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Parte oggi la nuova newsletter redatta dai Consiglieri FISAC che fanno parte del CdA del Fondo Pensioni di Gruppo ISP. Qui troverete aggiornamenti e approfondimenti, ma anche l’occasione per interloquire direttamente con il CdA facendo commenti e richieste.  Vi ricordiamo che i nostri consiglieri e autori della newsletter sono Stefano Casati stefano.casati@intesasanpaolo.com e Laura Sostegni lauravitt@gmail.com 

Situazione e analisi Mercati

A partire dall’estate, c’è stata un’ulteriore riduzione dell’appetito al rischio sui mercati finanziari, per il timore che l’andamento dell’inflazione possa mantenere i tassi di policy alti per un tempo più prolungato.

In merito alle politiche monetarie, la FED, a settembre, ha mantenuto i tassi inalterati, ma si attende un ulteriore incremento di qui a fine anno, vista la crescita economica robusta.

Nella riunione di settembre, la BCE ha aumentato i tassi di riferimento di 25pb, con il Refi ora al 4.5%, giudicando il livello raggiuto sufficiente a contrastare l’inflazione fino al target, ma senza escludere ulteriori rialzi.

Sul versante obbligazionario, il Treasury US ha registrato un aumento di quasi 40pb (4.48%); il Bund è in rialzo di quasi 30pb (2.75%); e il BTP al 4.55%, con lo spread BTP/Bund che si è portato sopra i 180pb.

Sull’azionario, le quotazioni sono calate in molti paesi, penalizzate dal rialzo dei tassi, in particolare negli USA e negli Emergenti, con perdite più significative tra i ciclici, soprattutto per il comparto tecnologico, mentre è aumentato il settore energetico.

Permangono, poi, le preoccupazioni per l’economia cinese, ancora sostanzialmente in contrazione e caratterizzata da una profonda crisi del mercato immobiliare, che ha evidenziato difficoltà di liquidità e redditività di “Evergrande” e di “Country Garden”, società attive nel real estate cinese, e che hanno portato gli investitori istituzionali a rivedere le proprie strategie di Asset Allocation, incrementando la quota USA a scapito di quella sull’equity emerging. Per quanto riguarda il mercato azionario UEM, il forte rialzo del petrolio, ha portato il segmento energy a sovraperformare l’indice STOXX Europe 600 di oltre il 10%, da luglio a settembre.

Ad aggravare il quadro ha contribuito l’incremento del prezzo del petrolio, dovuto dalla decisione di nuovi tagli alla produzione da parte dell’OPEC (nonostante una buona domanda) e dall’esplosione del recente conflitto israelo-palestinese, con la possibilità che l’inflazione torni quindi a salire, mantenendo prudenti le Banche Centrali.

In sintesi, lo scenario centrale mostra dati di inflazione in via di controllo (si stima un’inflazione al 3% nel 2024 e al 2% target nel 2025), con riflessi positivi sia sull’obbligazionario sia sull’equity, considerata la situazione economica ancora solida. In linea generale, si osserva che le performance degli indici di mercato considerati, da inizio anno, sono positive, anche in misura significativa soprattutto nei casi dei listini azionari dei paesi sviluppati; soffrono invece alcuni mercati emergenti. Il quadro generale resta comunque assai complesso, caratterizzato da elementi di instabilità finanziaria (possibile effetto contagio della crisi immobiliare cinese), economica (incertezza sulle politiche monetarie, che potrebbero portare ad ulteriori rialzi o comunque ad un mantenimento prolungato di alti livelli di tasso) e geopolitica (esplosione di nuovi conflitti bellici).

Andamento del settore e del nostro Fondo.

I Fondi Pensione italiani si riprendono dopo l’annus horribilis 2022, con il patrimonio gestito che raggiunge i 214 miliardi di euro nel primo semestre.

Il patrimonio gestito (AUM) dei fondi pensione italiani ha registrato un deciso aumento alla fine del primo semestre di quest’anno a 214 miliardi di euro, rispetto ai 205 miliardi di euro registrati alla fine di dicembre dello scorso anno, sulla scia di rendimenti positivi, in ripresa dalle perdite dello scorso anno, secondo i dati pubblicati dall’ente regolatore dei Fondi Pensioni COVIP.

I piani pensionistici italiani hanno registrato rendimenti complessivamente positivi nei primi sei mesi del 2023, ma i risultati sono aumentati soprattutto per i comparti con una maggiore esposizione agli investimenti azionari, sempre secondo l’Autorità di Regolamentazione, mentre il numero degli iscritti è cresciuto del 2%, raggiungendo i 10,5 milioni.

Nello specifico, il Fondo Pensioni a Contribuzione Definita di IntesaSanpaolo ha mostrato solide performances, trainate al rialzo in particolare dagli azionari, positive e “ordinate”, cioè crescenti all’aumentare del profilo di rischio dei vari comparti, in linea con quanto osservato nel lungo periodo: allargando infatti l’orizzonte agli ultimi dieci anni, si nota infatti come le performance positive dei suoi vari Comparti siano appunto state trainate al rialzo dalla parte equity, in linea con quanto avvenuto più in generale nell’intero settore.

La tabella successiva riporta i rendimenti da inizio anno dei comparti finanziari del Fondo e dei rispettivi benchmark, ed evidenzia le variazioni rispetto al mese precedente (dati sono aggiornati all’ultimo NAV mensile del 31/10/2023):

News dai mondi della Previdenza Complementare e Generale.

Il governo italiano deve affrontare reazioni negative sulle modifiche delle pensioni.

Il governo italiano si trova ad affrontare una crescente reazione negativa nei confronti dei cambiamenti mirati che intende apportare alle prestazioni pensionistiche e al pensionamento anticipato, abbandonando, per ora, i piani di riforma strutturale del sistema pensionistico del paese e di espansione del suo secondo pilastro: il progetto è infatti quello di modificare i tassi di conversione utilizzato per calcolare i pagamenti delle pensioni.

La CGIL ha accusato il governo di peggiorare la situazione dei dipendenti pubblici rispetto alla legge Fornero del 2011. Anche gli altri Sindacati e la CIDA hanno tenuto incontri con il governo sulle modalità di riforma del sistema pensionistico, sostenendo la necessità di sviluppare il c.d. secondo pilastro (previdenza complementare). per colmare le carenze del primo, e aggiungendo anche che sono estremamente favorevoli a “riaccendere la luce sulla previdenza complementare” attraverso una campagna informativa per aumentare il numero degli iscritti ai Fondi Pensione.

La CGIL, con Lara Ghiglione, ha inoltre ribadito l’importanza di riportare la tassazione sui rendimenti a “parametri precedenti e più vantaggiosi” per coloro che aderiscono ai regimi pensionistici. Inoltre, il Governo dovrebbe creare le giuste condizioni affinché i regimi pensionistici possano investire nell’economia reale: fondi di fondi in private equity, debito privato e infrastrutture sono solo i primi passi per investire nell’economia reale, ha affermato sempre Ghiglione, affermando che “occorre fare di più” in questo campo.

Le pillole/parole della Previdenza.

Asset Allocation

L’Asset Allocation è il processo con cui si decide in che modo distribuire, in maniera ottimale, le risorse finanziarie del fondo pensione fra i diversi possibili investimenti (ad es. azioni, obbligazioni, fondi comuni di investimento, altri titoli).

Tassi di Conversione

Sono i valori che concorrono al calcolo della pensione con metodo contributivo. Grazie a questi valori il montante contributivo versato dal lavoratore durante la sua vita lavorativa viene trasformato nella pensione annua, e variano in base all’età anagrafica del lavoratore, a partire dall’età di 57 anni fino ai 70 anni: maggiore è l’età del lavoratore, più elevati risulteranno anche questi valori.

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