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LA TOSCANA E GLI HUB: un rapporto in salita
Fra gli strumenti utili a realizzare gli obiettivi del piano di impresa 2022-2025, fra i quali anche diventare un’eccellenza
in ambito ESG, il Gruppo Intesa Sanpaolo ha messo al centro una digitalizzazione “all’avanguardia”, con effetti importanti
sull’organizzazione del lavoro.
Sicuramente la modalità di lavoro flessibile e l’utilizzo delle postazioni HUB rappresentano una grande opportunità di
conciliazione vita/lavoro, permettendo di evitare spostamenti, risparmiare tempo e inquinamento atmosferico.
Non si comprende dunque perché il numero degli HUB e delle loro postazioni di lavoro non venga
implementato in coerenza con i cambiamenti organizzativi che la banca progressivamente mette in atto (Next Way of
Working, lavoro e formazione flessibili, 4×9). Gli studi di Mobility Management mostrano come centinaia di persone sono
giornalmente costrette a lunghi percorsi casa-lavoro,

Anche in Toscana gli HUB sono pochi e con un numero di postazioni insufficienti. Registriamo problematiche ovunque
e da tempo le abbiamo segnalate in tutte le occasioni (tavoli di gruppo e trimestrali regionali e di area) coinvolgendo
anche i nostri Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), ma finora senza risultati tangibili.
Gli effetti concreti di una politica aziendale, che si vorrebbe attenta alle esigenze delle persone e al rispetto dell’ambiente,
risultano essere invece grotteschi o surreali: un continuo tam-tam tra i colleghi per capire quando si aprirà la finestra
per le nuove prenotazioni, i pochi posti disponibili si esauriscono velocemente e, ovviamente, prenotazioni giorno per
giorno e con 30 giorni di anticipo. Una nuova figura professionale: il prenotatore!
Ci chiediamo come si possa affidare a un sistema cosi farraginoso e anacronistico la gestione
dell’organizzazione aziendale, creando più problemi che soluzioni!
Ci chiediamo anche come sia possibile lasciare inutilizzate delle postazioni di lavoro (come ad esempio negli spazi
coworking delle filiali retail o, addirittura, all’interno degli stessi spazi HUB a uso -giustamente- dei colleghi che non
aderiscono alla sperimentazione dell’orario 4×9). Quanto descritto non è una fantasia degli scriventi, ma la concreta
distanza tra la pratica quotidiana e la teoria di chi controlla le cose da lontano, ma da molto lontano.
Basti pensare alle decine di colleghi valdarnesi assegnati a Firenze e ad Arezzo impossibilitati a prenotare una postazione
di lavoro e ad utilizzare le postazioni libere nelle zone limitrofe(perché l’azienda non ammette soluzioni gestionali che
invece sarebbero utili) costringendoli a lunghi tragitti in auto, con ripercussioni su inquinamento e aumento del rischio
infortunio in itinere.
Chiediamo pertanto:
➢ l’attivazione di un tool di prenotazione più efficiente, con orari predeterminati e con esclusione dell’accesso
nel pomeriggio (a tutela dei part time), nei fine settimana e nei festivi, con sistemi di alert automatici.
➢ il potenziamento degli HUB esistenti in modo conforme alle esigenze reali, stimando concretamente il
numero di persone potenzialmente interessate all’utilizzo degli HUB zona per zona (i piani di spostamento casalavoro forniscono già dati interessanti su chi percorre oltre 100 km ma solo per chi lavora in sedi direzionali);
➢ la creazione di nuovi HUB nelle zone di raccordo tra TUTTI i capoluoghi di provincia (anche utilizzando gli
immobili inutilizzati e i coworking delle filiali quando disponibili perché non prenotati e per assenze programmate
del personale)
➢ la possibilità di utilizzare le postazioni non utilizzate all’interno degli HUB anche se destinate ad altre
strutture quando non in uso;
➢ sistemazione a norma degli HUB esistenti e dei nuovi per poter essere fruiti anche dai colleghi di Filiale
Digitale;
messa a norma delle postazioni esistenti: monitor e tastiera separati.
Questi interventi si rendono necessari per permettere una vera conciliazione del tempo vita/lavoro, attuando in concreto i propositi del Piano Industriale.
COORDINAMENTI RR.SS.AA. ISP TOSCANA
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN
21 febbraio 2024

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