image_pdfimage_print


Nell’ambito del percorso di integrazione dell’ex Gruppo UBI nel Gruppo Intesa Sanpaolo, giovedì 7 ottobre sono stati sottoscritti alcuni ulteriori accordi in tema di previdenza complementare riguardanti l’ambito della cosiddetta “prestazione definita“: di seguito ne sintetizziamo gli aspetti principali.

Il percorso stabilito dagli accordi prevede:

  • che agli iscritti sia rivolta un’offerta, ad adesione volontaria, di “capitalizzazione individuale” ovverosia:
    • di liquidazione del capitale nel caso dei pensionati (che costituiscono la platea prevalente);
    • di trasferimento del relativo montante al Fondo a contribuzione ISP nel caso di dipendenti in servizio ed esodati;
  • il trasferimento al Fondo a prestazione definita del Gruppo ISP delle riserve matematiche relative alle posizioni che residueranno, relative a coloro che non avranno accettato l’offerta di capitalizzazione.

Le offerte (che conterranno tutti gli elementi utili che hanno portato alla loro quantificazione) saranno formulate entro i seguenti termini:

  • entro il 1° aprile 2022 per le posizioni derivanti all’ex Banca Regionale Europea;
  • entro il 1° giugno 2022 per i beneficiari della sezione a prestazione definita del Fondo BPA e del Fondo BPB.

In entrambi i casi l’accettazione da parte di ciascun beneficiario (assolutamente volontaria) sarà esercitabile entro 60 giorni dall’invio della proposta.

Con effetto:

  • dal 1° luglio 2022 per le posizioni correlate all’ex BRE,
  • dal 1° settembre 2022 per i beneficiari dei Fondi BPA e BPB,

le dotazioni patrimoniali riferite agli iscritti e ai beneficiari che non abbiano accettato l’offerta saranno trasferite al Fondo a prestazione ISP che garantirà la piena continuità delle prestazioni agli aventi diritto secondo la normativa di legge e delle regole precedentemente stabilite.

La FISAC CGIL con i suoi Rappresentanti Sindacali è come sempre a disposizione per chiarimenti.

6 ottobre 2021

X