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A seguito dell’ordinanza di rafforzamento della “Zona Arancione” che da Sabato interessa il Piemonte, abbiamo passato il week end (fino alla tarda serata di domenica) a chiedere all’azienda di estendere anche alla nostra regione i provvedimenti di turnazione in filale e gli altri apprestamenti propri delle zone ad alto rischio pandemico.

Stamattina, con tutta calma, l’azienda a fronte dell’ennesimo sollecito ci ha risposto che non ritiene di attivare i provvedimenti richiesti perché l’ordinanza della regione Piemonte tra le varie indicazioni non pone espliciti e vincolanti limiti alla mobilità.

Siamo veramente rammaricati di questa risposta. Vorremmo dire stupiti, ma ormai l’azienda sul fronte della sua assoluta insensibilità rispetto all’esigenza di tutela della salute di colleghi e clienti, purtroppo non ci stupisce più. La telenovela del plexiglas, che ha richiesto un anno di pressanti e quotidiane richieste e iniziative sindacali, ne è l’esempio più evidente.

Tra una settimana molto probabilmente saremo in zona rossa e siamo ansiosi di capire se l’azienda si inventerà qualche altra sottigliezza. Nel frattempo quanti altri colleghi e clienti si saranno infettati? E quanti di loro avrebbero potuto evitarlo? Non lo sapremo mai, perché la storia non si fa con i se, ma certo chi in azienda prende le decisioni di assumersi queste responsabilità qualche domanda dovrebbe farsela.

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