Abbiamo appreso della decisione assunta dal CdA di Intesa Sanpaolo, che prevede di erogare, con la retribuzione di settembre, un contributo una tantum di 500 euro alle/ai numerosissime/i colleghe/i aventi una retribuzione annua lorda fino a 65.328 euro per contrastare il “carovita” e le difficoltà legate alla pandemia.
Esprimiamo apprezzamento per questo segnale di attenzione rivolto alle persone del Gruppo, attenzione da noi più volte chiesta in un momento sicuramente difficile per tutti.
Auspichiamo che l’attenzione dimostrata in quest’occasione continui ad essere esercitata anche nel confronto sindacale aziendale, ambito nel quale –congiuntamente– si cercano soluzioni negoziali condivise adatte ad affrontare le criticità che costantemente segnaliamo, quali ad esempio quelle relative all’ormai cronica carenza di organici e al clima aziendale.
Ricordiamo inoltre, che un accordo con le Organizzazioni Sindacali avrebbe potuto assicurare un maggior beneficio economico alle colleghe e ai colleghi- obiettivo vero di questa iniziativa – riducendo, se non eliminando, la pesante imposizione fiscale e contributiva.
Dal confronto fra le Parti, infatti, emergono le soluzioni migliori per fornire adeguate risposte alle esigenze delle persone del Gruppo.
Buongiorno.
Nel leggere la notizia in ABC avevo pensato che, trattandosi di “liberalità”, la stessa non sarebbe stata gravata da oneri fiscali, come è successo, ad esempio, per il bonus ricevuto da altre categorie. Invece, nel leggere l’ultima riga di quanto scritto in grassetto, mi viene da pensare che la tassazione ci sarà.
Quale delle due è la versione corretta?
A partire dal 2008 tutte le liberalità aziendali sono soggette a fiscalità ordinaria e contribuzione previdenziale. L’unica eccezione sono i cosiddetti “fringe benefits”, nel limite di 258,23€. Diverso il caso di erogazioni derivanti da contrattazione collettiva e collegata a indicatori di produttività che (entro determinati limiti) ottengono fiscalità agevolata ed esenzione contributiva.
Il problema è facilmente risolvibile chiedendo la liberalita’ netta a 500 eur .
Concertata.
Saluti
Certo però le liberalità, come dice la parola stessa, sono un’erogazione discrezionale e unilaterale dell’azienda. Per questo nel comunicato abbiamo parlato di “concertazione” in relazione alle modalità di erogazione e non di “contrattazione”, che dovrebbe riguardare le quantità, cosa che rispetto alle “liberalità” è ovviamente esclusa: altrimenti non sarebbero più “liberalità”, ma “obblighi”.
Leggere bene cio’ che è stato scritto.
Grazie
Fraterni Saluti
Abbiamo letto e anche riletto. Dobbiamo confermare che le liberalità non si chiedono, si accettano. E’ chi elargisce le liberalità a decidere gli importi. Se invece parliamo di modalità, è esattamente il tema del nostro comunicato. Per le eventuali prossime volte, visto che in questa occasione l’azienda ha già fatto tutto da sola.
Buonasera. Ma i 500,00 euro di liberalità rientreranno nell’art. 12 del 115 (franchigia 600 di fringe benefit) essendo per utenze/energia elettrica/gas natuarale?. domando questo perché sarà necessario “valutare”, per chi come me ha il scelto il pvr in conto sociale, per poter utilizzare la parte in “welfare hub”. Grazie e saluti.
Una cosa sono i fringe benefits, un’altra il PVR e un’altra ancora le liberalità aziendali. Ciascuna di queste erogazioni è soggetta a differenti regimi fiscali e diverse possibilità di esenzione o destinazione. Le liberalità aziendali in quanto tali (e questa è la forma che l’azienda ha dichiarato di aver scelto) sono soggette alla piena imposizione fiscale e contribuzione previdenziale. Per questo bisognerà valutare se l’azienda è disponibile a ripensare le modalità di quella che è un’erogazione unilaterale, come da news che stiamo commentando.
Buongiorno. Io ho un reddito del 2011 di euro 63.877, quindi inferiore ai 65.328 dichiarati dall’Azienda. Non ho ricevuto accredito. Quale riga occorre guardare del CU?, l’imponibile previdenziale? Grazie.
La Ral presa a riferimento è visibile in #people- “Il mio profilo aziendale”. La Retribuzione Annua Lorda, che non è presente in CU, è la retribuzione teorica data dall’insieme delle voci lorde erogate in via continuativa nel corso dell’anno, comprensiva di tredicesima mensilità, con esclusione di straordinari, premi di risultato, indennità di rischio, erogazioni collegate al sistema incentivante, altre indennità modali, assegno di rivalsa, indennità perequativa, etc.
Grazie. Precisi e tempestivi come al solito.
Ora mi è chiaro il senso del comunicato.
Condivido che l’erogazione del bonus avrebbe dovuto essere oggetto di concertazione, ma ritengo che anche la trattativa che il sindacato sta conducendo con l’azienda per NWOW dovrebbe essere oggetto di condivisione soprattutto con i colleghi direttamente interessati. Nessuna piattaforma votata, nessuna assemblea e nessun delegato che abbia incontrato i colleghi nei palazzi in cui prenderà il via Nwow. Se si perde il contatto con la base ogni iniziativa aziendale verrà vista come una concessione, anche quelle oggetto di trattativa. Next way of working è possibile anche all’interno del Sindacato e forse è l’ora di applicarla, altrimenti gli iscritti diminuiranno inesorabilmente.
Le assemblee in questa fase pandemica sono state un problema organizzativo di non facile soluzione, ma la FISAC si è espressa più volte sul tema NWOW e SW, e ha cercato di sentire in vari modi i colleghi già interessati o di prossimo coinvolgimento. Ci dispiace che nel tuo caso ciò non sia avvenuto e segnaliamo la questione alla nostra struttura di riferimento per il tuo territorio affinché prenda contatto con te il prima possibile.