In questi ultimi mesi la cronaca ci ha raccontato come la violenza sessuale, fisica, psicologica non sia più grave della violenza economica, quella che come Cgil abbiamo modo di verificare quotidianamente:
- Differenze salariali di genere che dipendono ancora da una marcata e forte premialità della “presenza” al lavoro a scapito di chi si assenta per accudimento familiari, maternità (assenze che più facilmente interessano le donne), malattia. Lo sperimentiamo anche nella nostra Azienda dove la costruzione del PVR e dei percorsi professionali ha oggettivamente penalizzato molte madri e molti part time (che in stragrande maggioranza sono donne). E dove il part time è diventato sempre e solo un problema (nell’oggettiva carenza di organici e nell’adozione di algoritmi che non consentono flessibilità dei carichi di lavoro e degli obiettivi da raggiungere)
- Scarsità di posti di lavoro (l’occupazione femminile è pari a circa il 49% contro il 67% di quella maschile: entrambe ben lontane dal 75% fissato dall’UE per il 2020)
- Mancanza di servizi pubblici che aiutino a conciliare vita e lavoro e rigidità di molti datori di lavoro nel riconoscere forme di flessibilità nella gestione del tempo
- Precarietà, basse retribuzioni, indebolimento dei diritti che facilitano la ricattabilità di uomini e donne da parte dei loro superiori/datori di lavoro: nel caso delle donne la ricattabilità ha spesso a che vedere con richieste di disponibilità e favori sessuali che sfociano nel reato di stalking e di molestieVi invitiamo a partecipare alle iniziative di NonUnaDiMenoFirenze e Women’s March Florence
ore 15:30 in Piazza SS. Annunziata a Firenze con musica, spettacoli e microfono aperto
ore 18:00 corteo indecoroso per le strade della città fino a Piazza Santo Spirito