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L’incontro trimestrale delle Aree Marche Abruzzo e Molise di venerdì 19 luglio svoltosi a Pesaro, si è aperto con una ampia e dibattuta disamina sulla situazione degli immobili  delle due aree da parte dell’Ing. Scalabrini che, nella sua esposizione, ha illustrato la consistenza del parco immobili in gestione alla struttura, relativamente alla manutenzione ordinaria (incluse le attività di controllo previste dai contratti di manutenzione) ed alla manutenzione evolutiva straordinaria.

L’Ing. Scalabrini si è poi soffermata, soprattutto, sui recenti malfunzionamenti degli  impianti di climatizzazione ricordando anche come le particolari condizioni climatiche e il repentino cambio di temperature verificatosi lo scorso giugno non ha agevolato l’applicazione delle necessarie procedure di inversione degli impianti.

Le OOSS, solo a titolo di esempio, hanno richiamato alcune delle criticità più importanti registrate, come quelle che riguardano il palazzo di Pesaro via Gagarin, relativamente al quale esiste, ormai, una vasta corrispondenza relativa alle problematiche riscontrate. Nel fabbricato, peraltro, anche gli RLS sono intervenuti più volte a monitorare una situazione spesso critica e insostenibile e che necessita di interventi non più rinviabili.

Un altro esempio piuttosto emblematico di come vanno le cose è, a nostro avviso, quanto accaduto nella filiale di Pesaro via degli Abeti. In quella filiale, dopo che l’impianto di condizionamento si è bloccato il giorno stesso dell’accensione (primi di giugno),  l’intervento di ripristino del corretto funzionamento della totalità dell’impianto è durato un mese (nello specifico una delle due macchine è stata riattivata dopo una settimana mentre l’altra dopo un mese); abbiamo ricordato (e denunciato tempo per tempo) come le condizioni climatiche all’interno della filiale fossero invivibili, con l’aria irrespirabile a causa del ricambio di aria assente e le temperature estremamente elevate, con grave disagio sia per i lavoratori che per la clientela, clientela che nella fase più critica in più casi ha abbandonato la filiale!

Noi riteniamo che, al netto degli imprevisti che possono naturalmente sempre capitare, la gestione di questo malfunzionamento sia stata disastrosa e che, pure nell’emergenza, si sarebbero potute adottare misure tali da attenuare il disagio. Misure che, invece, non sono state adottate o che sono state adottate con grande ritardo.

Appare evidente che non basta aprire un ticket e sollecitare più volte gli interventi; occorre che tutti coloro che sono preposti al superamento delle emergenze si attivino con tempestività e determinazione: UN MESE in condizioni di lavoro estreme non è tollerabile! La giustificazione del clima impazzito e degli imprevisti che possono sempre capitare non è più sufficiente quando si lasciano i lavoratori in queste condizioni!

PROBLEMATICHE DI ALCUNE FILIALI: abbiamo approfittato della presenza dell’ing. Scalabrini per richiamare l’annoso problema della Filiale Imprese di San Benedetto del Tronto derivante, probabilmente, da problemi agli scarichi fognari; ci è stato spiegato che dovrebbero partire i lavori di ristrutturazione al piano terra (da parte del condominio) e si spera che quell’intervento possa migliorare la situazione.

SPAZI LAVORATIVI ANGUSTI E RUMORE: abbiamo fatto presente come in diverse  filiali, anche oggetto di recenti interventi di restyling, gli spazi per le scrivanie e per i colleghi si siano ristretti e come il livello di rumore riscontrato sia talvolta eccessivo, soprattutto quando la filiale risulta particolarmente affollata (come nei casi di Fano e Civitanova ad esempio).

Inoltre, anche a causa della recente riportafogliazione che ha riportato nelle filiali retail parte della clientela aziende, così come nei casi di accorpamento di più filiali (come recentemente accaduto in Molise), registriamo diversi problemi di spazio per la ricezione e l’archiviazione delle pratiche, con elevati rischi di disguidi e smarrimenti della documentazione.

Ci è stato spiegato che l’ottimizzazione degli spazi va condivisa con l’Organizzazione.

Invitiamo tutte le funzioni aziendali preposte, dunque, a riflettere maggiormente sui disagi per i lavoratori che possono scaturire da determinate scelte che si effettuano in fase di progettazione di restyling delle unità lavorative.

CONCLUSIONI

Gli aspetti richiamati, fanno purtroppo parte della vita reale e non della realtà virtuale forse immaginata altrove.

Purtroppo, troppo spesso, in caso di guasti e richieste di manutenzione, ci ritroviamo a constatare lunghe attese; giudichiamo i tempi di risposta sugli interventi necessari totalmente inadeguati e spesso inefficaci.

Abbiamo chiesto una maggiore flessibilità nella gestione degli orari (oggi standardizzati) di accensione e spegnimento degli impianti, come pure  una maggiore tempestività nel mettere in atto i cambiamenti necessari ad adeguare gli impianti alla variabilità delle condizioni meteo.

Riteniamo non soddisfacenti le risposte e le giustificazioni ricevute; sia nei casi qui descritti come purtroppo in molte altre analoghe situazioni, emerge una scarsa attenzione per i disagi delle persone; noi pensiamo che queste inefficienze vadano presidiate con maggior rigore anche sostenendo, con convinzione, i necessari costi.

La disamina di tali accadimenti e la discussione su quelle che sono le condizioni di lavoro  è stata naturalmente condotta alla presenza, oltre che di Relazioni Industriali, anche delle Funzioni del Personale di BdT nonché del Direttore Commerciale; pertanto tutte queste problematiche sono, ora, note a tutti e ognuna delle parti interessate potra’ e dovra’ intervenire per quanto di propria competenza.

Pesaro, 24 luglio 2019

COORDINATORI DI AREE MARCHE ABRUZZO MOLISE FABI                FIRST CISL    FISAC CGIL     UILCA     UNISIN

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