A fronte della nostra richiesta unitaria, l’Azienda, nell’incontro del 23 maggio, aveva dichiarato la disponibilità a sospendere le uscite di esodo in assenza di garanzie certe per gli esodandi.
Il Decreto continua a non chiarire se tutti i lavoratori esodandi per effetto di accordi sottoscritti prima del 4 dicembre 2011 sono ricompresi nel limite di 17.710.
Pertanto, nell’ambito della vertenza unitaria del Gruppo, riconfermiamo che non possono essere consentite uscite senza l’autorizzazione dell’INPS, precondizione inderogabile per la salvaguardia dei vecchi requisiti pensionistici che a loro volta sono garanzia di continuità di reddito tra assegno e pensione.
Su questo tema, come sugli altri su cui è stata avviata la mobilitazione, nel decisivo incontro del 18 non consentiremo ambiguità: nessuna uscita senza garanzie di continuità tra stipendio, assegno e pensione.
Prossime Scadenze
giugno 2024
Dettagli
Dal 1° al 30 giugno 2024 sarà disponibile l’applicativo per modificare la percentuale di contribuzione volontaria, che avrà decorrenza 1° luglio 2024. L’applicativo sarà disponibile per i colleghi iscritti a uno
more
Dettagli
Dal 1° al 30 giugno 2024 sarà disponibile l’applicativo per modificare la percentuale di contribuzione volontaria, che avrà decorrenza 1° luglio 2024.
L’applicativo sarà disponibile per i colleghi iscritti a uno dei seguenti Fondi:
– Fondo Pensione a contribuzione definita del Gruppo Intesa Sanpaolo
– Fondo Pensioni Cariplo
- i colleghi lungo assenti
- gli iscritti provenienti dalla Cassa ex-IBI
- i colleghi che non hanno accesso a #People.
settembre 2024
30setalldayalldayTermine Richiesta Assegni Di Studio Per I Figli Scuole Medie Inferiori E Superiori
Dettagli
Fino al 30 settembre i colleghi potranno inserire in #People > Servizi Amministrativi > Richieste > Borse di studio figli, le richieste relative alle classi della scuola media inferiore e
more
Dettagli
Fino al 30 settembre i colleghi potranno inserire in #People > Servizi Amministrativi > Richieste > Borse di studio figli, le richieste relative alle classi della scuola media inferiore e superiore frequentate e superate nell’anno scolastico 2023/2024.
Nel form “Borse di studio figli” è disponibile un supporto online per ottenere informazioni utili alla compilazione, è inoltre presente la funzione Riepilogo richieste all’interno della quale sono visualizzabili tutte le domande pregresse relative al familiare, per il quale si sta inserendo la richiesta.
Si ricorda che nella sezione “Servizi Amministrativi“, è disponibile l’elenco di tutte le richieste inserite: accedendo alla singola richiesta si potranno visualizzare i contenuti e monitorare lo stato di avanzamento della pratica attraverso una Timeline.
Nella sezione Intranet Persona > Presenze e Retribuzioni > Borse di studio figli sono disponibili la Normativa di riferimento e le FAQ.
I colleghi che non hanno accesso a #People – come le persone assenti dal servizio – possono presentare la domanda trasmettendo il modulo cartaceo reperibile al percorso: Persona > Presenze e retribuzioni > Borse di studio figli > Normativa > Regole per l’erogazione delle borse di studio a favore dei figli dei dipendenti.
Per approfondire le questioni degli Assegni di Studio potete consultate la nostra Guida ASSEGNI DI STUDIO PER I FIGLI DEI DIPENDENTI e comunque i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovate tutti i loro riferimenti) sono a vostra disposizione per ogni chiarimento.
novembre 2024
30novalldayalldayTermine Assegni Di Studio Per I Figli: Università Immatricolazione 1° Anno
Dettagli
I colleghi che non hanno ancora inviato le richieste per i figli che si sono immatricolati per la prima volta al primo anno (anno accademico 2024/2025) potranno inserirle in #People > Servizi
more
Dettagli
I colleghi che non hanno ancora inviato le richieste per i figli che si sono immatricolati per la prima volta al primo anno (anno accademico 2024/2025) potranno inserirle in #People > Servizi Amministrativi > Richieste amministrative > Borse di studio figli fino al 30 novembre 2024
Successivamente al 30 novembre p.v., eventuali richieste non potranno più essere prese in considerazione.
La normativa di riferimento è disponibile in #People a questo link
I colleghi lungo assenti dal servizio possono presentare la domanda trasmettendo il modulo allegato al Regolamento alla casella e-mail: dc_ap_serv_amm_pers.71029@intesasanpaolo.com
È importante ricordare che:
– è possibile presentare unicamente la domanda relativa all’iscrizione al primo anno di università (immatricolazione) qualora non già precedentemente richiesta ed erogata;
– è utile verificare periodicamente lo stato della propria richiesta in #People > Servizi Amministrativi (nella parte alta della pagina è presente l’elenco di tutte le richieste):
- stato “INVIATA”: la richiesta è stata regolarmente acquisita dalla procedura;
- stato “IN VERIFICA”: l’ufficio Servizi Amministrativi del Personale sta eseguendo i consueti controlli di congruità;
- stato “SOSPESA”: è necessario seguire le istruzionicomunicate con apposita e-maile che sono visibili nella procedura cliccando sulla richiesta; nel riquadro DESCRIZIONE CASO si troverà Stato Pratica: SOSPESA > Note per il dipendente
- stato “COMPLETATA”: la richiesta è stata approvata.
Per chiarimenti o richieste di supporto è possibile accedere a #People > Assistenza, scegliendo la categoria “Borse di studio figli”.
Per gli importi e per approfondire la temtica generale degl iassegni di studio potete consultare la nostra Guida Assegni di Studio.
dicembre 2024
22dicalldayalldayTermine Ultimo per Esercizio Opzione "Banca Ore"
Dettagli
Da 31 ottobre 2024 è disponibile su #People > Servizi Amministrativi > Richieste amministrative > Gestione Banca ore, la nuova funzionalità che consente ai colleghi delle Aree professionali di scegliere se
more
Dettagli
Da 31 ottobre 2024 è disponibile su #People > Servizi Amministrativi > Richieste amministrative > Gestione Banca ore, la nuova funzionalità che consente ai colleghi delle Aree professionali di scegliere se destinare in “banca ore” tutte o quota parte delle maggiori prestazioni autorizzate.
I colleghi delle aree professionali full-time possono scegliere entro il 22 dicembre 2024.
La funzionalità è fruibile anche dai colleghi delle Aree professionali part time che possono optare, una sola volta nell’anno, per il versamento a “banca ore” delle eventuali prestazioni aggiuntive, effettuate oltre il normale orario individuale di lavoro.
Inoltre, i colleghi neoassunti, entro 30 giorni dall’assunzione, possono scegliere il limite per il recupero tramite il meccanismo della banca delle ore (il mancato esercizio dell’opzione equivale alla richiesta di liquidazione degli straordinari dalla 51° alla 100° ora).
In tutti i casi, alla registrazione di una variazione rispetto all’opzione in essere, il responsabile sarà informato con email.
In assenza di nuove opzioni si intendono confermate quelle già in essere.
Per supporto, sarà sempre possibile accedere a #People > Assistenza e selezionare la categoria “People – Servizi amministrativi – Richieste amministrative” e successivamente il dettaglio “Gestione Banca Ore”.
Filiale Digitale: concessione e rinnovo Part Time
L’Azienda ci ha comunicato che in fase di concessione e rinnovo dei Part Time nel perimetro di Filiale Digitale chiederà alle colleghe e ai colleghi la disponibilità ad effettuare una volta alla settimana un rientro pomeridiano o preserale, valutando ogni situazione caso per caso. Come Organizzazioni Sindacali ribadiamo che si tratta di una decisione totalmente unilaterale e non è stato firmato nessun accordo in tal senso.
Pur ricordando che il contratto di Part Time è un contratto individuale stipulato con il datore di lavoro, esprimiamo la nostra contrarietà a soluzioni che derivano da iniziative unilaterali dell’Azienda e che, come nel caso specifico, non sono risolutive, ma solo il tentativo di “coprire il sole con un dito”, oltre a snaturare la finalità stessa delle richieste di lavoro Part Time che dovrebbero consentire una conciliazione tra vita privata e la vita lavorativa e non esclusivamente le necessità aziendali di conciliazione tra tempi di lavoro e obiettivi da raggiungere.
Riteniamo come Organizzazioni Sindacali che l’unica soluzione alla difficoltà di coprire i turni della filiale digitale sia quella di aumentare l’organico e riconoscere alle colleghe e ai colleghi apposite indennità per l’orario di lavoro svolto.
Così come avviene per qualsiasi tematica di Gruppo, chiediamo coinvolgimento nella ricerca di soluzioni che ottimizzino la gestione nella Filiale Digitale, anche sulla scorta delle proposte già avanzate, e il rispetto per le colleghe e i colleghi che ci lavorano, che abbiano un contratto part time o che lavorino a tempo pieno, attenzione per i riconoscimenti che il tavolo sindacale chiede da anni.
Per una gestione che funzioni ci deve essere condivisione.
Siamo disponibili ad un incontro specifico con l’Azienda per cercare di trovare delle soluzioni ai problemi di organici nei turni serali anche con proposte concrete, senza che si debba per questo snaturare gli elementi fondamentali del contratto Part Time.
TRASFORMARSI IN GLOBAL ADVISOR (contratti misti)
L’Azienda sta incontrando i Gestori Privati riproponendo la trasformazione del contratto full time del credito in contratto part time con collegato contratto di agenzia. Di fatto sta chiedendo ai colleghi di diventare Global Advisor, nuova denominazione delle Lavoratrici e Lavoratori con contratto misto, per un periodo non inferiore a due anni, salvo possibilità di rientro anticipato a fronte di accettazione aziendale della richiesta.
A livello nazionale, fino ad oggi, solo 54 colleghi Intesa Sanpaolo hanno aderito, passando al contratto misto.
Premesso che la validità della proposta va inquadrata nella situazione individuale di ciascun collega (anzianità di servizio, inquadramento, prospettive di carriera), come Organizzazioni sindacali crediamo che la scarsa adesione dimostrata fino ad oggi sia da ricercare in diversi punti di criticità, da sempre segnalati ad Intesa Sanpaolo, che in sintesi sono:
• Assenza di percorsi professionali dedicati di crescita professionale;
• Sistema premiante non contrattato per la parte lavoratore autonomo;
• Mancanza di pricing competitivi attivabili dal collega;
• Difficoltà ad accedere alle agevolazioni in materia di mutui vista la riduzione significativa del reddito fisso e le diverse modalità di valutazione del reddito da lavoro autonomo;
• Mancanza di locali di proprietà dell’azienda ove il Global Advisor possa incontrare il cliente;
• Nel caso il collega decida di rientrare a full time al termine del primo biennio, mancanza di chiarezza sulla sede di rientro: sul tema l’Azienda assicura solo il rispetto delle regole in tema di trasferimento;
• Difficoltà nella gestione dei contributi pensionistici versati per la parte di lavoro autonomo (alla Gestione Lavoratori Autonomi, pari al 24,48% del reddito, ed alla cassa ENASARCO, pari al 17%);
• Forte contrazione dei contributi pensionistici versati sia al Fondo Pensione che all’INPS. Problema che cresce se il collega è sottoposto al calcolo contributivo pieno.
Alla luce di tali criticità e sottolineando che si tratta di un rapporto di lavoro individuale non regolato da accordi sindacali vigenti, invitiamo tutti i colleghi eventualmente interessati al passaggio a GA a confrontarsi preventivamente con il proprio sindacato di riferimento per poter effettuare una scelta consapevole su un tema che rischia di impattare fortemente sia sul reddito attuale sia su quello futuro.
FSI: DAL 22 APRILE SARÀ POSSIBILE EFFETTUARE LA PRE-ADESIONE ALLA POLIZZA LTC VOLONTARIA 2024 PER GLI ISCRITTI AL FSI COPERTI DALLA LTC DEL CCNL CREDITO
Dal 22 aprile sarà attiva la procedura per dare la pre-adesione alla LTC volontaria Generali, per tutti gli iscritti al FSI coperti dalla LTC del CCNL del Credito e i loro famigliari maggiorenni iscritti al FSI che non hanno sottoscritto la polizza per il 2023.
Il Fondo Sanitario Integrativo ha ottenuto importanti miglioramenti per la polizza LTC volontaria.
In caso di non autosufficienza la rendita mensile è stata aumentata da 1.300€ a 1.500€ a fronte dello stesso premio dell’anno precedente pari a 70,00€ annui per persona assicurata.
Chi ha già perfezionato il contratto 2023 sul sito della compagnia non deve fare nulla, in quanto, Il contratto si rinnova automaticamente di anno in anno.
L’iscritto, anche con riguardo ai familiari beneficiari, entrando in procedura potrà:
- effettuare la pre-adesione per il 2024,
- revocare la polizza già sottoscritta precedentemente, nel caso non si intenda confermare la copertura per il 2024.
PREVIDENZA EX INPDAP: POSTO IL PROBLEMA ALL’AZIENDA E PRIMI INTERVENTI
Nel corso degli incontri che si sono tenuti il 13 dicembre e nella giornata di ieri con la Delegazione Aziendale di Relazioni Industriali, abbiamo posto all’azienda la problematica che riguarda le lavoratrici ed i lavoratori del Gruppo ISP che hanno la contribuzione previdenziale versata presso la gestione pensionistica ex Inpdap (ex Cpdel ecc…), in particolar modo provenienti da ex Banca Monte Parma e da ex Banca Nazionale delle Comunicazioni.
A causa delle decisioni che sta assumendo il Governo Meloni, che ha inserito all’interno della Legge di Bilancio attualmente in discussione in Parlamento una serie di interventi legislativi riguardanti le pensioni, si determina un peggioramento delle condizioni di accesso e dei trattamenti pensionistici futuri per un’ampia platea di lavoratrici e lavoratori; tra i vari provvedimenti ve ne è uno che ha introdotto una revisione delle aliquote di rendimento pensionistico per le gestioni pensionistiche ex Inpdap, per coloro che hanno meno di 15 anni di contribuzione al 31/12/1995, con effetto dal 1.1.2024, tale da determinare un taglio sull’importo del trattamento pensionistico che può arrivare fino a diverse centinaia di euro in meno al mese.
Come CGIL e FISAC CGIL stiamo contrastando questa iniziativa sbagliata e penalizzante del Governo attraverso un percorso di mobilitazione che ha già portato ad uno Sciopero Generale e valuteremo tutte le possibili iniziative vertenziali di tutela qualora diventasse provvedimento di legge definitivo.
Se questo provvedimento, come è più che probabile, entrasse in vigore (si saprà con certezza e se ne conosceranno tutti i dettagli definitivi solo dopo la votazione in Parlamento, nei prossimi giorni, della Legge di Bilancio), le negative conseguenze riguarderanno le colleghe e i colleghi ex Inpdap che hanno aderito agli accordi di esodo di Gruppo del 2020 e del 2021, sia coloro che sono già usciti in esodo e stanno percependo l’assegno di esodo in attesa di maturare il requisito pensionistico post 2024, sia coloro che sono ancora al lavoro e attendono di uscire in esodo o pensione.
Ci siamo attivati fin da subito con l’Azienda per valutare lo stato attuale della situazione al fine di verificare i possibili interventi a tutela delle colleghe e i colleghi interessati, consapevoli del fatto che sarà possibile valutare la situazione in modo compiuto e su presupposti definiti solo nei prossimi giorni, una volta che la normativa sarà formalmente approvata e diventerà Legge dello Stato.
Proprio per questa ragione abbiamo convenuto di incontrarci con l’azienda immediatamente dopo tale momento per approfondire tutti gli aspetti della complessa situazione ma, nello stesso tempo, abbiamo fin da subito richiesto e ottenuto da parte dell’Azienda che per coloro che non sono ancora usciti in esodo e la cui uscita sia prevista al 31.12.2023 sia possibile richiedere (in tempi rapidissimi, ovviamente) di posticipare l’uscita in esodo e l’accesso al Fondo di Solidarietà alla finestra successiva (prevista al 31.03.2024), al fine di soppesare al meglio le possibili ricadute sulla loro posizione individuale e richiedere eventualmente, anche la revoca dell’adesione.
Anche per tutte le altre colleghe e colleghi che hanno aderito all’esodo (accordo 16.11.2021) e la cui uscita sarà prevista nelle prossime finestre fissate in accordo, sarà garantita la stessa possibilità di revoca dell’adesione, avendo in ogni caso tempo nei prossimi mesi di valutare bene la situazione che si sarà nel frattempo definita dal punto di vista normativo.
Certamente da parte nostra, come FISAC CGIL, valuteremo tutte le possibili azioni e interventi, anche oltre il livello di Gruppo, per garantire la massima tutela per le colleghe e i colleghi interessati che sono inseriti nel percorso di esodo, in attesa anche di eventuali ulteriori azioni che come CGIL si valutasse di intraprendere.
Come FISAC CGIL con i nostri Rappresentanti Sindacali siamo come sempre a disposizione per informazioni e chiarimenti e per offrire la massima assistenza e supporto alle lavoratrici e ai lavoratori.
.
ROBERTO MELOTTI È IL NUOVO ESPERTO DELLA NOSTRA GUIDA PREMORIENZA (DECESSO DEL DIPENDENTE IN SERVIZIO)
ll nostro nuovo esperto ha rivisitato interamente la Guida PREMORIENZA (DECESSO DEL DIPENDENTE IN SERVIZIO).
Roberto d’ora in poi provvederà agli aggiornamenti in materia e risponderà ai vostri quesiti e dubbi che vorrete porgli.
Potete contattarlo a questo indirizzo: roberto.melotti@intesasanpaolo.com
MARINA MILANESIO È LA NUOVA ESPERTA DELLA NOSTRA GUIDA AI NUOVI DIRITTI
La nostra nuova esperta ha rivisitato interamente la GUIDA AI NUOVI DIRITTI.
Marina d’ora in poi provvederà agli aggiornamenti in materia e risponderà ai vostri quesiti e dubbi che le vorrete porre.
Potete contattarla a questo indirizzo: marina.milanesio1@intesasanpaolo.com
AGGIORNAMENTO GUIDA PREVIDENZA COMPLEMENTARE
Il nostro Esperto Giampiero Reccagni ha aggiornato la Guida alla Previdenza Complementare, l’unica importante novità riguarda l’apertura alle nuove adesioni, a decorrere dal 1° aprile, del comparto STABILITA’ che è stato quindi inserito nella Parte I – Le informazioni chiave per l’aderente – Scheda “Presentazione” e nella Parte II “Le informazioni integrative Scheda “Le opzioni di investimento – le caratteristiche” della “Nota Informativa e Appendice”.
Come sempre le parti variate sono evidenziate in giallo in questo modo e Giampiero è a vostra disposizione per chiarimenti e consulenze.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovi tutti i loro riferimenti).
RAFFAELE BOSCO È IL NUOVO ESPERTO DELLA NOSTRA GUIDA AL CONTO SOCIALE
In considerazione dell’imminenza della data del 12 aprile (termine per la eventuale destinazione del PVR a Conto Sociale), ma anche della prossimità del 30 aprile (scadenza stabilita sia per la richiesta del Contributo welfare figli, sia per la Provvidenza familiari disabili), il nostro nuovo esperto, Raffaele Bosco, ha rivisitato interamente la Guida Conto Sociale.
La Guida include ora alcune nuove sezioni, tra cui quella che riepiloga la normativa sui fringe benefit (occorrerà prestare molta attenzione per non incorrere in oneri imprevisti), e i capitoli sul Conto Welfare UBI e sulla piattaforma Welfare Hub.
D’ora in avanti Raffaele provvederà agli ulteriori aggiornamenti in materia e risponderà ai quesiti che vorrete porgli.
Potete contattarlo a questo indirizzo: raf.bosco68@gmail.com
La Nuovissima Guida Pop alla Formazione (effetti su Premi e Ruoli) in ISP
In Intesa Sanpaolo la fruizione e ancor di più la mancata fruizione di determinati e specifici corsi può avere effetti diretti e molto significativi rispetto all’erogazione del PVR (e dei sistemi premianti e incentivanti in genere) e al completamento / consolidamento dei Percorsi professionali.
In questa nuovissima Guida Pop trovate tutto quello che vi serve per orientarvi nel mondo della Formazione in Intesa Sanpaolo: come sempre in forma chiara e sintetica.
Buona visione, ascolto, lettura!
Aggiornata la Guida Pop al Pacchetto Giovani
In questa Guida Pop rivista e aggiornata i giovani dipendenti di Intesa Sanpaolo (assunti under 30) possono trovare una sintesi di tutte le agevolazioni:
- Contribuzione aziendale maggiorata alla Previdenza Complementare
- Contributo aziendale in caso di acquisto prima casa
- Contributo aziendale in caso di nascita figli
che sono state previste espressamente per loro dalla contrattazione aziendale.
Buona visione, ascolto, lettura!
Categorie
L’ATTESA
Restando in attesa di risposte certe e di chiarimenti a eventuali dubbi sulle garanzie del Decreto Fornero ai colleghi prossimi all’immissione nei Fondo di Solidarieta’ formulo
alcune personali considerazioni sullo stato dell’arte in merito alla surreale evoluzione della sorte dei colleghi “esodandi”
Un accordo per la risoluzione consensuale del contratto e’ vincolante per le parti ex art 1372 c.c. non essendo consentito alle parti di un contratto recedere UNILATERALMENTE salvo le ipotesi in cui tale diritto potestativo sia attribuito dalla legge o sia stato espressamente pattuito.
Ai primi di Maggio l’Azienda, pur in un contesto normativo previdenziale estremamente nebuloso e in fieri, decideva di esercitare una sua FACOLTA’ e NON DOVERE di anticipare una cospicua parte delle fuoriuscite previste per il 30/06/2013 al 30/06/2012 e non riteneva necessario enunciare nelle missive in oggetto clausole o eccezioni alcune che potessero eventualmente invalidare la risoluzione del contratto al verificarsi di potenziali nuove condizioni ostative pur essendo il Decreto Fornero incombente.
Quindi a mio giudizio per i colleghi che permangono nel fondo per max 60 mesi l’, non essendo emerse nuove pregiudizievoli ostativi impedimenti legislativi, ne’ eccessiva onerosita’ per il verificarsi di avvenimenti straordinari ( decreto fornero con vincolo dei 62 anni ), l’Azienda non puo’ revocare, annullare o procrastinare la risoluzione del contratto in oggetto.
Per i colleghi che ,vivendo in tempi perigliosi e incerti, pur essendo compresi tra i destinari suddetti volessero rinviare la loro eventuale risoluzione del contratto di lavoro alle “finestre”del 30 12 2012 o 30 06 2013, per poter accedere al fondo esuberi in un contesto normativo piu’ chiaro e consolidato si dovra’ ricorrere a una Conciliazione compiuta in sede sindacale.
Infine per coloro che eccedono i mesi 60 di permanenza nel Fondo senza raggiungere il requisito anagrafico di anni 62 a tutt’oggi, prescindendo dalle eventuali e probabili eccezioni e contestazioni che l’INPS potrebbe sollevare sulla loro titolarita’ all’erogazione dell’assegno di sostegno e al diritto a essere immessi nel Fondo di solidarieta’, facilmente l’Azienda potrebbe invalidare l’accordo del 29 07 2011 per eccessiva sopravvenuta onerosita’ (art 1467 c.c.)
Con la conseguente necessita’ di rinegoziazione del’accordo nel corso del 2012 con alcuni dubbi sull’eventuale possibilita’ di poter far rientrare a livello normativo temporale la suddetta rinegoziazione nell’’ambito degli accordi sottoscritti ante 04 12 2011 si’ da poter ricadere nelle clausole di salvaguardia del decreto fornero
Non vorrei addentrarmi nei tecnicismi legali per i quali i termini dell’accordo 29 luglio dicono che l’azienda ha la facoltà di decidere il momento dell’uscita di coloro che avevano aderito all’accordo medesimo e che quindi tale collocazione, ancorché comunicata liberamente, resta unilaterale e quindi non dovrebbe essere soggetta ai vincoli di non rescindibilità (o, nel caso, più correttamente, di non differibilità) unilaterale. E tantomeno vorrei ricordare che, in via generale, è difficile sostenere da parte del lavoratore una causa che abbia per oggetto la richiesta di essere licenziato: l’accordo di luglio, come tutti gli accordi di questo genere si reggono sull’assunto che l’azienda ha degli esuberi e prima di procedere con i licenziamenti collettivi ex legge 223 cerca soluzioni consensuali dal rapproto di lavoro. Soluzioni consensuali che sono dei licenziamentri volontari. Non credo che ci sia un solo giudice al mondo che voglia costringere un’azienda a licenziare un suo dipendente qualora l’azienda ritenga che non ci siano più i presupposti per doverlo / volerlo licenziare…
Tutto ciò detto, i fatti sono un po’ più complicati di così. L’azienda gli esuberi li aveva davvero e visti gli ultimi andamenti sono pure aumentati, quindi ha tutto l’interesse a far uscire chi è disponibile a farlo. Se non potrà far uscire le persone che aveva preventivato, questo si tradurrà in un aumento di costi e la cosa non sarà piacevole per l’azienda, ma nemmeno (e non credo di doverlo argomentare) per coloro che vi lavorano. Quindi anche il Sindacato è favorevole alle uscite. Tuttavia i recenti provvedimenti previdenziali, ultimo il famigerato decreto attuativo, pongono una serie di condizioni che da un lato in molti casi aumentano i costi aziendali di accesso all’esodo e dall’altro, per la prima volta, vincolano la posibilità delle aziende di collocare persone in esodo (a qualunque titolo e indipendentemente dai costi che sono chiamate a sostenere) a un’autorizzazione preventiva dell’INPS. Questo perchè il Decreto capovolge il criterio di salvaguardia: non definisce più una data o un diritto entro il quale i soggetti non subiscono gli effeti della riforma, ma definisce un numero di persone che ne sono tenute esenti (17.710) esaurito il quale la riforma si applica a tutti gli altri. In ragione di ciò, finché l’INPS non avrà escusso la graduatoria di quanti sono già in un fondo, e li avrà sotratti al numero di 17.710, non è possibile sapere quanti “posti” restano diaponibili per collocare in un fondo nuovi soggetti. Da qui la nostra richiesta di bloccare le uscite fino a quando non si sarà a conoscenza della capienza di tale bacino.
In tutto ciò, durante l’incontro del 18, cercheremo di capire se e quali passi in avanti sono possibili.
Esaminando tutto ciò che sono riuscito a trovare online, anche di fonti sindacali, mi è parso di capire che nel numero di 17.710 dovrebbero essere ricompresi tutti coloro che sono già usciti in fondo esubero, E anche coloro che hanno aderito entro il 4.12.2011.
Questo perchè le varie aziende, hanno comunicato “preventivamente” all’Inps, il numero di quelli che avevano aderito ai vari fondi esuberi.
E sarebbe difficile immaginare che le Aziende inviassero lettere UFFICIALI ai dipendenti per l’ingresso nel fondo esuberi, senza prima aver informato l’Inps!
Dal decreto fornero, poi, par di capire che cambia “solamente” la permanenza fino a 62 anni per chi deve ancora uscire dal lavoro, con probabili aumenti di costi a carico della banca.
Visti gli alti esuberi in ISP, è lecito pensare che chi usciva già dal fondo DOPO i 62 anni, dovrebbe rispettare l’uscita al 30 giugno, essere fra i salvaguardati e non comportando ulteriori aggravi per l’azienda?
Grazie.
Piacerebbe a tutti noi che le cose fossero nei termini da te esperessi, ma purtroppo temo che non sia esattamente così.
E’ vero che la riforma Fornero, in prima battuta, prevedeva che ne fossero tenuti esenti tutti coloro che avrebbero dovuto uscire dalle aziende in forza di accordi collettivi sottoscritti ante 4/12/11, ma è anche vero che il Decreto non dice ciò, ma si limita a individuare la copertura finanziaria per un numero di persone (17.710) che saranno tenute esenti dalla riforma. E’ anche vero, come tu dici, che le aziende hanno comunicato all’INPS i numeri dei colleghi che intendevano fare uscire, e che quindi il Governo è informato dei numeri in ballo, ma questo di per sè, purtroppo, non significa nulla. Infatti il Governo può bellamente ritenere che chi non è ancora uscito deve restare a carico delle aziende, se non ha la disponibilita finanziaria per coprire ulteriori uscite anticipate rispetto a quelle già realizzate. Tradotto può aver individuato una copertura per 17.710 persone perchè questo numero copre sia chi è già nel fondo sia chi deve andarci, oppure perchè questo numero copre chi nel fondo ci è già e per gli altri verranno applicate le nuove regole, ovvero verranno bloccate le uscite anticipate. Lo dico tutte le volte e lo ripeto: quando dico che una cosa può essere fatta voglio proprio e solo dire che è possibile, non che sia giusta, condivisa, sostenuta, ecc. Poiché questo governo “tecnico” ogni giorno se ne inventa una, è del tutto inutile fare ipotesi in attesa di dati certi. Nel caso specifico occorre assolutamente aspettare la certificazione INPS del numero di persone già nel Fondo per scoprire quanti posti ci sono per chi deve ancora andare…