziendali per non incorrere in contenziosi disciplinari e nelle correlate responsabilità patrimoniali nei casi di furti con destrezza.

Una specifica sezione dell’incontro è stata dedicata ai cosiddetti “comportamenti aggressivi” da parte della clientela non correlati a tentativi di rapina. Nel corso dell’anno del 2018 è stato avviato un monitoraggio dei casi che hanno visto colleghi coinvolti in aggressioni verbali o fisiche da parte di clienti. I casi censiti sono al momento 228 (di cui 132 nel 2019) e in tutti questi casi è stata fornita assistenza psicologica e/o legale ai colleghi coinvolti, nonché si è proceduto a un intervento presso i clienti che hanno messo in atto tali comportamenti. Rispetto a questi specifici rischi per i colleghi, abbiamo fatto rilevare che si debba prendere in considerazione un collegamento tra una parte di questi atti (che non sono in nessun caso giustificabili e devono essere sempre e comunque condannati) e il crescente tasso di insoddisfazione della clientela per le modalità di servizio che vengono erogate: chiusura di casse o di intere filiali, allungamento dei tempi di attesa e così via. È quindi fondamentale che i colleghi segnalino sempre e comunque qualsiasi forma di intemperanza debbano subire o direttamente alla Funzioni del personale o tramite i propri Sindacalisti di riferimento. Solo un censimento puntuale di tali situazioni può consentire di mettere in atto efficaci sistemi di prevenzione e nel contempo rafforzare le nostre richieste di correzione del modello di servizio.

A conclusione dell’incontro ci sono stati forniti i dati relativi alle azioni di formazione e prevenzione. Per le ovvie ragioni esposte all’inizio della news non entriamo nei dettagli, ma invitiamo i colleghi a consultare la sezione della Intranet specificamente dedicata alle questioni della sicurezza, le guide di processo, i moduli in “Apprendo”, nonché a fare riferimento al numero verde unificato per comunicare con la Control Room.

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