Archivio Direzione Regionale Lazio e Abruzzo

AREE ROMA E LAZIO: NON CE N’E’ COVIDDI…NELLE FILIALI!

La intranet aziendale dedica alle misure da seguire per il contenimento del Covid una sezione ricca e aggiornata, includendovi anche i riferimenti normativi di rilievo.
Tuttavia, una lettura approfondita delle disposizioni conduce alle riflessioni che seguono.
Nel ‘Manuale di utilizzo degli spazi per il Distanziamento sociale/Modalità comportamentali e di relazione’ leggiamo: “ciascuno deve avere consapevolezza dell’obbligo di rimanere al proprio domicilio e di non entrare in azienda in presenza di febbre (oltre 37.5°) o altri sintomi influenzali e di chiamare il proprio medico di famiglia”.
Tale indicazione di comportamento evidentemente non può riguardare i clienti. E i clienti, a quali obblighi devono prestarsi? A nessuno. A loro, per esempio, non viene neanche controllata la temperatura: solo alcuni edifici delle sedi centrali, dove peraltro la clientela non entra, ed una parte delle filiali, infatti, sono provvisti di termoscanner.
Il documento ‘Controlli a cura dei Responsabili delle Unità Organizzativa’, riporta che i singoli responsabili UOG hanno obbligo di vigilanza “Sui comportamenti di eventuali terzi (clienti, consulenti, visitatori e fornitori) presenti nei locali assegnati alla Struttura affinché rispettino i comportamenti e l’uso degli spazi previsti nella banca”.
I Direttori ed i colleghi di Filiale incontrano molte difficoltà nell’ottemperare a questa disposizione; un organico già decimato da prima della pandemia e ora ridotto all’osso rende impossibile la disciplina degli afflussi e dei deflussi all’interno della filiale, salvo in quelle giornate, sempre più rare, in cui magicamente compaiono gli steward.
Sembrerebbe che nella Rete non esista il COVID-19, ma solo impegni commerciali di budget da raggiungere a tutti i costi, in totale spregio della sicurezza e della salute delle lavoratrici e dei lavoratori.

Purtroppo, come anche molte colleghe e molti colleghi sanno per esperienza diretta, il Covid c’è e la sua diffusione si contrasta attraverso misure concrete.
Pretendiamo che il distanziamento FISICO sia ribadito in tutti gli incontri con i clienti!
Pretendiamo che il mantra commerciale, la parola d’ordine TUTELA, sia rivolta innanzitutto ai propri dipendenti, che quotidianamente utilizzano gli strumenti di protezione nelle filiali per salvaguardare la propria salute, quella dei colleghi e non ultima quella dei clienti.
Pretendiamo che le barriere in plexiglass siano presenti al più presto su tutte le scrivanie dei colleghi a contatto con il pubblico (per essere ancora più chiari: Gestori Base; Gestori Privati; Gestori Aziende Retail; Coordinatori e Direttori) e la dotazione di mascherine FFP2 per sentirci più al sicuro.
Pretendiamo che siano estese le turnazioni a tutte le filiali e aumentato il numero degli steward.
Pretendiamo che, nei casi di positività di colleghe/i o di clienti, le procedure di tracciamento e individuazione dei contatti, di chiusura e sanificazione dei locali e di sospensione del servizio siano attivate immediatamente e che le istruzioni fornite in termini di allontanamento cautelativo dal servizio siano tempestive e univoche e non lasciate alle fantasiose interpretazioni del gestore del personale di turno.

Clicca qui per visualizzare e/o scaricare la versione completa del comunicato

AREE LAZIO SUD E LAZIO NORD: (NON) ARMATEVI E PARTITE!!!!

In data 3 novembre si è tenuta in “modalità a distanza” la Trimestrale di Area Lazio Nord e Sud. Presenti, oltre le OO.SS., il Direttore Regionale Pierluigi Monceri, il Responsabile del Personale Giorgio Sartori insieme ai Responsabili CTPAR di Area Michele Carafa e Serena Fabbi e per Relazioni Industriali Enzo Vozza, Marica Di Marzo e Fabrizio Poggini.

I toni e l’atteggiamento aziendale, anche in questa occasione come in altre, sono stati stucchevolmente e
falsamente disponibili e tranquillizzanti, rendendo evidente la distanza che divide la “rappresentazione” della realtà della dirigenza da quello che si vive sulla pelle giornalmente nei luoghi di lavoro.

Alla luce di un contesto normativo in evoluzione che prevede la possibilità di stabilire regole più stringenti a livello locale o anche a livello nazionale, se l’azienda veramente si sentisse vicina alle persone come dichiara, dovrebbe, in questa fase di recrudescenza della pandemia, dare la priorità alla salute ed alla sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori, ribadendo la necessità di applicazione di modalità operative per la rete della nostra regione simili a quelle già definite per le zone rosse con un innalzamento del presidio del rischio che permetta, in uno scenario come questo, di fare tutti quel qualcosa in più nella direzione della salute delle lavoratrici e dei lavoratori, che è il bene primario da tutelare.

Cliccare qui per scaricare e/o visualizzare la versione completa del comunicato

COORDINATORI RRSSAA DI ROMA E DEL LAZIO: AI CLIENTI XME PROTEZIONE, E ALLE LAVORATRICI E AI LAVORATORI ?

Abbiamo iniziato con un gioco di parole fin troppo banale. Sappiamo tutti che il “mantra” viene ripetuto quotidianamente in maniera ossessiva al fine di ricordare a tutti i colleghi che i risultati commerciali da raggiungere continuano ad essere gli obiettivi principali del nostro lavoro.
Ma siamo sicuri che la banca abbia capito in quale contesto siamo? L ‘emergenza Covid non appartiene al passato, il virus circola nel nostro paese e si succedono le normative nazionali/regionali per contenere e ridurre I contagi. Nel frattempo i colleghi si ammalano sempre più, e sono sempre di più coloro che sono in allontanamento cautelativo dal servizio.
QUALE PROTEZIONE VIENE ASSICURATA AI LAVORATORI?
I messaggi che l’azienda diffonde sono coerenti con i comportamenti attuati nella organizzazione quotidiana del lavoro? Come si possono conciliare le dichiarazioni del Top Management sulla centralità della persona con le continue pressioni commerciali? Come si possono garantire la salute e la sicurezza delle persone quando in molte postazioni dei gestori non è possibile mantenere il distanziamento previsto con il cliente, mancano i kit di igienizzazione e mancano  totalmente gli stewards? Questi ultimi sarebbero fondamentali per impedire gli assembramenti, nella gestione degli ingressi e delle uscite, e per far rispettare il numero delle presenze massime all’interno dei locali aziendali.

In questi giorni, grazie alla nostra tenacia, abbiamo ottenuto dalla banca l’impegno di installare i pannelli di plexiglass in cassa e nelle postazioni di accoglienza… ma questo non può bastare. Serve, senza più indugiare, che le barriere di protezione vengano installate in corrispondenza di tutte le postazioni dei colleghi a contatto con il pubblico, per poterci preservare da un eventuale contagio.
Eppure, di fronte ad una inevitabile crescita continua di tensione ed ansia dei clienti e dei colleghi servirebbe calma, prudenza e ponderazione. Vorremmo un’azienda presente accanto ai lavoratori in grado di accogliere e gestire le loro esigenze. Invece i lavoratori sono abbandonati a sé stessi, sempre più frequentemente destinatari di minacce e aggressioni verbali e/o fisiche provenienti dai clienti. Nello stesso tempo, da remoto, i capi area sollecitano le richieste più assurde, come quella inqualificabile di riempire le agende con appuntamenti commerciali, anche inventati, pur di inserire qualcosa e quindi non fare una cattiva figura con i propri capi, dimostrando la totale assenza di buonsenso. Ma costoro lo sanno che in questo periodo di emergenza gli incontri devono essere limitati il più possibile, se non del tutto inibiti?
Telefonate, mail, messaggi internet e continue riunioni via Skype. Questo è il contributo fattivo di molti responsabili commerciali. Niente altro!
E di più, altre domande ancora: le strutture di governance della banca lo sanno come si vive nelle filiali? Sanno in quali condizioni lavorano i colleghi? Lo sanno quale eroico impegno ci voglia per gestire giorno per giorno le paure, le ansie, le inquietudini dei milioni di cittadini italiani nostri clienti affrontando disagi, difficoltà, stanchezza, stress?
Ma in questa fase ed in  questo momento era il caso di continuare a disporre trasferimenti, dettati dalle sole logiche commerciali? Ma non era meglio e più utile, per le colleghe e i colleghi, adoperarsi concretamente per fornire il maggior numero di PC portatili necessari per lo Smart Working?
Piuttosto che le chiamate o le mail per ricordare loro di pianificare le ferie e di terminare i corsi, le lavoratrici e i lavoratori avrebbero preferito un aiuto concreto per fare fronte al fiume delle telefonate che quotidianamente sommerge le filiali, magari distribuendo diversamente le risorse a disposizione o assumendo finalmente nuovo personale sulla rete.
Dove è il sostegno delle strutture di assistenza alla rete? Dove è questo aiuto?
Ed ancora: come si giustifica la mancata verifica sulla conformità alle norme anti-contagio degli impianti di climatizzazione e dei prodotti per la sanificazione utilizzati dalle ditte incaricate delle pulizie? Richieste fatte dai Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza ormai dall’inizio della pandemia. Perchè non sono state fatte le verifiche? Cosa si aspetta?
Infine, siamo sicuri che stiamo gestendo il cd “triage”, la procedura interna di individuazione dei possibili casi o contatti COVID, in modo opportuno? Tra la segnalazione fatta dai colleghi in caso di possibili sintomi e la prese in carico del problema dalle strutture deputate a svolgere questa delicata mansione, passano giornate intere. In che modo questi colleghi, che fanno un lavoro encomiabile, sono costretti ad effettuare le indagini costretti come sono a lavorare fino a tarda sera o nei fine settimana, con il rischio di non eseguire con la necessaria scrupolosità e il dovuto rispetto della privacy questo compito fondamentale, proprio nel momento in cui assistiamo alla preoccupante recrudescenza
dell’epidemia?
Pensiamo che molte, troppe cose siano da cambiare. Subito. Non ci possiamo più permettere superficialità e disorganizzazione. Non possiamo più consentire condizioni di lavoro insopportabili fatte di stress e paura. Non possiamo più tollerare che alle quattro del pomeriggio arrivino delle telefonate del tipo “non avete ancora capito che se non vendete i prodotti sono guai grossi per tutti?…”. Con la salute non si scherza ed il Covid non è un gioco.

Piantiamola con questi comportamenti. Piantiamola con la protervia dei toni, con il pressapochismo delle affermazioni, con il menefreghismo degli atteggiamenti. Siamo straordinariamente seri nel dirlo. Siate straordinariamente seri nel farlo.

Roma 30 ottobre 2020

COORDINATORI RRSSAA DI ROMA E DEL LAZIO

Clicca qui per scaricare e/o visualizzare la versione integrale del comunicato

GRAZIE A TUTTE LE LAVORATRICI E LAVORATORI DELLA NUOVA DIREZIONE REGIONALE LAZIO SARDEGNA SICILIA ABRUZZO MOLISE

In data 17 luglio si è tenuto il primo Incontro Trimestrale di Direzione Regionale Lazio Sardegna Sicilia Abruzzo Molise dell’anno in modalità a distanza e posticipata  a causa dell’emergenza Covid-19.

Presenti oltre le OOSS, il Direttore Regionale Pierluigi Monceri, i Direttori Commerciali Exclusive, Retail ed Imprese, il Responsabile del Personale Giorgio Sartori nonché i Responsabili del Personale delle varie aree, il Responsabile della Gestione del Personale FOL Mirella Dellavalle, Relazioni Industriali, Tutela Aziendale ed Immobiliare.

Il Direttore Regionale ha illustrato i dati sull’andamento del primo semestre, significativamente influenzati dall’emergenza sanitaria: molto brillanti a gennaio e febbraio, soddisfacenti a marzo, in stasi e sotto alle aspettative ad aprile, maggio e giugno; molto buone, secondo l’azienda,  le performances sui finanziamenti ad imprese ed aziende, tengono i collocamenti mentre appaiono sotto le attese i risultati legati al settore assicurativo; infine, ha espresso soddisfazione per l’andamento molto positivo del NPS, espressione del gradimento da parte dei clienti e del lavoro di qualità fatto dalle lavoratrici e dai lavoratori di questa Direzione Regionale.

A tal proposito Monceri ha provveduto ad elogiare il personale per aver lavorato in condizioni difficili, nonché per l’impegno profuso e per i sacrifici sopportati.

Come OO.SS., pur apprezzando le parole di elogio ascoltate, abbiamo rappresentato che la realtà vissuta è ben altra rispetto a quanto descritto dall’azienda con le criticità di organici, acuite da assenze imputabili a varie causali: astensione cautelare, genitorialità, ferie, nonché alle consistenti uscite per esodo, il perdurare delle indebite pressioni commerciali da parte di diversi Direttori di Area ed in generale di tutte le funzioni commerciali coinvolte, fatto particolarmente grave in questo  momento dove si assiste ad una riduzione della presenza nelle filiali nelle ultime settimane, quantificabile in circa il 60/65% degli organici e in presenza dell’atteggiamento della clientela, spesso scarsamente propensa ai contatti commerciali ed in alcuni episodi anche aggressiva per gli inevitabili disagi nati dall’attesa a volte anche fuori dalle filiali. Le pressioni alla vendita non sono mancate neanche durante la lavorazione dei cosiddetti 25K quando i colleghi delle filiali si sono ritrovati a gestire l’enorme mole di lavoro ed anche le pressioni dei Capi Area che chiedevano di abbinare all’erogazione i prodotti di tutela.

Come delegazioni territoriali abbiamo esposto le varie criticità locali ed è emersa ampia convergenza di problematiche su tutte le aree coinvolte. L’argomento della chiusura/accorpamento di filiali in zone disagiate non ha avuto risposte anche se siamo consapevoli che in tale sede ci fosse ben poco da dire in merito alle scelte (peraltro per noi e per le comunità interessate molto importanti) di piano industriale. Ad ogni modo le OOSS hanno richiesto di porre l’attenzione nel monitorare le ricadute su personale e clientela e sulla riallocazione delle persone interessate.

Crediamo che non possa accettarsi il fatto di mettere sullo stesso piatto della bilancia le eccedenze di personale (tutte da verificare) in alcune aree con la carenza sempre più incancrenita e crescente in altre. Posta l’impossibilità di mobilità inter-area le problematiche relative alla carenza vanno affrontate e risolte alla luce delle specifiche esigenze dei diversi territori e degli accordi sulle assunzioni nella aree disagiate del Paese, cosa che in Sardegna dove in alcune zone le filiali hanno perfino problemi ad aprire, sollecitiamo ormai da tempo immemorabile.

Il dichiarato aziendale di eccedenze di personale in Sicilia frutto dell’acquisizione di Banca Nuova ha in realtà provocato “eccedenze” solo territoriali ed a macchia di leopardo  peraltro colmate dalle Fol su Palermo e Trapani. Le filiali della rete sono ridotte all’osso, sottodimensionate per scelta conseguente anche al modello di servizio che ha visto sparire portafogli e di conseguenza gestori con la creazione dei cosiddetti portafogli sviluppo che vanno comunque gestiti, e l’emergenza Covid lo ha dimostrato con la necessità di seguire anche le migliaia di clienti non assegnate ai gestori per erogazione 25k e anticipo CIGD. I pochi colleghi rimasti sono stremati ed oppressi da continue e fantasiose pressioni alla vendita con taluni Direttori di filiale che al mattino e alla sera mettono i colleghi in fila davanti la loro stanza chiedendo agli stessi di mostrare loro l’agenda! Chissà  magari  aprendo un po’ il cordone della borsa si potrebbero redistribuire meglio sul territorio le eccedenze di personale dichiarate evitando così di lasciare addirittura ruoli di direzione vacanti.

Sul fronte dell’annoso problema delle pressioni commerciali e dei carichi di lavoro, lamentato dalle OOSS come già in precedenti occasioni, il Direttore Regionale ha invitato per l’ennesima volta a segnalare tutti i casi al fine di prendere gli opportuni provvedimenti. In merito a ciò gli è stato evidenziato come le segnalazioni sui “soliti nomi” sono state già eseguite e che continueranno ad essere svolte sia sugli stessi nominativi, che sui nuovi che dovessero presentarsi, con auspicio che ci possa essere una soluzione definitiva e non un inasprimento proveniente da un livello più elevato delle varie funzioni commerciali aziendali. Su questo punto val la pena di sottolineare che le continue sollecitazioni a “fornire i nomi” oltre a rispondere a una personalizzazione poco condivisibile è anche scarsamente credibile perché appare di tutta evidenza che le responsabilità non sono individuali ma rispondono inevitabilmente ad input quantomeno poco chiari. Non è accettabile che si scarichi il peso di quelle responsabilità sulle spalle del singolo e non su chi manda messaggi che alla luce dei fatti peccano almeno di fraintendibilità.

Riguardo alla consegna dei computer per lo smart working/learning, si prevede che questa si concluda per fine agosto dando precedenza a coloro che sono interessati dall’accordo sulla genitorialità e ai colleghi in astensione, in modo tale da poter operare in questa modalità anche qualora lo stato di emergenza dovesse protrarsi.

In merito alla Ferie aggiuntive di 6 giorni l’azienda ci ha comunicato che l’assegnazione prevista per il Personale che, nella fase straordinaria di emergenza, ha continuato a prestare servizio presso il proprio luogo di lavoro, non avendo la possibilità di ricorrere allo smart working, sarà completata nei prossimi giorni.

Sul piano della sicurezza fisica l’Azienda ha ribadito la sua posizione riguardo la questione relativa alle barriere in plexiglass, non ritenendole necessarie in considerazione del rapporto 1 a 1 in presenza tra clienti e dipendenti e ritenendo sufficientemente adeguate le misure adottate finora (mascherine, distanziamento). Le OOSS hanno evidenziato nuovamente (a maggior ragione per gli attuali problemi di distanziamento) le carenze di spazi adeguati in molte filiali/uffici ed è stato sollecitato, per quanto possibile, l’Immobiliare ad una puntuale ricognizione per procedere nell’immediato quanto meno agli interventi più urgenti.

Sono stati infine forniti i dati relativi ai contratti misti attivati: attualmente 44 sulla Direzione Regionale, di cui 33 sulla piazza di Roma.

Le OOSS hanno richiesto dei correttivi al calcolo delle complessità dei Portafogli di Gestione: in merito la Direzione Regionale ha rinviato ai contenuti della negoziazione ancora in corso tra le Parti presso la Direzione Centrale, concretizzatasi poi nell’accordo sui Ruoli Professionali del 21 u.s..

Infine, vista la presenza del Responsabile della Gestione del Personale della FOL, abbiamo chiesto notizie in merito al primo passaggio di colleghi ISP Casa in FOL a seguito dell’accordo del 27 maggio 2020. La risposta su questo passaggio, che vede come prima atto formale la conciliazione con l’ABI il giorno 23 luglio dalle ore 12 a Roma in Via del Corso 226, è che sarà previsto per questi colleghi un periodo di formazione e di affiancamento svolto prevalentemente in modalità di smart working all’interno del turno che è stato a loro assegnato come previsto dal suddetto accordo. Attualmente, le sedi FOL presenti nella Direzione Regionale presentano il seguente organico:

  •  Roma            40 in sala e 13 Gestori Remoti
  •  Cagliari         30 in sala
  •  Palermo        36 in sala e 8 Gestori Remoti
  •  Trapani         71 in sala

Il clima percepito dalle parole dei rappresentanti aziendali nonché quello vissuto nell’incontro è totalmente diverso da quanto rappresentato dalle OOSS e da quello vissuto giornalmente dalle lavoratrici e dai lavoratori. Pertanto, invitiamo i vertici di questa Direzione Regionale a rendere attuale quello che dicono, a dare segnali concreti e diretti di cambiamento e di attenzione alle persone affinché gli elogi fatti dal Direttore Regionale su come si è lavorato in questo periodo, non rimangano soltanto dichiarazioni prive di sostanza ma diventino il punto di partenza per un “nuovo modo di fare squadra”.  

FABI – FIRST CISL – FISAC CGIL – UILCA – UNISIN

RR.SS.AA. DIREZIONE REGIONALE LAZIO SARDEGNA SICILIA ABRUZZO MOLISE

RSA AREE VITERBO E CIMINA: IL LAVORO SI PERDE SE NON SI RISPETTANO LE REGOLE

“Ribadiamo che nessuno è mai stato punito per non aver raggiunto il budget mentre molti hanno perso il lavoro per non aver seguito le regole”

Così scrivevamo sul volantino di agosto dello scorso anno! Poi nel nuovo CCNL è stata ribadita l’assoluta contrarietà delle parti a pressioni commerciali indebite e nei recenti corsi di formazione ci viene insegnato a vendere bene favorendo prima di tutto il cliente.

Abbiamo solo due buone notizie, una è che finalmente se ne è andato il vecchio capo area, di cui difficilmente dimenticheremo l’arroganza.

L’altra buona notizia è che, visto che già ai primi di Febbraio siamo “in ritardo sul budget”, siamo “indietro in classifica”, i risultati “non sono commentabili” e via cantando, potremo fin da subito metterci l’animo in pace e potremo lavorare con la consueta serietà e correttezza senza rovinarci la salute!

Clicca qui per leggere e/o scaricare la versione integrale del comunicato

AREA ROMA: QUALCHE CHIARIMENTO SULL’OFFERTA FUORI SEDE

Con l’emanazione delle “Regole in tema di offerta fuori sede e mediante tecniche di comunicazione a distanza della Divisione Banca dei Territori”, di cui alla Circolare 748/2019 del 2 ottobre 2019, Intesa Sanpaolo ha inteso disciplinare l’attività fuori sede dei dipendenti della Divisione Banca dei Territori.

Per le filiali retail ed imprese la promozione ed il collocamento dei Prodotti Assicurativi Bancari (non d’Investimento) prevede l’iscrizione alla sez. E del RUI ed il conferimento di mandato specifico da parte della Banca al direttore di filiale, al coordinatore commerciale ed al gestore imprese, rendendoli così identificabili quali soggetti abilitati all’attività fuori sede.

Ad oltre 3 mesi dall’emanazione della circolare sopra evidenziata e dopo un’indagine conoscitiva svolta presso varie filiali imprese e retail della banca, ci risulta che solo qualche addetto adibito all’attività fuori sede, stia ricevendo in questi giorni tale mandato.

In assenza di entrambi i requisiti invitiamo i colleghi a valutare attentamente lo svolgimento di attività che possano configurarsi come fuori sede, onde evitare eventuali rischi di mancata conformità alle previsioni aziendali e di legge.

Clicca qui per leggere la versione integrale del comunicato.

AREE ROMA E LAZIO: PUNTO A CAPO DI SETTEMBRE/OTTOBRE 2019

Ecco il numero si settembre/ottobre 2019 di Punto a Capo:

– Rivo…anzi involuzioni organizzative: passano i mesi e gli anni e abbiamo sempre più la conferma che i continui cambiamenti aziendali non sono leffetto di ragionate programmazioni, ma piuttosto lepifenomeno di politiche di piccolo cabotaggio, di azioni di ripiego. Diventano insomma il frutto di approssimazioni successive, dettate da diffuso dilettantismo e mancanza di cognizione di causa.

 – Incident…di percorso: un problema risolvibile in cinque minuti ha girato per trentacinque giorni, impegnando chissà quante persone e quanto tempo! Si fa presto a chiamare la procedura 4YOUsperando di non rimanere vittima anche noi tutti di un incident”!

Clicca qui per scaricare e/o visualizzare la versione completa del documento

RSA VITERBO E CIMINA:TORNIAMO SULL’ARGOMENTO DELLE PRESSIONI COMMERCIALI

Purtroppo, a breve distanza dal precedente volantino, dobbiamo ritornare sull’argomento delle pressioni commerciali, per stigmatizzare l’ennesimo comportamento dei capi area riguardo al cosiddetto “for funding”.

Questi geni sono riusciti a trasformare l’occasione di fare beneficienza in una gara a chi versa di più, perché “Barrese e Monceri ci hanno messo la faccia, hanno preso l’impegno” e quindi dovete contribuire.

In pratica hanno stabilito un budget anche per la beneficienza (si parla di 20000 euro), fanno a gara a chi raccoglie di più, immaginiamo per fare bella figura, e, ripetutamente e con insistenza, fanno pressioni per raccogliere fondi attraverso i direttori di filiale.

A noi sembra un comportamento surreale: da sempre, come OO.SS e come privati cittadini, abbiamo sostenuto volontariamente varie associazioni ma farlo in questi termini ci sembra assurdo.

Come un re Mida al contrario, riescono a rovinare ogni cosa che toccano…

PER LEGGERE E/O SCARICARE LA VERSIONE COMPLETA DEL COMUNICATO CLICCA QUI

TRA SOGNO E REALTA’ (PARTE SECONDA)

L’incontro trimestrale delle Aree Marche Abruzzo e Molise di venerdì 19 luglio svoltosi a Pesaro, si è aperto con una ampia e dibattuta disamina sulla situazione degli immobili  delle due aree da parte dell’Ing. Scalabrini che, nella sua esposizione, ha illustrato la consistenza del parco immobili in gestione alla struttura, relativamente alla manutenzione ordinaria (incluse le attività di controllo previste dai contratti di manutenzione) ed alla manutenzione evolutiva straordinaria.

L’Ing. Scalabrini si è poi soffermata, soprattutto, sui recenti malfunzionamenti degli  impianti di climatizzazione ricordando anche come le particolari condizioni climatiche e il repentino cambio di temperature verificatosi lo scorso giugno non ha agevolato l’applicazione delle necessarie procedure di inversione degli impianti.

Le OOSS, solo a titolo di esempio, hanno richiamato alcune delle criticità più importanti registrate, come quelle che riguardano il palazzo di Pesaro via Gagarin, relativamente al quale esiste, ormai, una vasta corrispondenza relativa alle problematiche riscontrate. Nel fabbricato, peraltro, anche gli RLS sono intervenuti più volte a monitorare una situazione spesso critica e insostenibile e che necessita di interventi non più rinviabili.

Un altro esempio piuttosto emblematico di come vanno le cose è, a nostro avviso, quanto accaduto nella filiale di Pesaro via degli Abeti. In quella filiale, dopo che l’impianto di condizionamento si è bloccato il giorno stesso dell’accensione (primi di giugno),  l’intervento di ripristino del corretto funzionamento della totalità dell’impianto è durato un mese (nello specifico una delle due macchine è stata riattivata dopo una settimana mentre l’altra dopo un mese); abbiamo ricordato (e denunciato tempo per tempo) come le condizioni climatiche all’interno della filiale fossero invivibili, con l’aria irrespirabile a causa del ricambio di aria assente e le temperature estremamente elevate, con grave disagio sia per i lavoratori che per la clientela, clientela che nella fase più critica in più casi ha abbandonato la filiale!

Noi riteniamo che, al netto degli imprevisti che possono naturalmente sempre capitare, la gestione di questo malfunzionamento sia stata disastrosa e che, pure nell’emergenza, si sarebbero potute adottare misure tali da attenuare il disagio. Misure che, invece, non sono state adottate o che sono state adottate con grande ritardo.

Appare evidente che non basta aprire un ticket e sollecitare più volte gli interventi; occorre che tutti coloro che sono preposti al superamento delle emergenze si attivino con tempestività e determinazione: UN MESE in condizioni di lavoro estreme non è tollerabile! La giustificazione del clima impazzito e degli imprevisti che possono sempre capitare non è più sufficiente quando si lasciano i lavoratori in queste condizioni!

PROBLEMATICHE DI ALCUNE FILIALI: abbiamo approfittato della presenza dell’ing. Scalabrini per richiamare l’annoso problema della Filiale Imprese di San Benedetto del Tronto derivante, probabilmente, da problemi agli scarichi fognari; ci è stato spiegato che dovrebbero partire i lavori di ristrutturazione al piano terra (da parte del condominio) e si spera che quell’intervento possa migliorare la situazione.

SPAZI LAVORATIVI ANGUSTI E RUMORE: abbiamo fatto presente come in diverse  filiali, anche oggetto di recenti interventi di restyling, gli spazi per le scrivanie e per i colleghi si siano ristretti e come il livello di rumore riscontrato sia talvolta eccessivo, soprattutto quando la filiale risulta particolarmente affollata (come nei casi di Fano e Civitanova ad esempio).

Inoltre, anche a causa della recente riportafogliazione che ha riportato nelle filiali retail parte della clientela aziende, così come nei casi di accorpamento di più filiali (come recentemente accaduto in Molise), registriamo diversi problemi di spazio per la ricezione e l’archiviazione delle pratiche, con elevati rischi di disguidi e smarrimenti della documentazione.

Ci è stato spiegato che l’ottimizzazione degli spazi va condivisa con l’Organizzazione.

Invitiamo tutte le funzioni aziendali preposte, dunque, a riflettere maggiormente sui disagi per i lavoratori che possono scaturire da determinate scelte che si effettuano in fase di progettazione di restyling delle unità lavorative.

CONCLUSIONI

Gli aspetti richiamati, fanno purtroppo parte della vita reale e non della realtà virtuale forse immaginata altrove.

Purtroppo, troppo spesso, in caso di guasti e richieste di manutenzione, ci ritroviamo a constatare lunghe attese; giudichiamo i tempi di risposta sugli interventi necessari totalmente inadeguati e spesso inefficaci.

Abbiamo chiesto una maggiore flessibilità nella gestione degli orari (oggi standardizzati) di accensione e spegnimento degli impianti, come pure  una maggiore tempestività nel mettere in atto i cambiamenti necessari ad adeguare gli impianti alla variabilità delle condizioni meteo.

Riteniamo non soddisfacenti le risposte e le giustificazioni ricevute; sia nei casi qui descritti come purtroppo in molte altre analoghe situazioni, emerge una scarsa attenzione per i disagi delle persone; noi pensiamo che queste inefficienze vadano presidiate con maggior rigore anche sostenendo, con convinzione, i necessari costi.

La disamina di tali accadimenti e la discussione su quelle che sono le condizioni di lavoro  è stata naturalmente condotta alla presenza, oltre che di Relazioni Industriali, anche delle Funzioni del Personale di BdT nonché del Direttore Commerciale; pertanto tutte queste problematiche sono, ora, note a tutti e ognuna delle parti interessate potra’ e dovra’ intervenire per quanto di propria competenza.

Pesaro, 24 luglio 2019

COORDINATORI DI AREE MARCHE ABRUZZO MOLISE FABI                FIRST CISL    FISAC CGIL     UILCA     UNISIN

PRESSIONI COMMERCIALI

All’interno delle nostre aree di riferimento gli accordi sottoscritti sia a livello di gruppo che in ABI, riguardanti le Politiche Commerciali sembrerebbero del tutto sconosciuti.

Ci poniamo la seguente domanda: ma i nostri responsabili di Area sono a conoscenza degli accordi sottoscritti a livello nazionale e aziendale in merito alle Politiche Commerciali?

Perché, se è vero che ognuno deve eseguire il compito affidato, è altrettanto vero che nessuno può interpretare lo stesso in modo a dir poco anomalo.

Per esemplificare ci sono giunte voci anche di possibili INTRODUZIONI DI ITER OPERATIVI E DI   COMUNICAZIONE da attuare con improbabili accoppiamenti di filiali non supportati dal Sistema Informativo, con possibili imprevedibili sviluppi, che potrebbero mettere in discussione alcune figure professionali già esistenti in filiale. Voci, queste, mai ascoltate in nessuno dei precedenti accordi già citati.

A tal uopo vorremmo porre l’accento che:

Non è possibile stilare graduatorie non solo tra filiali ma anche e soprattutto fra colleghi.

Non è nei poteri dei capi area la gestione del personale: è una figura prettamente commerciale

A tal proposito è giusto e necessario che gli specialisti si riapproprino delle loro prerogative.

Non si può richiedere, in nessun modo, ai colleghi la produzione giornaliera e/o il numero di appuntamenti effettuati; la piattaforma ABC è l’unico strumento messo a disposizione proprio dall’azienda a tale scopo.  inoltre, a proposito del numero degli incontri giornalieri, la banca ha più volte affermato, tramite i suoi rappresentanti, che non vi sia l’obbligo di eseguire un numero stabilito di incontri al giorno; ciò che viene chiesto è che tutti i clienti siano contattati in un tempo congruo, ruotando tutto il portafoglio.

Lo stesso dicasi per la compilazione delle agende: devono essere registrate tutte le attività svolte e non solo gli appuntamenti fissati.

Non esistere nessun obbligo di reperibilità in capo ai dipendenti men che meno ai titolari e anche i nuovi strumenti messi a disposizione dall’Azienda non sono forniti con la finalità di essere reperibili.

In merito allo smartphone aziendale, con tanto di numero personale, sottolineiamo che non esiste alcun obbligo di tenerlo acceso fuori dall’orario di lavoro men che meno durante i periodi di ferie cosa più volte ribadita dall’Azienda stessa in più occasioni.

Pur non condividendo molte scelte aziendali in proposito, siamo consapevoli che l’azienda ha necessità di produrre risultati e utili, ma pretendiamo che questo avvenga nel rispetto delle regole e della dignità delle persone.

AI COLLEGHI CHIEDIAMO DI RISPETTARE LE REGOLE CHE SONO SCRITTE A LORO GARANZIA.

Inoltre chiediamo di segnalarci tempestivamente qualsiasi abuso o violazione di cui ci faremo carico per segnalarli agli organi competenti.

All’azienda chiediamo un cambio di cultura radicale che riduca la distanza tra le parole e i fatti.

Viterbo 29/07/2019

R.S.A aree Viterbo e Cimina

Fabi                        Fisac Cgil                 Unisin

TRIMESTRALI AREA LAZIO ROMA

I giorni 5 e 8 Luglio 2019 si sono tenuti gli incontri Trimestrali di Area Lazio ed Area Roma, alla
presenza dei rappresentanti delle Relazioni Industriali, del Responsabile del Personale della Direzione
Regionale e dei responsabili del personale delle due Aree.
Le trimestrali si sono aperte con l’illustrazione da parte della Direzione Regionale dei dati relativi ad
organici, formazione, orari di lavoro, distribuzione territoriale, sicurezza, ruoli e figure professionali,
complessità di Filiali e Portafogli. Inoltre, sono state presentate le slides sui dati di andamento anno
2018 relativamente al Sistema di Valutazione delle Prestazioni, Premio Variabile di Risultato e
Sistema Eccellenza Tutela.
Le OO.SS. hanno rappresentato le criticità di organici, clima e della impossibilità di svolgere
correttamente la formazione flessibile e gli affiancamenti formativi. Abbiamo sottolineato con forza
(in alcuni casi anche con la lettura di mail e/o note) il perdurare delle indebite pressioni commerciali
da parte di diversi Direttori di Area ed in generale di tutte le funzioni commerciali coinvolte,
evidenziando come tali pressioni, sempre più insostenibili nonostante le ripetute segnalazioni da parte
nostra, stiano accentuando l’ormai cronico stato di malessere di tutti i lavoratori dell’area, già
fortemente minato dal perdurare della carenza di personale fin troppe volte denunciata dalle stesse
OO.SS.
L’Azienda ha dichiarato che iniziative “fuori dalle regole”, come le minacce, le intimidazioni, le
proibizioni non codificate dalle regole, di qualsivoglia genere, da chiunque attuate, ancorché da
personale con funzioni direttive, sono da considerarsi esclusivamente iniziative personali che sono
biasimate da tutta la Direzione Regionale, disponibile ad intervenire per far cessare tali
comportamenti.
A questa ennesima dichiarazione di intenti dell’Azienda abbiamo replicato dicendo che si deve fare
molta attenzione al modo in cui i propri “messaggi” vengono trasmessi dai vari livelli della catena di
comando e come arrivano alle colleghe e ai colleghi, a cui molti Direttori, di Area e di Filiale,
continuano a richiedere prestazioni solo in termini di dati, con una mera e deprimente contabilità dei
contatti e degli appuntamenti senza alcuna analisi del contesto economico in cui ci troviamo.
In merito alla carenza di organici, il tavolo aziendale ha dichiarato che sulla Rete il problema non
sussiste e che non vi sono criticità sulla programmazione delle ferie, ribadendo che il numero di
risorse attuale è sufficiente per l’operatività in essere: la recente ridistribuzione dei portafogli small
business ancora in via di efficientamento nelle filiali retail, a loro parere, conferma un organico “quasi
in esubero”.
Anche su questo punto le OOSS hanno fortemente criticato le affermazioni aziendali più volte ripetute
nel corso degli ultimi mesi che non trovano riscontro nella quotidianità (Filiali con difficoltà ad aprire
e con portafogli senza Gestore) e a volte palesemente in contrasto con le soluzioni spesso prospettate
quali accorpamenti di Filiali, dalle quali la nuova Filiale accorpante sembra essere più in difficoltà di
prima, con più carico di lavoro e in media meno risorse.
A ciò si aggiunge la difficilissima gestione, generatasi dal 28/01/2019 con la partenza del nuovo
modello di servizio, dei portafogli aziende con più di 400 clienti (situazione molto diffusa), che rende
quasi impossibile una perfetta conoscenza e presidio commerciale della clientela, così come richiesto
dall’azienda, andando nel frattempo ad aumentare quella parte di lavoro che definiamo come
amministrativo e che sebbene non porti ad una vendita immediata, rappresenta una porzione
fondamentale del lavoro bancario, spesso anche ritorno economico, ma che soprattutto ha delle
responsabilità dirette e penali per i lavoratori coinvolti; a tal proposito abbiamo evidenziato un
preoccupante incremento del numero di richiami disciplinari ai sensi dell’art.7 ex lege 300, nello
stretto ambito del lavoro sopra citato.
Altra evidenziazione è stata quella dei portafogli in monte, in capo al Direttore di Filiale, composti
mediamente da 1500 clienti, considerati “a bassa redditività”, ma che posseggono da 1 a 3
prodotti/servizi, inseriti in diverse campagne commerciali e che devono essere comunque
serviti/lavorati.
Abbiamo chiesto attenzione, inoltre, che ai direttori che perdano il percorso in caso di diminuzione
di complessità della filiale venga consentito di completare e consolidare anticipatamente i percorsi
avviati.
In merito alla FOL di Roma abbiamo ancora una volta denunciato la mancanza di volontà da parte
dell’azienda di potenziamento della FOL: per quanto ci sia stato comunicato che, forse, a breve ci
sarà qualche intervento, questo luogo di lavoro è ancora ben lontano dal raggiungere un adeguato
standard di organici, tale da consentire una turnazione efficace e non penalizzante per le lavoratrici
ed i lavoratori.
Interessanti i dati sullo smart working, che attualmente vede coinvolte principalmente gli appartenenti
alle strutture di Direzione Regionale. Nel mondo del Corporate invece il dato è quasi incredibilmente
nullo; questo prezioso strumento di conciliazione tempi di vita e di lavoro che nel resto d’Italia
funziona e molto bene, a Roma è utilizzato sono marginalmente. Abbiamo richiesto all’Azienda di
intervenire energicamente sui responsabili delle strutture di Corporate presenti a Roma (Via Zucchelli
– Via del Corso), particolarmente “affezionati” alle proprie colleghe e ai propri colleghi tanto da
volerne la presenza continua, affinché si uniformino, da subito, al resto del mondo Intesa Sanpaolo.
Abbiamo richiesto ancora una volta dei presidi HUB aggiuntivi a quelli unici di Via Lamaro e Via
Franceschini perché Roma, la città che presenta la maggiore estensione territoriale di Italia con più
di 3.000 dipendenti, non può avere solo due HUB tra l’altro ubicati entrambi nella zona est della città.
Si è sottolineato all’azienda come nonostante le dichiarazioni di grande attenzione ed importanza
incentrate sul tema della Formazione, come elemento fondante della crescita personale e
professionale, ci siano delle forzature nell’ambito della tempistica e metodologia di fruizione della
stessa, che ricordiamo va eseguita strettamente negli orari di lavoro in Filiale e/o Ufficio, previa
specifica pianificazione, oppure con gli appositi strumenti aziendali (tablet e/o pc portatile) a casa
con le giornate dedicate per la formazione a distanza.
A tal proposito, in base alle nostre segnalazioni, l’Azienda si è resa immediatamente disponibile a
correggere i comportanti non consoni, che non permettono la giusta ed adeguata fruizione,
specificando che effettuerà un ulteriore passaggio a tutti i vari responsabili di Filiali/Uffici, al fine di
sottolineare l’importanza dell’argomento e facilitarne la fruizione. Ricordiamo che la Formazione
Flessibile può essere fruita nel limite massimo di 8 giorni annui e che nell’intranet aziendale ci sono
tutte le normative che la regolano.
In conclusione, ci sembra chiaro che nonostante le funzioni aziendali locali si sforzino di migliorare
le cose, tuttavia la grande spinta commerciale per il raggiungimento dei risultati aziendali prevale su
qualsiasi altra esigenza e condizione di benessere dei lavoratori nonostante le dichiarazioni del
responsabile della Banca dei Territori che nella realtà si dimostrano tardive ed insufficienti. (Se è così
basta realizzare alcune delle richieste formulate da tempo dal sindacato; se non si è fatto fino ad ora
vuol dire che non si vuol fare….). Vero è che ogni sforzo su base territoriale può essere vanificato
dalla mancanza di chiarezza nel rapporto comunicativo fra le varie anime della Azienda che rende
difficile coniugare risultati commerciali con attenzione della persona a tutti i livelli. Ma se le pressanti
politiche commerciali aziendali portano alla resa e demotivano molte persone di provata capacità ed
esperienza di fronte a obiettivi impossibili e mal calibrati allora il problema non è solo di quali siano
le scelte aziendali nazionali ma riguarda nello specifico anche la nostra Direzione Regionale.
Abbiamo concordato a livello nazionale il pagamento del PVR e del Set in base a principi di chiarezza,
trasparenza ed esigibilità perciò occorre che almeno i premi spesso non vengano vanificati da
provvedimenti disciplinari o da obiettivi poco comprensibili e prevedibili, come è accaduto invece
sul nostro territorio. É sbagliato pensare che i risultati si possano migliorare aumentando la spinta e
la pressione e intensificando i ritmi lavorativi e non invece attraverso un grandioso investimento
formativo motivazionale e premiante sul personale, che attenzione non sarebbe un costo ma un
investimento.
In attesa del prossimo autunno, durante il quale lo svolgimento delle trattative del prossimo CCNL
tra ABI e organizzazioni sindacali renderà chiare le vere intenzioni delle controparti in merito alla
piattaforma presentata e votata al 99% dai lavoratori, le OOSS delle Aree Roma e Lazio in coerenza
con quanto affermato si dichiarano pronte a mettere in campo azioni e strumenti perché le tutele e le
condizioni di lavoro nel nostro territorio siano garantite sempre e comunque e questo lo si potrà fare
esclusivamente trovando soluzioni concrete sui cui confrontarsi positivamente…altrimenti agiremo
di conseguenza.
Roma, 25/7/2019
FABI – FIRST/CISL –FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN
COORDINAMENTI TERRITORIALI AREA ROMA-LAZIO

ERMAM: COSI’ SI LAVORA MALE…CON LA FATICA DEL CAMBIAMENTO E IL DISORDINE

La narrazione dell’Azienda è ancora distante dalla realtà e questa situazione non può andare avanti così ancora per molto; i segnali di criticità che arrivano sempre più drammaticamente da Filiali e Uffici, e ai quali l’Azienda sembra essere sorda (o poco attenta…), devono trovare risposta positiva, con un significativo miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro: RICHIEDIAMO SOLUZIONI IMMEDIATE! Stanchezza fisica e psicologica, demoralizzazione umana e professionale, colleghe e colleghi che sono sempre più sfiancati dalle ricadute che derivano da un modello di servizio che stressa la ricerca spasmodica di risultati che vengono richiesti senza tenere conto della situazione congiunturale del momento e incuranti delle conseguenze sulle persone. La fatica, che può diventare umanamente insostenibile, di essere sottoposti a cambiamenti continui che comportano disordine e caos organizzativo, spesso senza i necessari supporti formativi…la necessità di garantire, nonostante tutte le difficoltà, il servizio e la buona relazione con i clienti… Abbiamo sottolineato come la responsabilità di questa disorganizzazione non deve ricadere sulle colleghe e i colleghi! Fino a quando i Colleghi saranno in grado di sostenere questa situazione? IL RISCHIO (O FORSE LA CERTEZZA…) è che se l’Azienda continuerà a tirare la corda questa si spezzerà.

ERMAM incontro annuale

 

 

ROMA: ASSEMBLEA DEI LAVORATORI DI BANCA PROSSIMA

In data 28 gennaio 2019 si è tenuta presso la Filiale Territoriale Lazio di Banca Prossima una coinvolgente Assemblea di tutti i lavoratori dell’Unità produttiva, assemblea che ha messo in risalto le forti criticità legali, organizzative, ed operative che da sempre hanno caratterizzato le attività della Banca nello specifico territorio.

I colleghi della Filale Territoriale Lazio di Banca Prossima, in relazione ai punti posti in evidenza, sono seriamente preoccupati per il loro futuro e auspicano le adeguate risposte da parte dell’Azienda, rimasta indifferente sino ad oggi generando una forte demotivazione e sfiducia da parte dei lavoratori minandone il senso di appartenenza, valore fondante della Banca alle sue origini.

CLICCA QUI PER LEGGERE E/O SCARICARE IL COMUNICATO UNITARIO INTEGRALE

 

IL MOLISE R-ESISTE

Ormai quasi giornalmente stiamo rilevando gli equilibrismi che l’Azienda è costretta a fare per tamponare i buchi aperti nel fragile tessuto delle Filiali molisane…..clicca sul link per leggere il comunicato delle RSA di Campobasso

Campobasso 15012019

AREE ROMA E LAZIO: TRIMESTRALE…FUORI CASA!!!!!

Si è tenuto martedì 6 novembre, congiuntamente per le Aree Roma e Lazio, l’ultimo incontro trimestrale del 2018, tra Organizzazioni Sindacali e Azienda, presenti con la Direzione Regionale, anche le funzioni delle Relazioni Industriali, del Personale e della Sicurezza.

Per esprimere il senso di disagio e insoddisfazione lasciato dall’incontro nel giudizio delle Organizzazioni Sindacali, basterebbe descrivere lo scenario “grottesco” in cui si è svolta la riunione, in quanto a causa dei lavori di ristrutturazione, non meglio precisati, che interessano il salone delle feste di Via del Corso, l’azienda ci ha ricevuti in una sala d’albergo.

E’ un fatto grave in relazione anche alle voci che abbiamo raccolto, qualora confermate, circa la destinazione del Salone ad uso “riservato”, una volta terminati i lavori.

Le assemblee, che stiamo svolgendo capillarmente nel territorio sul contratto di secondo livello, stanno dando ampio spazio alla voce delle lavoratrici e dei lavoratori che si dichiarano sempre più vessati, oppressi e mortificati nell’esercizio della propria professionalità da continue richieste di dati e numeri e di applicazione pedissequa del metodo commerciale, in maniera maniacale e indipendente dalle quotidiane condizioni di lavoro rese sempre più disagiate da carenze di organico nella rete, procedure informatiche mal funzionanti, continue richieste di assunzione di responsabilità personali in sostituzione di vuoti organizzativi. Al termine di questo ciclo di assemblee, nel mese di Dicembre in prossimità della scadenza del Contratto Nazionale prevista per fine anno, le OO.SS. si riuniranno per avviare le iniziative necessarie per migliorare il clima aziendale e restituire ai lavoratori le condizioni di benessere necessarie per il buon espletamento del proprio lavoro.

Clicca qui per visualizzare la versione integrale del comunicato

 

 

AREA ROMA: ASSEMBLEE SU CONTRATTO DI SECONDO LIVELLO E PRESSIONI COMMERCIALI

Cominciano nella nostra area le assemblee unitarie delle lavoratrici e dei lavoratori per illustrare e discutere gli accordi sulla contrattazione di secondo livello del nostro Gruppo e per confrontarci sul clima che si respira in azienda.

Verranno coinvolti tutti gli uffici e le filiali delle aziende del Gruppo  (esclusa Fideuram) presenti nell’Area Roma e quelli che seguono sono i comunicati con orari, luoghi e punti operativi convocati nelle  prime quattro giornate di assemblee.

Controllate bene qual’è la vostra assemblea e partecipate!

Assemblea 9-11 mattina

Assemblea 9 -11 pomeriggio

Assemblea 12-11mattina

Assemblea 12-11 pomeriggio

Assemblea 13-11 mattina

Assemblea 13-11 pomeriggio 

XVIII CONGRESSO CGIL: LE CANDIDATE E I CANDIDATI NELLE ASSEMBLEE DI BASE DELLE CAMERE DEL LAVORO DI ROMA

Care iscritte e cari iscritti,

come anticipatovi, a partire da domani cominceranno a svolgersi le assemblee di base, che danno inizio, nella nostra azienda, al XVIII congresso della CGIL.

Sarà molto importante da parte vostra garantire la più ampia partecipazione possibile, per sostenere le nostre candidate e i nostri canditati ad essere elette ed eletti come delegate e delegati nelle assemblee delle Camere del Lavoro, per il documento “Il lavoro è”, nel quale tutte le rappresentanti e tutti i rappresentanti della Fisac/Cgil Intesa Sanpaolo di Roma e del Lazio si riconoscono.

Vi forniamo perciò le liste delle nostre candidature, suddivise per  le diverse assemblee che si terranno nei prossimi giorni. Fate attenzione e leggete con cura, perché è anche indicato il luogo in cui  si svolgeranno le assemblee.

Clicca qui per leggere e/o scaricare le liste delle candidature e i luoghi delle assemblee

 

XVIII CONGRESSO DELLA CGIL ASSEMBLEE DI BASE

Iniziano nell’Area Roma e nell’Area Lazio le assemblee di base per il XVIII congresso della CGIL nel Gruppo Intesa Sanpaolo.

Sono 112 anni di storia di lotte e conquiste affrontate e ottenute attraverso la partecipazione democratica delle lavoratrici e dei lavoratori alla vita dell’organizzazione.

Le prime assemblee sono quelle delle filiali e degli uffici delle piazze di Roma, Guidonia, Tivoli, Pomezia, Anzio, Nettuno, Aprilia, Grottaferrata, Ciampino, Frascati, Genzano, Marino, Rocca di Papa e Velletri.

Le aziende coinvolte sono Intesa Sanpaolo, ISGS, Banca Prossima e Intesa Sanpaolo Casa.

Clicca qui per leggere e/o scaricare il calendario completo delle assemblee

X