All’avvicinarsi della fine dello stato di emergenza legato alla pandemia diventa sempre più urgente definire regole certe per la gestione delle flessibilità e delle nuove modalità di lavoro sperimentate in questi due anni. Negli ultimi incontri con l’Azienda è stata ottenuta la proroga delle flessibilità in ingresso tre le 7 e le 10 e della possibilità di ridurre a mezzora la pausa pranzo. E’ un primo segnale importante, ma non sufficiente.
La settimana scorsa abbiamo iniziato a proporre qualche ragionamento prospettico ai colleghi del Polo tecnologico di Moncalieri raccogliendo interesse e condivisione. Abbiamo quindi deciso di riproporli anche qui, per iniziare a costruire un confronto tra tutti i colleghi delle Direzioni di Torino e Moncalieri per la costruzione di un progetto negoziale condiviso dal basso.
Partiamo quindi con la considerazione ormai pacifica che lo SW ha offerto grandi opportunità sia per le esigenze dei colleghi sia per la produttività e l’efficienza aziendale. Perciò – su base volontaria del singolo collega – deve assolutamente essere ampliato e stabilizzato. Non solo: bisogna prevedere il pagamento dei buoni pasto e di adeguati contributi spese collegati all’utilizzo di strutture e strumenti non aziendali.
Come FISAC da lungo tempo sosteniamo che l’azienda debba essere conseguente con le sue dichiarazioni. Se davvero crede nell’irreversibilità della digitalizzazione e nelle potenzialità del lavoro “agile”, allora non può far dipendere lo Smart Working da questioni “pandemiche” o dalla “disponibilità” dei vari responsabili. E nemmeno può interpretarlo come una semplice occasione di riduzione dei costi fissi. Un’analisi di rischi e opportunità (professionali, di sviluppo e di conciliazione) del NWOW è fondamentale e dopo averla avviata nei mesi scorsi grazie a i contributi di molti di voi, intendiamo svilupparla ulteriormente e farne una delle basi sui cui costruire le nostre richieste.
Entro giugno devono essere sottoscritti due importanti accordi di secondo livello: quello sullo Smart Working e quello sui Buoni Pasto. La FISAC vuole essere in prima linea nel chiedere che questi accordi siano di ampio respiro e possano offrire risposte concrete alle aspettative dei colleghi.
Crediamo anche che sia importante un dialogo costante tra i colleghi e siamo quindi molto interessati a raccogliere suggerimenti e spunti che vorrete continuare a fornirci attraverso i nostri canali di comunicazione (Mail, WA, Telegram, Skype) che ormai sono ben sperimentati e avviati.
A presto.
FISAC/CGIL Grattacielo
Edoardo Ciranni 3477614655
Coordinatore Grattacielo
Claudia Stoppato 3495945258
Coordinatrice Grattacielo e Esperta Busta paga, Previdenza, Permessi e Conciliazione
Marianna Broczky 3276141044
Esperta Fondo Sanitario, Orari
Salvatore Alderucci 3470348808
RLS
Fausto Caffarelli 3337773830
Riferimento Ufficio Crediti
Alberto Massaia 3472641399
Esperto legale
Oltre a quanto già indicato sopra, il nuovo accordo sullo Smart Working dovrà obbligatoriamente prevedere maggior libertà di scelta su DOVE poterne usufruire, non necessariamente il proprio domicilio o abitazione. Se flessibilità deve essere, che lo sia anche da parte dell’Azienda.
Ciao Massimo. Si, è uno dei temi che andrà affrontato. Tenendo conto però che noi trattiamo dei dati sensibili e l’azienda su questo aspetto è particolarmente prudente e ogni elemento che noi aggiungiamo nelle nostre richieste ne complica l’esito. Tutti gli spunti e tutti i suggerimenti che stiamo raccogliendo sul territorio sono importanti e preziosi per la trattativa non semplice che dovrà essere fatta su questo (come su altri) temi.
Buona serata