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Mentre negli Stati Uniti le due banche più grandi, JP Morgan Chase e Bank of America, puntano ad aumentare la loro presenza fisica sul territorio, in Italia il sistema bancario, nonostante gli utili stratosferici, continua nel processo di demolizione della rete fisica a favore del digitale, con tutte le conseguenze negative, derivanti dalla riduzione di un servizio pubblico essenziale, in molti territori del nostro Paese.

All’interno del Gruppo, oltre alla previsione di chiusura di oltre mille filiali nel corso del piano industriale, il tentativo più clamoroso è stato quello del trasferimento forzato dei clienti a Isybank. L’Antitrust, dopo una valanga di esposti, ha obbligato ISP a fare una maldestra retromarcia chiarendo che un trasferimento di questo tipo non può prescindere dal consenso esplicito del cliente.

L’AGCM ha qualificato l’operazione Intesa Sanpaolo – Isybank come “aggressiva” e “carente dal punto di vista della diligenza professionale”.

Questo prevedibile passo falso dell’Azienda ha portato maggiori e nuovi carichi di lavoro come ad esempio l’ampliamento della task force dei colleghi della rete a supporto dell’operazione di passaggio dei clienti ad Isybank.

Nonostante un numero di adesioni dei clienti decisamente inferiori alle aspettative della Banca, l’obiettivo resta, comunque, quello di proseguire con una massiccia riduzione del personale nelle filiali fisiche con la successiva e conseguente chiusura di molti sportelli (che quest’anno saranno ben 350!!!) con gli accorpamenti concentrati nel prossimo autunno.

Ecco quindi la partenza, sin dall’inizio dell’anno, di una campagna destinata a rinforzare le Filiali Digitali a spese delle filiali tradizionali, con colloqui orientati a presentare questa nuova modalità lavorativa, in cui lavoratrici e lavoratori vedono un salvagente dallo stress quotidiano derivante da una richiesta di produttività sempre più esasperata.

Il lavoro in Filiale Digitale si svolge sulla base di turni che coprono una fascia oraria giornaliera più ampia della rete fisica, dalle 6:48 alle 22:00, e include anche il sabato. Il ricorso al lavoro agile è una modalità consolidata ma, al momento, è presente solo una sede  in Liguria e, in attesa di nuove aperture, si deve far riferimento ai limiti presenti negli accordi su mobilità e lavoro flessibile.

Invitiamo le colleghe e i colleghi a riflettere attentamente su questa possibilità e vi invitiamo a confrontarvi con i rappresentanti sindacali per cercare di analizzare al meglio pregi e difetti di questa modalità lavorativa che si sta diffondendo nei territori.

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