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La situazione del front office nelle filiali rimaste aperte di Pistoia e provincia è ormai fuori controllo. Poiché le funzioni aziendali sembrano ignorare le incombenze giornaliere e le responsabilità degli ormai quasi estinti gestori base riepiloghiamo di seguito l’operatività loro richiesta:

  • Gestione contanti, comprese le monete, e valori in bianco: i nostri vertici forse non sanno che il contante – alla faccia della tanto decantantata digitalizzazione – è ancora il mezzo prediletto per una fascia importante di popolazione (basta recarsi in una filiale della nostra provincia il giorno del pagamento delle pensioni), per non parlare della piaga tutta italiana dell’evasione fiscale  – che implica masse enormi di denaro in circolazione – e del fatto che questo governo abbia elevato la soglia dei pagamenti senza obbligo di tracciabilità a 5mila euro. Se Intesa Sanpaolo vuole eliminare il servizio cassa, riducendo la circolazione del cash, dovrebbe interloquire con chi queste modalità non vuole contrastare.
  • Gestione della valuta estera nel periodo estivo per richieste della clientela che si reca in paesi extra UE
  • Gestione effetti: ebbene sì, esistono ancora le cambiali e le dobbiamo confermare, controllare le scadenze, inoltrare al notaio, gestirne le fatture, gestire impagati e richiamati
  • Gestione banconote sospette falsità: redigere verbale e inoltrare tramite raccomandata a CNA entro i termini previsti pena pesanti sanzioni.
  • Lavorazione assegni versati agli ATM (due volte al giorno) altrimenti la filiale il giorno dopo non apre
  • Gestione e controllo ATM e casse self (pregando che non si inceppino mai): verifica giacenze, prenotazione sovvenzioni, ricezione e carico, dopo aver svuotato i cassetti delle banconote versate (da dividere per taglio) e provvedere a eventuale rimessa entro le 16 se si supera limite giacenza. Si parla generalmente di centinaia di migliaia di euro, per chi non lo sa.
  • Lavorazione sospesi contabili: PAV, bonifici e partite varie da destinare, assegni da verificare e eventuali impagati.
  • Gestione cassette di sicurezza e carte di pagamento, ricerche, disconoscimenti, truffe sempre più ricorrenti, attivazione e gestione key smart
  • Last but not least: smaltire la fila allo sportello di chi non può o non vuole essere digitalizzato ed è sempre più esasperato.

Ora, ognuna di queste attività è di per sè fattibile senza problemi da chiunque: ma cosa succede se tutto questo fa capo a sempre meno persone perchè ciò che non è commerciale non interessa?

Cosa succede se si dimezzano le filiali e in quelle superstiti il personale rimane il solito?

Chiediamo uno sforzo di immaginazione ai nostri responsabili. E conseguentemente delle soluzioni, perché la prima banca d’Italia non può far lavorare così le “sue persone”, esponendole a rischi concreti per la salute e a rischi operativi elevatissimi.

Pistoia 8.8.2023

Coordinamento rsa Fisac Cgil area Pistoia e Lucchesia

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