Archivio Delegazioni Trattanti Unitarie

Un primo positivo accordo dopo il forte mandato ricevuto dalle assemblee: il diritto alla formazione flessibile passa a 8 giorni per tutti i colleghi

In data odierna abbiamo sottoscritto un accordo che finalmente innalza a otto le giornate di Formazione Flessibile che tutte le colleghe e i colleghi potranno fruire annualmente come diritto individuale con le stesse regole di garanzia di erogazione del servizio alla clientela già in essere.

Riteniamo che questo incremento dei diritti individuali e certi, riferiti alla Formazione, rappresenti una prima concreta risposta alle istanze emerse nel percorso assembleare svolto nelle scorse settimane e a quanto chiesto dalle Organizzazioni Sindacali in trattativa.

Ovviamente per il Sindacato questo è solo un primissimo passo e il nostro impegno rimane, ed anzi è rafforzato, nel continuare ad affrontare tempo per tempo al tavolo di trattativa tutti i temi discussi nelle assemblee per cercare le soluzioni più soddisfacenti per tutti i colleghi.

qui il comunicato in pdf

.

Revoca mandato di rappresentanza ad Abi: l’azienda rassicura sulla volontà di firmare il nuovo CCNL

Lunedì 6 marzo si è svolto l’incontro che unitariamente avevamo richiesto all’azienda per ottenere i necessari chiarimenti in merito alla scelta di ritirare la delega di rappresentanza sindacale ad Abi, pur continuando a rimanervi iscritta.

L’azienda ha dichiarato che il Contratto nazionale è fondamentale ed è la “Costituzione” del Rapporto di lavoro. Ha affermato la propria volontà di firmare il Contratto nazionale e che sarà a fianco di ABI per questo motivo.

Ha inoltre dichiarato che la revoca attiene unicamente ai rapporti con ABI e nulla c’entra con i rapporti con le Organizzazioni sindacali ed il CCNL, per questo che ha chiesto ad ABI di partecipare agli incontri per il rinnovo.

Nel prendere atto del chiarimento, come organizzazioni sindacali abbiamo ribadito che il CCNL è sempre stato e continua ad essere “centrale”, avendo consentito di gestire nel tempo i cambiamenti del settore senza pregiudicare i diritti dei lavoratori. È del tutto evidente la sua importanza, in questa fase di rinnovo che dovrà affrontare nuovi e profondi cambiamenti.

La decisione di ISP ha creato forte preoccupazione fra i colleghi e per questo motivo abbiamo ribadito all’azienda che seguiremo attentamente tutti i passaggi riguardanti il rinnovo del CCNL congiuntamente con le Segreterie Nazionali.

qui il documento in pdf

.

Forte preoccupazione per la revoca di ISP al mandato ABI: richiesto incontro di chiarimento

Alla luce della decisione di Intesa Sanpaolo di revocare il mandato di rappresentanza sindacale ad ABI, che ha suscitato forte preoccupazione fra le colleghe ed i colleghi, come Delegazioni di Gruppo abbiamo sollecitato all’Azienda un incontro urgente, da tenersi al più tardi entro la giornata di lunedì 6 marzo.

Richiederemo tutti i necessari chiarimenti sul significato concreto di questa iniziativa e le necessarie garanzie sul mantenimento della centralità del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, tanto più nel delicato momento del suo rinnovo.

La questione è assolutamente prioritaria e, anche alla luce degli esiti dell’incontro e in pieno raccordo con le Segreterie Nazionali, verranno valutate tutte le iniziative necessarie per garantire a colleghe e colleghi il pieno rispetto dei loro diritti.

qui il documento in pdf

.

ASSEMBLEE GRUPPO ISP: GRANDE PARTECIPAZIONE E VOGLIA DI CONFRONTO

È partito in tutta Italia l’importante momento di dialogo e coinvolgimento con le colleghe ed i colleghi del Gruppo ISP.

Già dalle prime assemblee riscontriamo una grande partecipazione di chi vuole comprendere la situazione nel nostro Gruppo, anche alla luce del mancato accordo sulla nuova “organizzazione del lavoro – Smart Working”, e confrontarsi sui principali problemi che quotidianamente sono vissuti in azienda.

Invitiamo pertanto tutte le colleghe e i colleghi a continuare ad assicurare l’ampia e attenta partecipazione, tempo per tempo, per dare un forte mandato alle Organizzazioni Sindacali con lo scopo di raccogliere e coordinare le più opportune iniziative.

Milano, 27 febbraio 2023 

Delegazioni Trattanti Gruppo Intesa Sanpaolo
FABI – FIRST/CISL FISAC/CGIL – UILCA UNISIN

Diffida all’azienda sulla cancellazione del diritto di opzione per i futuri Lavoratori Misti

La settimana scorsa le Segreterie di Gruppo Unitarie hanno inviato una lettera di diffida all’azienda rispetto alla disdetta unilaterale dell’accordo sul Contratto Misto.

La lettera, di natura legale, ha lo scopo di diffidare l’azienda dall’applicare ai futuri assunti il Contratto Misto senza una regolamentazione condivisa che mantenga la parte costitutiva fondamentale del Contratto (il diritto di opzione individuale dopo due anni). Evidenzia inoltre i temi irrisolti da sempre rispetto al Contratto Misto in generale, a partire dal riconoscimento di una reale negoziazione sugli aspetti del lavoro autonomo, come più volte denunciato dalla Fisac.

Nel ribadire che la nostra priorità è non lasciare sole le Lavoratrici e i Lavoratori Misti attuali e futuri e anzi essere costantemente al loro fianco per tutelarli collettivamente e individualmente, vi forniamo il testo della diffida legale.

L’AZIENDA DISDETTA L’ACCORDO SUI CONTRATTI MISTI E CONTINUA LA SUA “GESTIONE UNILATERALE”

Nei giorni scorsi l’azienda, facendo seguito alla lettera di disdetta degli accordi in tema di contratto misto inviata alle Organizzazioni sindacali a dicembre e pur confermando a parole “la disponibilità ad avviare un confronto finalizzato a raggiungere un nuovo accordo volto a ridefinire la materia in questione”, di fatto ha sottratto a qualsiasi prospettiva di reale confronto la materia.

La condotta adottata in questa circostanza dall’azienda conferma un approccio della controparte sempre più teso a una gestione unilaterale, e il ruolo previsto per il Sindacato dovrebbe essere quello di avallare le scelte già prese, senza poter significativamente e realmente incidervi.

Click qui per il testo completo del comunicato

 

AL VIA LE ASSEMBLEE NEL GRUPPO ISP

Nei prossimi giorni prenderà avvio, su tutto il territorio nazionale, una importante tornata assembleare nella quale ci proponiamo di coinvolgere tutte le colleghe e i colleghi del Gruppo ISP.

Sarà l’occasione per fare il punto sulla situazione attuale nel Gruppo dopo la lunga interruzione determinata dall’emergenza pandemica Covid-19.

L’esito non positivo del lungo confronto sul nuovo modello organizzativo, in cui, a causa dell’indisponibilità aziendale, non si sono realizzate le condizioni per poter giungere un accordo, sarà solo uno degli argomenti che ci proponiamo di affrontare, insieme alle innumerevoli questioni e problemi che interessano le lavoratrici e i lavoratori del Gruppo: dalle carenze di organico, alle pressioni commerciali e al clima aziendale, dal rispetto dell’orario di lavoro e del diritto alla disconnessione, ai contratti misti, dall’incremento del valore del buono pasto, al riconoscimento dei percorsi professionali, per citarne solo alcuni.

Le assemblee hanno l’obiettivo, attraverso la partecipazione, il dialogo e il contributo di tutti le colleghe e i colleghi, di rafforzare il tavolo negoziale, riaffermando il valore della contrattazione collettiva, che ha la sua massima espressione nel CCNL.

In base all’andamento delle assemblee e in assenza di risposte concrete dell’azienda, valuteremo tutte le possibili iniziative, inclusa l’ipotesi di apertura di una fase vertenziale.

Raccomandiamo fin d’ora a colleghe e colleghi un’ampia partecipazione, affinché si possa dimostrare con i fatti il rifiuto e il contrasto a una gestione che da parte dell’azienda è sempre più unilaterale e discrezionale, e rivela l’obiettivo di indebolire l’azione collettiva del Sindacato e di dividere le lavoratrici e i lavoratori, rendendoli più deboli e più soli.

Per favorire la partecipazione, alcune assemblee si svolgeranno in modalità mista: in questi casi il collegamento è utile che venga effettuato tramite strumenti (smartphone, pc) non aziendali (per le assemblee esclusivamente da remoto i dispositivi aziendali saranno invece utilizzabili). Con la definizione del calendario saranno precisate, caso per caso, le modalità.

qui il documento in pdf

.

“PRESSING” AZIENDALE SULLO SW: E LA VOLONTARIETÀ?

Come noto, la trattativa sui temi della nuova organizzazione del lavoro correlata al Piano Impresa 2022-2025, protrattasi per oltre 5 mesi, si è conclusa senza un accordo fra l’azienda e le OO.SS..
.
Ricordiamo le nostre principali richieste:
− garanzia di accesso e di effettiva possibilità di fruizione dello Smart working e delle varie forme di
flessibilità (tra cui il 4×9) a tutto il personale, incluse/i colleghe/i di filiale;
− il rispetto delle previsioni del CCNL con riferimento allo Smart Working e alle altre forme di
flessibilità proposte dall’azienda;
− mantenimento di una postazione di lavoro sempre disponibile;
− misure organizzative che permettano una reale disconnessione fuori dal proprio orario di lavoro;
− aumento del buono pasto a 8 euro a favore di tutto il personale;
− per chi opera in Smart Working, erogazione piena del buono pasto, indennizzi per le spese
energetiche e di connessione, nonché un contributo per l’allestimento della postazione di lavoro;
− incremento delle indennità di turno oltre il CCNL in particolare per chi lavora in orari disagiati.
.
Nel corso di tutta la trattativa abbiamo dichiarato alla banca che per le OO.SS. era irrinunciabile il
rispetto delle previsioni contenute nel CCNL, DICHIARANDO “INACCETTABILI EVENTUALI SOLUZIONI
UNILATERALI SENZA IL RISPETTO DELLE STESSE”.
.
Inoltre, al termine del confronto, ci siamo impegnati a verificare passo dopo passo le modalità con
le quali l’azienda si sarebbe eventualmente attivata, per verificare la coerenza delle iniziative
aziendali rispetto al Contratto nazionale e alle effettive esigenze di colleghe/i.
.
Dal giorno successivo al termine della trattativa (il 15 dicembre) l’azienda ha invitato i colleghi a
sottoscrivere Contratti individuali con gli stessi contenuti che come Organizzazioni sindacali avevamo
respinto in sede di trattativa.
Più colleghi ci segnalano un vero e proprio “pressing”, realizzato anche attraverso continue riunioni/
inviti in cui qualche responsabile particolarmente zelante sollecita la firma sull’accordo individuale, in
contrasto con l’impegno più volte assunto dalla banca di garantire la volontarietà dello SW.
.
Su temi che hanno un forte impatto sulla vita delle persone e sul rispetto del CCNL occorrerebbero
maggiore cautela e un’informazione più chiara e completa per garantire a ciascuna/un collega
massima consapevolezza e serenità nella scelta.
ASSEMBLEE PER TUTTI I COLLEGHI E LE COLLEGHE
Ricordando che non vi è una scadenza imminente per la sottoscrizione (lo stesso termine del 31
gennaio non è tassativo) invitiamo colleghe/i a partecipare alle ASSEMBLEE che organizzeremo a
partire dalla metà di gennaio per ascoltare le posizioni delle ORGANIZZAZIONI SINDACALI, oltre che
ad un ampio confronto e approfondimento anche su altri temi.

QUI IL COMUNICATO UNITARIO IN PDF

TRATTATIVA SMART WORKING E NUOVA ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO: NESSUN ACCORDO

Le richieste delle Organizzazioni Sindacali relative agli importantissimi temi dello Smart Working, degli orari di lavoro e delle connesse rivendicazioni economiche purtroppo hanno trovato chiusura da parte dell’Azienda. In particolare la Banca al momento non è stata disponibile a:

  • estendere lo Smart Working e il 4×9, nemmeno con le necessarie modulazioni, a tutti i Colleghi della Rete Filiali;
  • individuare strumenti tecnici che permettano una reale disconnessione al termine del proprio orario di lavoro;
  • incrementare per tutti il valore del Buono pasto;
  • riconoscere il Buono pasto intero per le giornate di Smart Working;
  • riconoscere gli indennizzi per le spese energetiche e di connessione, oltre ad un contributo per l’allestimento della postazione di lavoro.

Nonostante cinque mesi di trattativa e alcuni passi in avanti, queste chiusure, incomprensibili visto il più che positivo andamento e l’organizzazione della Banca, non hanno permesso la sottoscrizione di un accordo.

L’Azienda si è voluta tenere la totale discrezionalità nelle concessioni dello Smart Working e della settimana 4×9 ed ha comunque dichiarato di voler proseguire unilateralmente nella realizzazione della nuova organizzazione del lavoro. Ricordiamo che lo Smart Working e le flessibilità di orario sono un tema che riguarda l’intero settore del Credito e che il nostro Contratto nazionale è in fase di rinnovo visto che è in scadenza a fine anno.

Come sempre la centralità del CCNL è fondamentale e a tal fine verificheremo passo dopo passo le modalità con le quali l’Azienda si attiverà unilateralmente perché ogni soluzione diversa dalle previsioni del CCNL è inaccettabile! Seguiranno altre comunicazioni delle Organizzazioni Sindacali.

qui il documento in pdf

Importante accordo: ottenuta l’erogazione di 500€

Dopo una complessa trattativa è stato sottoscritto l’accordo che prevede l’erogazione straordinaria ed aggiuntiva di 500 euro che avevamo richiesto.

Questa somma beneficerà della normativa sui fringe benefit, per cui a fronte di bollette relative a luce, acqua e gas non vi sarà alcuna tassazione e contribuzione previdenziale. Per ottenere tale detassazione dovrà essere prodotta entro il 9/12/22 una apposita autocertificazione (le istruzioni operative saranno predisposte e comunicate dall’azienda).

L’erogazione avverrà con il cedolino del 20 dicembre e ne beneficeranno tutti i colleghi delle Aree Professionali e i Quadri Direttivi.

Alla luce delle attuali disposizioni di legge sarà inoltre possibile recuperare, con le medesime modalità di autocertificazione, la tassazione applicata alla precedente erogazione aziendale avvenuta a settembre.

Inoltre, in recepimento all’ultimo decreto che ha innalzato il limite a 3.000 euro, abbiamo chiesto l’adeguamento delle piattaforme aziendali welfare per l’acquisto di buoni spesa/carburante ai nuovi limiti fringe benefit, perché attualmente ancora fermi a 258 euro. L’azienda ci ha precisato che (in particolare a causa dell’orizzonte temporale limitato) sussistono problemi tecnici che impediscono tale adeguamento, ma da parte nostra continuiamo ad auspicare che possa essere individuata una soluzione che accolga (anche sotto questo aspetto) le aspettative dei colleghi.

Consideriamo con soddisfazione il risultato di questa trattativa che rappresenta un riconoscimento per l’impegno profuso dalle lavoratrici e dai lavoratori del Gruppo ISP.

qui il documento in pdf

RUOLI FILIALE DIGITALE SITUAZIONE INACCETTABILE, GLI ACCORDI SINDACALI VANNO APPLICATI!

Da mesi abbiamo evidenziato all’Azienda la mancata corresponsione delle indennità di ruolo ai Gestori, Coordinatori e Direttori entrati in percorso nel 2022.

La Banca solo oggi ha dichiarato che non intende applicare l’accordo vigente, continuando a non dare corso al pagamento delle indennità e al riconoscimento dei consolidamenti.

Riteniamo l’atteggiamento aziendale inaccettabile, l’accordo in essere è valido e deve essere rispettato.

Consapevoli delle modifiche organizzative in atto nella Filiale Digitale riteniamo necessario un confronto al fine di tutelare e valorizzare l’impegno e la professionalità delle Colleghe e dei Colleghi.

qui il documento in pdf

RICHIESTO UN RICONOSCIMENTO ECONOMICO PER TUTTI

In occasione dell’incontro odierno abbiamo avanzato all’Azienda la richiesta di un riconoscimento economico una tantum per tutti i Colleghi almeno pari, e in aggiunta, a quello di 500 euro già erogato a settembre.

Alla luce del decreto “Aiuti Quater” che innalza fino a 3.000 euro la defiscalizzazione delle somme erogate nel 2022 a titolo di fringe benefit, tale erogazione potrebbe beneficiare di esenzione fiscale, sia per i Colleghi che per l’Azienda, se finalizzata al rimborso delle bollette di luce, acqua e gas.

L’accoglimento della nostra richiesta rappresenterebbe un segnale concreto di attenzione alle Lavoratrici e ai Lavoratori considerati gli ottimi risultati del Gruppo conseguiti grazie al loro impegno e alla loro professionalità.

qui il documento in pdf

FRINGE BENEFIT, TASSAZIONE MUTUI E PRESTITI AGEVOLATI: I COLLEGHI ATTENDONO UNA RISPOSTA!

Com’è noto con il D.L. 9 agosto 2022, n.115 (Aiuti bis) la soglia defiscalizzata dei fringe benefit passa da 258,23 a 600 euro.

I fringe benefit sono quei beni e servizi erogati dalla Banca nell’ambito del welfare aziendale che rientrano nell’art. 51 del TUIR e che godono di agevolazioni fiscali, ad esempio:

  • Buoni carburante e buoni spesa (voucher)
  • Interessi su mutui e prestiti a tasso agevolato
  • Foresterie e auto aziendali…

Il rialzo del tasso BCE di questi ultimi mesi comporta che in caso di finanziamenti erogati ai dipendenti a tassi inferiori al MRO, venga assoggettata a trattenuta previdenziale e fiscale la metà della differenza fra gli interessi pagati e quelli calcolati in base al MRO.

La peculiarità del suddetto decreto è che tra i fringe benefit per l’anno 2022 possono rientrano anche le somme erogate o rimborsate ai lavoratori dipendenti per il pagamento dell’energia elettrica, del gas e dell’acqua.

In questi mesi abbiamo sollecitato più volte l’Azienda affinché si attivasse con l’Agenzia delle Entrate perché anche la liberalità di 500 euro erogata da ISP il 9 settembre potesse rientrare nelle agevolazioni previste dal decreto: ieri l’Azienda ha confermato che a breve pubblicherà le istruzioni operative per consentire ai Colleghi, tramite la presentazione di un’autocertificazione relativa alle proprie spese delle bollette luce/gas/acqua, di beneficiare delle agevolazioni fiscali.

L’Agenzia delle Entrate ha però confermato in una sua recente circolare che, in caso di superamento della soglia di 600 euro annui di fringe benefit, la tassazione ordinaria sarà applicata sull’intera somma.

Sulla base di quanto sopra si potranno determinare impatti negativi nel cedolino di dicembre (conguaglio), pertanto consigliamo a tutti i colleghi che hanno stipulato mutui agevolati a tassi notevolmente inferiori agli attuali tassi BCE di prestare molta attenzione nella fruizione dei beni e di tutti i voucher e servizi che rientrano nell’Art. 51 comma 3.

Ricordiamo invece che non ci sono impatti fiscali per i rimborsi delle spese effettuate tramite il Conto Sociale e la Gestione Premi Welfare ex UBI.

Abbiamo sollecitato la banca affinche chiarisca quanto prima la situazione per permettere ai colleghi una scelta consapevole valorizzando le opportunità messe a disposizione dalla fiscalità.

Abbiamo inoltre chiesto di prorogare oltre il 30 novembre la chiusura della procedura “gestione premi welfare ex Ubi”.

Le recenti notizie relative al dl “Aiuti Quater” riportano che il limite per i fringe benefit nel 2022 passerebbe da 600 a 3.000 euro, ciò potrebbe apportare ulteriori benefici a favore dei lavoratori.

Sarà nostra cura aggiornarvi.

 

Milano, 11 novembre 2022

Delegazioni Trattanti Gruppo Intesa Sanpaolo
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

 

“EVOLUZIONE DEL MODELLO ORGANIZZATIVO” – RIPRENDE LA TRATTATIVA, POSIZIONI ANCORA DISTANTI!

Questa settimana è ripresa la trattativa con l’Azienda sull’”Evoluzione del modello organizzativo”, nel corso della quale stiamo affrontando i principali temi dello smart working, della disconnessione, del buono pasto, degli indennizzi economici e del 4×9.

Sulla base delle richieste avanzate dal tavolo unitario l’Azienda ha elaborato una nuova proposta, che stiamo approfondendo.

Al momento le posizioni sono ancora distanti, la trattativa proseguirà nelle prossime settimane.

Milano, 11 novembre 2022

Delegazioni Trattanti Gruppo Intesa Sanpaolo
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

BANCA DEL TEMPO: C’E’ BISOGNO DI TUTTI!

La Banca del Tempo è uno strumento di solidarietà introdotto sin dal 2015 dalla Contrattazione di Secondo Livello, alimentato da:

  • donazioni annue dei Colleghi (ad agosto 2022 6.700 ore);
  • versamento aggiuntivo da parte della Banca pari a quanto donato dai Colleghi (ad agosto 2022 6.700 ore):
  • dotazione annuale aziendale (65.000 ore).

In questo momento la Banca del Tempo ha bisogno del nostro contributo per continuare ad aiutare le Colleghe e i Colleghi che hanno necessità di tempo donato.

Il totale delle ore versate nel 2022 non è sufficiente a soddisfare le richieste avanzate dai Colleghi.

Ricordiamo che tutte le ore di banca ore in scadenza – compresa quella con scadenza 30 mesi anche qualora non sia stato richiesta la pianificazione da parte della Banca – il PCR ecc. se non fruiti entro i termini non vengono riversati automaticamente nella Banca del Tempo e rischiano di essere persi inutilmente!

SERVE IL CONTRIBUTO DI TUTTI, DONIAMO ANCHE SOLO UN QUARTO D’ORA DEL NOSTRO TEMPO E LA BANCA FARA’ ALTRETTANTO!

AUSPICHIAMO CHE L’AZIENDA CHE SI PROPONE ATTENTA ALLE ESIGENZE DEI COLLEGHI FINANZI ULTERIORMENTE LA BANCA DEL TEMPO

 PER DONARE CLICCA QUI ->  DONA ORA 

Percorso: #People Servizi amministrativi>Consuntivazione presenze e assenze>Ferie e Permessi residui>Donazioni banca del tempo

 

qui il documento in pdf

.

GENITORIALITA’: ESTENSIONE DEI BENEFICI AI FIGLI MINORI IN AFFIDAMENTO TEMPORANEO

Oggi abbiamo sottoscritto tre accordi per adeguare i trattamenti riferiti alla genitorialità alle previsioni del DLgs 105 del 30/06/22 e nel contempo abbiamo ottenuto l’estensione delle tutele welfare ai figli minori in affidamento temporaneo.

Gli accordi prevedono fin da subito l’estensione fino al dodicesimo anno di età dei:

  • permessi non retribuiti per malattia figlio;
  • aspettativa aziendale non retribuita per puerperio;
  • permessi per nascita figli, relativamente agli ulteriori 10 giorni del congedo parentale per i padri, una volta esaurito quello di legge.

Il congedo straordinario (10gg), previsto a favore dei padri in occasione della nascita del figlio, è ora fruibile dai 2 mesi precedenti fino ai 5 mesi successivi la data del parto; tale permesso è utilizzabile anche dai padri affidatari.

L’ulteriore congedo straordinario facoltativo (max 7 mesi) per i padri -anche affidatari- è richiedibile entro il compimento del dodicesimo anno di vita del minore.

Dal 1° gennaio 2023 il Contributo Welfare Figli e il Bonus Nascita Figlio sono previsti anche per i minori in affidamento temporaneo che risultino fiscalmente a carico del dipendente.

Da gennaio 2023 sarà possibile iscrivere al Fondo Sanitario di Gruppo anche i minori che sono in affidamento temporaneo da almeno 24 mesi.

Sempre dal 1 gennaio 2023 si potranno iscrivere anche ad ALI i figli minori in affidamento temporaneo.

Riteniamo importanti questi accordi in quanto l’estensione del Welfare di Gruppo rappresenta un ulteriore tassello nel percorso di inclusione.

qui il documento in pdf

LE TRATTATIVE SI FANNO IN AZIENDA NON SUI GIORNALI: SERVE UN CAMBIO DI ATTEGGIAMENTO!

Il nostro CCNL da anni definisce il 4×9 (prestazione lavorativa settimanale articolata su 9 ore per 4 giornate lavorative a parità di stipendio) per tutte le Lavoratrici e i Lavoratori del nostro settore ma la Banca non l’ha mai voluto utilizzare.

Il 4×9 è solo una parte della complessa trattativa in corso ma è importante chiarire che l’Azienda – nella sua proposta – ne limita la fruizione escludendo a priori l’applicazione per i Colleghi della Rete e per quelli operanti in turni.

L’impostazione aziendale è inaccettabile perché:

  • crea ulteriori differenze tra i Colleghi di Rete e quelli di Governance;
  • il 4×9, come il lavoro flessibile, sono modalità lavorative compatibili con l’attività delle filiali, se non già da oggi potranno esserlo nell’immediato futuro in tutte le realtà e comunque, essendo volontarie e prevedendo una valutazione aziendale ad hoc per ogni singola richiesta, non giustifica l’esclusione a priori di alcune categorie professionali!
  • In una platea di oltre 70mila persone non si devono introdurre elementi divisi ma lavorare per l’inclusione, ferma la specificità delle varie attività.

Attribuire al Sindacato posizioni fuorvianti e non veritiere, come si è purtroppo letto, crea confusione e complica ulteriormente una trattativa già di per sé difficile e complessa.
Ribadiamo quindi all’Azienda alcune delle nostre richieste:

  • garantire una fruizione concreta dello Smart Working per tutti i comparti della Banca;
  • individuare strumenti tecnici che permettano una reale disconnessione al termine del proprio orario di lavoro;
  • l’erogazione piena del buono pasto anche per tutte le giornate lavorate in Smart Working e il riconoscimento di indennizzi per le spese energetiche e di connessione, oltre ad un contributo per l’allestimento della postazione di lavoro.

Il perdurare delle rigidità aziendali, unitamente ad una escalation mediatica che va anche al di fuori del nostro settore, rischia di pregiudicare l’esito della trattativa.

Come Organizzazioni Sindacali svolgeremo tutti gli approfondimenti e le verifiche, anche di natura legale, per il tempo necessario ad individuare le soluzioni migliori per tutti i Colleghi del Gruppo.

Senza un cambio radicale di atteggiamento nella trattativa da parte della Banca non si giungerà a nessun accordo perché solo un buon accordo, frutto della contrattazione collettiva, può garantire diritti realmente esigibili per tutte le Lavoratrici e i Lavoratori.

qui il comunicato il pdf

SMART WORKING: PER UN ACCORDO SERVE UN CAMBIO DI PASSO AZIENDALE!

L’Azienda negli ultimi incontri si è limitata a riproporre le sue posizioni senza alcuna apertura nei confronti delle nostre richieste, pertanto oggi le Delegazioni Sindacali hanno dichiarato che in assenza di un cambio di passo l’esito della trattativa rischia di essere compromesso.

La posizione aziendale di chiusura nei confronti delle richieste sindacali conferma l’impressione iniziale di un’Azienda che interpreta lo Smart Working unicamente come uno strumento discrezionale di riduzione dei costi e di pianificazione organizzativa, che non tiene conto delle esigenze di tutte le Colleghe e i Colleghi.

Prima di entrare nei dettagli dei singoli aspetti è necessario che l’Azienda modifichi decisamente la sua posizione a partire da questi temi principali:

  • garantire una fruizione concreta e non simbolica dello Smart Working per tutti, inclusi i colleghi della Rete anche per ridurre le distanze tra i diversi comparti della Banca;
  • individuare strumenti tecnici che permettano una reale disconnessione al termine del proprio orario di lavoro;
  • l’erogazione piena del buono pasto per tutte le giornate lavorate in Smart Working e il riconoscimento di indennizzi per le spese energetiche e di connessione, oltre ad un contributo per l’allestimento della postazione di lavoro. 

Ci aspettiamo che la settimana prossima l’Azienda dimostri un effettivo cambio di passo senza il quale sarà impossibile raggiungere un accordo.

qui il documento in pdf

EMERGENZA ALLUVIONE MARCHE

A seguito della grave situazione conseguente all’alluvione che ha duramente colpito le Marche abbiamo chiesto un intervento urgente a sostegno delle nostre Colleghe e Colleghi e dei territori fortemente interessati.

Queste le nostre richieste:

  • riconoscere in via prioritaria la fruizione dei permessi “Banca del Tempo” per esigenze personali riconducibili all’evento;
  • una dotazione di “Banca del Tempo” per iniziative di volontariato a supporto delle zone e delle persone coinvolte;
  • attivare sostegni finanziari a favore dei colleghi interessati, anche con il supporto della Onlus di Gruppo;
  • una forte riduzione delle “iniziative commerciali”.

L’Azienda si è dichiarata sensibile alle nostre richieste e si è riservata di rappresentarci eventuali iniziative.

Esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza ai Colleghi, alle loro famiglie e alle popolazioni colpite.

 

Milano, 21 settembre 2022

Delegazioni Trattanti Gruppo Intesa Sanpaolo

FABI-FIRST/CISL-FISAC/CGIL-UILCA-UNISIN

 

SÌ ALLO SMART WORKING, PER TUTTI E CON LE GIUSTE TUTELE

Ieri e oggi sono continuati gli incontri di trattativa relativa all’evoluzione dell’organizzazione del lavoro secondo le linee del Piano Industriale 2022/2025. In particolare ci siamo concentrati sullo Smart Working.

Abbiamo dovuto rilevare come la banca, pur continuando a dichiararsi favorevole a un ricorso estensivo allo Smart Working, in realtà intenda applicarlo unicamente quale strumento per la soluzione delle proprie esigenze organizzative, di flessibilità e di riduzione dei costi, lasciando una discrezionalità a sue mani che non garantirebbe un principio di equilibrio.

Infatti l’azienda, ad oggi, si è dichiarata indisponibile su queste nostre richieste:

  • garantire una fruizione concreta e non simbolica dello Smart Working per tutti, inclusi i colleghi della Rete filiali;
  • individuare strumenti tecnici che permettano una reale disconnessione al termine del proprio orario di lavoro;
  • l’erogazione piena del buono pasto per tutte le giornate lavorate in Smart Working;
  • riconoscimento di indennizzi per le spese energetiche e di connessione, oltre ad un contributo per l’allestimento della postazione di lavoro.

Peraltro non è ancora stato completamente chiarito quali saranno le modalità per garantire ai colleghi l’effettivo rientro sul proprio posto di lavoro al termine dei periodi di SW, né le reali intenzioni dell’azienda rispetto al potenziamento territoriale degli HUB.

Abbiamo ribadito che per il Sindacato lo Smart Working non può limitarsi a fornire soluzioni organizzative o di contenimento costi utili solo per l’azienda, ma deve necessariamente tenere conto anche delle aspettative e delle esigenze personali e di conciliazione di tutti i colleghi.

Un punto irrinunciabile di questa trattativa continua ad essere la definizione di regole per la gestione dello Smart Working in linea con le previsioni del CCNL e che garantiscano a tutti i colleghi una fruizione reale.

 

Milano, 14 settembre 2022 

Delegazioni Trattanti Gruppo Intesa Sanpaolo
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

 

È partita oggi la trattativa relativa al piano industriale 22-25: focus smart working

Con le richieste che abbiamo avanzato oggi ha preso il via la trattativa relativa al Piano Industriale 2022-2025 e in particolare sulla definizione delle nuove modalità “post pandemia” per la gestione dello Smart Working e del modello organizzativo (orari lavoro, hub, turni).

Al fine di definire regole e modalità che non si limitino a fornire soluzioni organizzative utili solo per l’azienda, ma tengano conto anche delle aspettative e delle esigenze personali e di conciliazione dei colleghi oltre alle necessarie tutele, abbiamo rappresentato le nostre rivendicazioni di tutela ed economiche.

Qui di seguito sintetizziamo i principali aspetti su cui si deve basare la trattativa sullo Smart Working:

  • Volontarietà individuale nell’accesso e nella fruizione.
  • Fruizione reale dello smart working per tutti i colleghi sia di governance che di rete.
  • Mantenimento di postazioni aziendali tali da garantire in qualsiasi momento la possibilità di rientro.
  • Modalità che garantiscano il diritto alla disconnessione e al rispetto dell’orario di lavoro.
  • Erogazione dell’intero buono pasto, per il quale abbiamo inoltre richiesto un incremento per tutti i colleghi.
  • Riconoscimento di ristori per le spese energetiche.
  • Contributo per la postazione di lavoro.

Un punto irrinunciabile di questa trattativa è la definizione di regole per la gestione dello Smart Working e delle altre flessibilità ad adesione volontaria, eventualmente con modalità e frequenze diverse, che coinvolgano – lo ribadiamo –  tutti i dipendenti e quindi anche la Rete.

In relazione al piano aziendale di chiusura di circa 1.000 filali e di ulteriore razionalizzazione dei “Palazzi”, abbiamo chiesto un ampliamento e una maggiore distribuzione territoriale degli HUB in un’ottica della riduzione della mobilità.

Il confronto continua la prossima settimana e vi terremo aggiornati su tutti i temi che verranno affrontati.

qui il documento in pdf

.

MANTENIMENTO PER SETTEMBRE DELLE PREVISIONI SULLO SMART WORKING

Nel corso dell’incontro odierno abbiamo condiviso con l’Azienda che per il mese di settembre verranno mantenute le attuali regole sullo smart working per tutte le colleghe/i, in considerazione della trattativa in corso che riprenderà il 1° settembre.

Abbiamo inoltre richiesto di verificare le nuove normative emanate in merito ai benefit, al fine di ottenere il massimo ritorno per lavoratrici e lavoratori del Gruppo.

qui il documento in PDF

.

Lo strabismo di Venere

Le nostre persone sono il centro vitale della Banca” dichiara il CEO Carlo Messina, “il personale è il fattore chiave della crescita del Gruppo”, recitano i comunicati stampa. Qualcosa però in questa narrazione non ci convince e ci appare artefatto.
Stride, ad esempio, con le tante denunce delle OO.SS. sullo stress da lavoro correlato in costante crescita.
Stride anche con organici ormai inadeguati che portano molti colleghi a prendere in considerazione l’idea di dimettersi, da tanto si sentono sopraffatti, e quelle effettivamente realizzate non fanno che aggravare ancor più il problema.
Registriamo una crescente disaffezione tra i colleghi assunti con il cosiddetto “contratto misto”, formula che prevede alla fine del primo biennio la facoltà del lavoratore di trasformare il proprio rapporto di lavoro dipendente da part-time a full-time.
Questi giovani colleghi, selezionati tra i migliori laureati d’Italia, appaiono sempre più frustrati e disillusi. Dopo due anni difficili, alla richiesta di conversione del rapporto di lavoro, frequentemente si vedono trasferiti in tutt’altra zona del Paese, non solo rispetto alla propria residenza, ma anche rispetto alla attuale assegnazione.
In questo caso, la questione delle esigenze aziendali regge poco, anzi, non regge per nulla: i problemi di carenza di personale si risolvono solo anticipando le assunzioni in programma nei prossimi anni.
Resta comunque difficile conciliare le dichiarazioni di attenzione alle persone di una Banca che poi appare sorda alle loro necessità di conciliazione vita-lavoro (i trasferimenti, solitamente, sono presso località che distano tra loro centinaia di chilometri), soprattutto in presenza di neo genitorialità.
Non comprendiamo come, dopo aver investito nella formazione di queste “persone”, si possa con apparente disinteresse accettare che queste vadano ad arricchire la professionalità di aziende concorrenti.
Non comprendiamo come un’azienda, che si proclama etica e che dichiara di essere attenta ai bisogni del proprio personale, non comprenda l’importanza di dare stabilità e certezze a questi lavoratori, in modo tale che possano immaginare di costruirsi un futuro fatto non solo di lavoro ma, se lo desidereranno, anche di famiglia e figli, senza doversi anche preoccupare di girare l’Italia come un pacco postale.
Non vorremmo che proprio la nostra Azienda si mostrasse del tutto disinteressata a problemi che non sono solo individuali, ma che impattano anche sulla tenuta sociale del nostro Paese.
Se non per etica, se non per sensibilità, tutte le aziende dovrebbero comprendere che questa cecità sta disgregando la nostra società, minandone la solidità anche economica con progressivi effetti negativi anche per il mercato cui tengono molto.
Ci auguriamo che lo “strabismo di Venere” su tali vicende possa essere rapidamente corretto dando sostanza a dichiarazioni, ad oggi, non così convincenti.

qui il comunicato in pdf

.

LE PULIZIE NON SONO UN OPTIONAL

Su alcuni territori abbiamo riscontrato una pesante riduzione del servizio di pulizia. Interpellata al riguardo, l’azienda ha dichiarato che:

  • il capitolato definito con le ditte a cui è stato affidato il servizio non è stato modificato; pertanto eventuali disservizi devono essere oggetto di segnalazione all’azienda;
  • la diminuzione complessiva delle ore di attività delle lavoratrici impegnate nelle pulizie – ammessa dalle ditte appaltatrici – sarebbe la conseguenza della riduzione del numero dei locali, a sua volta determinata dalla chiusura delle filiali: in altri termini la durata “per metro quadro” non avrebbe subito contrazioni. 

Eppure qualcosa non quadra: le colleghe e i colleghi assegnati alla singola filiale o ufficio denunciano che, in innumerevoli casi, i tempi di esecuzione del servizio si sono drasticamente ridotti, rendendo del tutto impossibile garantire un livello di pulizia che possa essere giudicato accettabile anche in condizioni di normalità.

Peraltro la fase è tutt’altro che normale: il virus Covid-19, con le sue varianti ad alta trasmissibilità, è tuttora in circolazione; per assicurare condizioni di salubrità e sicurezza degli ambienti di lavoro a tutela di lavoratrici/lavoratori (nonché della clientela), la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica degli ambienti e delle postazioni di lavoro costituiscono non solo una assoluta necessità, ma un obbligo per ciascun datore di lavoro; un obbligo ben lontano dall’essere assolto con regolarità in ogni filiale e ufficio del Gruppo.

Non vogliamo pensare di trovarci ancora una volta di fronte alle conseguenze di una politica di riduzione dei costi attuata anche a danno delle condizioni di lavoro. Tanto più che nel Contratto Nazionale e negli accordi sottoscritti in Intesa Sanpaolo ci sono ben precise norme in merito.

L’art. 21 del CCNL del credito prevede – in caso di stipula o di rinnovo di contratti di appalto – precisi obblighi, volti da un lato a tutelare il personale delle ditte appaltatrici attraverso il pieno rispetto dei diritti contrattuali, dall’altro a garantire adeguate informazioni ai sindacati delle banche, affinché possano svolgere all’occorrenza una funzione di presidio e vigilanza. Diritti di informativa alle OO.SS. sono garantiti anche dal Protocollo sulle Relazioni industriali di ISP, anche sul territorio e quindi dovrebbero essere affrontati negli incontri trimestrali dove però ci vengono spesso segnalate risposte tardive e/o interlocutorie.

Invitiamo pertanto il Gruppo a intervenire affinché continuino ad essere assicurate adeguate condizioni di lavoro nei propri locali, garantendo nel contempo il rispetto di quanto stabilito dalla contrattazione collettiva nazionale e di Gruppo, in un ambito di attenzione alle esigenze di chi si relaziona con Intesa Sanpaolo, dimostrando nei fatti piena coerenza con i valori ESG che costituiscono uno dei pilastri del Piano d’Impresa 2022-2025.

qui il documento in pdf

Bonus 500 euro: iniziativa positiva anche se LA MIGLIOR SOLUZIONE, NELL’INTERESSE DEI COLLEGHI, È SEMPRE LA CONCERTAZIONE CON IL SINDACATO

Abbiamo appreso della decisione assunta dal CdA di Intesa Sanpaolo, che prevede di erogare, con la retribuzione di settembre, un contributo una tantum di 500 euro alle/ai numerosissime/i colleghe/i aventi una retribuzione annua lorda fino a 65.328 euro per contrastare il “carovita” e le difficoltà legate alla pandemia.

Esprimiamo apprezzamento per questo segnale di attenzione rivolto alle persone del Gruppo, attenzione da noi più volte chiesta in un momento sicuramente difficile per tutti.

Auspichiamo che l’attenzione dimostrata in quest’occasione continui ad essere esercitata anche nel confronto sindacale aziendale, ambito nel quale –congiuntamente– si cercano soluzioni negoziali condivise adatte ad affrontare le criticità che costantemente segnaliamo, quali ad esempio quelle relative all’ormai cronica carenza di organici e al clima aziendale.

Ricordiamo inoltre, che un accordo con le Organizzazioni Sindacali avrebbe potuto assicurare un maggior beneficio economico alle colleghe e ai colleghi- obiettivo vero di questa iniziativa – riducendo, se non eliminando, la pesante imposizione fiscale e contributiva. 

Dal confronto fra le Parti, infatti, emergono le soluzioni migliori per fornire adeguate risposte alle esigenze delle persone del Gruppo.

QUI IL COMUNICATO IN PDF

 

Incorporazione di Sanpaolo Invest SIM in Fideuram ISPB: SOTTOSCRITTO L’ACCORDO

In data odierna abbiamo sottoscritto l’accordo relativo alla fusione per incorporazione di Sanpaolo Invest SIM in Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking, la cui efficacia giuridica si realizzerà entro il corrente anno.

L’operazione si inquadra nel percorso di “semplificazione societaria” in atto nel Gruppo, senza determinare ricadute occupazionali, né impatti dal punto di vista della mobilità territoriale nei confronti delle 13 persone interessate.

Trattandosi di operazione infragruppo resta ovviamente ferma l’applicazione del CCNL ABI e del Contratto collettivo di secondo livello.

Inoltre è naturalmente assicurata piena continuità rispetto a:

  • ferie, banca delle ore, ex festività e permessi ex art. 104;
  • mantenimento dei rapporti a part time in essere fino alla scadenza;
  • assistenza sanitaria integrativa;
  • previdenza complementare;
  • condizioni agevolate;
  • Premio Variabile di Risultato relativo all’esercizio 2022;
  • LECOIP 3.0;
  • previsioni dell’accordo in tema di uscite volontarie del 16 novembre 2021 nei confronti di coloro che hanno presentato domanda di adesione valida.

L’azienda ha dichiarato “attenzione alle risorse interessate … ed alla loro professionalità in ottica di valorizzazione”.

Come Organizzazioni Sindacali abbiamo rappresentato la necessità di riprendere il confronto in tema di ruoli e percorsi professionali con proposte più consone alla Divisione Private per giungere ad un positivo accordo.

qui il documento in pdf

DIREZIONE SISTEMI INFORMATIVI: INCONTRO DI AGGIORNAMENTO

L’azienda oggi ci ha presentato un aggiornamento sull’evoluzione del modello operativo “New DSI”.

Contestualmente ci ha aggiornato sulle novità relative a “Isy Tech”, il dominio che si occupa della realizzazione dell’infrastruttura di Isybank. Attualmente è formato da circa 300 colleghi di cui circa 230 assunti dal mercato e circa 70 provenienti da altre strutture di DSI.

CARICHI DI LAVORO

Abbiamo segnalato, in particolar modo nell’ambito di “Isy Tech”, un incremento dei carichi e ritmi di lavoro tali da compromettere in alcuni casi il benessere dei colleghi. È fondamentale ricordare che il Contratto Nazionale regola il diritto alla fruizione delle ferie, che devono garantire il recupero psicofisico delle lavoratrici e dei lavoratori tenendo conto delle esigenze personali dei dipendenti e non solo degli ambiziosi progetti aziendali. Allo stesso modo ricordiamo che non è possibile prolungare l’orario di lavoro oltre le previsioni di legge che limitano di massima lo straordinario a due ore giornaliere.

AGGIORNAMENTO ASSEGNAZIONE “MESTIERI”

L’azienda ci ha comunicato un aggiornamento – a partire indicativamente da settembre – dell’assegnazione dei mestieri. A differenza di quanto avvenuto in occasione della prima assegnazione, che ha visto una insufficiente comunicazione e coinvolgimento delle persone, auspichiamo che la revisione possa rispecchiare davvero la professionalità dei colleghi.

ASSUNZIONI

Delle 1.829 assunzioni previste nell’arco del Piano, ne saranno realizzate entro la fine dell’anno 504, con priorità al progetto “Isy Tech”. Rileviamo come in un ambito professionale storicamente maschile, circa il 40% dei nuovi ingressi è di genere femminile. Inoltre buona parte di queste nuove assunzioni ha riguardato competenze tecniche altamente specializzate. Pur comprendendo l’esigenza aziendale di acquisire dal mercato competenze specifiche, abbiamo rimarcato la necessità di valorizzare anche le numerose professionalità già presenti in azienda, anche per ridurre il numero di colleghi che stanno lasciando ISP per ricollocarsi presso altre aziende.

Abbiamo sottolineato come il contesto altamente specialistico di DSI e il livello molto sfidante dei progetti che il nuovo Piano industriale le ha assegnato non può giustificare lo stress lavorativo ed i ritmi che quotidianamente vengono imposti a quegli stessi colleghi che la banca si ostina a chiamare “le sue persone”.

qui il documento in pdf

.

AGRIBUSINESS: PER LA BANCA ECCELLENZA PER I COLLEGHI CRITICITA’!

In data odierna si è svolto l’incontro richiesto dalle Organizzazioni Sindacali sulla Divisione Agribusiness.

L’Azienda ha illustrato l’organizzazione della Divisione che consta di 85 filiali e 138 distaccamenti sviluppati su 16 Aree. L’organico di Rete attualmente si compone di 85 Direttori, 626 Gestori, 180 Addetti e 4 Coordinatori; a supporto dell’attività commerciale ci sono 46 Specialisti Agribusiness.

Come Organizzazioni Sindacali abbiamo rappresentato le criticità che a distanza di un anno dalla costituzione della Divisione ancora permangono:

ORGANICI INSUFFICIENTI un numero di addetti carente, allocati prevalentemente nella filiale “madre”, che difficilmente riescono a supportare i gestori dei rispettivi distaccamenti; un numero esiguo di Coordinatori a supporto dei Direttori che devono gestire distaccamenti a volte distanti tra loro e dalla filiale “madre”; 

CARICHI DI LAVORO ECCESSIVI E RELATIVI RISCHI OPERATIVI anche in funzione della mancanza di Coordinatori;

SPECIALISTI AGRIBUSINESS ne registriamo ancora un numero ridotto rispetto alla vastità delle aree da seguire in considerazione delle particolari competenze necessarie anche nei rapporti con le Associazioni di categoria;

SPAZI FISICI INADEGUATI in talune sedi manca lo spazio idoneo per incontrare i clienti e la gestione delle pratiche di fido è difficile per la mancanza del corredo di garanzie in loco rimaste nella filiale di origine;

POSTAZIONI LAVORATIVE alcune con strumenti tecnologici mancanti;

FORMAZIONE nonostante gli interventi effettuati registriamo ancora deficit formativi anche in virtù della specificità del comparto;

AUTO AZIENDALI IN DOTAZIONE rispetto alle esigenze di mobilità dettate dall’attività svolta e dall’organizzazione sul territorio l’attuale dotazione risulta ancora non sufficiente.

A causa dei tanti problemi che ancora permangono rileviamo uno stato di malessere diffuso anche per effetto di un’insufficiente interazione con le altre filiere commerciali.

Visto che l’Azienda considera il supporto al settore agricolo strategico al Piano di impresa, abbiamo chiesto ulteriori interventi e investimenti coerenti con le dichiarazioni aziendali e in linea con le nostre proposte, a partire dalle assunzioni.

qui il documento in pdf

.

FILIALE DIGITALE TRA NUOVE PROPOSTE E VECCHI PROBLEMI

Oggi si è tenuto l’incontro di aggiornamento sulla FOL, ora Filiale Digitale, in funzione dello sviluppo del Piano d’Impresa 2022/2025.

Attualmente lavorano nella Direzione Filiale Digitale 2.193 colleghi, suddivisi in 60 Filiali (di cui 15 Remote e 15 Specializzate) e 169 Distaccamenti.

Come Organizzazioni Sindacali abbiamo evidenziato la necessità di risolvere preliminarmente le numerose criticità già presenti in Filiale Digitale, che si sono ulteriormente aggravate anche a seguito della crescita dimensionale e della nuova organizzazione. In particolare:

  • gli organici, che sono tutt’ora insufficienti;
  • la formazione, che spesso è carente soprattutto per i colleghi di nuovo inserimento assegnati prevalentemente nei distaccamenti, e gli “affiancamenti” che in realtà tali non sono, perché spesso effettuati a distanza;
  • i cambi turno, che continuano ad essere a particolarmente difficoltosi;
  • le postazioni dei distaccamenti non adeguate;
  • i tempi contingentati per la gestione delle telefonate;
  • la difficoltà per la fruizione di ferie e permessi;
  • la mobilità in uscita, che continua a non essere accolta, così come quella tra una sala e l’altra;
  • l’aggiornamento non sempre puntuale dell’applicativo “kappa”;
  • la composizione “statica” di alcuni portafogli dei Gestori remoti, che ne rende particolarmente difficile la gestione.

 

L’azienda ha illustrato le novità che intenderebbe sperimentare:

  • plafond mensile per i turnisti: 10 giorni di Smart Working, senza tenere conto in modo rigido del mese solare;
  • possibilità di un plafond di SW aggiuntivo per i colleghi che richiedano volontariamente di svolgere più di due turni che comprendano la sera o il sabato;
  • turnazione dei colleghi che operano nei Distaccamenti con riconoscimento del trattamento di missione presso la Filiale Digitale più vicina o, in alternativa, la prestazione in SW;
  • inserimento su base volontaria nei turni dei colleghi a Part Time: in questo caso con priorità per l’effettuazione della prestazione lavorativa in SW;
  • verifica della possibilità di sviluppare un applicativo dedicato che consenta ai colleghi la scelta delle settimane in cui effettuare i turni serali o di sabato, nonché i cambi turno;
  • avvio, su base volontaria e non prima del 2023, della sperimentazione di una turnazione (definita t10) dalle 16,48 alle 24,00, collegata a una dotazione aggiuntiva di SW.

 

L’azienda ha anche dichiarato che nell’ambito della Filiale Digitale e dell’intera Banca dei Territori non ci saranno assegnazioni specifiche di colleghi alle dipendenze di Isybank.

Le proposte aziendali sono molto articolate e quindi anche in questo caso richiedono un’attenta analisi preliminare all’avvio di un confronto che dovrà mettere al centro le esigenze e le aspettative dei colleghi e la disciplina di settore.

qui il documento in pdf

“Agosto in filiale” = la dimostrazione della grave carenza di organico

La necessità di potenziare la rete è improcrastinabile, ad oggi le nuove assunzioni sono solo una goccia nell’oceano.
Anche quest’anno Intesa Sanpaolo ripropone l’iniziativa denominata “Agosto in filiale”.
Viene richiesta la disponibilità di colleghe/i di governance ad effettuare l’accoglienza nelle filiali New Concept.
A nostro avviso questa iniziativa rappresenta una palese ammissione: l’organico della rete filiali, cronicamente ridotto all’osso, è inadeguato e, si va in crisi anche solo in relazione alla ordinaria fruizione delle ferie.
Da tempo le OO.SS. denunciano che organici inadeguati comportano carichi di lavoro sempre più elevati, aumentano i rischi operativi, contribuiscono ad elevare lo stress lavoro correlato.
Ed incidono negativamente sulla qualità del servizio alla clientela.
Il rinvio delle uscite per esodo, i continui trasferimenti del personale per coprire buchi aprendone altri e le poche assunzioni effettuate, delle quali troppo poche destinate alle filiali fisiche, non bastano ad invertire il trend sono:
una goccia nell’oceano
La fase di transizione, che anticipa i prossimi grandi cambiamenti, non può essere gestita solo con l’abnegazione di colleghe/i e con iniziative tampone.
Riteniamo che la banca debba pianificare un percorso coerente con gli obiettivi attesi, la rete deve essere dotata di organico adeguato.
Le filiali prossime alla chiusura non devono essere abbandonate alla sola buona volontà di colleghe/i chiamate/i a produrre risultati improbabili e provare a gestire la clientela basita.
Le Organizzazioni Sindacali chiedono che vengano effettuate immediate assunzioni in rete per garantire la sopravvivenza delle/dei colleghe/i ed un adeguato servizio alla clientela come auspicato nel vigente piano di Impresa e promosso con l’iniziativa ”Agosto in filiale”!

qui il documento in pdf

X