Archivio Direzione Regionale Toscana e Umbria

Un abbraccio virtuale…..la Fisac c’è!

Cari colleghi e care colleghe,

in questo ormai lungo periodo “emergenziale”, i rapporti di vicinanza fisica si sono necessariamente rarefatti….

Sono stati, sono e saranno giorni di lavoro intensi e molto spesso esposti alle “pressioni” rispetto all’evasione delle richieste sia da parte dei clienti sia da parte dell’Azienda.

Noi ci siamo sempre stati, ci siamo e ci saremo per intervenire e sostenervi nel rispetto delle normative vigenti.

Fisac Cgil Area Firenze e Prato

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DOVE ERAVATE ??

Abbiamo letto con enorme piacere la mail che la Responsabile nazionale del personale ISP ha indirizzato ai direttori commerciali, di area e di filiale in merito alle pratiche commerciali scorrette a causa delle quali la nostra azienda è stata sanzionata per 4,8 milioni di euro dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

Nel testo apprezziamo il richiamo alla correttezza e alla reportistica vietata ma ci sorge spontanea una domanda: negli ultimi anni, durante i quali la FISAC e le altre organizzazioni sindacali di questo gruppo hanno denunciato instancabilmente, attraverso i volantini e negli incontri trimestrali, le pressioni commerciali a cui i colleghi sono sottoposti, le funzioni preposte esattamente dov’erano?

Perché, nonostante la nostra azienda sia stata la prima nel 2015 a negoziare con i sindacati un accordo sulle politiche commerciali ed i comportamenti consentiti, ripreso anche nell’accordo nazionale del 2017, in quella mail non se ne fa alcun accenno?

Nessuno può far finta di non sapere quello che succede, tanto è evidente, tanto è stato ripetutamente denunciato.

E men che mai ricondurre la responsabilità di tutto a “forme di rendicontazione” difformi  e “azioni commerciali autonome”, scaricando così la responsabilità sui singoli e auto-assolvendosi.

Inascoltati, abbiamo sempre rappresentato la realtà, negata dai vertici aziendali ed i risultati sono evidenti a tutti, anche alla Autorità Garante delle Concorrenza e del Mercato.

Ad oggi, in molti casi, questi comportamenti non sono cessati e, anzi, la crisi determinata dall’Emergenza COVID-19, viene talvolta presa a pretesto per spinte alla vendita di prodotti assicurativi.

Siamo in attesa dei prossimi sviluppi:

– l’Azienda ha intenzione di provvedere alla rimozione dal ruolo di chi, senza rischiare alcuna sanzione perché civilmente e penalmente non responsabile (a differenza dei direttori di filiale), si è mostrato particolarmente solerte nelle richieste di obiettivi commerciali, minando clima e salute dei luoghi di lavoro?

– gli effetti della multa saranno ancora una volta spalmati sui lavoratori, insieme agli effetti del Covid-19, in termini di budget irraggiungibili, di artifici contabili, balzelli sui premi variabili con utilizzo di altre fantasiose modalità di controllo e pressione?

-si interverrà prontamente per bloccare i comportamenti scorretti a fronte delle denunce di colleghi ed organizzazioni sindacali?

Noi abbiamo una sola certezza: continueremo a monitorare e denunciare, in forza delle norme e dell’etica professionale, in difesa di chi lavora secondo le regole e la coscienza.

Ci auguriamo che questa sanzione milionaria sia di insegnamento ai vertici di questa azienda e di monito per il futuro o meglio per il presente!

Noi saremo sempre dalla parte del lavoro, delle regole, della dignità, dell’etica e della verità.

FISAC CGIL Coordinamenti delle RSA ISP
Direzione Regionale Toscana-Umbria

Firenze…pressioni e minacce alla vendita: e il ruolo di servizio pubblico?

In un momento in cui il sistema bancario in quanto settore essenziale, diventa un veicolo fondamentale per l’erogazione del credito a imprese e famiglie, assistiamo sgomenti alla ripresa di fenomeni a noi purtroppo ben noti: priorità della vendita commerciale, pressioni per fissare appuntamenti in filiale, richiesta di tabelle a fine giornata, perfino con minacce verbali. E ciò, nonostante la lettera inviata dalla dirigenza della banca per richiamare i direttori tutti, di filiale, di area e commerciali, a comportamenti in linea con le regole di Compliance e gestione del personale che la banca stessa si è data.

Anche nel capoluogo toscano non mancano episodi gravi, da noi puntualmente denunciati con nomi e cognomi alla Direzione regionale, in cui si registrano comportamenti irrispettosi della dignità personale e pressioni a lavoratrici e lavoratori già provati da carichi di lavoro insostenibili e da una situazione psicologicamente pesante a causa della pandemia.
Ci aspettiamo che tali comportamenti siano censurati e ricondotti nell’alveo della correttezza. Diversamente non ci esimeremo dal fare i medesimi nomi e cognomi a ben altri livelli. Più alto è il ruolo più alta è la responsabilità.

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Gestire la pandemia: la Banca del Paese alla prova dei fatti….

E’ sotto gli occhi di tutti la particolarità storica del periodo che stiamo vivendo.
Indubbiamente non facile da gestire per nessuno, neanche per il management della nostra Azienda che, pur trovando un buono spunto iniziale nella turnazione del personale (più per garantire lo svolgimento del servizio anche in caso di contagio, che per salvaguardare i dipendenti) non ha saputo mantenere un buon livello di scelte nel proseguo dell’emergenza.
Altrimenti non si spiegherebbe perché sia fra le poche Aziende, anche del settore, ad ostinarsi a non voler adottare divisori in vetro o plexiglass.
E ancora, risulta incredibile come la nostra Banca non abbia saputo esprimere nemmeno un accenno di direttiva su come ottimizzare (per i colleghi ma anche per la stessa azienda) il ricorso ai test sierologici.
Imbarazzante, inoltre, la risposta aziendale all’esposto presentato dai segretari delle OOSS del nostro settore contro l’“inaccettabile clima d’odio verso i bancari”: un manualetto intitolato “tranquillità e sicurezza in filiale”. Si tratta di una paginetta piena di consigli scontati che fanno affidamento unicamente alla buona volontà dei lavoratori.

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Regole e Responsabilità

La gestione della crisi economica-sociale derivata dalla pandemia ha determinato sul
settore bancario, e quindi sulle lavoratrici e dei lavoratori, un aumento esponenziale di
carichi di lavoro, evidenziando come lo stesso sistema, a dispetto degli orientamenti
prettamente commerciali dei manager, sia infrastruttura indispensabile ed essenziale
per tutto il Paese.
Di fronte all’emergenza le risposte aziendali sono state caotiche e hanno
tendenzialmente scaricato verso il basso la responsabilità di gestire una
complessità imprevedibile ma che ancora oggi pare non governata da un quadro
chiaro di processi e regole.

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Covid 19: il punto in Intesa Sanpaolo

La gestione della crisi, i carichi di lavoro, le risposte aziendali: il caos regna sovrano, mentre nulla cambia sulle politiche commerciali, come se nulla fosse stato.
Ogni crisi porta in sé il germe di un cambiamento necessario: nuove regole, nuove responsabilità.
I lavoratori e le lavoratrici hanno dimostrato di essere all’altezza del loro ruolo essenziale per la collettività, l’Azienda ci metta in condizioni di continuare a farlo, affrontando il cambiamento che la crisi ci impone, in condizioni di sicurezza, in un quadro di regole certe e condivise.

Regole e responsabilità

UMBRIA – #IoRestoACasa – Appello delle Segreterie Regionali dei Sindacati del credito.

Appello delle Segreterie regionali dei sindacati del credito.
A TUTTI I CITTADINI DELL’UMBRIA
Nonostante i divieti imposti da dal recente decreto legge, volti a contenere la diffusione dell’epidemia Covid-19 CORONAVIRUS , rileviamo un costante afflusso della clientela presso gli sportelli degli Istituti Bancari e le filiali di Agenzie delle Entrate e Riscossioni, che al momento restano aperti al pubblico.
In moltissimi casi, tale afflusso di clienti è motivato dallo svolgimento di attività ed operazioni che, nulla hanno a che fare con il carattere di urgenza ed inderogabilità previsti come valide motivazioni di uscita dal proprio domicilio, dal Decreto governativo vigente.
Nella consapevolezza dell’importanza del rapporto personale con gli operatori, vorremmo ricordare ai cittadini che, in questi casi si sta contravvenendo a quanto stabilito dal Decreto che permette “gli spostamenti solo se motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità, ovvero per motivi di salute”. La violazione delle norme in oggetto espone non solo a delle sanzioni amministrative e penali, ma soprattutto a severi rischi di trasmissione del virus a se stessi, ai propri cari agli operatori e alle loro famiglie.
Le Segreterie Regionali di FABI, FIRST-CISL, FISAC-CGIL, UILCA-UIL e UNISIN invitano tutti i cittadini a:
• EVITARE DI ANDARE AGLI SPORTELLI per operazioni NON STRETTAMENTE INDISPENSABILI E CHE SI DEVONO RIMANDARE;
• USARE, SE POSSEDUTO, IL BANCOMAT per tutte le operazioni di prelevamento e ove possibile, versamento e consultazione del conto corrente;
• USARE INTERNET BANKING per effettuare bonifici, pagamenti ecc.
• TELEFONARE o MANDARE UNA MAIL per avere delle informazioni che non necessitano della presenza fisica allo sportello.
Invitiamo tutti ad una grande assunzione di responsabilità per il superamento di questo momento estremamente difficile per il nostro Paese.
Le Segreterie Regionali dell’UMBRIA
FABI FIRST-CISL FISAC-CGIL UILCA-UIL UNISIN

Toscana Umbria: emergenza sanitaria e ossessione commerciale

È indubbio che il nostro paese – in particolare alcune regioni – e il mondo intero stanno attraversando un momento difficilissimo dal punto di vista sanitario ed economico. Un momento peraltro in continua evoluzione che rende difficile pianificare e prendere decisioni politico-organizzative. E tuttavia le decisioni vanno prese, a tutela della salute fisica delle persone.

Intesa Sanpaolo sta quotidianamente adeguando le regole cui attenersi nello svolgimento dell’attività lavorativa, in base alle normative emesse dalle autorità pubbliche, in un’ottica di tutela di colleghi e clienti, che tutti siamo chiamati ad osservare.

Ma anche con il massimo della volontà e dello spirito di collaborazione alcune disposizioni sono assolutamente impraticabili nella realtà quotidiana dei colleghi e delle colleghe.

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Toscana Umbria: Emergenza sanitaria e ossessione commerciale

Ma anche con il massimo della volontà e dello spirito di collaborazione alcune disposizioni sono assolutamente impraticabili nella realtà quotidiana dei colleghi e delle colleghe.

L’Azienda deve chiarire immediatamente:

come limitare un appuntamento a 15 minuti quando talvolta solo per aprire e far girare una procedura si impiegano già 7/8 minuti e per illustrare un prodotto almeno il doppio? Solo per emettere una carta prepagata non bastano 20 minuti.

come rispettare la distanza di sicurezza nei coworking delle filiali new concept che sono stati ideati e progettati rispettando standard minimi di spazio e spesso in ambienti privi di finestre? Lo stesso si potrebbe dire per molte filiali imprese

come si regola l’afflusso dei clienti nelle filiali quando il cartello non è sufficiente e la calca dei clienti diventa tumultuosa?

come si gestiscono gli appuntamenti quando presuppongono la presenza di diversi soggetti (pratiche di mutuo, successioni, conti cointestati) e le stanze o salottini sono piccoli?

come si regolano le visite che i gestori imprese fanno alle Aziende? E di conseguenza degli agenti ISPFV?

Le domande sarebbero molte di più ma ci limitiamo a segnalarne alcune, che impegnano in particolare i Responsabili di Filiale , i quali in prima linea non possono non affrontare ogni emergenza che si presenta loro.

Non possono farlo da soli, l’Azienda deve intervenire chiarendo e sostenendo l’operato dei preposti e dei colleghi tutti.

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ASSEMBLEE CCNL : quando e dove nelle nostre Province

Si stanno svolgendo le assemblee unitarie del personale per discutere e votare l’ipotesi di rinnovo del CCNL. Utilizzando il permesso ASS è possibile partecipare all’assemblea indetta per il Comune presso il quale si presta servizio

Prossimamente (per i dettagli contattateci):

24 febbraio a Sesto Fiorentino Circolo Arci Salone Rinascita  (Sesto Calenzano San Mauro a Signa)

25 febbraio Firenze (vedi  link) 2020 02 25 Assemblea Firenze (1)

26 febbraio Prato (vedi link)  2602 Ass Prato

26 febbraio Pontassieve e limitrofe presso pubblica Assistenza Via di Rosano mattina

28 febbraio Borgo San Lorenzo e Mugello presso Sala Comunale Via La Torre mattina

3 marzo Campi Bisenzio/Calenzano presso Circ Rinascita Piazza Matteucci mattina

4 marzo Empolese presso Palazzo delle Esposizioni mattina

Toscana: apprendere è comprendere?

Le pratiche ingannevoli sono vietate dalla normativa e dalle leggi. Lavoratrici e lavoratori devono essere messi in grado di non incorrere in errori da frasi, comportamenti, insinuazioni che possano far interpretare diversamente la normativa. Chiediamo un’azione coerente da parte di chi invita i dipendenti ad apprendere….perché apprendere significa comprendere….e agire di conseguenza con coerenza nelle scelte strategiche

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Toscana: Apprendere e’ comprendere?

Le pratiche ingannevoli sono vietate dalla normativa e dalle leggi. Lavoratrici e lavoratori devono essere messi in grado di non incorrere in errori da frasi, comportamenti, insinuazioni che possano far interpretare diversamente la normativa. Chiediamo un’azione coerente da parte di chi invita i dipendenti ad apprendere….perché apprendere significa comprendere….e agire di conseguenza con coerenza nelle scelte strategiche

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Monte Pegni Firenze: incontro con la Curia

L’operazione di cessione alla società Pronto Pegno SpA delle 6 filiali Monte Pegni del Gruppo Intesasanpaolo  che in tutta Italia e anche a Firenze effettuano credito su pegno, comporta conseguenze non solo sulle condizioni lavorative dei colleghi ceduti (è in corso la trattativa per stabilire le opportune tutele) ma anche sul territorio. La più antica funzione del sistema bancario (quella di erogare prestiti a chi, in mancanza di liquidità, possiede beni reali da impegnare) ha ancora infatti una valenza sociale che i numeri dimostrano. Il cambio di proprietà di un settore come quello dei pegni, che riesce a creare forti ricavi  da un’attività sicuramente non assistenziale ma rivolta a chi si trova in un momento di difficoltà economica o di fragilità sociale, non può non coinvolgere il territorio e le sue istituzioni nella preoccupazione che l’operazione venga portata avanti con le dovute garanzie per lavoratori e collettività. Le.organizzazione sindacali ne hanno parlato venerdì scorso con Don Mongili (Arcidiocesi di Firenze)

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Firenze e Toscana Sud: basta domande senza risposta

TRIMESTRALI SENZA RISPOSTE: ORA BASTA!

L’Azienda, alle molte domande poste dalle rappresentanze sindacali, non ha saputo o potuto replicare.

Risposta non pervenuta in merito a:

  • ABILITAZIONI PER OFFERTA FUORI SEDE

Ricordiamo come l’offerta fuori sede non debba essere svolta dai colleghi, se non in possesso dei requisiti, delle abilitazioni dovute e con il mandato dall’Azienda.

  • RESPONSABILITÀ SULLE COMUNICAZIONI ALLA CLIENTELA DA PARTE DEI COLLEGHI

Ribadiamo la poca chiarezza della normativa (circ. Facoltà di autonomia gestionale nov. 2019) che espone a varie e dubbie interpretazioni.    Siamo molto allarmati per questo!!!

Abbiamo poi riscontrato le stesse lacunose risposte per le seguenti problematiche:

    • PRESSIONI COMMERCIALI
    • MALESSERE LAVORATIVO
    • SVILUPPO E SITUAZIONE FILIALE ONLINE E GESTORI REMOTO
    • RICADUTE SUL TERRITORIO DEL NUOVO MODELLO DI SERVIZIO
    • FORMAZIONE: MODALITA’ CORRETTA DI FRUIZIONE
    • SICUREZZA SUL LAVORO

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Offerta Fuori Sede: un dedalo in cui meglio star fermi

OFFERTA FUORI SEDE:

in assenza del mandato specifico NON SI PUÒ SVOLGERE L’ATTIVITÀ FUORI SEDE

In seguito alle assemblee svolte nei mesi scorsi in alcuni territori toscani e dal confronto con l’Azienda in occasione dell’ultima trimestrale del 23 dicembre 2019, è emersa una criticità molto importante in merito all’Offerta Fuori Sede.

Dalle verifiche effettuate, si è riscontrato che la gran parte dei Gestori per cui è prevista l’Offerta Fuori Sede tra le attività commerciali da svolgere, non sono ancora in possesso di tutti i requisiti necessari, ovvero:

    • essere in regola con gli obblighi formativi previsti
    • essere iscritti nella sezione E del RUI (per proposta di Prodotti Assicurativi)
    • aver ricevuto la specifica lettera d’incarico dall’Azienda
    • essere iscritti all’Albo dei Consulenti Finanziari (per proposta di servizi di investimento)

 In assenza di tali requisiti, si opera a rischio di sanzioni da parte delle Autorità di Vigilanza e a possibili denunce da parte della Clientela.

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Offerta Fuori Sede: un dedalo in cui è meglio non entrare

In seguito alle assemblee svolte nei mesi scorsi in alcuni territori toscani e dal confronto con l’Azienda in occasione dell’ultima trimestrale del 23 dicembre 2019, è emersa una criticità molto importante in merito all’Offerta Fuori Sede.     Dalle verifiche effettuate, si è riscontrato che la gran parte dei Gestori per cui è prevista l’Offerta Fuori Sede tra le attività commerciali da svolgere, non sono ancora in possesso di tutti i requisiti necessari, ovvero

    • essere in regola con gli obblighi formativi previsti
    • essere iscritti nella sezione E del RUI (per proposta di Prodotti Assicurativi)
    • aver ricevuto la specifica lettera d’incarico dall’Aziendaessere iscritti all’Albo dei Consulenti Finanziari (per proposta di servizi di investimento)

In assenza di tali requisiti, si opera a rischio di sanzioni da parte delle Autorità di Vigilanza e a possibili denunce da parte della Clientela.

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AREA UMBRIA – TRIMESTRALE 10/12/2019

Il giorno 10 si è tenuta presso la sede di Spoleto la riunione trimestrale con i Rappresentanti della Direzione Regionale Toscana Umbria a cui hanno partecipato il Resp. del Personale ed assistenza Rete Paolo Christopher GIACOMINI, la Resp. Coord. Territoriale Personale Maria Novella TOMMASI, la Resp. Relazioni Industriali Anna Kamila HENSEL, Alessandra PICCIONE delle Relazioni Industriali ed il Direttore Commerciale Retail Laura VESSICHELLI.

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Toscana Sud e Firenze/Prato: Facciamo finta che tutto vada bene??

Facciamo finta che … tutto vada bene! 

Il 22 luglio si è’ svolto a Firenze l’incontro trimestrale con l’Azienda

Abbiamo sottolineato le numerose storture messe in atto, come l’utilizzo dei dati di ABC per mettere in competizione fra di loro colleghi anche di filiali diverse, le richieste di raggiungimento degli obiettivi di budget tali da compensare i legittimi periodi di assenza per ferie, la ridondanza di report artigianali per monitorare la produzione, le Lync commerciali con il solo scopo di premere per la vendita dei prodotti, le richieste di lavorazione delle liste dei clienti da contattare degli assenti per ferie.

……

L’Azienda ha ribadito che non si vive di solo budget, ma allora perché le pressioni commerciali, nonostante le continue segnalazioni ed interventi sindacali, continuano a essere esercitate, magari solo a voce, per non lasciare prova delle indicazioni date??

…..

Per queste Organizzazioni Sindacali quanto girato, non è ancora sufficiente per poter affermare che la strada del cambiamento culturale – peraltro auspicato dall’Azienda stessa – sia stata correttamente intrapresa. Un cambiamento culturale per il quale abbiamo chiesto un ruolo attivo e di protagonismo anche da parte del servizio Risorse Umane, in cui troppo spesso colleghi e colleghe paiono costretti a recitare un ruolo di subordinazione rispetto alle funzioni commerciali, generando sfiducia fra lavoratrici e lavoratori che invece devono sapere di potersi affidare a un gestore del personale libero di svolgere con professionalità il proprio lavoro.

Sarà importante monitorare anche il corretto uso dell’agenda di ABC, su cui l’Azienda ha ribadito che è giusto inserire la pianificazione delle attività amministrative (che non devono finire dopo l’orario di lavoro) e della formazione (che non deve essere considerata elemento cancellabile a seconda delle emergenze commerciali ma lavoro a tutti gli effetti) cosi come valuteremo se la formazione flessibile da casa sarà ostacolata o viceversa incentivata.

Per quanto riguarda la lavorazione delle liste prioritarie, l’Azienda ha ribadito le indicazioni già fornite in merito, che prevedono contatti da svolgere gradualmente nel corso delle settimane, in modo da pianificare e realizzare gli appuntamenti nell’arco del mese: quindi nessuna indicazione aziendale di lavorazione e contatto di tutto in tempi ancora più stringenti.

Abbiamo nuovamente denunciato l’ampio utilizzo della causale NRI per giustificare le numerose ore di straordinario non retribuito fatte dai colleghi.

….

L’autorizzazione a rimanere nel luogo di lavoro, da normativa, compete al Responsabile, che è l’unico organo Aziendale preposto in quel momento (anche per la responsabilità che gli/le compete in tema di salute e sicurezza), a valutare e autorizzare la permanenza, mentre la successiva approvazione della Funzione del Personale ha finalità regolatoria e di controllo del processo; non esiste più l’ALIBI del “il personale non me lo ha concesso”.

Nel caso, invitiamo prontamente a segnalare alle Organizzazioni Sindacali.

Ricordiamo dunque alle colleghe e colleghi di far sempre richiesta preventiva tramite mail al proprio responsabile ed a non trattenersi al lavoro qualora il preposto valuti non necessario il lavoro straordinario. Se non siamo autorizzati al lavoro straordinario siamo OBBLIGATI ad andare a casa!!!

Abbiamo sollevato nuovamente il problema dei ricorsi alle note di valutazione, processo che per uniformità di applicazione in Intesa Sanpaolo non prevede più la verbalizzazione.

….

Abbiamo stigmatizzato non solo che l’esito del ricorso è sempre e solo il mancato accoglimento, ma anche il fatto che la comunicazione avvenga senza alcuna spiegazione circostanziata del perché l’Azienda non abbia accolto le motivazioni del ricorso.

….

Ricordiamo che le responsabilità in tema di salute e sicurezza sono del preposto e che è preferibile scegliere talvolta un intervento incisivo (chiusura al pubblico, trasferimento temporaneo delle persone) piuttosto che rischiare malori e interventi delle Autorità.

Anche con riferimento agli accorpamenti di prossima attuazione, come fatto anche in passato, abbiamo invitato l’Azienda a ulteriori riflessioni sulle tempistiche di alcune scelte che potrebbero ingenerare forti disagi per i colleghi e il servizio alla clientela

…..

Abbiamo evidenziato che sussistono ancora criticità nell’applicazione del nuovo modello, in particolare nel funzionamento dei team estero, in cui la formazione di colleghe e colleghi non è avvenuta nei tempi previsti generando picchi di lavoro e carichi non distribuiti equamente, ma soprattutto con impatti che ci preoccupano implicando il rischio che la clientela, a fronte dei numerosi disagi, possa rivolgersi altrove determinando perdita di lavoro in termini di volumi e operazioni.

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Firenze e Prato e Toscana Sud: Facciamo finta che tutto vada bene….

Facciamo finta che … tutto vada bene!

Incontro trimestrale con Azienda a Firenze

Abbiamo sottolineato le numerose storture messe in atto, come l’utilizzo dei dati di ABC per mettere in competizione fra di loro colleghi anche di filiali diverse, le richieste di raggiungimento degli obiettivi di budget tali da compensare i legittimi periodi di assenza per ferie, la ridondanza di report artigianali per monitorare la produzione, le Lync commerciali con il solo scopo di premere per la vendita dei prodotti, le richieste di lavorazione delle liste dei clienti da contattare degli assenti per ferie.

……

L’Azienda ha ribadito che non si vive di solo budget, ma allora perché le pressioni commerciali, nonostante le continue segnalazioni ed interventi sindacali, continuano a essere esercitate, magari solo a voce, per non lasciare prova delle indicazioni date??

…..

Per queste Organizzazioni Sindacali quanto girato, non è ancora sufficiente per poter affermare che la strada del cambiamento culturale – peraltro auspicato dall’Azienda stessa – sia stata correttamente intrapresa. Un cambiamento culturale per il quale abbiamo chiesto un ruolo attivo e di protagonismo anche da parte del servizio Risorse Umane, in cui troppo spesso colleghi e colleghe paiono costretti a recitare un ruolo di subordinazione rispetto alle funzioni commerciali, generando sfiducia fra lavoratrici e lavoratori che invece devono sapere di potersi affidare a un gestore del personale libero di svolgere con professionalità il proprio lavoro.

Sarà importante monitorare anche il corretto uso dell’agenda di ABC, su cui l’Azienda ha ribadito che è giusto inserire la pianificazione delle attività amministrative (che non devono finire dopo l’orario di lavoro) e della formazione (che non deve essere considerata elemento cancellabile a seconda delle emergenze commerciali ma lavoro a tutti gli effetti) cosi come valuteremo se la formazione flessibile da casa sarà ostacolata o viceversa incentivata.

Per quanto riguarda la lavorazione delle liste prioritarie, l’Azienda ha ribadito le indicazioni già fornite in merito, che prevedono contatti da svolgere gradualmente nel corso delle settimane, in modo da pianificare e realizzare gli appuntamenti nell’arco del mese: quindi nessuna indicazione aziendale di lavorazione e contatto di tutto in tempi ancora più stringenti.

Abbiamo nuovamente denunciato l’ampio utilizzo della causale NRI per giustificare le numerose ore di straordinario non retribuito fatte dai colleghi.

….

L’autorizzazione a rimanere nel luogo di lavoro, da normativa, compete al Responsabile, che è l’unico organo Aziendale preposto in quel momento (anche per la responsabilità che gli/le compete in tema di salute e sicurezza), a valutare e autorizzare la permanenza, mentre la successiva approvazione della Funzione del Personale ha finalità regolatoria e di controllo del processo; non esiste più l’ALIBI del “il personale non me lo ha concesso”.

Nel caso, invitiamo prontamente a segnalare alle Organizzazioni Sindacali.

Ricordiamo dunque alle colleghe e colleghi di far sempre richiesta preventiva tramite mail al proprio responsabile ed a non trattenersi al lavoro qualora il preposto valuti non necessario il lavoro straordinario. Se non siamo autorizzati al lavoro straordinario siamo OBBLIGATI ad andare a casa!!!

Abbiamo sollevato nuovamente il problema dei ricorsi alle note di valutazione, processo che per uniformità di applicazione in Intesa Sanpaolo non prevede più la verbalizzazione.

….

Abbiamo stigmatizzato non solo che l’esito del ricorso è sempre e solo il mancato accoglimento, ma anche il fatto che la comunicazione avvenga senza alcuna spiegazione circostanziata del perché l’Azienda non abbia accolto le motivazioni del ricorso.

….

Ricordiamo che le responsabilità in tema di salute e sicurezza sono del preposto e che è preferibile scegliere talvolta un intervento incisivo (chiusura al pubblico, trasferimento temporaneo delle persone) piuttosto che rischiare malori e interventi delle Autorità.

Anche con riferimento agli accorpamenti di prossima attuazione, come fatto anche in passato, abbiamo invitato l’Azienda a ulteriori riflessioni sulle tempistiche di alcune scelte che potrebbero ingenerare forti disagi per i colleghi e il servizio alla clientela

…..

Abbiamo evidenziato che sussistono ancora criticità nell’applicazione del nuovo modello, in particolare nel funzionamento dei team estero, in cui la formazione di colleghe e colleghi non è avvenuta nei tempi previsti generando picchi di lavoro e carichi non distribuiti equamente, ma soprattutto con impatti che ci preoccupano implicando il rischio che la clientela, a fronte dei numerosi disagi, possa rivolgersi altrove determinando perdita di lavoro in termini di volumi e operazioni.

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AREA UMBRIA – TRIMESTRALE 25/7/2019

Si è svolto a Spoleto giovedì 25 luglio il previsto incontro trimestrale Area Umbria, in tale sede ci e’ stata presentata la nuova Responsabile Territoriale Personale e Assistenza Tecnica Tommasi Maria Novella .
Nel corso dell’incontro sono stati illustrati i criteri e le risultanze delle nuove classificazioni portafogli, complessità di filiali, distribuzione PVR e premio eccellenza SET a livello Toscana Umbria e poi dettagliatamente solo la nostra regione.
Organo di Coordinamento e R.s.a. Fisac /Cgil Umbria

A proposito di disconnessione…..vacanze in libertà!

L’obbiettivo delle misure introdotte all’appendice “Conciliazione tempi di vita e di lavoro” dal rinnovato contratto di secondo livello, sottoscritto il 3 Agosto 2018, era quello di confermare, promuovere e valorizzare tutte quelle azioni che agevolano “L’EQUILIBRIO” fra vita professionale e personale in un’ottica di conciliazione, a nostro giudizio sempre più indispensabile, dei tempi di vita con quelli di lavoro, dati anche i ritmi accresciuti del lavoro quotidiano.

Tutte queste norme, unite a collaborazione e buon senso di tutti, assicurano che la programmazione e la fruizione delle ferie possa avvenire senza alcun divieto relativo a periodi particolari (“ponti”, festività e periodi estivi) e nel pieno rispetto di quanto fissato nel piano ferie. In caso di problematiche “eccezionali”, potranno essere adottate soluzioni di comune intesa di cui al citato punto 4. Inoltre, eventuali cambiamenti di quanto programmato sono oggetto di richiamo normativo, sempre nell’art 55 (punto 7), dove viene previsto l’eventuale rimborso di spese già sostenute.

È bene ricordare che anche se l’Azienda ha facoltà di richiamare l’assente prima del termine delle ferie per URGENTI necessità di servizio, NON VI È NESSUN OBBLIGO DI REPERIBILITÀ in capo al dipendente e anche i nuovi strumenti Aziendali, come il telefonino, non sono forniti con la finalità di essere reperibili.

In merito allo SMARTPHONE Aziendale, con tanto di numero personale, dobbiamo sottolineare come NON ESISTE ALCUN OBBLIGO DI TENERLO ACCESO fuori dall’orario di lavoro, né tantomeno durante i periodi di ferie, come peraltro l’Azienda stessa ha in più occasioni confermato e ribadito.

Le recenti indicazioni aziendali sono da intendersi come, appunto, mere indicazioni relative ai costi, che possono lievitare particolarmente quando ci troviamo all’estero, ma solo nel caso che, volontariamente, si decidesse di utilizzare lo strumento aziendale. Se poi lo lasciamo al sicuro a casa, non corriamo nemmeno il rischio di perderlo o che ce lo rubino!!!

Ricordatevi che il Sindacato è sempre al vostro fianco e, in caso di problemi, non esitate a chiamarci!

Click qui per leggere il volantino unitario

A proposito di disconnessione….vacanze in libertà

L’obbiettivo delle misure introdotte all’appendice “Conciliazione tempi di vita e di lavoro” dal rinnovato contratto di secondo livello, sottoscritto il 3 Agosto 2018, era quello di confermare, promuovere e valorizzare tutte quelle azioni che agevolano “L’EQUILIBRIO” fra vita professionale e personale in un’ottica di conciliazione, a nostro giudizio sempre più indispensabile, dei tempi di vita con quelli di lavoro, dati anche i ritmi accresciuti del lavoro quotidiano.

Tutte queste norme, unite a collaborazione e buon senso di tutti, assicurano che la programmazione e la fruizione delle ferie possa avvenire senza alcun divieto relativo a periodi particolari (“ponti”, festività e periodi estivi) e nel pieno rispetto di quanto fissato nel piano ferie. In caso di problematiche “eccezionali”, potranno essere adottate soluzioni di comune intesa di cui al citato punto 4. Inoltre, eventuali cambiamenti di quanto programmato sono oggetto di richiamo normativo, sempre nell’art 55 (punto 7), dove viene previsto l’eventuale rimborso di spese già sostenute.

È bene ricordare che anche se l’Azienda ha facoltà di richiamare l’assente prima del termine delle ferie per URGENTI necessità di servizio, NON VI È NESSUN OBBLIGO DI REPERIBILITÀ in capo al dipendente e anche i nuovi strumenti Aziendali, come il telefonino, non sono forniti con la finalità di essere reperibili.

In merito allo SMARTPHONE Aziendale, con tanto di numero personale, dobbiamo sottolineare come NON ESISTE ALCUN OBBLIGO DI TENERLO ACCESO fuori dall’orario di lavoro, né tantomeno durante i periodi di ferie, come peraltro l’Azienda stessa ha in più occasioni confermato e ribadito.

Le recenti indicazioni aziendali sono da intendersi come, appunto, mere indicazioni relative ai costi, che possono lievitare particolarmente quando ci troviamo all’estero, ma solo nel caso che, volontariamente, si decidesse di utilizzare lo strumento aziendale. Se poi lo lasciamo al sicuro a casa, non corriamo nemmeno il rischio di perderlo o che ce lo rubino!!!

Ricordatevi che il Sindacato è sempre al vostro fianco e, in caso di problemi, non esitate a chiamarci!

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Basta ipocrisia!

trimestrale 07 19

L’incontro con l’azienda del 12 luglio conferma l’assenza di risposte strutturali al deterioramento del clima e delle condizioni di lavoro da parte dell’azienda.
A settembre convocheremo le assemblee unitarie per aprire il confronto con i lavoratori e il percorso vertenziale conseguente.

Due monitoraggi al giorno….togliamoli (subito!) di torno!

Nella Direzione Toscana Umbria è di questi ultimi giorni la richiesta diffusa su tutta la rete, di rilevare ben due volte al giorno, ad orari cadenzati, il monitoraggio del lavoro svolto. Come se senza i monitoraggi non si lavorasse!!
Abbiamo immediatamente chiesto la sospensione di questa pratica scorretta, che è in completa distonia con quanto affermato dall’accordo sulle politiche commerciali sottoscritto da Azienda e Sindacati, e con la reputazione che l’Azienda tende a difendere rispetto alla sua immagine pubblica.
Se è vero quanto afferma oggi in un’intervista sulla web tv uno dei massimi dirigenti del Gruppo, e cioè che “il benessere dei colleghi viene prima dei risultati”, è allora senz’altro vero che certe pratiche smentiscono i massimi dirigenti. Di fronte a una tale schizofrenia, rimane per fortuna la solidità e il buon senso dei lavoratori e delle lavoratrici, che quotidianamente suppliscono anche a inefficienze e carenze tecnico-organizzative e a carichi di lavoro in aumento.
Ricordiamo ai colleghi di continuare a segnalarci questi comportamenti difformi alle regole, che hanno evidentemente il solo scopo di “pressare” lavoratrici e lavoratori.

click qui per i dettagli

Due monitoraggi al giorno….togliamoli (subito) di torno!

Sulla Direzione Toscana Umbria è di questi ultimi giorni la richiesta diffusa su tutta la rete, di rilevare ben due volte al giorno, ad orari cadenzati, il monitoraggio del lavoro svolto. Come se senza i monitoraggi non si lavorasse!!

Abbiamo immediatamente chiesto la sospensione di questa pratica scorretta, che è in completa distonia con quanto affermato dall’accordo sulle politiche commerciali sottoscritto da Azienda e Sindacati, e con la reputazione che l’Azienda tende a difendere rispetto alla sua immagine pubblica.

Se è vero quanto afferma oggi in un’intervista sulla web tv uno dei massimi dirigenti del Gruppo, e cioè che “il benessere dei colleghi viene prima dei risultati”, è allora senz’altro vero che certe pratiche smentiscono i massimi dirigenti. Di fronte a una tale schizofrenia, rimane per fortuna la solidità e il buon senso dei lavoratori e delle lavoratrici, che quotidianamente suppliscono anche a inefficienze e carenze tecnico-organizzative e a carichi di lavoro in aumento.

Ricordiamo ai colleghi di continuare a segnalarci questi comportamenti difformi alle regole, che hanno evidentemente il solo scopo di “pressare” lavoratrici e lavoratori.

20190709 Due monitoraggi al giorno

Due monitoraggi al giorno….togliamoli (subito) di torno

Sulla Direzione Toscana Umbria è di questi ultimi giorni la richiesta diffusa su tutta la rete, di rilevare ben due volte al giorno, ad orari cadenzati, il monitoraggio del lavoro svolto. Come se senza i monitoraggi non si lavorasse!!

Abbiamo immediatamente chiesto la sospensione di questa pratica scorretta, che è in completa distonia con quanto affermato dall’accordo sulle politiche commerciali sottoscritto da Azienda e Sindacati, e con la reputazione che l’Azienda tende a difendere rispetto alla sua immagine pubblica.

Se è vero quanto afferma oggi in un’intervista sulla web tv uno dei massimi dirigenti del Gruppo, e cioè che “il benessere dei colleghi viene prima dei risultati”, è allora senz’altro vero che certe pratiche smentiscono i massimi dirigenti. Di fronte a una tale schizofrenia, rimane per fortuna la solidità e il buon senso dei lavoratori e delle lavoratrici, che quotidianamente suppliscono anche a inefficienze e carenze tecnico-organizzative.

Ricordiamo ai colleghi di continuare a segnalarci questi comportamenti difformi alle regole. che hanno evidentemente il solo scopo di “pressare” lavoratrici e lavoratori.

click qui per volantino unitario

Pulse in Toscana? vogliamo risposte!

In calce trovate il link al volantino unitario sul tema in oggetto.
Come Fisac Cgil aggiungiamo che sarà nostra cura, già a partire dalla prossima imminente trimestrale di Area, ribadire quanto segue:
– riteniamo che il livello di relazioni industriali di questo Gruppo dovrebbe implicare una comunicazione tempestiva (e rispettosa del rapporto con le oo.ss.) nel momento in cui sui territori si avviano le implementazioni dei progetti illustrati a livello nazionale, mentre invece dobbiamo constatare che si è arrivati in grave ritardo rispetto alla realtà dei fatti nel caso della prospettata apertura di un polo Pulse a Viareggio, senza dare risposte esaustive alle persone ingaggiate in termini di date, luoghi e tipologia di attività
– questo modo di operare rivela una superficialità disarmante nel momento in cui non si tiene conto delle conseguenze che un colloquio di lavoro può avere, sulle persone e sulle loro vite, quando si prospetta un importante cambiamento di ruolo, sapendo che tutto ciò è collegato anche a un obiettivo ben preciso: smontare la rete commerciale territoriale con chiusure e accorpamenti di filiali, e costituire nel contempo poli come Filiali On Line, Pulse o Remediation che implicano uno stravolgimento delle professionalità acquisite
– a questo punto l’ Azienda dia le risposte che spettano ai lavoratori e alle lavoratrici coinvolte, e fornisca ai Sindacati un’ informativa completa in merito a tempi, sede, organici e ricadute occupazionali sulla rete coinvolta dal progetto Pulse nella nostra Regione.

click qui per leggere il volantino

TRA IL DIRE E IL FARE C’E’ DI MEZZO…… PULSE

Recentemente l’azienda ha ricordato ai colleghi come i clienti meritassero di essere considerati persone, anche quando venivano accompagnati in bagno.

La pagina di “ottomila”, scomodando addirittura Nelson Mandela, ha rinforzato il concetto enunciando che MAI dobbiamo trattare male la persona, fino a porci  una domanda :

………….. “e tu, sulla base delle tue esperienze e sensibilità personale, quando hai dato o ricevuto considerazione, gentilezza e cura nelle tue relazioni?” ……………

La stessa domanda noi la poniamo ai responsabili del personale che hanno convocato numerosi colleghi, con una certa urgenza, per informarli del loro “potenziale” coinvolgimento nell’avvio di una nuova filiale PULSE su Viareggio.

Peccato che nel successivo incontro con i responsabili della DC gli stessi colleghi abbiano scoperto che la loro partecipazione non era assolutamente su base volontaria e che il luogo ed i tempi di realizzazione erano per giunta ancora incerti.

Ed allora ci chiediamo come ci si possa sentire persone quando si viene definiti “ 1 dei 5.000 esuberi “; oppure quando un nuovo mestiere  (perché di questo si tratta) ci viene proposto come soluzione unica per scongiurare i licenziamenti; o quando si riceve comunicazione di un trasferimento senza però sapere quando avverrà e dove; o ancora,  quando a motivazione dell’ingaggio si porta una mancanza di ruolo dovuta a scelte esclusivamente aziendali; od infine quando, perché a part-time, vengono messe in discussione le necessità familiari.

Trattamento simile, prendere o lasciare, è stato rivolto ai colleghi trasferiti nella FOL di Prato ed a quelli selezionati per andare a fare i gestori remoti.

In una intervista a Mosaico il responsabile del Job Center, con un certo orgoglio, rivendica come elementi distintivi di NEXT (che si occupa del ricollocamento dei famosi 5.000) l’attenzione alle persone, la cura della relazione, l’ascolto dei colleghi, la completezza delle informazioni sulla struttura e sulla nuova attività.                                                          

NIENTE DI TUTTO QUESTO                                               

Denunciamo invece l’assenza di trasparenza verso i colleghi in una fase delicatissima di cambiamento, che crea ansie ed incertezze, e la mancata informativa ai rappresentanti dei lavoratori territoriali su tempistiche, numero dei lavoratori coinvolti, luogo di lavoro e qualità dello stesso.

Prendiamo atto che i tanto decantati principi di considerazione, gentilezza e cura contenuti nelle slide aziendali sono per l’azienda solo parole prive di sostanza: se queste sono le relazioni con l’azienda sapremo come attrezzarci per tutelare con forza i legittimi diritti delle Lavoratrici e dei lavoratori.

I COORDINAMENTI RR.SS.AA ISP

AREE FIRENZE E PRATO-TOSCANA SUD-TOSCANA NORD

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

Firenze, 29 maggio 2019

 

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