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LA TOSCANA E GLI HUB: un rapporto in salita
Fra gli strumenti utili a realizzare gli obiettivi del piano di impresa 2022-2025, fra i quali anche diventare un’eccellenza
in ambito ESG, il Gruppo Intesa Sanpaolo ha messo al centro una digitalizzazione “all’avanguardia”, con effetti importanti
sull’organizzazione del lavoro.
Sicuramente la modalità di lavoro flessibile e l’utilizzo delle postazioni HUB rappresentano una grande opportunità di
conciliazione vita/lavoro, permettendo di evitare spostamenti, risparmiare tempo e inquinamento atmosferico.
Non si comprende dunque perché il numero degli HUB e delle loro postazioni di lavoro non venga
implementato in coerenza con i cambiamenti organizzativi che la banca progressivamente mette in atto (Next Way of
Working, lavoro e formazione flessibili, 4×9). Gli studi di Mobility Management mostrano come centinaia di persone sono
giornalmente costrette a lunghi percorsi casa-lavoro,

Anche in Toscana gli HUB sono pochi e con un numero di postazioni insufficienti. Registriamo problematiche ovunque
e da tempo le abbiamo segnalate in tutte le occasioni (tavoli di gruppo e trimestrali regionali e di area) coinvolgendo
anche i nostri Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), ma finora senza risultati tangibili.
Gli effetti concreti di una politica aziendale, che si vorrebbe attenta alle esigenze delle persone e al rispetto dell’ambiente,
risultano essere invece grotteschi o surreali: un continuo tam-tam tra i colleghi per capire quando si aprirà la finestra
per le nuove prenotazioni, i pochi posti disponibili si esauriscono velocemente e, ovviamente, prenotazioni giorno per
giorno e con 30 giorni di anticipo. Una nuova figura professionale: il prenotatore!
Ci chiediamo come si possa affidare a un sistema cosi farraginoso e anacronistico la gestione
dell’organizzazione aziendale, creando più problemi che soluzioni!
Ci chiediamo anche come sia possibile lasciare inutilizzate delle postazioni di lavoro (come ad esempio negli spazi
coworking delle filiali retail o, addirittura, all’interno degli stessi spazi HUB a uso -giustamente- dei colleghi che non
aderiscono alla sperimentazione dell’orario 4×9). Quanto descritto non è una fantasia degli scriventi, ma la concreta
distanza tra la pratica quotidiana e la teoria di chi controlla le cose da lontano, ma da molto lontano.
Basti pensare alle decine di colleghi valdarnesi assegnati a Firenze e ad Arezzo impossibilitati a prenotare una postazione
di lavoro e ad utilizzare le postazioni libere nelle zone limitrofe(perché l’azienda non ammette soluzioni gestionali che
invece sarebbero utili) costringendoli a lunghi tragitti in auto, con ripercussioni su inquinamento e aumento del rischio
infortunio in itinere.
Chiediamo pertanto:
➢ l’attivazione di un tool di prenotazione più efficiente, con orari predeterminati e con esclusione dell’accesso
nel pomeriggio (a tutela dei part time), nei fine settimana e nei festivi, con sistemi di alert automatici.
➢ il potenziamento degli HUB esistenti in modo conforme alle esigenze reali, stimando concretamente il
numero di persone potenzialmente interessate all’utilizzo degli HUB zona per zona (i piani di spostamento casalavoro forniscono già dati interessanti su chi percorre oltre 100 km ma solo per chi lavora in sedi direzionali);
➢ la creazione di nuovi HUB nelle zone di raccordo tra TUTTI i capoluoghi di provincia (anche utilizzando gli
immobili inutilizzati e i coworking delle filiali quando disponibili perché non prenotati e per assenze programmate
del personale)
➢ la possibilità di utilizzare le postazioni non utilizzate all’interno degli HUB anche se destinate ad altre
strutture quando non in uso;
➢ sistemazione a norma degli HUB esistenti e dei nuovi per poter essere fruiti anche dai colleghi di Filiale
Digitale;
messa a norma delle postazioni esistenti: monitor e tastiera separati.
Questi interventi si rendono necessari per permettere una vera conciliazione del tempo vita/lavoro, attuando in concreto i propositi del Piano Industriale.
COORDINAMENTI RR.SS.AA. ISP TOSCANA
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN
21 febbraio 2024

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UNA SPINA NEL FIANCO

UNA SPINA NEL FIANCO

Il lupo perde il pelo ma non il vizio, recita un noto proverbio: ma nella nostra buona fede pensavamo che bisogna dare a tutti una seconda possibilità. Ci siamo sbagliati.

Abbiamo perdonato un fatto gravissimo avvenuto in una Filiale che configurava un reato penale rispettando la volontà di chi signorilmente aveva deciso di soprassedere.

Quando ci confrontiamo in ogni sede, pesiamo ogni cosa e non parliamo a caso: se fossimo stati ascoltati, e ci fosse stata coerenza tra quanto assicuratoci e quanto agito, certe situazioni si sarebbero evitate.

Abbiamo avuto interlocuzioni a vari livelli segnalando gli atteggiamenti vessatori, i comportamenti inadeguati, il continuo uso del dialetto nell’interlocuzione con i clienti, l’accanimento sui vari colleghi presi di mira nel corso della carriera (dal cassiere sessantenne nella filiale piccola sino al gestore della filiale exclusive) che non si addicono a un direttore, specie se di genere femminile.

Abbiamo sempre pensato che un direttore è sempre un lavoratore ma non possiamo tollerare oltre determinati comportamenti.

Eppure di messaggi e inviti ne abbiamo fatti tanti: crediamo siano stati ben chiari e compresi.

Risorse che dovrebbero essere affiancate vengono lasciate sole, senza una guida, senza un riferimento  umano ne professionale su cui contare, salvo poi pretendere da tutti la  vendita che consenta grandi numeri per dimostrare quanto si è bravi. Se qualcuno pone legittime richieste o chiede assistenza (che sia operativa, normativa o procedurale) invece di essere supportato a  trovare soluzioni, viene invitato a cambiare ruolo.

Anziché fare squadra si mettono le risorse le une contro le altre utilizzando gli anelli più deboli come pedine a fini di controllo dimostrando così tutta la propria pochezza e  debolezza.

Un direttore così non è un Direttore, è una Spina nel fianco per un’azienda che si pregia di essere uno dei posti migliori per lavorare: ma come è possibile che una grande Azienda come la nostra si faccia rappresentare da persone che attuano tali piccoli comportamenti?

Verrebbe da dire che accanto alle campagne commerciali sarebbe utile che l’Azienda avviasse una campagna di gestione dello stress, di adeguatezza dei comportamenti, sia in termini di leadership (l’educazione dovrebbe esserci per default), che di rispetto delle persone: per l’Azienda sono il bene più prezioso, ma per alcuni  presunti capi quasi dei sudditi.

Tra il dire e il fare riscontriamo spesso abissi che vengono ignorati: esistono segnali di allarme che non possono tradurre altro che scelte inadeguate: dalle nostre parti si dice “chi nasce tondo non può morire quadrato”

Ricordiamo a chi evidentemente lo scorda spesso, che i risultati dipendono dai comportamenti, che i buoni comportamenti consentono la condivisione della mission  e rendono l’ ambiente di lavoro e l‘attività svolta più sopportabili ed efficaci nonostante le innumerevoli lacune organizzative, gestionali e decisionali subite quotidianamente.

RSA FISAC CGIL Intesa Sanpaolo Reggio Calabria, 21.02.2024

Area Vicenza: “Se non sono solo parole…”

Nella giornata di giovedì 8 febbraio, abbiamo incontrato la Direzione di Area Sindacale Vicenza di Intesa Sanpaolo in sede di Trimestrale prevista dal Protocollo delle Relazioni Industriali per analizzare la situazione in Banca Dei Territori.
La nostra Area ha raggiunto il 97% del budget e, presumibilmente, saranno molte le Filiali che andranno a premio quest’anno, con evidente soddisfazione per il lavoro fatto da tutte le Colleghe e Colleghi in un anno particolarmente difficile e segnato da congiunture avverse…LEGGI TUTTO

 

Il Coordinamento RRSSAA Area Vicenza

Fisac CGIL Gruppo Intesa Sanpaolo

che vergogna

come mai i budget che l’azienda pretende dalle Filiali, nel senso di obiettivi da raggiungere, aumentano ogni anno quando si tratta di dover spremere come limoni i dipendenti e i clienti  ma i budget che sono destinati alla manutenzione e al decoro delle Filiali sono totalmente inadeguati quando si tratta di dover garantire condizioni di vivibilità che qualunque supermercato o negozietto retail garantisce a dipendenti e al pubblico

Clicca qui per il comunicato

che vergogna

TRIMESTRALE AREA NAPOLI E PROVINCIA E STRUTTURE DI CENTRALE 21 E 23 NOVEMBRE 2023

 

TRIMESTRALE AREA NAPOLI E PROVINCIA E STRUTTURE DI CENTRALE

I giorni 21 e 23 Novembre 2023 si sono tenuti gli incontri trimestrali dell’Area Napoli e Provincia e delle Strutture Centrali tra la delegazione Aziendale e le OO.SS.

Agli incontri per l’azienda erano presenti l’Ufficio Relazioni Industriali,  il  Responsabile  del Personale della DR, il responsabile dell’Ufficio Immobili, il CTPAR e rappresentanti della Dc People Management.

Gli incontri hanno avuto inizio con l’illustrazione, da parte del Direttore Le Noci, dello scenario 2023 che ha impattato positivamente sui risultati reddituali della Banca soprattutto in virtù dell’incremento dei tassi di interesse.

Gli impieghi e gli investimenti hanno risentito fortemente del contesto esterno.

I lavori sono proseguiti nel secondo giorno con l’illustrazione dei dati relativi agli organici, alla formazione e all’orario di lavoro delle Strutture di Centrale, da cui si rileva un aumento degli organici I.T., nessuna richiesta di part time inevasa, una fruizione quasi totale delle ferie e formazione fruita per un totale di n. 65.634 ore (di cui n. 934 in aula).

L’azienda ha riconosciuto l’impegno e la professionalità di tutti i colleghi che, come sempre, hanno reagito con estrema concretezza e professionalità rispetto alle evoluzioni degli scenari e ai cambiamenti in atto all’interno del nostro Istituto.

 

CAMBIAMENTI IN ATTO:

Le OO.SS., in riferimento ai cambiamenti “epocali” in atto nella nostra azienda (Nuova organizzazione del Lavoro, ampliamento Filiale Digitale, avvio Isybank, ulteriore riduzione delle filiali fisiche) , osservano ancora uno scollamento tra le intenzioni e la messa in pratica nell’operatività quotidiana.

Abbiamo ribadito che è necessario evitare incertezze e precarietà tra i lavoratori con l’obiettivo di trovare il giusto equilibrio tra le necessità aziendali e la serenità delle colleghe/i.

Non può esserci cambiamento senza una opportuna formazione ed una corretta fruizione della stessa. Abbiamo denunciato che molti direttori continuano ad opporre resistenza a concedere la fruizione dello Smart Learning. A tal proposito è indispensabile che tutti i colleghi fruiscano della formazione obbligatoria e professionale nei tempi e modalità tali da acquisire una conoscenza effettiva, segnalandoci eventuali situazioni o anomalie applicative.

 

A tal riguardo, tenuto conto delle professionalità disponibili presso le Strutture di Centrale della nostra D.R., abbiamo proposto una nuova fase di formazione dei lavoratori, trasversale, che possa supportare la crescita del personale che lavora nella Rete con affiancamenti anche a distanza.

 

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I RISULTATI DELL’ANALISI DI CLIMA: VA TUTTO A GONFIE VELE! MA È PROPRIO COSÌ?

A distanza di qualche settimana dallo svolgimento dell’incontro, inoltriamo il comunicato unitario sulla “trimestrale” del 13 novembre.
Ai tempi tecnici che solitamente richiede la stesura, si è aggiunto un ulteriore rinvio, deciso per il fatto che ci trovavamo ormai nelle fasi finali del confronto sul CCNL, concluso con la firma dell’accordo per il rinnovo (ai cui contenuti si è ovviamente rivolta l’attenzione di noi tutti).
Il ritardo ci consente in compenso di richiamare qui gli ulteriori sviluppi della questione Isybank (che citiamo nel volantino), considerato che nel frattempo l’Antitrust è intervenuta prevedendo diverse e più tutelanti modalità per il trasferimento della clientela: da questa decisione origina evidentemente la decisione di implementare la Task force a supporto della Filiale Digitale con l’inserimento complessivamente di 600 colleghi per gestire l’incremento dell’attività

il 13 novembre 2023 si è tenuto il periodico incontro trimestrale tra le OO.SS e la Delegazione aziendale
per l’Area Alessandria Asti.
Risultato dell’Analisi di clima
L’azienda ha aperto l’incontro sintetizzando i risultati della recente Analisi di clima per il nostro ambito
territoriale: secondo quanto ci è stato illustrato, la percentuale di coloro che hanno partecipato alla
rilevazione è stata molto elevata e il punteggio medio molto positivo (in netto miglioramento rispetto
all’analisi svolta circa due anni fa, con conseguente soddisfazione dei vertici della Direzione Regionale).
Da parte nostra abbiamo espresso stupore per un esito che non corrisponde alla percezione del
malessere lavorativo che sistematicamente riceviamo quando ci confrontiamo con le lavoratrici e i
lavoratori dell’Area: un malessere che in alcuni casi sfocia in dimissioni volontarie, che ovviamente
aggravano la condizione di chi rimane.
Abbiamo osservato come il fatto che ci venisse reso noto un dato medio e non disaggregato non
consentisse da parte nostra una valutazione approfondita e l’individuazione delle situazioni più critiche.
L’azienda ha di fatto ammesso una certa disomogeneità, impegnandosi a effettuare momenti di verifica
rispetto alle realtà che presentano risultati non positivi.
Smart working e 4×9
Ci sono state forniti alcuni dati rispetto alle forme di flessibilità introdotte dall’accordo sull’evoluzione del
lavoro del 26 maggio scorso.
Nelle filiali coinvolte nella sperimentazione relativa allo Smart working (diritto al lavoro agile per 1 giorno
al mese) l’azienda ha ammesso percentuali non omogenee di fruizione. Da parte nostra abbiamo
evidenziato come il mancato coinvolgimento di tutti “gli aventi diritto” sia in parte determinato da forme
di resistenza e di contrarietà allo strumento da parte del responsabile della filiale, ma anche da
situazioni contingenti legate a organici ridotti ai minimi termini. In misura minore incide lo scarso
apprezzamento del Lavoro Flessibile da parte di colleghe e colleghi che non ne fruiscono per una scelta
individuale e del tutto libera.
Le piccole filiali appena partite con la sperimentazione del 4×9 registrano adesioni al 96% e fruizioni (nella
prima settimana) al 50%.
Lo spazio temporale ancora limitato dall’avvio del 4×9 in queste filiali non consente di avere una casistica
completa delle criticità che si possono determinare. Secondo quanto ci è stato precisato, i problemi di
carattere logistico emersi (per esempio ora di spegnimento del riscaldamento non adeguata all’orario
prolungato) dovrebbero essere stati superati. Ovviamente invitiamo a segnalarci casi in cui permanessero
difficoltà e disagi.
Formazione Flessibile
Solo 2 colleghe/i su 3 hanno fruito della Formazione Flessibile. Un dato piuttosto insoddisfacente visto il
diritto spettante a ciascun collega a 8 giorni all’anno, considerando inoltre che la mancata fruizione della
Formazione obbligatoria incide negativamente sul PVR e può avere ripercussioni anche sui percorsi
professionali.
Come per lo Smart working, l’azienda ha condiviso la necessità di un cambio di passo, assicurando una
maggior sensibilizzazione a tutti i livelli: anche in questo caso vi invitiamo quindi a comunicarci i casi di
opposizione alla Formazione “da casa”.
Isybank
L’azienda giudica estremamente positivi i risultati e ha minimizzato il clamore (anche mediatico)
generato dai clienti che hanno accolto con estrema contrarietà il trasferimento.
La nostra interpretazione è piuttosto diversa, posto che l’Autorità Garante della Concorrenza e del
Mercato (AGCM) ha già avviato un procedimento istruttorio nei confronti di Intesa Sanpaolo e di Isybank.
Anche la lettera che Barrese ha inviato ai clienti coinvolti nel prossimo trasferimento, nella quale vengono
ampliati i termini entro cui sarà possibile esprimere il proprio diniego al passaggio in Isybank, appare a
nostro avviso come ammissione delle criticità riscontrate.
Nelle prossime settimane avremo modo di verificare se i correttivi posti in essere dall’azienda saranno
in grado di contenere le ricadute sui carichi di lavoro delle colleghe e dei colleghi del nostro territorio.
Considerazioni finali
Lo scenario di fondo che abbiamo rappresentato all’azienda è sempre lo stesso: cronica carenza di
organico e pressioni commerciali esasperate.
Abbiamo osservato come dal precedente incontro trimestrale (risalente al mese di luglio) il personale
dell’Area si sia ulteriormente ridotto, al contrario dei carichi di lavoro.
Le sostituzioni di colleghi cessati per esodo, pensione o per dimissioni sono insufficienti e il saldo netto
sempre negativo, senza contare che escono dipendenti di esperienza e competenza consolidata.
Molti portafogli risultano tuttora scoperti (da parte nostra ne abbiamo sollecitato l’assegnazione).
Diretta conseguenza della carenza di organico sono i problemi relativi alla corretta gestione del lavoro:
oltre all’impossibilità di programmare adeguatamente la formazione e di usufruire in modo diffuso dello
Smart working, il fatto di essere sempre in affanno provoca ansia, stress lavoro correlato e un maggior
rischio di commettere errori, rispetto ai quali c’è scarsa comprensione dal momento che ad essi seguono
spesso contestazioni disciplinari.
Le pressioni commerciali hanno l’effetto di sminuire e frustrare la professionalità di colleghe e colleghi,
spesso sollecitati a vendere prodotti non perfettamente confacenti alle esigenze espresse dalla clientela
pur di raggiungere i budget sfidanti: una situazione che finisce per compromettere la serenità e
conseguentemente la vita privata, ambito in cui si ripercuotono pesantemente le tensioni vissute in
ufficio.
Nel corso dell’incontro ci è stato più volte rappresentato l’impegno di coloro che hanno ruoli di
responsabilità nella Direzione Regionale a intervenire per superare le criticità, in particolare la volontà di
contrastare comportamenti non coerenti con le regole e i principi etici.
Vogliamo dare credito a questo impegno e invitiamo tutte le colleghe e i colleghi a segnalarci ogni
eventuale anomalia, con particolare riguardo a indicazioni commerciali inopportune e a ricadute indebite
in ambito Isybank, su cui solleciteremo un adeguato intervento.
Alessandria, 4 dicembre 2023
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN
INTESA SANPAOLO ALESSANDRIA ASTi

ComunicatoIncontroTrimestrale13nov2023_AreaAlessandriaAsti

ADESSO BASTA! SCIOPERO GENERALE!

 

CGIL e UIL hanno proclamato uno SCIOPERO GENERALE articolato a livello territoriale (o per settori).
Per le colleghe e i colleghi che lavorano nelle filiali e negli uffici delle banche situati in Piemonte lo sciopero è fissato per:
venerdì 24 novembre 2023

Siamo consapevoli dello scetticismo che spesso chi lavora in banca manifesta rispetto alle iniziative di protesta non strettamente legate al nostro lavoro e al nostro contratto
Eppure i temi su cui CGIL e UIL hanno sollecitato ripetutamente il Governo senza ottenere risposte adeguate riguardano ciascuno di noi.
Agli incontri, il Governo ha ascoltato le Parti sociali e poi è andato avanti per la sua strada: un po’ come se l’ABI si preparasse a mettere in atto la sua contropiattaforma anziché discutere delle rivendicazioni sindacali.
La (auspicabile) prossima firma del Contratto nazionale del Credito potrà rappresentare un risultato dal punto di vista retributivo, ma gli altri problemi (compresi quelli destinati a erodere il nostro reddito) non si fermeranno davanti all’ingresso di Intesa Sanpaolo.

Nel volantino scaricabile al seguente link parliamo di SANITÀ, FISCO, PENSIONI e STIPENDI.

comunicatosciopero24nov2023

 

TRIMESTRALE DIREZIONI CENTRALI MILANO, ASSAGO E SESTO S.G.

TRIMESTRALE DIREZIONI CENTRALI MILANO, ASSAGO E SESTO S.G.
Finalmente in presenza oltre che in collegamento da remoto, il 12 ottobre scorso si è svolta la
riunione trimestrale fra la delegazione aziendale e le rappresentanze sindacali. Tra i vari argomenti
trattati e ampiamente discussi vi riportiamo le questioni più rilevanti.
RIORGANIZZAZIONE
L’Azienda, per voce di Giorgio Sartori, ci ha illustrato la nuova Area di Coordinamento Group
Technology, collocata nell’Area di Governo C-DAITO sotto la responsabilità di Massimo Proverbio.
Quella che una volta era DSI, oggi è una struttura in evoluzione organizzativa, su cui si concentrano
investimenti di capitali e risorse, per affrontare la transizione digitale. Da parte sindacale ci siamo
interessati soprattutto ai risvolti occupazionali. Le 1.100 assunzioni già finalizzate e quelle che
seguiranno in quest’anno e nel prossimo saranno realizzate in buona parte tramite insourcing.
Abbiamo apprezzato l’impegno a far rientrare le attività e chiesto di procedere in questa direzione
con coerenza, includendo tutte le persone nel contratto del credito. Milano (Bisceglie), insieme a
Torino, sarà una delle sedi più impattate, ma ci saranno nuove opportunità di lavoro anche su altre
piazze (come Napoli, Brescia, Bergamo, Parma, Padova).

Clicca qui per leggere il comunicato completo

EMERGENZA BRADISISMO: COMUNICATO UNITARIO COORD AREA NA E PROV

La crisi bradisismica che attanaglia i Campi Flegrei richiede un monitoraggio straordinario e costante delle filiali coinvolte, improntato alla massima scrupolosità e senso di responsabilità.

A nostro avviso, è indispensabile la verifica di agibilità dei locali a cura delle funzioni competenti per evitare di correre rischi inutili e per permettere a tutti i nostri colleghi di poter lavorare in sicurezza.

CLICCARE QUI PER LEGGERE IL DOCUMENTO

VOLANTINO_RISCHIO SISMICO ZONA FLEGREA2

 

 

IL SOL DELL’AVVENIRE

Incombe all’orizzonte l’avvento di Isy Bank, progetto che, a sentire le dichiarazioni entusiastiche del nostro upper management in quel di Milano, nel fantasmagorico palazzo detto “Scheggia di Vetro”, ci condurrà verso un luminoso avvenire.

Nel frattempo i colleghi e le colleghe della rete schiantano dai carichi di lavoro e dalle pressioni commerciali – nonostante una fase di marginalità di tassi che consente lauti utili alla nostra azienda anche soltanto aprendo la bussola la mattina – e quindi una domanda sorge spontanea: l’azienda sa cosa succederà nel momento in cui i clienti riceveranno la fatidica lettera?

Perché noi un’idea ce l’abbiamo e non è per niente rassicurante.

Siamo ben consapevoli degli effetti della rivoluzione digitale sul nostro settore e di quanto Intesa sia all’avanguardia in questo campo. Assunzioni in rete non ce ne saranno, lo sappiamo.

Ma in attesa del luminoso futuro digitale – quando saremo sostituiti dall’IA nella relazione con i clienti, quando il contante scomparirà con l’avvento dell’euro virtuale, quando rimarranno forse una decina di filiali in tutta la regione – l’azienda come intende gestire la carenza degli organici che di fatto impedisce la mobilità professionale e una gestione decente dei carichi di lavoro della rete?

Le filiali devono chiudere – lo abbiamo capito. Ma, strano a dirsi, i clienti non scompaiono magicamente. Una parte sarà trasferita di forza a Isybank ma nel frattempo in queste condizioni come si pensa di affrontare questo cambiamento epocale?

NESSUNA LOGICA, NESSUNA SOLUZIONE

I cassieri ormai sono per l’azienda animali mitologici: non esistono e non servono, se non nella fantasia nostra e dei clienti. Talmente pochi, e a volte abbandonati a loro stessi, che di fatto sono privati del diritto alla fruizione della formazione flessibile (per tacere dello smart working) e costretti a far fronte a una clientela sempre più esasperata, con rischi operativi e di aggressione, verbale e non, sempre più elevati.

Dobbiamo vedere una notizia di cronaca sul giornale per trovare qualche soluzione alle situazioni al limite mentre aspettiamo il virtuale e il digitale? O essere sommersi dai reclami? O vogliamo testare magari i dati sul consumo di psicofarmaci in questa azienda?

E quale logica di senso compiuto sta dietro a certi accorpamenti decisi per luglio – periodo di picchi di lavoro a condizioni normali, con le ferie in corso – prima di aver eseguito i lavori necessari nella filiale accorpante, sommando così i disagi da gestire dei clienti con il caos delle ristrutturazioni?

E’ evidente che delle condizioni di lavoro delle filiali non interessa a nessuno. Conta solo vendere, a prescindere, per garantire alle funzioni commerciali medaglie sul petto, lauti premi e cotillon ma di sicuro non la nostra salute.

Ma nella Scheggia di Vetro è tutto bellissiMO.

 

Coordinamento rsa Fisac Cgil Area Pistoia e Lucchesia

 

 

 

 

 

 

 

FUORI CONTROLLO

La situazione del front office nelle filiali rimaste aperte di Pistoia e provincia è ormai fuori controllo. Poiché le funzioni aziendali sembrano ignorare le incombenze giornaliere e le responsabilità degli ormai quasi estinti gestori base riepiloghiamo di seguito l’operatività loro richiesta:

  • Gestione contanti, comprese le monete, e valori in bianco: i nostri vertici forse non sanno che il contante – alla faccia della tanto decantantata digitalizzazione – è ancora il mezzo prediletto per una fascia importante di popolazione (basta recarsi in una filiale della nostra provincia il giorno del pagamento delle pensioni), per non parlare della piaga tutta italiana dell’evasione fiscale  – che implica masse enormi di denaro in circolazione – e del fatto che questo governo abbia elevato la soglia dei pagamenti senza obbligo di tracciabilità a 5mila euro. Se Intesa Sanpaolo vuole eliminare il servizio cassa, riducendo la circolazione del cash, dovrebbe interloquire con chi queste modalità non vuole contrastare.
  • Gestione della valuta estera nel periodo estivo per richieste della clientela che si reca in paesi extra UE
  • Gestione effetti: ebbene sì, esistono ancora le cambiali e le dobbiamo confermare, controllare le scadenze, inoltrare al notaio, gestirne le fatture, gestire impagati e richiamati
  • Gestione banconote sospette falsità: redigere verbale e inoltrare tramite raccomandata a CNA entro i termini previsti pena pesanti sanzioni.
  • Lavorazione assegni versati agli ATM (due volte al giorno) altrimenti la filiale il giorno dopo non apre
  • Gestione e controllo ATM e casse self (pregando che non si inceppino mai): verifica giacenze, prenotazione sovvenzioni, ricezione e carico, dopo aver svuotato i cassetti delle banconote versate (da dividere per taglio) e provvedere a eventuale rimessa entro le 16 se si supera limite giacenza. Si parla generalmente di centinaia di migliaia di euro, per chi non lo sa.
  • Lavorazione sospesi contabili: PAV, bonifici e partite varie da destinare, assegni da verificare e eventuali impagati.
  • Gestione cassette di sicurezza e carte di pagamento, ricerche, disconoscimenti, truffe sempre più ricorrenti, attivazione e gestione key smart
  • Last but not least: smaltire la fila allo sportello di chi non può o non vuole essere digitalizzato ed è sempre più esasperato.

Ora, ognuna di queste attività è di per sè fattibile senza problemi da chiunque: ma cosa succede se tutto questo fa capo a sempre meno persone perchè ciò che non è commerciale non interessa?

Cosa succede se si dimezzano le filiali e in quelle superstiti il personale rimane il solito?

Chiediamo uno sforzo di immaginazione ai nostri responsabili. E conseguentemente delle soluzioni, perché la prima banca d’Italia non può far lavorare così le “sue persone”, esponendole a rischi concreti per la salute e a rischi operativi elevatissimi.

Pistoia 8.8.2023

Coordinamento rsa Fisac Cgil area Pistoia e Lucchesia

INCONTRO DIREZIONE REGIONALE 17 MAG 2023 CALABRIA CAMPANIA NAPOLI E PROVICIA SICILIA

Incontro di Direzione Regionale – art. 7 Protocollo Relazioni Industriali 14 aprile 2021

 

Mercoledi 17 Maggio 2023, da remoto, si è tenuto l’incontro annuale della Direzione Regionale Campania, Calabria e Sicilia.

L’azienda era rappresentata da:

  • Direttore Regionale
  • Relazione Industriali
  • Direttori Commerciali Retail, Exclusive e Imprese
  • Personale e Assistenza Rete Direzione Regionale
  • Direzione Immobili e della prevenzione, protezione e Sicurezza
  • Direzione Filiale Digitale
  • Direzione Impact

 

Il Direttore Regionale Dr. Giuseppe Nargi ha avviato l’incontro illustrando l’andamento economico della Direzione Regionale del 2022, anno in cui, nonostante le difficoltà esterne legate alla parte finale della pandemia e agli scenari di guerra, sono stati registrati ottimi risultati.

Il 2023 è iniziato in continuità con l’anno precedente ed il Direttore Regionale ha ringraziato i dipendenti tutti per l’impegno profuso.

Ha evidenziato il ruolo centrale del “bancario” ed in particolare   ha sottolineato l’importanza di lavorare per un gruppo solido e attento alle proprie persone.

Proprio su questo ultimo punto, l’attenzione alle persone, le OO.SS. hanno evidenziato la centralità delle colleghe e dei colleghi nel raggiungimento dei brillanti risultati, lavoratrici e lavoratori che vanno accompagnati in un meritato percorso di crescita professionale.

CLICCARE QUI PER LEGGERE IL DOCUMENTO

AREA VICENZA: BASTA RIUNIONI! (della serie LASCIATECI LAVORARE…)

In attesa dell’ampliamento del perimetro di filiali coinvolte nel progetto 4×9,
constatiamo (ma lo sapevamo già!) che nell’area di Vicenza i colleghi godono già
di una prestazione lavorativa ridotta, grazie all’escalation delle continue riunioni a
cui sono assoggettati da qualche mese a questa parte, indotte con una frequenza
e quantità che mettono in seria difficoltà i gestori nella programmazione e gestione
del lavoro quotidiano… LEGGI TUTTO

Close up of working process at business meeting

 

Incontro trimestrale D.R. Milano, Monza e Brianza

LA MAPPA NON E’ IL TERRITORIO
Giovedì 18 maggio si è svolta la trimestrale alla presenza del Responsabile della Direzione Regionale Milano e
Monza Brianza, del nuovo Responsabile Personale e Assistenza Rete della DR e del Responsabile della Relazioni
Sindacali competente nonché dei componenti delle rispettive strutture. Inizialmente il Responsabile DR ha esposto
una serie di dati economici e produttivi della DR tra cui la percentuale di filiali che ha ottenuto la quota di eccellenza
del PVR: rispetto all’anno precedente è cresciuta dal 4 al 51%, dato certamente positivo per il raggiungimento del
quale il Responsabile DR ha riconosciuto l’impegno profuso dalla generalità dei Colleghi.
PRESSIONI COMMERCIALI E CLIMA DI FILIALE
Insiste un problema di “clima” che spesso distingue il percepito dai dati statistici, come differenza tra la realtà e la
rappresentazione della stessa (da cui il titolo). Il Responsabile della DR dichiara l’assenza di pressioni commerciali
perché le segnalazioni ufficiali dei Colleghi con gli strumenti aziendalmente previsti sono numericamente esigue.
Non condividiamo l’assunto tutto va bene perché le denunce formali e ufficiali sono scarse e continueremo
incessantemente a evidenziare ogni atteggiamento, comportamento o meccanismo di controllo non previsto, capace
di produrre malessere e segnalatoci dai Colleghi, come abbiamo sempre responsabilmente fatto e continueremo a
fare dopo le recenti modifiche in materia derivanti dai nuovi accordi.

Clicca qui per leggere tutto il comunicato

Organici, nessuna soluzione per la Sardegna dal Comitato di Consultazione di Gruppo

Venerdì scorso siamo stati ascoltati dal Comitato di Consultazione di Gruppo che, in seguito alle pressanti richieste emerse durante le assemblee, avevamo nuovamente attivato in relazione alla situazione di cronica carenza di organici nella nostra regione.

Ricordiamo che si tratta di un passaggio obbligato per dirimere le controversie o vertenze a livello locale.

Già nel 2021 avevamo ricorso al comitato ottenendo le prime 23 nuove assunzioni dopo ben 12 anni in cui (dal 2009 al 2021) non ne avevamo viste se non in sostituzione di Colleghe/i deceduti o di categorie protette, obbligatorie per legge.

Abbiamo ribadito il forte disagio che le colleghe ed i colleghi soffrono, schiacciati dalle sempre più pressanti richieste da parte aziendale e dalla cronica mancanza di personale.

Abbiamo ricordato che su oltre 200 uscite, legate principalmente agli esodi ed ai pensionamenti, alle dimissioni volontarie e, ahinoi , ai decessi di Colleghe e Colleghi in servizio che non sempre vengono  sostituiti, al momento abbiamo avuto solo una trentina di nuovi ingressi, uno ogni 7 uscite!!

A ciò si aggiungono, sempre più frequenti, i casi di colleghe e colleghi che vengono inibiti al contatto con il pubblico da parte del Medico competente incaricato dall’Azienda a causa dello stress da lavoro.

Tutto ciò comporta ulteriori difficoltà per i “superstiti” in questo ambiente di lavoro già fortemente stressante, costretti a carichi di lavoro ulteriori, governati dagli onnipresenti algoritmi che asetticamente quantificano il lavoro in Intesa Sanpaolo.

Nessuna risposta sulle condizioni di lavoro, evidentemente, al di là degli slogan, il benessere e la salute delle proprie Persone non sono rilevanti.

Tutte queste ragioni, più dettagliatamente elencate nel comunicato del 20 marzo scorso (qui in allegato) non sono state sufficienti per essere recepite da parte dell’Azienda. La “risposta” è stata che non si fanno accordi con le Regioni e che tutto si rimanda al tavolo di Gruppo.

Noi riteniamo invece che la sede del comitato di consultazione sia la sede giusta così come lo è stata nel recente passato quando si ipotizzò collegialmente di attendere gli sviluppi del piano di  ristrutturazione allora in fase di completamento e i risultati, seppur parziali, arrivarono.

Questa volta, purtroppo, come si evince dal verbale che alleghiamo, l’esito dell’incontro è stato NEGATIVO.

COSA FAREMO: A questo punto, vista la posizione assunta da parte dell’Azienda ci vedremo costretti, salvo vi sia un nuovo e più costruttivo approccio e la volontà di voler riprendere il dialogo, cosa che le OO.SS. auspicano e ricercheranno in ogni momento, ad intraprendere i passaggi previsti per avviare ogni forma di mobilitazione che riterremo più idonea.

Cagliari, 10 maggio 2023

RAPPRESENTANZE SINDACALI AZIENDALI INTESA SANPAOLO AREA SARDEGNA

Scarica il pdf di questo comunicato unitario

il verbale del comitato di consultazione

comunicato assemblee marzo 2023

Sotto numero sottos timati sotto pagati

 

SOTTONUMERO,SOTTOSTIMATI,SOTTOPAGATI

Un giro di assemblee che vale come dieci indagini di clima

 

Nel corso di una settimana abbiamo incontrato fisicamente oltre 120 lavoratori della provincia di Reggio Calabria, con una percentuale tra le più alte registrate. In tutte le sedi sono emerse le medesime istanze e preoccupazioni. La banca ricorda tanto  il mitico Giano bifronte: all’esterno, moderna, efficiente, attenta al sociale ma nei confronti dei dipendenti mostra un altro volto.

Mentre il personale deve sopperire alle inefficienze tecnico organizzative aziendali e alla cronica carenza degli organici dall’altra parte non c’è la giusta attenzione e lealtà nei confronti delle proprie risorse.

E’ mancanza di lealtà chiedere budget che cambiano in continuazione e che non tengono conto di criteri oggettivi (es. si fondono due filiali, i portafogli raddoppiano ma i gestori no).

E’ mancanza di lealtà proporre PVR che richiedono calcoli astronomici e  studi scientifici  per essere compresi.

E’ mancanza di lealtà  creare criteri di complessità di portafoglio talmente astrusi che non sono verificabili.

E’ mancanza di lealtà chiedere indietro i soldi ai gestori perché si modifica nel corso dell’anno la predetta complessità.

E’ mancanza di visione aver reso tossico l’ambiente lavorativo delle Filiali.

E’ scollamento dalla realtà credere che questo sia il più bel posto al mondo in cui lavorare.

In un mondo fatto di algoritmi è troppo pretendere più semplicità e trasparenza?

I lavoratori percepiscono sempre più l’azienda come distante dalla realtà e molto lontana da quell’immagine ideale che il CEO ha  e che ricorda quello che si racconta di un uomo di potere a cui venivano mostrati sempre gli stessi aerei e pensava di avere un’aviazione formidabile.

Inutile investire milioni di euro immaginando una banca del futuro  che può fare a meno del valore umano se oggi non si affrontano i problemi reali della rete. I molteplici input e le sollecitazioni sono tanti e numerosi;  si rischia di perdere di vista quelle priorità che potrebbero causare problemi seri che, guarda caso, ricadrebbero sempre e solo sui lavoratori.

Qualunque iniziativa dovesse essere intrapresa nelle prossime settimane,  anche alla luce della gravissima notizia del ritiro della delega contrattuale ad Abi, i lavoratori della Città metropolitana di Reggio Calabria ci saranno!

Reggio Calabria, 9/3/2023

RSA FABI – FIRST CISL – FISAC CGIL – UNISIN

comunicato 09 marzo

Già dal 2 gennaio si possono utilizzare le SVL 2023: la Guida Pop per sapere tutto sulla Sospensione Volontaria

Che cos’ è la Sospensione Volontaria dell’Attività Lavorativa?

A quanti giorni ho diritto e come faccio a pianificarle? Devo aver finito le ferie prima di richiederle? Me le possono negare?

Ma sono pagate oppure no? E incidono sulla Pensione o sui Premi?

Domande, domande, ancora domande… Ma da oggi trovi tutte le risposte nella nuovissima Guida Pop alle Giornate di SVL: chiare, veloci e precise!

Qui il video

 

e qui il pdf

 

Dal 13 giugno al 2 luglio Elezioni Fondo Sanitario Integrativo: Programma e Candidati della FISAC

Nei prossimi giorni prenderanno avvio le elezioni per il Fondo Sanitario Integrativo (fissate – con riferimento al voto elettronico – da lunedì 13.6.2022 a sabato 2.7.2022), che avranno il compito di individuare i componenti degli organismi a cui sono affidate la guida e la gestione di FSI, e chiuderanno l’importante “tornata elettorale” che in questi mesi ha riguardato gli Enti di welfare del Gruppo ISP.

Il Fondo Sanitario Integrativo del Gruppo Intesa Sanpaolo, per numero di iscritti (oltre 200.000) e prestazioni erogate, è uno dei più grandi Fondi del Paese.

Basato fin dalla sua costituzione avvenuta nel 2011 su principi mutualistici e di solidarietà il Fondo ha visto negli anni alcune fasi di difficoltà rispetto all’esigenza di garantirne solidità e sostenibilità: nel tempo abbiamo operato per superare tali criticità e siamo riusciti a garantire l’indispensabile equilibrio tra patrimonio e prestazioni, contrastando il rischio che queste ultime ne risultassero impoverite: al contrario ci siamo impegnati, spesso con successo, per migliorare i servizi resi e le coperture, anche grazie anche alla positiva collaborazione con i componenti della Delegazione trattante al tavolo del confronto con l’azienda.

I recenti accordi che (solo per citare alcuni esempi) hanno consentito il superamento della c.d. quota differita e introdotto coperture di Long Term Care sono il risultato di tale iniziativa.

Siamo nel contempo consapevoli che tutto è perfettibile e che rimangono alcuni elementi di criticità e, conseguentemente, margini di miglioramento: ci poniamo quindi ulteriori obiettivi:

  • ampliare ulteriormente le coperture;
  • incrementare il numero delle convenzioni con le strutture sanitarie territoriali;
  • migliorare la qualità del servizio offerto anche dal punto di vista amministrativo;
  • continuare ad assicurare l’equilibrio del Fondo allo scopo di preservarne finalità e funzioni in ottica inclusiva.

Se condividi questo progetto dal 13 giugno al 2 luglio puoi sostenere i nostri candidati e il loro impegno e professionalità a favore dell’assistenza sanitaria integrativa del Gruppo.

Di seguito trovate l’elenco dei nostri Candidati. Cliccando sul nome potrete conoscerli meglio.

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Marianna
Broczky

Titolare
Giuseppe
Pascarelli
Supplente
Roberto
Conte
Titolare
Federica
Toffoletti
Supplente

 

 ASSEMBLEA DEI DELEGATI
Cristina
Isola
Federico
Marcantoni
Giuseppe
Matera
Mariarosaria
Mazzotta

 

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