Archivio Direzione Regionale Toscana e Umbria

INIZIAMO A CONTARE…

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Questi sono i giorni passati dall’ultimo incontro che abbiamo avuto con l’Azienda.
In quell’occasione, come riportato nel nostro comunicato del 10 aprile, il Direttore Regionale ebbe a dichiarare che i dipendenti di Intesa Sanpaolo
sono consulenti e non venditori.
Adesso ci aspettiamo che tale dichiarazione diventi realtà:

LE PAROLE NON BASTANO
ciò che fa la differenza, che contraddistingue la serietà dell’interlocutore sono

I COMPORTAMENTI

L’Azienda il 10 aprile ha affermato che:

  • non è previsto un numero minimo di appuntamenti in agenda
  • non sono previsti budget individuali.

Ad oggi i COMPORTAMENTI non sembrano essersi adeguati alle dichiarazioni fatte.
E allora
iniziamo a CONTARE quanti giorni saranno necessari all’Azienda per allinearsi ai comportamenti che lei stessa asserisce dover esser la normalità.
Il tempo è un importante parametro per misurare l’efficienza di una organizzazione (i risultati di budget ci risulta infatti debbano esser immediati).
Invitiamo tutti i lavoratori a continuare a segnalarci ogni comportamento indebito di cui dovessero essere testimoni.
Firenze, 2 maggio 2019

I COORDINAMENTI RR.SS.AA ISP
AREE FIRENZE E PRATO-TOSCANA SUD-TOSCANA NORD-UMBRIA
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

SIAMO CONSULENTI E NON VENDITORI

Le domande del Sindacato:

“È previsto un numero minimo di appuntamenti con i clienti in agenda?”

“Sono previsti budget individuali?”

“Fuori orario di lavoro (la sera, il fine settimana, durante ferie, malattie, congedi…) l’Azienda richiede che i colleghi restino connessi (cellulare, tablet e mail) e/o svolgano attività lavorative o formative?”

La risposta univoca dell’Azienda:                                 NO

“La formazione deve essere pianificata e in orario di lavoro?”

“L’Azienda tiene in debita considerazione eventuali rischi operativi derivanti dalla riorganizzazione in atto?”

La risposta univoca dell’Azienda:                                 SI

Tutto il resto sono… PRESSIONI COMMERCIALI!!!!

Queste in sintesi le risposte importanti ottenute nella giornata del 10 aprile 2019 durante il primo incontro annuale con l’Azienda dopo la fusione dei marchi nella nostra Direzione Regionale.

Alla illustrazione del contesto economico attuale fatta dal Direttore regionale Luca Severini sono seguite le richieste del tavolo sindacale e l’evidenziazione delle criticità in cui versa in particolare la Rete dopo gli interventi di riorganizzazione e di applicazione della ennesima revisione del modello di servizio.

Abbiamo ribadito la necessità di consentire lo svolgimento della formazione in modalità flessibile per tutti i colleghi affinché ne sia garantita la corretta fruizione.

Abbiamo richiesto un adeguato supporto ai nuovi ruoli, fra cui quello dei gestori aziende retail.

Abbiamo ottenuto che sia data adeguata attenzione e trovate le soluzioni più appropriate rispetto ai team estero gravati da condizioni lavorative che a oggi ne impediscono un corretto funzionamento rispetto al modello, e in prospettiva la valutazione della creazione di nuovi distaccamenti.

Abbiamo ottenuto la disponibilità dell’Azienda a tenere in debita considerazione – ai fini della valutazione di circostanze che possano implicare contestazioni disciplinari – le condizioni di lavoro estremamente gravose e di eccessivo carico. Raccomandiamo comunque a tutto il personale la massima attenzione al rispetto della normativa aziendale e di legge.

Consapevoli che la realtà che si vive nel quotidiano e che abbiamo puntualmente rappresentato all’Azienda è ben diversa, invitiamo tutte le colleghe e i colleghi a segnalarci ogni comportamento difforme dalle dichiarazioni ufficiali dell’Azienda, in modo da consentire a queste OO.SS. di intervenire affinché tali comportamenti siano immediatamente riallineati a quanto dichiarato.

 

Firenze, 10 aprile 2019

I COORDINAMENTI RR.SS.AA ISP

AREE FIRENZE E PRATO-TOSCANA SUD-TOSCANA NORD-UMBRIA

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

 

LISTE DI PROSCRIZIONE? NO, GRAZIE

Ci giungono diverse segnalazioni su alcune zone della nostra regione in merito a una ipotetica lista di gestori che da inizio anno non hanno venduto alcuna polizza assicurativa.

I colleghi suddetti sono stati avvisati da direttori e coordinatori, dietro indicazione di alcuni capi area, ed entro la settimana dovranno provvedere a colmare la lacuna con almeno una vendita di rilievo del ramo no-motor.

Vogliamo ricordare alle figure commerciali di questa Azienda che il Codice Civile impone al lavoratore subordinato un’obbligazione di collaborazione attiva e non di risultato, come invece si impone nei rapporti di lavoro con liberi professionisti, nella consapevolezza degli obiettivi che il Piano Industriale ci assegna.

Inoltre, l’Accordo sulle politiche commerciali non prevede assegnazione di budget individuali, né tantomeno autorizza black lists inquisitorie per umiliare chi non è in linea con le aspettative del budget, bensì promuove la creazione di un ambiente di lavoro sano e collaborativo, vietando
comportamenti che ledano la dignità e la professionalità dei lavoratori. Persino gli accordi sul salario variabile mettono al centro il lavoro di squadra, presupponendo che ciascuno contribuisca in modo diverso al conseguimento del risultato complessivo.

Ricordiamo anche che i dipendenti delle aziende creditizie e assicurative devono rispettare i principi contenuti nella normativa Mifid e Idd, promulgate al fine di contrastare il fenomeno pervasivo delle vendite scorrette.

Diffidiamo pertanto l’Azienda dal mettere in atto comportamenti che possano configurarsi come vessatori, contrari alla legge, agli accordi e al decantato Codice Etico sbandierato in ogni circostanza istituzionale e calpestato quotidianamente da comportamenti non più tollerabili.
Ogni iniziativa di segno contrario sarà denunciata nelle sedi opportune e contrastata con iniziative adeguate, anche a mezzo stampa.

12/3/2019

Coordinamento Isp First Cisl – Fisac-Cgil – Unisin – Uilca Area Pistoia e Lucchesia
Rsa Isp Fisac-Cgil Prato – Rsa Isp First Cisl Prato – Rsa Isp Fabi Viareggio/Lucca

IL POSTO PIU’ BELLO ?

In questa prima fase del post migrazione e del nuovo modello di servizio emerge in tutta evidenza l’improvvisazione con cui si è gestita una fase delicatissima di cambiamento: la pessima organizzazione del lavoro e la mancata pianificazione su trasferimenti e carichi di
lavoro si sta scaricando sui colleghi sempre più oberati dai soliti processi inefficaci, rallentati dalle difficoltà tecniche, e dalle solite, continue e inarrestabili priorità commerciali.


Denunciamo i ritardi nello svolgimento dei colloqui con i colleghi coinvolti nel cambiamento, e l’avvio di soluzioni organizzative che appaiono improvvisate e poco lungimiranti, come i poli estero sottodimensionati, la presenza di decine di gestori senza portafoglio e marginalizzati, i lavori di ristrutturazione delle filiali accorpanti ancora non definiti.


Nel frattempo l’azienda ci dice che non è stato raggiunto per la Bdt il budget 2018, a fronte dell’utile miliardario, per cui nessuna filiale accederà al sistema premiante dell’eccellenza, e si provvederà a modificare in modo sostanziale e peggiorativo il sistema di valutazione Performer, rifiutando di accogliere le richieste sindacali.
Non meravigliamoci ai road show se l’indice di gradimento interno precipita.


Vogliamo rendere la nostra azienda il posto più bello in cui essere dipendenti, clienti, azionisti” è il mantra di Intesa Sanpaolo.

Certo lo è per i nostri azionisti, che vedranno remunerato lautamente il loro capitale, molto meno lo è per i nostri clienti, vittime dello stalking quotidiano spacciato per metodo commerciale, meno ancora lo è per una parte cospicua dei dipendenti – non certo dei
manager – schiacciati da continue richieste, processi inefficaci, impossibilità di reale formazione, ritmi insostenibili, in un caos giornaliero che ha il solo effetto di indebolire le nostre competenze e renderci meno consapevoli del ruolo che la legge ci impone
.

Chiediamo risposte concrete alle questioni irrisolte, prima fra tutte la mancata applicazione dell’accordo sulle politiche commerciali, esigiamo un ascolto reale e non di facciata, una reale volontà di risoluzione dei problemi e il riconoscimento fattivo dell’impegno dei colleghi tutti, che sono il vero motore di questa azienda.


La credibilità si guadagna con i fatti concreti, non con slogan ipocriti e frasi a effetto.

Fisac Cgil Intesa Sanpaolo Toscana 

 

BUON ANNO

Non abbiamo neanche fatto in tempo a riporre le decorazioni natalizie, con il loro portato luccicante di obiettivi raggiunti, che l’alba del nuovo anno vede senza soluzione di continuità le truppe cammellate della filiera commerciale schierate all’attacco del budget 2019.
Come buon auspicio per l’anno che ci aspetta vogliamo ricordare alcuni principi alla base degli accordi nazionali e aziendali sul tema delle politiche commerciali, soprattutto a quei capi area e direttori commerciali che stentano a tutt’oggi a capirne la portata:

  • le comunicazioni aziendali siano improntate al rispetto della normativa vigente, senza messaggi fuorvianti, vessatori o lesivi”. Una mail scritta in maiuscolo neretto, con svariati punti esclamativi o interrogativi alla fine di una frase non è una buona idea se si sta comunicando fra persone legate da un rapporto di lavoro professionale. Si parla di lavoro, appunto, non di sentimenti feriti. L’emotività lasciamola nell’ambito che le compete.
  • le riunioni di orientamento commerciale siano effettuate nel rispetto delle norme sulla prestazione lavorativa”. L’azienda non è casa nostra, la permanenza al di fuori dell’orario deve essere autorizzata e di conseguenza remunerata.
  • “il monitoraggio per la verifica degli andamenti commerciali sia attuato tramite modalità strutturate, al fine di inibire, ai vari livelli, condotte improprie e indebite pressioni”. Strutturate vuol dire che è l’azienda che mette a disposizione i mezzi, il singolo non può inventarsi a suo piacimento uno strumento di controllo al di fuori di quelli già in dotazione, come se gestisse la sua contabilità familiare. Non sono ammessi budget personali, ma solo per unità operativa che si organizzerà, tramite il lavoro di squadra, per raggiungerli.
  • la rilevazione dei dati commerciali sia effettuata, di norma, attraverso l’utilizzo degli strumenti approntati e messi a disposizione dall’azienda, evitando gli abusi, l’eccessiva frequenza e le inutili ripetizioni”. Idem come sopra. Oppure pensiamo che Intesa Sanpaolo non abbia i mezzi informatici per avere, nell’istante in cui uno qualunque dei manager decidesse di farlo, ogni dato possibile sui prodotti collocati e sui contratti stipulati? Se i dati non sono aggiornati non è un problema del singolo lavoratore, non spetta a lui/lei supplire a una lacuna riempendo un file o una mail o un pizzino di carta, ma è l’azienda che a livello informatico deve provvedere a risolverla.

 

Possiamo e dobbiamo rifiutarci di compilare reportistica manuale su dati messi a sistema dall’azienda.
Facciamolo, tutti insieme.

Ribadiamo inoltre l’ennesima precisazione sul metodo: il metodo è un mezzo, non è di per sè contrattualmente regolato, nessun accordo sancisce l’obbligo di un numero minimo di appuntamenti in agenda né tanto meno l’obbligo di un numero minimo di vendite.

Chi impone questo infrange le norme. Dobbiamo rigettare l’idea di produzione come se si trattasse di cottimo. Non siamo in una fabbrica agli albori del 900. In Intesa si vendono servizi e assicurazioni, si fa credito, si intessono relazioni di fiducia,
non si produce oggettistica di lusso per
pochi eletti al vertice, che beneficiano dei frutti del nostro lavoro con premi variabili non conoscibili ma sicuramente immensamente superiori a quelli dei loro sottoposti, anche se direttori di filiale, e con zero responsabilità amministrative e normative.
Ricordiamoci che l’unico faro, nel caos strumentale e funzionale dei processi che non funzionano, della normativa inaccessibile e delle continue priorità, che ci rende tutti più manipolabili, è lavorare per l’interesse del cliente e in sicurezza, evitando rischi di provvedimenti disciplinari e controversie varie.

Buon anno a tutti, all’insegna del rispetto e della dignità.

7/1/2018

Coordinamento Rsa Fisac Cgil Toscana Umbria

 

DUE PIANI INFINITI E PARALLELI: la distanza fra Azienda e Lavoratori

Martedì 20 novembre si è svolto il consueto incontro trimestrale con l’Azienda, iniziato con l’illustrazione dei risultati commerciali che vedono performance particolarmente positive del Retail e una tenuta di Imprese e Personal. Abbiamo evidenziato, rispetto alle condizioni di lavoro, il perdurare di una distonia tra la visione aziendale e la realtà rappresentataci dai colleghi. I risultati a dir poco eccellenti, conseguiti dal nostro territorio, soprattutto in tema di tutela, non trovano riscontro nella percezione dei colleghi che si sentono schiacciati dalle priorità giornaliere e dai mille monitoraggi, non sentendosi valorizzati nemmeno al raggiungimento – e spesso al superamento – degli obiettivi. Le nostre numerose segnalazioni, di comportamenti scorretti, spesso anche lesivi della dignità delle persone (per l’arroganza, le modalità, le ingerenze) e di reportistica inutile, che serve solo a tenere sotto pressione, dimostrano che il fenomeno non può essere derubricato a semplice eccezione o eccessività del singolo capo (come di norma ci viene risposto). Siamo in presenza di un modus operandi che distrugge la motivazione di colleghe e colleghi e impedisce – obbligando a una visione di breve periodo – di avere consapevolezza delle vere strategie e mission del Gruppo.

L’evoluzione del modello di servizio nelle nostre Aree (così come in Area CR Pistoia e Lucchesia) sarà applicato al completamento della fusione dei marchi prevista per febbraio 2019. L’Azienda procederà con le valutazioni rispetto all’impianto delle nuove figure di gestore aziende retail, coordinatore di relazione, gestore enti e rafforzamento del comparto estero nelle filiali imprese. Al momento, ha dichiarato l’Azienda, non sono ancora definiti i numeri di portafogli che si creeranno, né l’esito della riportafogliazione della clientela imprese, né elenchi di filiali in cui verranno creati i team di gestori imprese retail o di filiali imprese su cui verranno creati i team di addetti estero, ……

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Fondo Pensione CRFirenze: chiarimenti

In seguito alla lettera inviata ai colleghi in servizio dall’Associazione Pensionati della Cassa di Risparmio di Firenze in merito al progetto di confluenza del Fondo ex Esonerato, si rendono necessari alcuni chiarimenti onde evitare fraintendimenti e/o possibili strumentalizzazioni.

Nelle prossime settimane le delegazioni trattanti di FABI, FIRST/CISL, FISAC/CGIL, UILCA, UNISIN FALCRI SILCEA SINFUB saranno convocate per affrontare il tema della confluenza del Fondo di Previdenza ex Esonerato nel Fondo di Gruppo Intesa.

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La legge prima di tutto!!

Al rientro dalle ferie assistiamo all’ennesima recrudescenza delle pressioni commerciali sui collocamenti di prodotti finanziari e assicurativi.

Riteniamo utile un rapido riepilogo dei nostri doveri professionali, a difesa della nostra stessa professionalità e per evitare eventuali future controversie con la clientela:

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Trimestrale Firenze luglio 2018: parole o fatti?

Quello che abbiamo richiesto è un cambiamento significativo di passo che chiarisca alle figure di coordinamento che i dipendenti bancari non hanno un obbligo di risultato, aspetto di cui l’Azienda stessa è ben consapevole tanto più quando afferma che:

  • il famoso metodo è appunto un metodo di lavoro da seguire, ma non è l’appuntamento o il successo in più o meno che rende sanzionabili!
  • l’obiettivo è rendere i gestori sempre più autonomi e consapevoli nella gestione dei portafogli… – COME SI POSSA CONCILIARE L’AUTONOMIA CON I REPORT E LE CONTINUE “PRIORITÀ” ANCORA PERALTRO CI È IGNOTO!
  • i risultati vanno osservati come processi e non “guardando al singolo fotogramma” e l’elemento distintivo è la qualità della relazione complessiva con il cliente

A tale proposito l’Azienda ha concordato circa il fatto che la corretta relazione con il cliente possa sì prevedere un contatto volto a saggiare il mero interesse per nuovi prodotti, ma che l’attività di proposizione avvenga sempre al momento in cui le specifiche tecniche dei prodotti siano disponibili e non si trasformi in una sorta di “prevendita”.

L’Azienda ha anche ammesso che i comportamenti dei ruoli di coordinamento necessitano ancora di interventi correttivi.

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Gli accordi e il loro rispetto

UN ACCORDO VALE…SOLO SE VIENE RISPETTATO

Lunedì 23 luglio si terrà il consueto incontro trimestrale con l’Azienda. Stavolta vi scriviamo PREVENTIVAMENTE portando a conoscenza di quali sono, ancora, i problemi non risolti nella nostra realtà, che POTREBBERO TROVARE SOLUZIONE CON

L’APPLICAZIONE DELL’ACCORDO SULLE POLITICHE COMMERCIALI

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APPUNTAMENTI: OPERAZIONE VERITA’

Uno dei compiti principali del sindacato è quello di negoziare accordi, rispettarli e farli rispettare con tutti i mezzi.

Diciamo allora con chiarezza che, anche se l’Azienda è naturalmente legittimata a fornire ai dipendenti mezzi e obiettivi, non esiste dal punto di vista contrattuale e legale alcuna norma che obblighi i colleghi ad inserire un numero minimo di appuntamenti in ABC, dal momento che in banca non esiste il lavoro a cottimo.

Esiste uno strumento di lavoro che è l’agenda elettronica che deve essere utilizzata in orario di lavoro per gestire al meglio le esigenze della clientela e l’organizzazione del lavoro, nell’interesse della clientela stessa e della banca per la quale lavoriamo.

Chiunque sostenga il contrario, per iscritto o anche solo verbalmente, dal vivo o in call conference, a qualsiasi livello della scala gerarchica aziendale si trovi, mente sapendo di mentire, trasformando un mezzo tecnico come l’agenda elettronica in strumento di pressione indebita, magari per assecondare le manie di grandezza di qualche zelante superiore gerarchico che spinge molto sui risultati immediati senza rendersi conto che non è nel breve che si fanno gli interessi dell’Azienda, tantomeno della clientela e dei lavoratori.

La stessa Azienda, in occasione dell’incontro trimestrale di aprile, a domanda precisa ha risposto che non esiste nessuna disposizione aziendale che stabilisca il numero minimo di appuntamenti, anche perché diversamente avrebbero palesato una violazione del ccnl, e sappiamo bene quanto il gruppo Intesasanpaolo rispetti le regole e chieda ai suoi dipendenti di fare altrettanto.

Il numero degli appuntamenti non può essere un parametro per quantificare la “collaborazione attiva e intensa” che ognuno di noi è tenuto a prestare. Il “metodo” è un modo di lavorare e non un mezzo per perseguitare i lavoratori: non può trasformarsi in obiettivo a prescindere.

Invitiamo tutti voi a farci pervenire le segnalazioni inerenti a comportamenti come questi che non sono conformi ai contratti vigenti.

Non tollereremo ulteriori forzature alle verità sancite dal contratto nazionale e dagli accordi firmati. Chi avesse ancora l’ intenzione di farle sappia che se ne assume personalmente la responsabilità.

Il Coordinamento delle RSA FISAC CGIL Gruppo Intesasanpaolo Toscana

5 LUGLIO 2018 FISAC

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Il gioco delle tre carte

A oggi, dopo l’ultimo incontro con l’Azienda avvenuto il 16 aprile scorso e alle soglie della trimestrale di Area che si terrà il 23 luglio, non abbiamo registrato alcun miglioramento nei comportamenti di moltissimi capi né il rispetto degli impegni presi e degli accordi sottoscritti.

Un esempio evidente è stata la pressante richiesta fatta ai colleghi in occasione di emissioni di obbligazioni in dollari di previsioni di vendita. Peccato che il contatto della clientela non potesse realizzarsi con il supporto di adeguata informativa circa le specifiche tecniche e la rischiosità del prodotto, né tanto meno il corretto codice ISIN!

A ciò si aggiungano i tempi risicatissimi in cui i colleghi avrebbero dovuto contattare la clientela, procedere ai collocamenti e tutto ciò letteralmente smontando la programmazione del lavoro e degli appuntamenti già fissati in precedenza secondo i dettami aziendali!

Riteniamo che tutto ciò sia rappresentativo di quanto le modalità di lavoro richieste alle colleghe e ai colleghi siano poco rispettose della loro professionalità. Professionalità che in base al recente accordo Aziendale (8.02.17) indica che   “Le parti si danno atto che il mancato raggiungimento degli obiettivi quantitativi commerciali di per sé non determina una valutazione negativa e non costituisce INADEMPIMENTO DEL DOVERE DI COLLABORAZIONE ATTIVA ed INTENSA ai sensi, rispettivamente, degli art 75 e 38, comma 2 del CCNL 31 marzo 2015”.

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Toscana Umbria: incontro con l’Azienda del 16 aprile

Il 16 aprile le organizzazioni sindacali hanno avuto un confronto con i rappresentanti aziendali a Firenze in occasione dell’incontro annuale di Direzione Regionale Toscana Umbria.

Fra i temi trattati (e riportati nel volantino) ha prevalso quello delle pressioni commerciali, coadiuvate e aggravate da un metodo di lavoro (numero appuntamenti, lavorazione liste) che abbiamo denunciato come ulteriore strumento di stress e di inutile ansia che non facilita il raggiungimento dei risultati. Abbiamo poi parlato di carenza di organico anche in vista delle uscite per esodo, delle valutazioni delle prestazioni spesso agite non correttamente, della fruizione della sospensione volontaria dal lavoro spesso ostacolata, di piani ferie condizionati al raggiungimento di obiettivi (!!), poca chiarezza sul corretto utilizzo dell’iphone e tutto il resto che si trova sul volantino.

Ma abbiamo anche a lungo  parlato delle difficoltà (tecniche e organizzative) ancora presenti nell’ambito della incorporazione delle ex banche venete, in particolare nell’area pratese (ex Pop Vi): dopo una migrazione fra le più difficili, disorganizzate e frettolose a danno di colleghi e clienti (e ancora è un mistero il perché sia accaduto questo!!) le filiali ISP continuano ad avere serie carenze in termini di formazione (in particolare per chi da un giorno all’altro è passato dalla gestione di privati a quella delle imprese), possibilità reale di rispetto degli orari, cambio delle procedure che ha generato la perdita o il difficilissimo recepimento del pregresso delle posizioni clienti in particolare nella scadenza fidi). Sono stati pochi gli intrecci fra colleghi delle due banche e chi è stato distaccato da subito nelle nuove filiali è stato spesso lasciato solo a gestire situazioni particolarmente difficili. Abbiamo chiesto all’Azienda di intervenire con risorse, logistica e apparecchiature affinché la situazione si normalizzi e consenta ai nuovi colleghi di lavorare con la necessaria serenità.

Toscana Umbria: incontro con l’Azienda del 16 aprile

Toscana Umbria: incontro con l’Azienda del 16 aprile

Il 16 aprile le organizzazioni sindacali hanno avuto un confronto con i rappresentanti aziendali a Firenze in occasione dell’incontro annuale di Direzione Regionale Toscana Umbria.

Fra i temi trattati (e riportati nel volantino) ha prevalso quello delle pressioni commerciali, coadiuvate e aggravate da un metodo di lavoro (numero appuntamenti, lavorazione liste) che abbiamo denunciato come ulteriore strumento di stress e di inutile ansia che non facilita il raggiungimento dei risultati. Abbiamo poi parlato di carenza di organico anche in vista delle uscite per esodo, delle valutazioni delle prestazioni spesso agite non correttamente, della fruizione della sospensione volontaria dal lavoro spesso ostacolata, di piani ferie condizionati al raggiungimento di obiettivi (!!), poca chiarezza sul corretto utilizzo dell’iphone e tutto il resto che si trova sul volantino e di cui parleremo nelle imminenti assemblee.

Ma abbiamo anche a lungo  parlato delle difficoltà (tecniche e organizzative) ancora presenti nell’ambito della incorporazione delle ex banche venete, in particolare nell’area pratese (ex Pop Vi): dopo una migrazione fra le più difficili, disorganizzate e frettolose a danno di colleghi e clienti (e ancora è un mistero il perché sia accaduto questo!!) le filiali ISP continuano ad avere serie carenze in termini di formazione (in particolare per chi da un giorno all’altro è passato dalla gestione di privati a quella delle imprese), possibilità reale di rispetto degli orari, cambio delle procedure che ha generato la perdita o il difficilissimo recepimento del pregresso delle posizioni clienti in particolare nella scadenza fidi). Sono stati pochi gli intrecci fra colleghi delle due banche e chi è stato distaccato da subito nelle nuove filiali è stato spesso lasciato solo a gestire situazioni particolarmente difficili. Abbiamo chiesto all’Azienda di intervenire con risorse, logistica e apparecchiature affinché la situazione si normalizzi e consenta ai nuovi colleghi di lavorare con la necessaria serenità.

Toscana Umbria Incontro 16 04 18

 

8 marzo contro le disuguaglianze e la violenza!

In questi ultimi mesi la cronaca ci ha raccontato come la violenza sessuale, fisica, psicologica non sia più grave della violenza economica, quella che come Cgil abbiamo modo di verificare quotidianamente:
  • Differenze salariali di genere che dipendono ancora da una marcata e forte premialità della “presenza” al lavoro a scapito di chi si assenta per accudimento familiari, maternità (assenze che più facilmente interessano le donne), malattia. Lo sperimentiamo anche nella nostra Azienda dove la costruzione del PVR e dei percorsi professionali ha oggettivamente penalizzato molte madri e molti part time (che in stragrande maggioranza sono donne). E dove il part time è diventato sempre e solo un problema (nell’oggettiva carenza di organici e nell’adozione di algoritmi che non consentono flessibilità dei carichi di lavoro e degli obiettivi da raggiungere)
  • Scarsità di posti di lavoro (l’occupazione femminile è pari a circa il 49% contro il 67% di quella maschile: entrambe ben lontane dal 75% fissato dall’UE per il 2020)
  • Mancanza di servizi pubblici che aiutino a conciliare vita e lavoro e rigidità di molti datori di lavoro nel riconoscere forme di flessibilità nella gestione del tempo
  • Precarietà, basse retribuzioni, indebolimento dei diritti che facilitano la ricattabilità di uomini e donne da parte dei loro superiori/datori di lavoro: nel caso delle donne la ricattabilità ha spesso a che vedere con richieste di disponibilità e favori sessuali che sfociano nel reato di stalking e di molestie
  • click qui per i dettagli

8 marzo ore 18 a Firenze in corteo indecoroso!

In questi ultimi mesi la cronaca ci ha raccontato come la violenza sessuale, fisica, psicologica non sia più grave della violenza economica, quella che come Cgil abbiamo modo di verificare quotidianamente:

  • Differenze salariali di genere che dipendono ancora da una marcata e forte premialità della “presenza” al lavoro a scapito di chi si assenta per accudimento familiari, maternità (assenze che più facilmente interessano le donne), malattia. Lo sperimentiamo anche nella nostra Azienda dove la costruzione del PVR e dei percorsi professionali ha oggettivamente penalizzato molte madri e molti part time (che in stragrande maggioranza sono donne). E dove il part time è diventato sempre e solo un problema (nell’oggettiva carenza di organici e nell’adozione di algoritmi che non consentono flessibilità dei carichi di lavoro e degli obiettivi da raggiungere)
  • Scarsità di posti di lavoro (l’occupazione femminile è pari a circa il 49% contro il 67% di quella maschile: entrambe ben lontane dal 75% fissato dall’UE per il 2020)
  • Mancanza di servizi pubblici che aiutino a conciliare vita e lavoro e rigidità di molti datori di lavoro nel riconoscere forme di flessibilità nella gestione del tempo
  • Precarietà, basse retribuzioni, indebolimento dei diritti che facilitano la ricattabilità di uomini e donne da parte dei loro superiori/datori di lavoro: nel caso delle donne la ricattabilità ha spesso a che vedere con richieste di disponibilità e favori sessuali che sfociano nel reato di stalking e di molestieVi invitiamo a partecipare alle iniziative di NonUnaDiMenoFirenze e Women’s March Florence

    ore 15:30 in Piazza SS. Annunziata a Firenze con musica, spettacoli e microfono aperto

    ore 18:00 corteo indecoroso per le strade della città fino a Piazza Santo Spirito

    click qui per i dettagli

La neve e il budget delle ferie da far fare….con qualsiasi clima!

Lettera aperta all’Azienda sulla rigidità con cui sono stati gestiti i disagi relativi alla mobilità nella giornata del Primo Marzo 2018 e sulla mancanza di preventive indicazioni univoche e chiare in previsione dell’allerta meteo.

“Come rappresentanze sindacali, riteniamo assurdo, inutile e dannoso un tale comportamento delle gestioni del personale e chiediamo che sia data la possibilità di far lavorare i colleghi anche in altre agenzie, previa valutazione della concreta possibilità di raggiungerle in sicurezza, e per coloro che non sono riusciti a recarsi nella propria filiale sia riconosciuto un permesso retribuito che non comporti decurtazione di ferie…… Non vorremmo pensare che si ragioni una mera logica di anticipo del budget delle ferie.”

Click qui per leggere il testo

La neve e il budget delle ferie da far fare……con qualsiasi clima!

Lettera aperta all’Azienda sulla rigidità con cui sono stati gestiti i disagi relativi alla mobilità nella giornata del Primo Marzo 2018 e sulla mancanza di preventive indicazioni univoche e chiare in previsione dell’allerta meteo.

“Come rappresentanze sindacali, riteniamo assurdo, inutile e dannoso un tale comportamento delle gestioni del personale e chiediamo che sia data la possibilità di far lavorare i colleghi anche in altre agenzie, previa valutazione della concreta possibilità di raggiungerle in sicurezza, e per coloro che non sono riusciti a recarsi nella propria filiale sia riconosciuto un permesso retribuito che non comporti decurtazione di ferie…… Non vorremmo pensare che si ragioni una mera logica di anticipo del budget delle ferie.”

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TRIMESTRALE AREA UMBRIA 30/11/2017

Si è svolto a Spoleto l’incontro trimestrale azienda/sindacati previsto dal protocollo relazioni industriali alla presenza della Dott.ssa Bonzano Cristina responsabile del personale della Direzione Regionale Toscana Umbria, del Dott. Moretti Giuseppe referente per la nostra area di relazioni industriali e della Dott.ssa Esperto Debora responsabile del personale Area Umbria.

Trimestrale Spoleto 30 11 2017

Speciale Intesasanpaolo Toscana – Fisac Sostiene

IL NUOVO NUMERO DI FISAC SOSTIENE
“SPECIALE INTESASANPAOLO” TOSCANA
Gli argomenti di questo mese:
– ex banche venete: conosciamo i nuovi colleghi
– ivass: la farsa della formazione
– i video e le filiali: non chiudiamo il discorso
– 25 novembre: la violenza contro le donne e’ una sconfitta per tutt*
– bene sapere che: “il medico competente”
– il nostro saluto a Paolo e Fabio

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TRIMESTRALI DI AREE ROMA E LAZIO

Nei giorni 16 e 17 ottobre scorso si sono svolti gli incontri trimestrali per le Aree Roma e Lazio alla presenza delle competenti funzioni territoriali e regionali, nonché delle Relazioni Industriali.

L’azienda, impermeabile a qualsiasi ripensamento sia sulla struttura della filiera produttiva sia sulla cultura (scarsa) del suo management a vari livelli, continua a far finta di niente, a ignorare volutamente e colpevolmente che il malessere diffuso, il crescente fastidio, la disaffezione e la demotivazione in aumento tra molte colleghe e molti colleghi, anche con ruoli di direzione, sono fatti concreti che meriterebbero risposte concrete e non lezioni accademiche sul “metodo”.

Riteniamo opportuno, coerentemente al percorso indicato nel volantino, indire a breve un ciclo di assemblee, durante le quali discutere del tema delle pressioni commerciali e raccogliere dalle lavoratrici e dai lavoratori il maggior numero di segnalazioni, che saranno poi inviate, a nome delle organizzazioni sindacali, al comitato welfare.

Clicca qui per leggere o scaricare la versione completa del comunicato

 

AREA ROMA: PRESSIONI COMMERCIALI TEMPO SCADUTO!

Da alcune settimane le segnalazioni di comportamenti non conformi allo stile aziendale, da parte di alcune persone che ricoprono anche cariche apicali (tutte le Funzioni commerciali), sono aumentate in misura esponenziale. Questa recrudescenza di comportamenti sta creando forti tensioni all’interno delle Filiali e sta mettendo sotto pressione un consistente numero di colleghi, spinti ad adottare pratiche non sempre ortodosse.

Veniamo ai fatti:…………

Clicca qui per continuare a leggere o per scaricare la versione integrale del comunicato

 

IL LINGUAGGIO AZIENDALE: analisi del testo

Mail aziendale del 13 settembre inviata dalla Direzione Commerciale Retail:

“Ecco il dettaglio dei COLLOCAMENTI a giorno 11. Questa mattina ci siamo visti in LYNC con voi e poi con tutti i Direttori di Filiale per la TUTELA, per la quale occorre chiudere a 4.000 pezzi (di cui 150 di aziende retail). Ovviamente GRANDISSIMA ATTENZIONE sul Risparmio Gestito, il cui andamento – come ci siamo detti – è fino ad oggi assolutamente INADEGUATO. Il nostro passo target è di 4.5 MLN/giorno, che è necessario per recuperare la media. Ora serve che – con la vostra interazione con le Filiali – ci si arrivi, senza ulteriori ritardi e per recuperare un mese di Settembre partito veramente male.”…….

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CRFIRENZE: arriva il termometro di filiale!

Ci sono filiali in cui sono state rilevate temperature altissime, con punte che hanno toccato più di 34°C, prive di ricambio d’aria a causa dell’assenza di finestre apribili sull’esterno e con livelli di umidità che rendono alcune di queste, veri e propri “rettilari”.
Appare del tutto evidente che le criticità non nascono solo dalla eccezionalità della situazione climatica, ma da impianti inidonei, o non adeguatamente manutenuti, e da interventi di ripristino della funzionalità degli impianti di condizionamento inefficaci, non tempestivi ed in alcuni casi non risolutivi.
RITENIAMO CHE QUANTO STA ACCADENDO SIA INACCETTABILE E CHE L’AZIENDA NON STIA AFFRONTANDO CON LA DOVUTA URGENZA IL RIPRISTINO DI IDONEE CONDIZIONI LAVORATIVE, nonostante l’impegno preso dall’Azienda stessa, in occasione dell’ultimo incontro trimestrale a seguito delle nostre segnalazioni, a monitorare l’efficacia degli interventi della ditta di manutenzione.
Abbiamo pertanto inviato all’Azienda una lettera in cui, stanti i precisi obblighi di legge (D. Lgs. n.81/2008) in capo al datore di lavoro riguardo alle condizioni in cui operano i dipendenti (temperature nei locali adeguate all’organismo umano durante il tempo di lavoro; obbligo di provvedere alla difesa dei lavoratori contro le temperature troppo alte o troppo basse mediante misure tecniche localizzate), abbiamo richiesto che sia assicurata la vivibilità degli ambienti di lavoro e sia valutata con la massima urgenza anche l’eventuale autorizzazione alla chiusura delle unità operative per le quali non sia possibile ripristinare le condizioni lavorative e di accoglienza della clientela in tempi brevi, nel rispetto dei criteri di salubrità previsti dalla normativa vigente, prevedendo lo spostamento dei colleghi in agenzie/uffici limitrofe.
Nel caso in cui non siano date celeri risposte, ci siamo altresì riservati, di segnalare le situazioni più problematiche agli uffici ASL locali per gli interventi di loro competenza.

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Firenze e Toscana: "rimandati a settembre"

Nel recente incontro trimestrale con le organizzazioni sindacali L’Azienda ha riconosciuto la professionalità e capacità dei colleghi nel fronteggiare le varie problematiche quotidiane, continuando però, come scriviamo più avanti, a MINIMIZZARE STRESS DA LAVORO CORRELATO E SITUAZIONI LAVORATIVE SULLA RETE ORMAI DA TEMPO INSOSTENIBILI !!!
– clima e relazioni interne, aggravate da richieste esose di reportistica nonostante le funzionalità di ABC (criticità evidenziate anche dalle dimissioni dalla banca e nelle numerose certificazioni di malattie);
– carichi di lavoro aumentati anche nell’operatività (gli obiettivi commerciali creano il rischio di tralasciare scadenze che spesso sfuggono di mano): scrivania colma di pratiche da fare, ma contemporaneamente devono esser lavorate le liste su ABC come priorità. La confliggenza di compiti indicati tutti come prioritari genera stress, frustrazione con conseguente demotivazione e rassegnazione;
– formazione insufficiente perché incentrata su contenuti commerciali e poco efficace nel fornire alle persone gli strumenti per lavorare in sicurezza – compresa IVASS – .
Se davvero l’Azienda vuole coinvolgere i colleghi deve far loro capire quali sono gli obiettivi di medio-lungo termine e “dove stiamo andando” perché nella quotidianità questo sfugge. Campagne e liste mensili da lavorare prioritariamente nei primi quattro giorni del mese allontanano le persone dal contesto più ampio e dai processi in cui il loro lavoro si inserisce.
Un ulteriore disagio nasce dal “clima” atmosferico. Abbiamo segnalato che il cambio della ditta manutentrice di impianti condizionamento ha causato problemi grossi, in quanto la ditta non è stata in grado in alcuni casi addirittura di gestire i macchinari di alcune tipologie installate e ha sbagliato timing non conoscendo il territorio (filiali più vecchie e più esposte al sole dovevano magari partire prima nel rispetto dei termini di legge).

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Elena e Francesca, le "ali" della Toscana

Si sono svolte nei giorni scorsi le elezioni dei componenti di parte sindacale all’interno di ALI, Associazione Lavoratori Intesasanpaolo, associazione che dal 2017 ha sostituito e riunificato tutti i “cral” delle aziende appartenenti al Gruppo ISP.

Ali si articola sul territorio con 7 Consigli Territoriali, Gruppi e Sezioni tematiche. I soci, attivi e pensionati, e i loro familiari (ma c’è anche la possibilità di iscrivere soci esterni) possono usufruire di agevolazioni (scontistica e contributi diretti) per ogni attività del tempo libero ma anche per servizi alla persona, in particolare per i figli (dai libri scolastici ai centri estivi).

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AREA ROMA : TRIMESTRALE CON I SOLITI PROBLEMI

In data 20 Giugno si è svolto l’incontro trimestrale dell’Area Roma Tra le organizzazioni sindacali e la delegazione aziendale.

I problemi evidenziati nel corso dell’incontro sono sempre gli stessi:

  • Pressioni commerciali. Si travalica sempre più spesso, sia verbalmente che via mail, il limite oltre il quale “lo stimolo” diventa offesa, si attuano con frequenza immutata minacce più o meno velate di trasferimenti, senza che l’ufficio del personale riesca a mettere un freno, e si violano apertamente le norme stabilite dalla stessa azienda – che vuole come unico strumento di monitoraggio la piattaforma di ABC – attraverso la richiesta di report giornalieri su file excel o l’istituzione in diversi punti operativi di dischi “T” su cui registrare gli esiti delle più disparate campagne!

  • Organici. Le carenze e i ritardi con cui l’Azienda gestisce i diversi e continui processi di ristrutturazione della rete e di revisione ed integrazione del modello commerciale sono la causa prima nella nostra Area delle perdurante e gravosa carenza di organici in diversi punti operativi.

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