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PERCHE’ QUESTO SCIOPERO RIGUARDA ANCHE I BANCARI?

 Le rivendicazioni presentate dalla CGIL e dalla UIL al Governo, sono rimaste inascoltate ma riguardano ciascuno di noi, anche chi lavora in banca o in un’assicurazione.

 – SANITA’: gli investimenti per il settore sanitario nel nostro Paese continuano ad attestarsi al di sotto della media OCSE, in questi giorni, sia la Corte dei Conti sia l’Ufficio parlamentare di Bilancio hanno parlato di risorse insufficienti. Gli accordi sindacali aziendali per ora ci garantiscono la sanità integrativa, ma se saremo costretti a rivolgerci unicamente alla sanità privata, il sistema delle casse assistenza aziendali e delle polizze sanitarie non reggerà se non aumentando i costi che incideranno negativamente sulla nostra retribuzione.

– FISCO: il Governo penalizza pesantemente i lavoratori dipendenti e i pensionati, es. un reddito lordo superiore ai 50 mila euro per un autonomo/ prevede un’aliquota del 15% mentre per un lavoratore dipendente o un pensionato arrivano a pagare un’aliquota del 43%. Nulla viene fatto invece per ridurre l’evasione fiscale che cuba in Italia quasi 100 miliardi l’anno. Per non bastare, aumenta l’IVA sui prodotti per l’infanzia e le accise sui carburanti. Ancora nulla di fatto sulla tassazione dei fringe benefits correlati ai mutui dei dipendenti, problematica che grava in particolare sulla nostra categoria.

– PENSIONI: si andrà più tardi prendendo meno, è l’effetto delle penalizzazioni su quota 103 che, per i lavoratori privati sposta l’uscita a 7 mesi dalla maturazione del requisito contro i 3 attuali e l’importo dell’assegno verrà calcolato con il metodo contributivo anche per gli anni maturati nel retributivo. Le donne vengono poi penalizzate oltre ogni misura dalle restrizioni su Opzione Donna, con l’allungamento delle finestre di uscita, il ripristino dell’adeguamento alle aspettative di vita e il taglio della rivalutazione delle pensioni in relazione all’inflazione.

– SALARI: ai bancari arriverà presto il rinnovo del contratto con un aumento salariale considerevole ma dobbiamo preoccuparci di quello che sta accadendo nel nostro Paese, dove salari sono bassi e lavoro precario rischiano di “azzoppare” il sistema previdenziale pubblico, ovvero anche le nostre pensioni.

PER CAMBIARE LE COSE SERVE ANCHE IL TUO CONTRIBUTO A SUPPORTO DELL’AZIONE DEL SINDACATO: ADERISCI ALLO SCIOPERO DI VENERDI’ 24 NOVEMBRE!

TI ASPETTIAMO AL CORTEO IN PIAZZA XX SETTEMBRE, BOLOGNA ORE 9.00 

 

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