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L’ampliamento del NWOW a nuovi uffici del Grattacielo sta mostrando ed esasperando i limiti e le contraddizioni di questa modalità di lavoro, soprattutto a causa di un’impostazione di base che vuole privilegiare il contenimento dei costi anziché l’efficacia operativa e gestionale.

Se infatti l’assunto fondamentale dello SW è che deve essere assolutamente volontario e deve sempre essere garantita in qualsiasi momento una postazione di lavoro pienamente a norma a ciascun collega che per qualsiasi ragione debba / voglia lavorare nel suo ufficio, allora non è possibile continuare a ridurre indiscriminatamente le postazioni di lavoro, smantellare le strumentazioni fisse, andare a rilento con la creazione di nuovi Hub, praticare politiche restrittive nei confronti di quei colleghi che invece desiderano un maggior ricorso allo SW.

Gli effetti concreti della politica aziendale sulla gestione del NWOW, degli spazi e degli strumenti di lavoro vanno dal grottesco al surreale.

L’esempio più clamoroso è il sistema di prenotazione della postazione di lavoro.

Si prenota 30 giorni in anticipo rispetto al giorno desiderato, un giorno per volta, e tutti i giorni in un orario diverso, individuato random nella fascia che va dalle 8:45 alle 15:30, con spazi temporali di 15 minuti.

Prendiamo ad esempio come stanno “funzionando” le cose nella settimana in corso:

  • Sabato 30 settembre si prenota per lunedì 30 ottobre – alle ore 10.30
  • Domenica 1 ottobre si prenota per martedì 31 ottobre – alle ore 15:15
  • Lunedì 2 ottobre si prenota per mercoledì 1 novembre – non si prenota perché coincide con un giorno festivo
  • Martedì 3 ottobre si prenota giovedì 2 novembre – alle ore 9:00
  • Mercoledì 4 ottobre si prenota venerdì 3 novembre – alle ore 13.30
  • Giovedì non si prenota perché va su sabato
  • Venerdì non si prenota perché va su domenica
  • Sabato si ricomincia…

Quale mente perversa ha immaginato un sistema che comporta l’uso continuo dello smartphone (per chi ce l’ha) o del PC più e più volte al giorno (festivi compresi) per tentare di prenotare con trenta giorni di anticipo, un giorno alla volta? I colleghi sono arrivati al punto di creare chat di ufficio dedicate alle prenotazioni in cui si monitora a turno il tool di prenotazione e il primo che “becca” la finestra avvisa gli altri, manco fosse la caccia ai biglietti del concerto di Vasco. Nevrosi personali, liti domestiche, colleghi baraccati negli Hub, postazioni prenotate e non cancellate, tentativi di trovare un posto per una esigenza improvvisa sono all’ordine del giorno, altro che ambiente di lavoro sereno e stimolante.

Chiediamo al più presto:

  • la cessazione dello smantellamento selvaggio delle postazioni di lavoro fisse,
  • il ripristino di 6 postazioni fisse di lavoro per ciascuna isola anziché le attuali 4,
  • l’attivazione di un tool di prenotazione più efficiente, a orari predeterminati, esclusione dell’accesso nei fine settimana e nei festivi, sistemi di alert automatici e con finestre temporali più brevi,
  • una politica di concessione dello SW più vicina alle esigenze individuali dei colleghi che non costringa nessuno a lavorare da casa o in ufficio al di là delle proprie scelte.

 

Qui il documento in pdf

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