Durante l’incontro odierno abbiamo chiesto all’azienda quali provvedimenti intenda adottare a seguito della recrudescenza della pandemia e della correlata istituzione delle zone “arancione rafforzato”.
L’azienda ha risposto che saranno adottate le modalità da zona rossa per le filiali solo se nella zona “arancione rinforzata” l’ordinanza locale prevederà la chiusura dei negozi e limitazioni alla mobilità, mentre si applicheranno le regole delle zone arancioni negli altri casi. Il che al momento significa che – in base ai provvedimenti attuali – tutte mantengono le regole da zona arancione. Ha comunque precisato che la materia è in ulteriore approfondimento.
Ha anche dichiarato che per quanto riguarda lo SW nelle sedi per il mese di marzo continuerà secondo gli standard attuali, mentre per quanto attiene alla proroga delle misure cautelari per il personale fragile si attende la definizione del quadro legislativo di riferimento, così come si attende la definizione di un quadro di settore per affrontare in modo strutturale il tema della genitorialità.
Abbiamo ribadito all’azienda la necessità di superare il modo frammentario e divisivo con cui si sta affrontando la pandemia che non solo non accenna ad arretrare, ma sembra tornare a rafforzarsi. Con il supporto della Segreteria Nazionale abbiamo chiesto l’estensione dell’uso del plexiglas (l’azienda ha almeno smentito che sia in corso la rimozione del plexiglas nelle filiali che ne sono dotate anche nelle postazioni di consulenza), la rimozione degli ostacoli di principio a un ricorso più esteso dello SW anche in rete, l’estensione delle turnazioni in presenza anche al di fuori delle zone rosse.
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per quanto riguarda il plexiglass, l’altro ieri mi sono recata in una filiale a Chieti e un collega ha detto che il plexiglass delle postazioni di consulenza non sono stati forniti dall’azienda ma addirittura sono stati messi dai dipendenti stessi. possibile? Comunque speriamo di uscirne presto.
Si, è così. E’ una delle richieste che stiamo portando avanti da parecchio tempo, con scarsi risultati. Nei fatti non c’è una normativa di sicurezza pubblica stringente che possa essere invocata a tappeto e gli interventi delle ASL sono disomogenei, poichè anche le loro indicazioni si basano sulla valutazione “caso per caso” delle singole filiali. All’inizio l’azienda non era disponibile nemmeno ai plexiglas per le postazioni più “espsote” e in più di una occasione aveva perfino richiesto la rimozione dei plexiglas procurati autonomamente dai colleghi. E’ stata una battaglia lunga per arrivare dove siamo, ovvero in una situazione comunque del tutto insoddisfacente. Proprio per qusto continuiamo con le nostrerichieste: per spostare progressivamente (e faticosamente) in alto l’asticella.
Buongiorno,
c’è qualche notizia in merito alla vaccinazione dei bancari.
Grazie
Siamo fermi alla richiesta avanzata a inizio gennaio congiuntamente tra Sindacati e ABI al Governo (precedente, ma vale anche per l’attuale) di inserimento dei bancari tra le catogorie professionali a cui somministrare prioritariamente i vaccini. Richiesta al momento senza risposta.
Buona giornata.