Oggi abbiamo rappresentato all’Azienda le problematiche che rendono sempre più pesante il clima aziendale chiedendo l’avvio di un percorso di confronto.
Nel dettaglio:
- PVR/SET – Richiediamo l’avvio immediato della negoziazione, rivendicando l’aumento dell’importo anche alla luce degli ottimi risultati di bilancio e una semplificazione dei criteri. Il SET va esteso anche alla FOL.
- ATTIVAZIONE IMMEDIATA DELLE ASSUNZIONI INDIRIZZATE A SOSTEGNO DELLA RETE per un ritorno alla normalità e per assicurare un buon livello di servizio alla clientela. Gli organici sono insufficienti con conseguenti carichi di lavoro eccessivi e portafogli ingestibili. Le difficoltà nella copertura dei turni e concessioni/rinnovi di part time richiedono una revisione degli orari di servizio alla clientela.Su FOL e PULSE chiediamo un intervento sugli organici e formativo finalizzato ad ottenere una turnazione sostenibile e una gestione attenta del personale alle esigenze di conciliazione tempi di vita-lavoro.
- NRI – È ben noto l’abnorme ricorso al fenomeno che è inaccettabile: il lavoro straordinario va regolarmente retribuito!
- PRESSIONI COMMERCIALI – Continuano a pervenire segnalazioni di pressioni e richieste di reportistica non previste dai vigenti accordi. Abbiamo richiesto una verifica delle risultanze dei Team Work realizzati in alcune Direzioni Regionali.
- FORMAZIONE – Deve essere esigibile e fruibile anche in modalità flessibile da casa in orario di lavoro.
- RUOLI E PERCORSI – In stretta sinergia con la contrattazione nazionale vanno individuate soluzioni per la salvaguardia del riconoscimento delle indennità di ruolo: la valorizzazione delle professionalità e dell’impegno deve essere anche un obiettivo aziendale!Riconoscimento degli automatismi economici/inquadramenti ancora in sospeso per i colleghi ex Banche Venete e sistemazione della vicenda “Banca ore ex Banche Venete”.
- PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI – È inaccettabile che l’Azienda richieda in modo ricorrente la refusione del danno anche in assenza di dolo e colpa grave.
- CHIUSURE OBBLIGATORIE FILIALI E UFFICI – Dalla sperimentazione dello scorso anno si è giunti ad un allargamento del fenomeno con impatto negativo sui carichi di lavoro delle filiali retail e imprese rimaste aperte. È necessario che la Banca riconsideri la scelta fatta, peraltro mai condivisa con le OO.SS..
- FONDO SANITARIO – Devono proseguire gli incontri finalizzati alla salvaguardia della sostenibilità a lungo termine di questo importante pilastro del nostro welfare di Gruppo. In questa occasione abbiamo chiesto un aumento della contribuzione aziendale.
Abbiamo ribadito inoltre la necessità di un preventivo coinvolgimento delle OO.SS. sulle ricorrenti riorganizzazioni, razionalizzazioni, “affinamenti” del modello di servizio, in quanto le scelte aziendali ricadono sempre sul personale.
Già dalla settimana prossima inizierà il confronto sul PVR.
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si, “continuano a pervenire segnalazioni di pressioni”, questo succede però da parecchi anni e, a quanto pare, non si sono ancora trovate contromisure per frenare il fenomeno. Per me è inaccettabile sentirne parlare un giorno si e l’altro anche e constatare che non c’è soluzione, forse è meglio dimenticare l’argomento nelle prossime informative…..
Se un problema continua a presentarsi, la soluzione non può essere quella di rimuoverlo. Per contro, allo stesso modo, non ci si può aspettare che una normativa – qualsiasi normativa – sia in grado di per sé di cancellare del tutto e irreversibilmente le pressioni commerciali da un’azienda commerciale. Sarebbe come aspettarsi che leggi – magari sempre più dure e perentorie – contro il furto cancellino definitivamente questo reato rendendo inutile polizia, giudici, controllo sociale, condivisione culturale dell’immoralità degli atti delinquenziali e – soprattutto – efficaci e costanti tutele individuali quali chiudere la porta (magari dotata di una buona serratura) quando si esce di casa.
Le pressioni commerciali esistono in quanto violazione di una serie di regole e accordi che già esistono a loro volta. Tali regole e accordi, come ogni prodotto dell’attività umana, sono perfettibili e devono costantemente essere valutate nella loro efficacia e riviste di conseguenza. Ma tutto ciò non può in alcun modo sostituire le attività a supporto di tali regole, ovvero la costante denuncia dei comportamenti difformi (per questo le nostre informative riprendono così spesso il tema: per ricordare che si tratta di violazioni e non di comportamenti accettati), gli interventi di prevenzione e repressione sui casi specifici a cura del sindacato che è sempre disponibile a intervenire concretamente nei luoghi in cui le violazioni si manifestano, le iniziative di autotutela che nel caso di specie significano procedere con il coinvolgimento delle proprie rappresentanze sindacali ogni volta che si subisce (o anche solo si viene a conoscenza) di comportamenti e attività indebite da parte di rappresentanti aziendali.
nel confronto non crediate sia opportuno parlare anche dei dipendenti ex venete che, alla pari degli altri colleghi, partecipano ai risultati aziendali? Grazie
Nel documento si fa esplicito riferimento (per due temi) ai colleghi delle ex Venete.
Tutto tace in merito alle graduatorie esodi/pensionamenti di cui all’Accordo del 29 Maggio?
Si. L’incontro di verifica è previsto entro settembre, fatto salvo il preventivo completamento della certificazione dei requisiti INPS di tutte le domande pervenute.
… e fatto salvo il mantenimento di quota 100 così com’è, o no?
In realtà no. O almeno no rispetto all’esodo. Per l’accesso all’esodo si fa riferimento esclusivamente alle norme del pensionamento “ordinario” (diritto per “Anticipata” o per “Vecchiaia”): la maturazione del diritto attraverso “Quota 100” non dà diritto all’accesso all’esodo. “Quota 100” è valida unicamente ai fini dell’incentivazione al pensionamento diretto, senza transitare dall’esodo.
Grazie ma era già sottinteso nella mia domanda,che chiaramente faceva riferimento alla sorte di quanto previsto dall’Accordo in caso di sospensioni o modifiche dei parametri attuali di quota 100.