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Giovedì 21 ottobre 2021 si è svolto l’incontro trimestrale sulla situazione delle strutture di Direzione Centrale dell’Area Bergamo ai sensi dell’art. 7 del Protocollo Relazioni Industriali 14 aprile 2021.

Ci sono stati forniti una rappresentazione e i riferimenti organizzativi di quelle che sono le strutture non di rete presenti nell’Area di Bergamo.

Secondo l’Azienda, il progetto di on boarding delle strutture centrali, volto a supportare tramite una piattaforma informatica dedicata l’integrazione e la valorizzazione professionale dei lavoratori UBI, si è realizzato senza grosse difficoltà.

Ancorché il progetto abbia consentito ai colleghi l’integrazione nella nuova realtà lavorativa, come OO.SS. abbiamo sottolineato che qualche problema lo abbiamo rilevato. In particolare ci sono colleghi che si sono trovati a svolgere attività mai eseguite in precedenza senza un’adeguata formazione e senza tenere in debita considerazione le informazioni raccolte durante i colloqui conoscitivi.

In circostanziati casi la formazione è risultata inadeguata anche per quei colleghi che hanno mantenuto la stessa mansione.

L’azienda si è resa disponibile, per quei colleghi che dovessero ravvisarne la necessità, a prevedere ulteriori momenti di formazione che abbiamo chiesto essere meno teorica e maggiormente di carattere operativo/procedurale in relazione alla specifica attività.

In conseguenza dell’integrazione di UBI Banca in Intesa Sanpaolo il lavoro è evidentemente cambiato e sta richiedendo un notevole sforzo psicofisico.

L’azienda ha raccolto le nostre segnalazioni in merito al lavoro straordinario.

Le Conference Call dovrebbero essere organizzate all’interno dell’orario di lavoro, ed alle colleghe e ai colleghi interessati deve essere necessariamente riconosciuta la prestazione straordinaria secondo le regole contrattuali.

Sempre più spesso ci capita di parlare con colleghi che lavorano ben oltre il proprio orario, senza autorizzazione e senza ricevere alcuna remunerazione, qualche volta anche il sabato e la domenica e durante le assenze per ferie. Questi comportamenti, improntati ad un grande senso di responsabilità connesso allo smaltimento dei carichi di lavoro, evidenziano – ancora una volta – che difficilmente tutte le incombenze possono essere svolte con un’attività ordinaria e, pertanto, abbiamo invitato l’azienda a verificare questo fenomeno.

L’analisi dei dati relativi agli straordinari delle strutture centrali (1.384 dipendenti) che ci sono stati rassegnati, messi a confronto anche con quelli della rete (1.107 dipendenti), fa emergere alcune evidenti sproporzioni che per ora preferiamo non commentare:

 

In merito alle trasferte con destinazione Milano o Torino, che diversi colleghi sono chiamati a effettuare con uno o più mezzi pubblici, abbiamo chiesto di valutare la realizzazione di un servizio di “navette” al fine di limitare il più possibile il disagio che questi spostamenti inevitabilmente implicano (la situazione dei trasporti in Lombardia è ben nota).

Esprimiamo un giudizio positivo su questo primo incontro che ha permesso di entrare nel merito e di focalizzare ancor di più l’attenzione anche sulle problematiche degli Uffici afferenti alle strutture non di Rete.

A tale proposito invitiamo tutti i colleghi a non esitare ad inviarci qualsiasi segnalazione che ritengano degna di attenzione.

 

Bergamo, 08 novembre 2021

 

COORDINAMENTO RSA FISAC CGIL

PROVINCIA DI BERGAMO

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