Archivio Umbria

L’IMPORTANZA DELLA SEMINA E DEL BUON CLIMA Incontro annuale di Direzione Regionale

Nella giornata dello scorso 12 maggio, si è svolto l’incontro annuale della DR Toscana e Umbria, alla presenza del direttore regionale Tito Nocentini dei i direttori commerciali e dei responsabili delle funzioni del personale.

Dopo l’illustrazione dei soddisfacenti risultati economici della DR, è stato condiviso con il Direttore Regionale, come sia stato e sia importante per il raggiungimento dei risultati, il lavoro svolto dai colleghi per la costruzione di una relazione con la clientela, costantemente alimentato, con quella paziente operazione di “semina” che riesce a portare buoni frutti nel tempo.

Nocentini ha anche sottolineato come reputi essenziale il buon clima e la serenità lavorativa dei colleghi, rendendosi disponibile a ricevere le puntuali segnalazioni di comportamenti o situazioni anomale, in modo da poter garantire gli opportuni interventi.

Nell’apprezzare la disponibilità comunicata dal Direttore Regionale, rimaniamo comunque vigili affinché il dichiarato dia effettivamente l’avvio ad un cambio concreto di rotta, anche in attuazione del nuovo accordo sulle politiche commerciali di recente emanazione, volto a rendere più esigibili i vincoli che impegnano l’azienda a dare pieno riscontro alla procedura di segnalazione.

Visionando poi la presentazione dei dati dell’anno 2022, come previsto dal Protocollo sulle Relazioni Industriali, non possiamo che sottolineare come sia evidente nella nostra DR, il minimale accoglimento delle domande di trasferimento inoltrate dai colleghi e di come gli spostamenti avvenuti, siano stati per il 90%, su iniziativa aziendale. È di tutta evidenza anche che, nell’attuale contesto di trasformazione territoriale della rete, il tema dei trasferimenti alla luce dell’evoluzione in corso, rimane fortemente attenzionato.

La delegazione sindacale durante il confronto, ha chiesto inoltre all’Azienda una maggiore attenzione allo sviluppo professionale dei colleghi che manifestano il desiderio di valorizzare la propria posizione in virtù di competenze acquisite e/o di percorsi di studi effettuati.

Per quanto riguarda l’Umbria, i coordinatori di riferimento, hanno con forza evidenziato, come questo territorio sia uno dei pochi in Italia a non avere la presenza di una sede di Filiale Digitale, con grande nocumento per i colleghi in termini di mobilità. È stato pertanto sottolineato che, sia per la FD che per la creazione di eventuali HUB, sono già presenti numerose strutture, a costo zero per l’Azienda, idonee allo scopo.

Naturalmente abbiamo sottolineato allo stesso tempo, come la carenza di HUB sia un tema che riguarda anche la Toscana ed in generale il territorio nazionale.

Ci siamo infine confrontati, in seguito al recente accordo individuale di iniziativa aziendale che ha accentuato la contrapposizione tra colleghi di Direzione e colleghi di Rete, sulla necessità di trovare un migliore equilibrio che speriamo possa essere perseguito anche attraverso l’ultimo accordo sottoscritto in questi ultimi giorni.

Avremo modo dunque di verificare al prossimo incontro, le azioni intraprese dall’Azienda e la loro efficacia. Per farlo nel modo migliore, come sempre, abbiamo bisogno di tutte le vostre puntuali segnalazioni.

I COORDINAMENTI RR.SS.AA. ISP
Toscana e Umbria

Firenze 1° giugno 2023

AREA UMBRIA – TRIMESTRALE 22/07/2022

“Tutto bene….., Madama la Marchesa.”

Il 22 luglio si sono incontrati le Organizzazioni Sindacali e i Rappresentanti della Banca, per la trimestrale della Regione Umbria. Al di là della correttezza formale che caratterizza tali incontri, rileviamo una profonda distanza tra la narrazione che le funzioni aziendali fanno della situazione e quello che quotidianamente viviamo nella rete e negli uffici.
La distanza è tale che ci interroghiamo su quale sia ormai, il reale significato di tali appuntamenti. Per la Banca è l’occasione di ribadire che dalle Alpi alla Sicilia “va tutto bene e viviamo nel migliore dei mondi possibili”.
Per i Sindacati e i Colleghi che essi rappresentano, è una dolorosa conferma di quanto siano ormai inconciliabili tali proclami, con la quotidianità che viviamo e di conseguenza, quanto siano inutili questi dialoghi tra sordi.
Gli organici ormai all’osso, appesantiti da uscite, dimissioni, ferie, malattie, quarantene e varie, sono giudicati dalla banca adeguatissimi e anzi in molti casi in eccesso, quindi quando noi chiediamo anche per la nostra Regione una giusta quota di assunzioni, esse ci sono negate.
Il dimensionamento di molte filiali e uffici, ormai solo simbolico e spesso anacronistico, vista la mole di clientela e pratiche che devono gestire, in conseguenza delle moltissime chiusure e accorpamenti e delle crescenti incombenze da svolgere, è giudicato sempre adeguato e mai passibile di revisioni se non al ribasso, senza conoscere nemmeno come tali decisioni sono state prese.
Gli spazi fisici e le condizioni di salubrità e decoro di molte sedi, a nostro parere non rispondenti né alle esigenze dei Clienti, né tantomeno dei Colleghi, sono invece ritenuti perfettamente idonei dalla Banca.
La formazione, a nostro giudizio pilastro insostituibile per un’adeguata protezione dai rischi professionali per i Colleghi, sta diventando, nonostante anche recenti accordi in materia, sempre più difficile da fruire in modo efficace, relegata in un ruolo ancillare, dalle sempre crescenti esigenze operative e dai pressanti obbiettivi di budget. Salvo tornare poi alla ribalta, come dovere non derogabile in occasione di contestazioni disciplinari, valutazioni personali e di struttura.
Lo smart working, tema delicatissimo da affrontare e gestire, per gli impatti che produce sulla qualità della vita e sulle prospettive professionali delle persone, rischia di diventare quasi uno strumento di scambio da usare per condizionare le scelte dei colleghi, specie di quelli adibiti alle filiali on line e ai distaccamenti, con forzature che potrebbero andare oltre le previsioni del CCNL di riferimento.
Questo è solo un parziale elenco delle abissali distanze che ormai rileviamo in Umbria e in tutta Italia, tra le posizioni della Banca e quelle dei lavoratori. Queste distanze sono così ampie che ci chiediamo e lo chiediamo alla Banca, ai suoi vertici nazionali, se non sia ora di cercare insieme, nuovi strumenti di relazioni sindacali e di praticare atteggiamenti diversi, di minore cecità nei confronti dei temi che i Sindacati sollevano, anche nell’interesse del futuro della nostra Banca.

Tutto questo non fa altro che ribadire ulteriormente un chiaro concetto: I DIRIGENTI AZIENDALI FANNO IL LORO LAVORO E SPESSO DOPO QUACHE ANNO VANNO ALTROVE, I DIPENDENTI, NORMALMENTE LEGANO TUTTA LA LORO VITA LAVORATIVA ALLA BANCA!

Spoleto, 29 luglio 2022

I Coordinatori Territoriali Intesa Sanpaolo dell’UMBRIA

FABI FIRST FISAC UILCA UNISIN

AREA UMBRIA – Gli errori effettuati o gli errori indotti?

Sempre più spesso ci chiediamo quali effetti possano produrre incaute pressioni commerciali sui colleghi e sui clienti. La storia insegna che oltre a infauste conseguenze sui clienti, motivo già di per se più che sufficiente per sospenderle, spesso le stesse sono in grado di produrre seri danni ai colleghi sia in termini di stress da lavoro correlato sia esponendo gli stessi a grandi rischi operativi.

Andiamo con ordine dopo i nostri reiterati interventi, denunce e segnalazioni, recentemente constatiamo una strana metamorfosi nella modalità di attuazione delle pressioni, non tanto nell’intensità, ma soprattutto nelle modalità. Si sono attenuate le classifiche di fantozziana memoria, le email con sottili tratti minacciosi, le gogne pubbliche, ma nonostante tutto ciò il clima aziendale non è migliorato ed è rimasto teso quanto e più di prima.

La nuova frontiera ora è data dalla sistematica contrazione del tempo necessario per svolgere qualsiasi corretta attività di vendita. Vengono sempre più spesso richiesti risultati ancor prima di aver cominciato a vendere, si chiedono di fissare date per rogitare finanziamenti ancor prima di averne iniziata la lavorazione producendo, anche da parte di figure apicali dell’organizzazione, un’insostenibile pressione su tutti i colleghi. Pressioni costanti e difficili da sostenere con l’inevitabile conseguenza di cercare nella vendita o nel buon esito della pratica a tutti i costi, l’unica via d’uscita!

La cosa che più indigna è che “chi spinge, chi segnala” mai mette la faccia o la firma mentre gli stessi sono i primi a mettere la propria di faccia quando è tempo di premi o riconoscimenti tanto da domandarsi che fine abbia fatto il famoso senso di responsabilità sociale che i cosiddetti “Capi” dovrebbero avere.

Il risultato è che sempre più colleghi trascorrono notti insonni a pensare a quanto fatto in giornata, sperando che dal proprio operato non emergano difformità rispetto alla policy aziendale tali da esporli a rischi personali e diretti. Non è un caso che qualsiasi grande organizzazione poggi le proprie fondamenta sulla netta separazione delle diverse strutture che la compongono, beneficiando pertanto della
contrapposizione e bilanciamento tra funzioni di controllo e funzioni operative.

I problemi nascono ogni qualvolta una struttura prevale sull’altra, svilendo il ruolo dell’una a favore delle ragioni dell’altra. Per intenderci il commerciale faccia il commerciale i crediti, nella loro accezione più ampia, facciano i crediti, i controlli facciano i controlli e così via……., senza che nessuna di queste importantissime funzioni abdichi il proprio ruolo in ragione delle altre.

Concludendo invitiamo i colleghi a porsi sempre questa domanda:
E’ giusto o conveniente, rischiare il proprio posto di lavoro e le proprie risorse economiche per un’eventuale lusinga telefonica da parte di qualcuno, che non esplicita in modo corretto e formalmente riscontrabile, quanto ci chiede di fare?

Mettiamo in guardia chiunque della Banca si sentisse “divinamente chiamato” a porre in essere maldestre pressioni di vendita che, in caso di infauste conseguenze, non faremo sconti a nessuno riservandoci sin d’ora ad utilizzare qualsiasi strumento a nostra disposizione nel far emergere le vere responsabilità di quanto eventualmente posto in essere.

Perugia, 30 maggio 2022


I COORDINATORI TERRITORIALI dell’UMBRIA

FABI FIRST FISAC UILCA UNISIN

VOLANTINO

AREA UMBRIA – TRIMESTRALE 22/09/2021

Si è svolto il 22/9/2021 in modalità videoconferenza il secondo incontro trimestrale del 2021 per la regione
Umbria.

Per l’azienda erano presenti Hensel Anna Kamila per relazioni industriali,

Giacomini Paolo Christopher responsabile personale Ass Rete,

Tommasi Maria Novella responsabile Coordinamento territoriale PAR Umbria.

La riunione si è aperta con l’intervento del Direttore Commerciale Exclusive -Prestopino Alberto che ha evidenziato come sotto il profilo economico al 31/7/2021 la Direzione Regionale sia in linea su tutti i 3 mercati commerciali: Retail, Imprese ed Exclusive, ringraziando il personale per l’impegno profuso. Sia i risultati che gli apprezzamenti ricevuti rendono ancora più stridente il contrasto con le considerazioni che abbiamo dovuto esprimere, come rappresentanti di coloro che questi successi contribuiscono in modo determinante ad ottenerli, ovvero:

PRESSIONI COMMERCIALI:  Basta, la misura è colma!
FORMAZIONE COLLEGHI EX UBI, CARICHI DI LAVORO E ORGANICI:
PESATURE PORTAFOGLI/GESTORI E CONSOLIDAMENTI (COMUNICAZIONI IN RITARDO):
DISTACCAMENTI FOL:
CHIUSURE-ACCORPAMENTI FILIALI ENTRO 31/12/2021:
TRIMESTRALI DA RECUPERARE ENTRO FINE ANNO (4):
GREEN PASS:
CONCLUSIONI

Nella nostra Regione essi, stanno fallendo clamorosamente la mission che, almeno sulla carta la Banca gli
affida, divenendo un problema invece che una soluzione per tutti.

COORDINAMENTI TERRITORIALI RSA INTESASANPAOLO UMBRIA
FABI FIRST/CISL FISAC/CGIL UIL.CA/UIL UNISIN

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UNA TRIMESTRALE PARTICOLARMENTE….. FASTIDIOSA

“Se si intende un costante presidio sull’ attività svolta, sui risultati e sulla programmazione, allora nella ns. DR ci sono pressioni commerciali. Se invece le Filiali vengono chiamate e richiamate con insistenza senza apportare nessun aiuto, non si tratta di pressioni commerciali ma di fastidio

“… Le segnalazioni alla casella IOSEGNALO sono come le file alle casse in filiale, per fortuna che ci sono…”

… Mutui: “non intervengo mai quando le cose vanno bene. In pratica si eroga cosa ci serve per fare il budget mensile, né di più né di meno…”

Queste sono alcune delle frasi che il Direttore Regionale ha esternato in risposta ai nostri interventi durante l’incontro Trimestrale Annuale della Direzione Toscana Umbria tenutosi martedì 29 giugno 2021.

Riteniamo assolutamente inammissibile banalizzare in questo modo il tema delle pressioni commerciali derubricandolo, al massimo, ad un “fastidio……”. Ogni giorno i colleghi ci rappresentano Il loro disagio, dovuto a richieste pressanti di appuntamenti commerciali, controllo ossessivo delle agende, rendicontazioni continue del venduto, per non parlare poi delle previsioni di vendita per le settimane successive! Tutto questo, cui si somma una ormai cronica carenza di organici, crea un forte senso di inadeguatezza nei lavoratori che inevitabilmente si ripercuote sul loro benessere psico fisico, anche in considerazione degli ottimi risultati sia del 2020 che dei primi 5 mesi del 2021, che lo stesso Direttore Regionale ci ha enunciato.  Si tratta di un modus operandi pericoloso (di cui occorre che la dirigenza sia consapevole) perché mette a repentaglio un percorso costruito faticosamente dalle parti sociali sia aziendali che di settore, volto a tutelare non solo il benessere psico-fisico di colleghe e colleghi, ma anche le legittime necessità e i diritti della clientela.

Per tutta risposta all’elencazione dei soddisfacenti dati commerciali raggiunti (frutto peraltro anche della sommatoria dei risultati di due banche e quindi da rileggere a fine anno), le OOSS hanno evidenziato un triste primato assoluto della nostra DR: ad oggi circa la metà delle segnalazioni pervenute alla casella IOSEGNALO provengono da Toscana/Umbria!!!

Abbiamo inoltre denunciato che questa pesante situazione rende le condizioni di lavoro insostenibili e aumenta il rischio di errori, irregolarità, violazioni inconsapevoli di norme che spesso generano forti responsabilità di colleghe e colleghi. A tal riguardo il Direttore si è preso l’impegno di farsi “garante che non ci saranno provvedimenti disciplinari nei confronti dei colleghi che hanno fatto errori operativi a seguito di operazioni societarie”.

All’incontro era presente anche il Direttore Commerciale Area Retail Andrea Prandini, al quale abbiamo chiesto conto delle innumerevoli telefonate, dai toni perentori e inopportuni, da lui effettuate ai Direttori delle filiali meno performanti. In risposta ci è stato prospettato un maggior dialogo costruttivo, sia con i colleghi di filiale che con le organizzazioni sindacali; vedremo se queste intenzioni si tramuteranno in fatti!!! Da parte nostra continueremo a vigilare e segnalare se sarà necessario.

Passando al tema dei forti ritardi nelle istruttorie/delibere dei mutui, ci è stato fatto presente che vengono deliberati mutui in prossimità del rogito, per avere un migliore conteggio delle richieste, e questo comporta che i colleghi non abbiano per tempo certezza sul buon esito della pratica. Siamo rimasti assolutamente basiti. Forse per la nostra Direzione Regionale le scadenze contrattuali che possono avere i nostri clienti (compromessi, rogiti ecc.) non sono un problema significativo?

Sono state affrontate le seguenti ulteriori problematiche:

Portafogliazione clienti: migliaia di NDG sono passati dai portafogli dei gestori ai portafogli dei Direttori di filiale con conseguenti problemi organizzativi e gestionali. Riteniamo questa scelta poco attenta ai bisogni della clientela, impattante sui percorsi professionali e associata ai numerosi passaggi di colleghi dalla rete tradizionale alla Filiale On Line con conseguenze di fortissimo stress e disagio

Creazione di distaccamenti FOL:  abbiamo denunciato opacità nella gestione dei trasferimenti alla FOL e problemi logistici sulle postazioni dei distaccamenti; le preoccupazioni sull’incertezza di tale progetto sono state rappresentate anche alla Responsabile della gestione del personale FOL Dellavalle Mirella, che ha riportato alcuni dati locali, ribadendo l’impegno a mantenere il posto di lavoro dei distaccati in FOL nella filiale di provenienza o (se necessario per motivi tecnico/logistici) in filiali limitrofe con postazione adeguata (con intervento eventuale ufficio immobili). Tuttavia le poche ed insufficienti risposte non ci hanno permesso di comprendere quale sia il progetto aziendale su questa realtà e, soprattutto, quali e quante saranno le ricadute sulla vita dei colleghi.

Divisione Agribusiness : Abbiamo fatto notare la carenza di addetti e ci è stato risposto che il loro numero viene calcolato in base alla presenza dei clienti imprese rispetto agli altri (nel retail la figura dell’addetto non è prevista e il modello ricalca questo tipo di organizzazione), quindi il basso numero di addetti rispecchia il fatto che la clientela agri è composta in prevalenza da aziende retail (circa 70000 su 83000). Mancano inoltre le auto aziendali e non è reperibile la contrattualistica dei clienti nelle nuove filiali (in particolar modo le garanzie).

Incorporazione UBI: Il Direttore Regionale ha espresso soddisfazione per l’andamento della migrazione ma abbiamo sottolineato che, nonostante l’enorme sforzo profuso dalle colleghe e dai colleghi, ci risultano forti criticità sui territori dove vi è una presenza importante delle strutture/filiali ex-Ubi (ma non solo), soprattutto nei territori dell’Area Toscana Sud e Umbria; abbiamo chiesto aggiornamenti sul futuro della sede ex Ubi (ex Centro Direzionale Banca Etruria) di Arezzo e di lavoratrici e lavoratori coinvolti, abbiamo inoltre proposto la possibilità di prevedere l’apertura di un asilo nido anche presso questa sede cosi come fatto anni fa a Firenze. Il Direttore ha colto lo spunto ritenendolo meritevole di attenzione, da inserire in un eventuale futuro ammodernamento di tutta la struttura della ex sede di Banca Etruria. Ha aggiunto che nel medio periodo (un anno presumibile) non ci sono previsioni di cambiamenti che interessino la sede direzionale ma non si possono escludere in un futuro più lungo.  Abbiamo chiesto con forza formazione e affiancamenti in presenza per colleghi ex-Ubi

Forte preoccupazione in merito alle prossime chiusure/accorpamenti di filiali previste entro fine anno. Il Direttore ha spiegato che i criteri con i quali si selezionano i punti operativi da chiudere (sulla base di una scelta che deriva dal piano industriale in via di realizzazione entro il 2021) sono tre: scarsa redditività, bassa redditività e contesto di mercato non è in crescita, bassa redditività e indice di rischiosità più alto rispetto alla media. Sono risposte che non convincono rispetto alle nostre preoccupazioni e soprattutto mancano le risposte alle legittime domande sul futuro di colleghe e colleghi coinvolti: quale sarà il posto di lavoro? Quale il contenuto? Quanti ancora saranno dirottati sulla Filiale on Line? Monitoreremo inoltre attentamente sui percorsi di carriera in essere e su eventuali demansionamenti.

Organici: a fronte dell’impegno del Gruppo di assumere 3500 persone abbiamo chiesto attenzione al nostro territorio, dove l’età media di colleghe e colleghi è piuttosto alta e dove anche gli ingressi dei dipendenti a contratto misto non è stato rilevante (nel primo semestre del 2021 abbiamo 117 uscite per esodo/pensionamento e l’ingresso di 9 stagisti e 20 dipendenti a contratto misto). Senza un reale alleggerimento dei carichi di lavoro in tutti i settori (sedi e rete) non avremo la possibilità di effettuare un passaggio di conoscenze e competenze e investire su una stabilità di lungo periodo.

Ci è dispiaciuto constatare che, nonostante quest’incontro si sia svolto in un periodo così particolare (dopo quindici mesi di lockdown, con tutte le criticità che ha comportato anche ai dipendenti di questa azienda) e nonostante non sia stata rispettata la scadenza della scorsa trimestrale, il Direttore Generale non abbia potuto trattenersi per tutta la durata del confronto, mancando della dovuta considerazione non tanto a queste OOSS, quanto alle lavoratrici ed ai lavoratori rappresentati. Quegli stessi lavoratori e lavoratrici che, in questo ultimo difficile anno, caratterizzato dall’emergenza pandemica, hanno permesso alla Direzione Regionale di cui è responsabile, di raggiungere quei risultati illustrati con tanto orgoglio.

Abbiamo, ovviamente, chiesto il rispetto delle scadenze previste per gli incontri trimestrali con l’Azienda, non più procrastinabili come accaduto dal 2020. Ci aspettiamo la convocazione della trimestrale di Area entro settembre.

Alla luce di tutto quanto sopra, invitiamo i colleghi a prendere atto del “fastidioso” contesto lavorativo in cui sono immersi, valutando, con le proprie OOSS, i giusti comportamenti per poterlo rendere più sereno.

2 Luglio 2021

I COORDINAMENTI REGIONALI TOSCANA E UMBRIA

FABI FIRST FISAC UILCA UNISIN

 

UMBRIA – #IoRestoACasa – Appello delle Segreterie Regionali dei Sindacati del credito.

Appello delle Segreterie regionali dei sindacati del credito.
A TUTTI I CITTADINI DELL’UMBRIA
Nonostante i divieti imposti da dal recente decreto legge, volti a contenere la diffusione dell’epidemia Covid-19 CORONAVIRUS , rileviamo un costante afflusso della clientela presso gli sportelli degli Istituti Bancari e le filiali di Agenzie delle Entrate e Riscossioni, che al momento restano aperti al pubblico.
In moltissimi casi, tale afflusso di clienti è motivato dallo svolgimento di attività ed operazioni che, nulla hanno a che fare con il carattere di urgenza ed inderogabilità previsti come valide motivazioni di uscita dal proprio domicilio, dal Decreto governativo vigente.
Nella consapevolezza dell’importanza del rapporto personale con gli operatori, vorremmo ricordare ai cittadini che, in questi casi si sta contravvenendo a quanto stabilito dal Decreto che permette “gli spostamenti solo se motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità, ovvero per motivi di salute”. La violazione delle norme in oggetto espone non solo a delle sanzioni amministrative e penali, ma soprattutto a severi rischi di trasmissione del virus a se stessi, ai propri cari agli operatori e alle loro famiglie.
Le Segreterie Regionali di FABI, FIRST-CISL, FISAC-CGIL, UILCA-UIL e UNISIN invitano tutti i cittadini a:
• EVITARE DI ANDARE AGLI SPORTELLI per operazioni NON STRETTAMENTE INDISPENSABILI E CHE SI DEVONO RIMANDARE;
• USARE, SE POSSEDUTO, IL BANCOMAT per tutte le operazioni di prelevamento e ove possibile, versamento e consultazione del conto corrente;
• USARE INTERNET BANKING per effettuare bonifici, pagamenti ecc.
• TELEFONARE o MANDARE UNA MAIL per avere delle informazioni che non necessitano della presenza fisica allo sportello.
Invitiamo tutti ad una grande assunzione di responsabilità per il superamento di questo momento estremamente difficile per il nostro Paese.
Le Segreterie Regionali dell’UMBRIA
FABI FIRST-CISL FISAC-CGIL UILCA-UIL UNISIN

AREA UMBRIA – TRIMESTRALE 10/12/2019

Il giorno 10 si è tenuta presso la sede di Spoleto la riunione trimestrale con i Rappresentanti della Direzione Regionale Toscana Umbria a cui hanno partecipato il Resp. del Personale ed assistenza Rete Paolo Christopher GIACOMINI, la Resp. Coord. Territoriale Personale Maria Novella TOMMASI, la Resp. Relazioni Industriali Anna Kamila HENSEL, Alessandra PICCIONE delle Relazioni Industriali ed il Direttore Commerciale Retail Laura VESSICHELLI.

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AREA UMBRIA – TRIMESTRALE 25/7/2019

Si è svolto a Spoleto giovedì 25 luglio il previsto incontro trimestrale Area Umbria, in tale sede ci e’ stata presentata la nuova Responsabile Territoriale Personale e Assistenza Tecnica Tommasi Maria Novella .
Nel corso dell’incontro sono stati illustrati i criteri e le risultanze delle nuove classificazioni portafogli, complessità di filiali, distribuzione PVR e premio eccellenza SET a livello Toscana Umbria e poi dettagliatamente solo la nostra regione.
Organo di Coordinamento e R.s.a. Fisac /Cgil Umbria

INIZIAMO A CONTARE…

+22

Questi sono i giorni passati dall’ultimo incontro che abbiamo avuto con l’Azienda.
In quell’occasione, come riportato nel nostro comunicato del 10 aprile, il Direttore Regionale ebbe a dichiarare che i dipendenti di Intesa Sanpaolo
sono consulenti e non venditori.
Adesso ci aspettiamo che tale dichiarazione diventi realtà:

LE PAROLE NON BASTANO
ciò che fa la differenza, che contraddistingue la serietà dell’interlocutore sono

I COMPORTAMENTI

L’Azienda il 10 aprile ha affermato che:

  • non è previsto un numero minimo di appuntamenti in agenda
  • non sono previsti budget individuali.

Ad oggi i COMPORTAMENTI non sembrano essersi adeguati alle dichiarazioni fatte.
E allora
iniziamo a CONTARE quanti giorni saranno necessari all’Azienda per allinearsi ai comportamenti che lei stessa asserisce dover esser la normalità.
Il tempo è un importante parametro per misurare l’efficienza di una organizzazione (i risultati di budget ci risulta infatti debbano esser immediati).
Invitiamo tutti i lavoratori a continuare a segnalarci ogni comportamento indebito di cui dovessero essere testimoni.
Firenze, 2 maggio 2019

I COORDINAMENTI RR.SS.AA ISP
AREE FIRENZE E PRATO-TOSCANA SUD-TOSCANA NORD-UMBRIA
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

SIAMO CONSULENTI E NON VENDITORI

Le domande del Sindacato:

“È previsto un numero minimo di appuntamenti con i clienti in agenda?”

“Sono previsti budget individuali?”

“Fuori orario di lavoro (la sera, il fine settimana, durante ferie, malattie, congedi…) l’Azienda richiede che i colleghi restino connessi (cellulare, tablet e mail) e/o svolgano attività lavorative o formative?”

La risposta univoca dell’Azienda:                                 NO

“La formazione deve essere pianificata e in orario di lavoro?”

“L’Azienda tiene in debita considerazione eventuali rischi operativi derivanti dalla riorganizzazione in atto?”

La risposta univoca dell’Azienda:                                 SI

Tutto il resto sono… PRESSIONI COMMERCIALI!!!!

Queste in sintesi le risposte importanti ottenute nella giornata del 10 aprile 2019 durante il primo incontro annuale con l’Azienda dopo la fusione dei marchi nella nostra Direzione Regionale.

Alla illustrazione del contesto economico attuale fatta dal Direttore regionale Luca Severini sono seguite le richieste del tavolo sindacale e l’evidenziazione delle criticità in cui versa in particolare la Rete dopo gli interventi di riorganizzazione e di applicazione della ennesima revisione del modello di servizio.

Abbiamo ribadito la necessità di consentire lo svolgimento della formazione in modalità flessibile per tutti i colleghi affinché ne sia garantita la corretta fruizione.

Abbiamo richiesto un adeguato supporto ai nuovi ruoli, fra cui quello dei gestori aziende retail.

Abbiamo ottenuto che sia data adeguata attenzione e trovate le soluzioni più appropriate rispetto ai team estero gravati da condizioni lavorative che a oggi ne impediscono un corretto funzionamento rispetto al modello, e in prospettiva la valutazione della creazione di nuovi distaccamenti.

Abbiamo ottenuto la disponibilità dell’Azienda a tenere in debita considerazione – ai fini della valutazione di circostanze che possano implicare contestazioni disciplinari – le condizioni di lavoro estremamente gravose e di eccessivo carico. Raccomandiamo comunque a tutto il personale la massima attenzione al rispetto della normativa aziendale e di legge.

Consapevoli che la realtà che si vive nel quotidiano e che abbiamo puntualmente rappresentato all’Azienda è ben diversa, invitiamo tutte le colleghe e i colleghi a segnalarci ogni comportamento difforme dalle dichiarazioni ufficiali dell’Azienda, in modo da consentire a queste OO.SS. di intervenire affinché tali comportamenti siano immediatamente riallineati a quanto dichiarato.

 

Firenze, 10 aprile 2019

I COORDINAMENTI RR.SS.AA ISP

AREE FIRENZE E PRATO-TOSCANA SUD-TOSCANA NORD-UMBRIA

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

 

BUON ANNO

Non abbiamo neanche fatto in tempo a riporre le decorazioni natalizie, con il loro portato luccicante di obiettivi raggiunti, che l’alba del nuovo anno vede senza soluzione di continuità le truppe cammellate della filiera commerciale schierate all’attacco del budget 2019.
Come buon auspicio per l’anno che ci aspetta vogliamo ricordare alcuni principi alla base degli accordi nazionali e aziendali sul tema delle politiche commerciali, soprattutto a quei capi area e direttori commerciali che stentano a tutt’oggi a capirne la portata:

  • le comunicazioni aziendali siano improntate al rispetto della normativa vigente, senza messaggi fuorvianti, vessatori o lesivi”. Una mail scritta in maiuscolo neretto, con svariati punti esclamativi o interrogativi alla fine di una frase non è una buona idea se si sta comunicando fra persone legate da un rapporto di lavoro professionale. Si parla di lavoro, appunto, non di sentimenti feriti. L’emotività lasciamola nell’ambito che le compete.
  • le riunioni di orientamento commerciale siano effettuate nel rispetto delle norme sulla prestazione lavorativa”. L’azienda non è casa nostra, la permanenza al di fuori dell’orario deve essere autorizzata e di conseguenza remunerata.
  • “il monitoraggio per la verifica degli andamenti commerciali sia attuato tramite modalità strutturate, al fine di inibire, ai vari livelli, condotte improprie e indebite pressioni”. Strutturate vuol dire che è l’azienda che mette a disposizione i mezzi, il singolo non può inventarsi a suo piacimento uno strumento di controllo al di fuori di quelli già in dotazione, come se gestisse la sua contabilità familiare. Non sono ammessi budget personali, ma solo per unità operativa che si organizzerà, tramite il lavoro di squadra, per raggiungerli.
  • la rilevazione dei dati commerciali sia effettuata, di norma, attraverso l’utilizzo degli strumenti approntati e messi a disposizione dall’azienda, evitando gli abusi, l’eccessiva frequenza e le inutili ripetizioni”. Idem come sopra. Oppure pensiamo che Intesa Sanpaolo non abbia i mezzi informatici per avere, nell’istante in cui uno qualunque dei manager decidesse di farlo, ogni dato possibile sui prodotti collocati e sui contratti stipulati? Se i dati non sono aggiornati non è un problema del singolo lavoratore, non spetta a lui/lei supplire a una lacuna riempendo un file o una mail o un pizzino di carta, ma è l’azienda che a livello informatico deve provvedere a risolverla.

 

Possiamo e dobbiamo rifiutarci di compilare reportistica manuale su dati messi a sistema dall’azienda.
Facciamolo, tutti insieme.

Ribadiamo inoltre l’ennesima precisazione sul metodo: il metodo è un mezzo, non è di per sè contrattualmente regolato, nessun accordo sancisce l’obbligo di un numero minimo di appuntamenti in agenda né tanto meno l’obbligo di un numero minimo di vendite.

Chi impone questo infrange le norme. Dobbiamo rigettare l’idea di produzione come se si trattasse di cottimo. Non siamo in una fabbrica agli albori del 900. In Intesa si vendono servizi e assicurazioni, si fa credito, si intessono relazioni di fiducia,
non si produce oggettistica di lusso per
pochi eletti al vertice, che beneficiano dei frutti del nostro lavoro con premi variabili non conoscibili ma sicuramente immensamente superiori a quelli dei loro sottoposti, anche se direttori di filiale, e con zero responsabilità amministrative e normative.
Ricordiamoci che l’unico faro, nel caos strumentale e funzionale dei processi che non funzionano, della normativa inaccessibile e delle continue priorità, che ci rende tutti più manipolabili, è lavorare per l’interesse del cliente e in sicurezza, evitando rischi di provvedimenti disciplinari e controversie varie.

Buon anno a tutti, all’insegna del rispetto e della dignità.

7/1/2018

Coordinamento Rsa Fisac Cgil Toscana Umbria

 

TRIMESTRALE AREA UMBRIA 30/11/2017

Si è svolto a Spoleto l’incontro trimestrale azienda/sindacati previsto dal protocollo relazioni industriali alla presenza della Dott.ssa Bonzano Cristina responsabile del personale della Direzione Regionale Toscana Umbria, del Dott. Moretti Giuseppe referente per la nostra area di relazioni industriali e della Dott.ssa Esperto Debora responsabile del personale Area Umbria.

Trimestrale Spoleto 30 11 2017

C.R. UMBRIA – TRIMESTRALE D'AREA

Martedì 25 ottobre si è svolta a Spoleto l’ultima trimestrale di area prima dell’incorporazione di Casse dell’Umbria S.p.a. in Intesanpaolo.

Come in occasione della trimestrale dell’11 luglio u.s. anche oggi la nostra attenzione si è concentrata sul tema delle pressioni commerciali denunciando ancora una volta il “modus operandi”

trimestrale-darea-umbria

 

 

 

CR UMBRIA – COMUNICATO UNITARIO TRIMESTRALE DI AREA

2016-07-22_091955Si è svolta a Spoleto lunedì 11 luglio la consueta trimestrale di area che segue l’incontro annuale già
avvenuto in primavera a Roma con le organizzazioni sindacali di tutta la TULS. Quasi inutile ripetere che la nostra attenzione si è molto accentrata sul tema delle pressioni commerciali
che sono sempre meno impressioni e si configurano sempre più, è doveroso puntualizzare in alcuni casi e
per certi colleghi, come veri e propri abusi di potere attraverso minacce anche molto dirette ed esplicite.
E’ stato chiesto all’azienda , con forza e all’unisono, di censurare tali atteggiamenti deleteri e offensivi per i
colleghi, ma anche e soprattutto di dimostrare con PRECISE SCELTE UN VERO CAMBIAMENTO DI ROTTA ,
altrimenti sono solo promesse che non possono più essere accettate.

http://www.fisac.net/wpgisp/wp-content/uploads/2016/07/Trimestrale-CRU.pdf

CR UMBRIA – “QUANDO IL DIAVOLO TI ACCAREZZA, VUOLE L’ANIMA!”

article_ed02f47b92878961388f4b854c629121f51f94caTorniamo ancora a parlare di pressioni commerciali ma in alcuni casi siamo arrivati alla coazione psico/fisica, alla minaccia, fino a sfiorare in termine figurativo “l’estorsione”.
Vogliamo essere chiari e non sottrarci ai nostri doveri che prevedono in primis la salvaguardia dei lavoratori, affermando che stiamo valutando, in accordo con le nostre Segreterie in Capogruppo che stanno già trattando l’argomento, se esistano casi in cui sia il Sindacato stesso a tutelare il Collega rivolgendosi direttamente alla Magistratura.

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Volantino 06 ottobre 2015 – pressioni commerciali

CR Umbria – “La Grande Guerra”

2015-03-09_214008Siamo ormai da oltre un mese, calati nel nuovo modello organizzativo, che nei proclami che lo hanno presentato avrebbe dovuto ottimizzare sia il servizio alla clientela, sia le performance dei colleghi. Abbiamo il dubbio che il raggiungimento di questi obiettivi, sia ad oggi ancora molto lontano.

Volantino la grande guerra

CR Umbria – Giampaolo Ragni al TGR Umbria del 31/01/2015

Nel notiziario serale del 31/01/2015 del TGR Umbria il  Dirigente Sindacale Giampaolo Ragni Responsabile del settore Quadri Direttivi della Fisac Cgil Umbria , è stato intervistato in rappesentanza della Sergeteria Regionale sulla spinosa e dura lotta per il rinnovo del Contratto di Nazionale Lavoro della caregoria, al quale l’ABI sta facendo un’assurda opposizione. Grande risalto è stato dato nell’intervista alla diversità tra Bancari e Banchieri, quest’ultimi in grave difetto in merito di eque retribuzioni e di eccessiva e arroganza.

 

CASSE DI RISPARMIO DELL'UMBRIA – Le Segreterie Sindacali Regionali Umbria e i Segretari Generali regionali di CISL e CGIL hanno indetto una conferenza stampa.

Conferenza stampa del 19.09.2013Ieri le Segreterie Sindacali Regionali scriventi e i Segretari Generali regionali di CISL e CGIL hanno indetto una conferenza stampa per rassegnare agli organi d’informazione  la loro viva preoccupazione circa la situazione del settore creditizio in Umbria.

 

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CASSE RISPARMIO DELL’UMBRIA – Segreterie Sindacali Regionali si incontrano per valutare la situazione delle relazioni sindacali


Valutare la situazione delle relazioni sindacali CRUSegreterie Sindacali Regionali scriventi si sono incontrate per valutare la situazione delle relazioni sindacali in Casse di Risparmio dell’Umbria.

Il 13 agosto avevamo indirizzato ai Direttori Generali di Casse dell’Umbria e di Regione una richiesta d’incontro per affrontare tematiche in  materia creditizia e di gestione del personale della neonata Casse di Risparmio dell’Umbria.

 

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CR Umbria – Grazie a tutti i colleghi e colleghe della nuova Banca " Casse di Risparmio dell'Umbria "

Perugia, 7 marzo 2013La scorsa settimana si è conclusa a Città di Castello la tornata assembleare di verifica dell’accordo 19 ottobre 2012, nella nuova realtà Casse di Risparmio dell’Umbria S.p.A.

Il ciclo di assemblee dove sono stati dettagliatamente illustrati i contenuti dell’accordo, hanno evidenziato un consenso fra i lavoratori e le lavoratrici, che hanno espresso che hanno espresso il loro parere con approvazione pari al 95,5%.

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