In questi giorni si stanno ricorrendo comunicazioni da parte di Capi Area e Direttori di Filiale in merito al PVR e SET 2019 che saranno erogati a maggio. Abbiamo richiesto all’Azienda di fornirci i dati relativi, ma verranno forniti nel loro complesso nell’incontro call di domani.
Crediamo sia utile tuttavia anticipare un riepilogo delle caratteristiche e dei criteri previsti per i SET e PVR, che possano fare chiarezza su quanto sta emergendo sul territorio.
In particolare per il SET:
- in caso di raggiungimento degli obiettivi di filiale sui prodotti assicurativi, il SET verrà riconosciuto a tutti i colleghi della filiale, con importi differenziati per ruolo professionale; l’accordo raggiunto dapprima nel 2018 e successivamente il 10 ottobre 2019 è stato importante quale inizio di una reale contrattazione dei sistemi incentivanti perché ha consentito di confermare il risultato di filiale e non individuale e di conseguenza permette di coinvolgere tutti i ruoli della filiale.
- per il finanziamento del SET 2019 è stato contrattato un bonus pool complessivo di 32 milioni di euro: nel caso in cui il bonus pool non fosse stato capiente capiente – come si è verificato, in quanto gli obiettivi sono stati raggiunti da un numero elevato di filiali e, di conseguenza, da un numero maggior di personale – si sarebbe erogato l’intero bonus pool, ma i “premi teorici” previsti nel SET sarebbero stati riproporzionati, come già avvenuto per il premio relativo al 2018.
Per quanto riguarda il PVR:
- gli importi del premio base e aggiuntivo stabiliti nell’accordo del 10 ottobre 2019 sono già stati oggetto di una nostra informativa il 1° aprile.
- in queste ultime settimane sono stati comunicati anche i risultati di filiale che permettono l’erogazione della quota di eccellenza.Ricordiamo che è previsto il pagamento del premio di eccellenza al 20% delle filiali con risultato più elevato per ogni territorio commerciale.
Ritorneremo con informativa più dettagliata dopo l’incontro con l’Azienda.
.
Certamente non fa piacere vedere il SET decurtato del 58%. A questo punto sarebbe utile riflettere insieme all’azienda o su un aumento del plafond oppure su una comunicazione dei c.d. “premi teorici” più prudente prevedendo magari nella circolare istitutiva del premio una tabella di quanto realmente si andrà a prendere in caso di riparto con le varie previsioni dall’importo più alto a quello più basso.
Oppure, ancora, e forse questa sarebbe la via più corretta, prevedere un unico premio, il PVR, con magari un maggior peso sui premi della tutela.
Vergogna.
Siete molto bravi a spiegare i pessimi accordi che firmate
Ogni attività umana è per sua natura imperfetta oggettivamente e in assoluto, e come tale passibile di miglioramento. Inoltre qualsiasi risultato si ottenga può legittimamente essere considerato insoddisfacente dal punto di vista soggettivo.
Fatte salve queste fondamentali considerazioni, resta comunque altrettanto necessario prendere in considerazione tutti i fatti reali e non solo le opinioni.
Proprio partendo dai fatti reali non ci sentiamo per nulla di condividere come pessimo o addirittura vergognoso l’accordo in questione. Accordo che ha negoziato 32 milioni di premio per il solo set, che ne ha garantito l’erogazione completa e in misura trasparente a tutti coloro che ne avevano diritto secondo parametri prefissati e conosciuti da circa un anno e che erano stati illustrati dettagliatamente nel momento della sottoscrizione del testo dell’accordo, peraltro reso immediatamente pubblico e ancora consultabile nella nostra raccolta pubblica dei testi ufficiali.
Per chiudere da dove siamo partititi, tutto è migliorabile e quindi lavoreremo per migliorare anche questi aspetti, comunque nei limiti delle nostre capacità e come peraltro abbiamo sempre fatto, ma nella riparametrazione delle quote individuali (senza ridurre il montante complessivo) secondo le regole stabilite non c’è nulla di vergognoso o che non fosse conosciuto fin dal momento della sottoscrizione un anno fa.