Il 12 dicembre abbiamo incontrato le funzioni aziendali responsabili della sicurezza per fare il punto sull’andamento degli eventi criminosi che coinvolgono la Banca e le correlate iniziative di prevenzione. Data la natura ovviamente molto “sensibile” e riservata non entreremo in eccesivi dettagli, ma cercheremo di fornirvi in comunque alcuni elementi fondamentali di conoscenza.
Il quadro generale del nostro paese vede una diminuzione degli eventi criminosi in genere e delle rapine in particolare: in Italia le rapine sono diminuite del 40% dal 2007 al 2017. L’andamento delle rapine ai danni della banche nel medesimo periodo ha visto un decremento ancora più verticale: -88% negli ultimi 10 anni, -70% negli ultimi 5 anni e -32% nell’ultimo anno.
In questo contesto l’andamento delle rapine (tentate e consumate) ai danni di ISP è stato ancora più sensibile: -95% negli ultimi 10 anni, -76% negli ultimi 5 anni e -32% nell’ultimo anno, per un totale di 23 eventi nel corso del 2018.
A fronte di questi eventi si sono registrati 5 “infortuni” a danni di colleghi ed è stato proposto sostegno psicologico a 106 colleghi coinvolti. Tra questi colleghi due sono stati destinati ad altri mansione, mentre uno è stato dichiarato temporaneamente non idoneo alla mansione di cassa.
Ci sono poi stati forniti i dati relativi agli “attacchi” compiuti ai danni degli ATM. L’intero mondo del credito ha visto passare questi attacchi dai 545 del 2017 ai 447 del 2018. Nello stesso periodo in ISP gli attacchi sono passati da 92 a 69. E’ importante notare come tutti questi eventi (esplosioni o “strappi”) sono sempre avvenuti in orari di chiusura delle filiali e non hanno mai coinvolto direttamente i colleghi.
Inoltre è stato il punto sui cosiddetti attacchi “infofisici”, ovvero l’accesso fisico con device informatici ai sistemi di connessione dei sistemi ATM piuttosto che delle workstation presenti nelle filiali ai fini di ottenere erogazioni fraudolente di contanti piuttosto che disposizioni indebite di trasferimento di denaro. Sono eventi non (ancora) particolarmente diffusi, ma che richiedono una specifica attenzione, come illustrato in apposite disposizioni aziendali a cui rimandiamo.
A conclusione della sezione di incontro dedicata agli attacchi al “patrimonio”, abbiamo chiesto un report anche sugli eventi catalogabili sotto la fattispecie del “furto con destrezza” ovvero l’appropriazione indebita di contante nelle disponibilità delle filiali senza ricorso alla violenza. Si tratta di un rischio particolarmente subdolo che, pur non mettendo a rischio l’incolumità dei colleghi, può coinvolgerli in responsabilità patrimoniali dirette. In attesa dei dati aziendali in merito, cogliamo l’occasione per ricordare ai colleghi l’importanza assoluta della gestione del contante nel pieno rispetto delle disposizioni aziendali per non incorrere in contenziosi disciplinari e nelle correlate responsabilità patrimoniali nei casi di furti con destrezza.
Una specifica sezione dell’incontro è stata dedicata ai cosiddetti “comportamenti aggressivi” da parte della clientela non correlati a tentativi di rapina. Nel corso dell’anno (da marzo) è stato avviato un monitoraggio dei casi che hanno visto colleghi coinvolti in aggressioni verbali o fisiche da parte di clienti. I casi censiti sono al momento 59 e in tutti questi casi è stata fornita assistenza psicologica e/o legale ai colleghi coinvolti, nonché si è proceduto a un intervento presso i clienti che hanno messo in atto tali comportamenti.
A conclusione dell’incontro ci sono stati forniti i dati relativi alle azioni di prevenzione. Per le ovvie ragioni esposte all’inizio della news non entriamo nei dettagli, ma invitiamo i colleghi a consultare la sezione della Intranet specificamente dedicata alle questioni della sicurezza, le guide di processo, i moduli in “Apprendo”, nonché a fare riferimento al numero verde unificato per comunicare con la Control Room.