Archivio Lazio

AREA LAZIO: ECCO IL NUMERO DI PUNTO A CAPO DI MAGGIO/GIUGNO

Grande apprezzamento, tra i lavoratori, per le pagine di bon ton,rilasciate settimanalmente dall’azienda, a partire dalla seconda quindicina di aprile. Dopo le lezioni su “la stretta di mano”, “il sorriso”, “l’accoglienza”, “la capacità di ascolto”, c’è fermento per conoscere i prossimi argomenti che verranno affrontati. Voci non confermate ci suggeriscono: “la strizzatina d’occhio”, “l’appuntamento” e “lo schiaffo del soldato”.

Solo con la qualità, si fa la differenza!

E ancora:

– aggiornamneti sul CCNL

– imperialismo e globalizzazione.

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AREA LAZIO: UNA TRIMESTRALE DELUDENTE!

Il 7 maggio scorso le OO.SS. del Lazio di Intesa Sanpaolo e di ISGS hanno ripreso i periodici incontri con le strutture aziendali della Direzione Regionale e di Area, sospesi per un lungo periodo a seguito della disdetta del nostro CCNL e del rinnovo del protocollo delle Relazioni Industriali.

L’incontro è servito a verificare argomenti che erano stati oggetto delle precedenti trimestrali echiedere informazioni e dettagli su altri divenuti particolarmente importanti in questo periodo.

 

Come OO.SS. riteniamo l’incontro del 7 maggio non in linea con le nostre aspettative: noi pensiamo che occorra assumere impegni concreti in termini di organici, di gestione degli orari di banca estesa e di “reale” contrasto alla pratica dello straordinario, dimostrando nei fatti di aver raggiunto consapevolezza della pesantissima situazione vissuta dai colleghi di Banca dei Territori della nostra Area.

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AREA LAZIO: CONVOCATE PER ROMA E PROVINCIA LE ASSEMBLEE SULLA PIATTAFORMA DI RINNOVO DEL CCNL

Convocate su Roma e Provincia le assemblee per l’illustrazione e la votazione della piattaforma unitaria di rinnovo del CCNL.

Dopo la fermezza dimostrata da tutti i lavoratori del nostro settore con la massiccia adesione allo sciopero del 31/10/2013, che ha indotto l’ABI a rivedere la sua posizione e a prorogare la validità del Contratto Collettivo, in precedenza unilateralmente disdettato, è arrivato il momento di presentare alla controparte le nostre rivendicazioni.

La piattaforma redatta unitariamente dalle Segreterie Nazionali sarà illustrata ai lavoratori e votata nel corso del mese di maggio.

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PUNTO A CAPO: IL NUOVO NUMERO DEL GIORNALE DELL'AREA LAZIO

Ecco, con un lieve ritardo, il numero di marzo/aprile di Punto a Capo, giornale a cura delle RSA del Lazio.

Tanti, come sempre, gli argomenti trattati:

– il nuovo piano di impresa e il VAP;

– filiali Superflash: un progetto già fallito;

– Italia: un paese dal futuro “ipotecato”.

Su questo numero di Punto a Capo, inoltre, un saluto di benvenuto e un augurio di buon lavoro alla neonata RSA di Fiumicino!

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AREA LAZIO: E ALLORA PARLIAMO DI VAP!!!!!!

Dopo gli incontri svolti nel tentativo di trovare un accordo sul VAP, sono ancora grandi le distanze con l’azienda in merito al riconoscimento, per il 2013, del premio aziendale ai dipendenti.

Le perplessità manifestate dalla cotroparte datoriale sull’opportunità del riconoscimento stridono evidentemente con le dichiarazioni ufficiali, sino ad oggi formulate, sull’andamento economico del gruppo.

 13 novembre 2013 – Dichiarazione del Ceo, Carlo Messina: – Voglio ringraziare tutti i colleghi per il difficile lavoro svolto. Le persone sono il nostro asset più grande. Complessivamente abbiamo registrato una solida performance economica in un contesto difficile con un utile di 640 milioni di euro.

28 marzo 2014 (dal comunicato stampa sui risultati consolidati al 31 dicembre 2013):- Stato patrimoniale molto solido, già in linea con i requisiti di Basilea 3 per patrimonializzazione e liquidità. COME DICHIARATO NEL PIANO INDUSTRIALE 2014/2017 , QUESTA LIQUIDITA’ NON SARA’ UTILIZZATA PER LA CRESCITA BENSI’ DISTRIBUITA EVENTUALMENTE AGLI AZIONISTI IN AGGIUNTA AI DIVIDENDI FUTURI; proposta di dividendi cash in linea con l’esercizio precedente: 822 milioni di euro (distribuzione a valere sulla Riserva straordinaria).

Il risultato netto consolidato, escludendo le rettifiche di valore dell’avviamento e delle altre attività intangibili è pari a 1.218 mln. di euro; le partite negative straordinarie contabilizzate, invece, ammontano a 5.797 mln. di euro, rispetto al dato nullo del 2012. Il risultato economico consolidato diventa così negativo per 4.550 mln. di euro e, in presenza di un dato negativo, il Contratto Nazionale non prevede l’erogazione di premi!

L’azienda decide di lasciare invariato il dividendo agli azionisti (attingendo alle riserve), ma tentenna sul VAP; se la condizioni economiche impongono sacrifici, siamo fermamente convinti che questi debbano essere equamente ripartiti tra tutti: azionisti, top manager e lavoratori. Senza premio ai dipendenti, non si possono distribuire riserve alle Fondazioni, né speciali elargizioni ai dirigenti. Il lavoro svolto esige rispetto: non bastano le belle parole o le mance!

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CariVit – Signori, fatela finita!

2014-04-12_170632L’azienda utilizza la crisi che sta attraversando il nostro sistema economico per continuare ad inasprire le pesanti pressioni commerciali , aggiungendo il ricatto occupazionale.

Nelle riunioni ci si sente spiegare che se non si incrementano i contatti con la clientela ed i dati di vendita si rischia il posto di lavoro; inoltre continuano ad essere richiesti, dai più solerti compilatori di e-mail, report individuali e giornalieri nonostante i dati siano disponibili sia sulla tanto decantata piattaforma ABC  sia sul nuovo “ Tableau de Bord “….

 

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AREA LAZIO. PRESSIONI COMMERCIALI: NON CE NE SIAMO DIMENTICATI

La pubblicazione dei dati di bilancio consolidati del Gruppo al 31/12/2013 e la diffusione ad ogni lavoratore, via mail, del Piano d’Impresa 2014/2017 sono sicuramente oggetto di grande attenzione ed interesse da parte delle organizzazioni sindacali per valutare le possibili ricadute, con riferimento sia alle condizioni di vita lavorative e professionali, sia alle possibili conseguenze sul piano salariale.

Comunque, la presenza di temi così importanti sullo scenario nazionale, non può distogliere la nostra attenzione dalle tante problematiche presenti sul territorio laziale, oggetto di continui e sistematici interventi sindacali, a partire dalla richiesta di cessazione immediata delle ingiustificabili pressioni commerciali subite dai colleghi della banca dei territori.

Come perfettamente evidenziato dall’ultima indagine di clima effettuata dall’azienda, i lavoratori dichiarano apertamente la propria insoddisfazione per la disorganizzazione aziendale, l’eccesso di burocrazia, l’ atteggiamento arrogante dei “capi”; fingere di ignorare queste problematiche, anzi, accentuare ulteriormente alcuni comportamenti, rischia di peggiorare pericolosamente le cose.

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AREA LAZIO. PRESSIONI COMMERCIALI: E' ORA DI FARLA FINITA!

Intesa Sanpaolo, ancora una volta, si sta distinguendo per il suo comportamento in aperta violazione dei principi generali e delle regole di condotta del Codice Etico di Gruppo, le cui procedure, se non eluse, dovrebbero salvaguardare la dignità personale e la corretta operatività dei lavoratori.

Quotidianamente ci giungono segnalazioni di pressioni asfissianti, atteggiamenti arbitrari, comportamenti vessatori che hanno raggiunto livelli inaccettabili e che sembrano frutto di una strategia che fa del potere e del suo esercizio un mezzo per assoggettare e discriminare, con il ricatto costante del raggiungimento del budget e delle note di qualifica.

Le OO.SS. non possono ignorare il crescente disagio che ne deriva e credono che sarà necessario chiarire all’Azienda che i risultati e i numeri non si fanno calpestando i diritti e la dignità dei colleghi.

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AREA LAZIO: VXII CONGRESSO CGIL LE ASSEMBLEE PER LA PROVINCIA DI LATINA

Continuano le riunioni sindacali degli iscritti FISAC/CGIL della nostra azienda.

La prossima settimana saranno interessati i lavoratori della provincia di Latina, chiamati a partecipare, dalle 14,30 alle 17,00, alle assemblee che si terranno il

 – 18/2/2014 a Latina, in Via Emanuele Filiberto 37  per i colleghi, iscritti FISAC, appartenenti alle agenzie di Latina, Cisterna, Aprilia;

 – 20/2/2014 a Formia, in Via Vitruvio 9  per i colleghi, iscritti FISAC, delle agenzie di Fondi, Formia, Gaeta, Itri, Minturno e Terracina.

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ROMA: ECCO IL CALENDARIO DELLE PROSSIME ASSEMBLEE DEL XVII CONGRESSO CGIL

Continuano a Roma nei prossimi giorni le assemblle delle/gli iscritte/i alla CGIL.

I passaggi assembleari valorizzeranno il documento politico programmatico, con le linee guida dell’organizzazione per i prossimi anni, rinnoveranno tutti i quadri sindacali, rappresenteranno per tutti i lavoratori un momento fondamentale di partecipazione attiva, di costruzione politica e confronto.

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ROMA: COMINCIANO LE ASSEMBLEE DI BASE PER IL XVII CONGRESSO DELLA CGIL

 

In tutta Italia, in tutti i luoghi di lavoro, si stanno svolgendo le assemblee di base del XVII congresso della CGIL, il più grande sindacato italiano, costituito ben 108 anni fa.

I passaggi assembleari valorizzeranno il documento politico programmatico, con le linee guida dell’organizzazione per i prossimi anni, rinnoveranno tutti i quadri sindacali, rappresenteranno per tutti i lavoratori un momento fondamentale di partecipazione attiva, di costruzione politica e confronto.

Da lunedì 10 cominciano su Roma le prime assemblee di base.

Scaricate il calendario delle prime assemblee e l’elenco dei punti operativi convocati.

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AREA LAZIO: L'ULTIMO NUMERO DI PUNTO A CAPO DEL 2013

Ecco l’ultimo numero dell’anno di Punto a Capo a cura delle RSA del Lazio.

Tra gli argonemti:

– ci risiamo,  IntesaSanPaolo avvia le trattative per la ristrutturazione delle attività di leasing e factoring del gruppo e contemporaneamente attiva le procedure previste dalla legge 223; i 195lavoratori dichiarati in eccesso sono i nuovi ostaggi nelle mani aziendali;

– la ristrutturazione continua e senza fine del polo back office di Roma;

– attenzione alla vendita o pressioni commerciali?

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AREA LAZIO: VARIAZIONE CALENDARIO ASSEMBLEE

Nuovo calendario assemblee

A seguito di chiarimenti intervenuti con l’azienda, aggiorniamo ed rettifichiamo le filiali e gli indirizzi delle assemblee convocate a Roma per il prossimo 3 dicembre:

03/12: dalle 14,30 a fine turno, assemblea a Roma, Piazza Barberini 21, per i colleghi delle filiali di Roma, Piazza Barberini e Roma, Piazza di Spagna;

03/12: dalle 14,30 a fine turno, assemblea a Roma, Via della Stamperia 64, per i colleghi delle filiali di Roma, Via della Stamperia e Roma, Via del Corso;

03/12: dalle 14,30 a fine turno, assemblea a Roma, V.le Anicio Gallo 34, per i colleghi delle filiali di Roma, Viale A. Gallo 34, Roma Via Bonfante 26, Roma Via Filomusi Guelfi e Roma ag. 92.

Restano, ovviamente, confermate tutte le altre convocazioni che potete consultare al seguente link:

calendario assemblee

 

 

AREA LAZIO: COMINCIANO LE ASSEMBLEE

Attraverso una serie di riunioni, indette in modo capillare sul territorio, le OO. SS. vogliono informare ed ascoltare il maggior numero possibile di colleghi, in un momento di grande tensione e difficoltà vissuto dal settore, dopo la disdetta del CCNL ed il tentativo di soppressione del Fondo di Solidarietà di categoria, orchestrato dall’ABI.

Trasmettiamo il calendario delle prime dodici assemblee, per le filiali di Roma e provincia, che prenderanno il via dal prossimo 28 novembre.

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Nelle prossime settimane, comunicheremo date e sedi delle ulteriori assemblee.

AREA LAZIO: COERENZA, CORAGGIO E CUORE I BANCARI NON CEDONO. MICHELI E L'ABI SONO AVVERTITI!

L’arroganza provocatoria, finora manifestata dai banchieri, ha indotto i sindacati di categoria ad annunciare altre 15 ore di sciopero, da attuare entro febbraio 2014: unulteriore sacrificio chiesto ai lavoratori del credito a sostegno di una vertenza che sipreannuncia lunga, difficile, complicata.

In Intesa Sanpaolo, contemporaneamente allo sciopero del 31 ottobre, il Dott. Micheli ha avviato l’ennesima indagine di clima, per registrare gli umori del personale della Banca dei Territori, quello stesso personale che, quotidianamente, vive e subisce le inaccettabilipressioni commerciali, le ore di lavoro supplementare non pagate, le elasticità orarie negate: se lo sciopero del 31 ottobre può valere anche come risposta, certamente le curiosità del Dott. Micheli sono state appagate.

In questa fase di sospensione delle relazioni tra OO. SS. e azienda, diventa fondamentale il contatto continuo tra sindacato e lavoratori per mantenere sempre attivi ed efficienti tutti i canali d’informazione, per conoscere, in tempo reale, tutti gli interventi, leiniziative prese dalla banca per consentire al sindacato una replica adeguata. E’ perquesta ragione che le OO. SS. hanno deciso di indire, a partire dal prossimo 28/11, assemblee capillari per piccoli gruppi di agenzie.

I banchieri vogliono toglierci tutto? Rispondiamo a questa prepotenza con coerenza e coraggio.

Non lasciamoci intimidire, restiamo uniti e difendiamo la nostra dignità.

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AREA LAZIO: IL 18 NOVEMBRE SCIOPERO REGIONALE

SCIOPERO REGIONE LAZIO 18 NOVEMBRE 2013
 
Cambiare la Legge di Stabilità 2014
 
Dagli sprechi e dalle rendite più risorse ai lavoratori e ai pensionati
 
La Legge di Stabilità presentata dal Governo non realizza quella svolta nella politica economica necessaria al Paese per uscire dalla recessione e tornare a crescere.
Da tempo tutti gli osservatori indicano in una significativa riduzione delle tasse a lavoratori, pensionati ed imprese che investono, la via principale per operare questa svolta.
Ribadiamo che è necessaria una nuova politica europea che liberi risorse per finanziare gli investimenti a sostegno dell’occupazione, dell’innovazione e delle politiche sociali.
Fisac Cgil, Fiba Cisl e Uilca chiedono al Governo e al Parlamento di rifinanziare subito la cassa integrazione e di dare certezze a tutti i lavoratori esodati.
E’ indispensabile una decisa modifica della Legge di Stabilità!
 
L’astensione dal lavoro avverrà con le seguenti modalità:
gli addetti al comparto creditizio assicurativo esattoriale partecipano astenendosi dal lavoro nel giorno
lunedì 18 novembre per l’orario della mattina fino alla pausa pranzo
 

AREA LAZIO: GRANDE RISPOSTA DEI LAVORATORI ALLE PROVOCAZIONI DELL'ABI

 

 Se le banche avevano bisogno di un segnale questo è arrivato!!

Se la nostra banca aveva bisogno di ascoltare la voce dei lavoratori ebbene essa si è sentita chiara e squillante.

L’adesione allo sciopero, in risposta alla provocatoria disdetta del contratto dell’ABI, è stata altissima attestandosi intorno al 90% con la chiusura di oltre il 92% delle agenzie e filiali in tutta Italia.

Anche nell’area Lazio lo sciopero ha avuto una percentuale analoga di partecipazione con, tra l’altro, la chiusura pressoché totale delle filiali di Roma e del Lazio.

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AREA LAZIO: LE REGOLE DEGLI ALTRI

Alla fine la risposta è arrivata: l’assemblea per i colleghi della filiale di Formia non si potrà svolgere. Il motivo: cavilli normativi. Nell’agenzia lavorano 15 colleghi … no sono 16 … ma sull’intranet telefonica ce ne sono 15 … però da qualche giorno c’è una collega in più … Niente da fare! L’azienda applica le regole – nelle piazze con più di 15 dipendenti, solo una rsa costituita può convocare le assemblee e, se non c’è, pazienza.

Peccato che la stessa intransigente coerenza, altre volte, non si sia manifestata.

Ad esempio, tutte le volte che c’era da concludere una operazione, da collocare un prodotto, da sottoscrivere una polizza: – il cliente non c’è, non è presente? Non fa nulla, firmerà dopo -. E si, quando bisogna vendere le regole non contano più: ci si “arrangia”.

Dobbiamo essere collaborativi, duttili, disponibili, proattivi, flessibili, malleabili, demanzionabili, interscambiabili: questo ora, con un CCNL ancora vigente, figuriamoci dopo.

Però le regole se esistono vanno rispettate, da tutti: anche dall’azienda! Ricordiamocelo quando ci chiedono di fermarci gratis fuori orario: – c’è l’autorizzazione dell’area a restare fino alle 17,25? No? Allora, spiacente, ma devo andare a casa. Direttore, che ci possiamo fare, è la regola. Il bancomat lo caricheremo domani.

Con una azienda estremamente rigida, non si possono assumere comportamenti “elastici”: si rischierebbe di venire schiacciati. Rispettando norme e regolamenti, invece, creeremo più danno all’azienda di 10 giornate consecutive di sciopero … e senza perdere soldi!Applichiamole, quindi le regole, perché le controparti, a nostre spese, già lo fanno.

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AREA LAZIO: NUMERO SPECIALE DI PUNTO A CAPO SULLO SCIOPERO DEL 31 OTTOBRE

Rottamare i lavoratori più anziani, tagliare i salari, introdurre la cassa integrazione nel settore.

Il progetto presentato dall’ABI alle organizzazioni sindacali lo scorso 16 settembre, subito dopo la disdetta del contratto di categoria, non lascia margine a errori: il conto per la crisi lo pagheranno i lavoratori!

L’associazione dei banchieri, nelle 18 pagine consegnate, fornisce la propria visione, cinica e disincantata, sulla situazione di difficoltà vissuta dalle aziende italiane, indicandone poi, in modo assolutamente spregiudicato, la facile via d’uscita.

Il pensiero dell’ABI rispetto al salario (il documento parla di “concessione”) rappresenta una posizione da inizio ‘800; evoca immagini di lavoratori in processione, in attesa della paga, che, ritirando le poche monete loro spettanti, baciano deferenti la mano del padrone.

Se davvero è indispensabile ridurre i costi, allora, forse, sarebbe opportuno intervenire prima in altri ambiti, partendo, magari, dai troppi consigli di amministrazione presenti nei gruppi, dalla poca trasparenza sugli appalti, dall’introduzione di un tetto ai compensi dei manager, da rivisitazione approfondita delle consulenze.

I dipendenti del credito sono troppo vecchi? I dirigenti del credito lo sono ancora di più! Per ricoprire i loro incarichi, spesso di pura “testimonianza”, percepiscono remunerazioni faraoniche e, a volte, anche più di una, data la concentrazione di più incarichi sugli stessi soggetti.

Sono grandi economisti, analisti, strateghi? Non si direbbe, vista la situazione di difficoltà vissuta dal settore, l’ammontare preoccupante raggiunto delle sofferenze, la perdita di valore dei titoli in borsa. Per molti di loro, sarebbe il momento di andare in pensione.

L’appuntamento del 31/10 rappresenta solo il primo momento di un confronto che ci dovrà trovare tutti presenti, consapevoli e impegnati.

Le banche hanno gettato la maschera e sono decise, per i propri interessi, a sacrificarci tutti, con assoluta indifferenza; noi dobbiamo essere pronti a rispondere con fermezza e coraggio.

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AREA LAZIO: COMINCIANO LE ASSEMBLEE PER LO SCIOPERO DEL 31 OTTOBRE!

Cominciano nella provincia di Roma le assemblee dei lavoratori per la preparazione dello sciopero del prossimo 31 ottobre.

Contro l’atteggiamento irresponsabile assunto dall’ABI con la disdetta unilaterale anticipata del vigente CCNL, la categoria tutta risponde, a livello nazionale, con uno sciopero per l’intera giornata lavorativa del 31 ottobre 2013 !

L’ABI ha espressamente dichiarato che considera le colleghe ed i colleghi bancari, troppi e inadeguati ! 

Peccato che l’ABI rappresenti, in questo momento storico, una categoria (quella dei Banchieri) che non ha saputo affrontare adeguatamente la crisi di settore se non cercando di ribaltare, sulle lavoratrici e lavoratori, scelte industriali e manageriali scellerate nascondendo i nefasti risultati di tali scelte dietro il paravento del costo del lavoro !

 Diciamo NO a questa scelta che riteniamo del tutto INSENSATA !

 Questo sciopero può e DEVE riuscire !

Dimostriamo che la nostra pazienza e disponibilità è TERMINATA!

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AREA LAZIO: PERCHE' SCIOPERIAMO!

L’ABI il 16 settembre ha comunicato la disdetta anticipata e unilaterale del CCNL manifestando in questo modo la volontà di non prorogare gli stessi oltre la data di scadenza del 30 giugno 2014, al fine di minare la sussistenza delle parti normative ed economiche, con riflessi anche sui contratti aziendali.

Risulta evidente ed esplicita la volontà delle banche di arrivare ad una completa deregolamentazione del settore, attraverso la cancellazione dell’attuale modello contrattuale, del Contratto Nazionale e del Fondo di solidarietà. 

Insieme alla lettera di disdetta l’ABI ha consegnato un documento, offensivo nei contenuti e arrogante nei toni, in cui si illustra quella che è a suo avviso la situazione del settore e gli interventi necessari. Il sindacato contrasterà sempre chi pensa di poter rinnovare il contratto partendo da zero attraverso lo smantellamento di quanto esistente. Tutta la categoria è impegnata e pronta a sostenere una mobilitazione che si prospetta lunga e difficile, il cui primo obiettivo è il ritiro della disdetta anticipata dei CCNL ed il rinvio della scadenza del Fondo di solidarietà. 

E’ necessario una risposta forte ed inequivocabile da parte di tutti:

Contro la disdetta unilaterale ed anticipata dei CCNL

 Per salvaguardare il Fondo di Solidarietà

 Contro le minacce di ulteriori tagli all’occupazione e alle retribuzioni nel settore

 In difesa del contratto collettivo senza il quale c’è la regolazione individuale del rapporto di lavoro

 Per un modello di banca che contribuisca al rilancio economico-produttivo del Paese e valorizzi il ruolo delle lavoratrici ed i lavoratori del credito

 Stop alle retribuzioni del top management e alle inutili consulenze

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AREA LAZIO: LE RAGIONI DELLO SCIOPERO!!

Lo scorso 16 settembre, l’ABI ha consegnato alle OO. SS. del credito una lettera con cui disdettava il contratto nazionale dei bancari, dieci mesi prima della scadenza naturale (30/6/2014).

Insieme alla disdetta, l’associazione dei padroni ha presentato alle controparti presenti, un proprio documento di analisi sulla situazione delle settore, sulle necessità esistenti, sugli interventi ritenuti più urgenti e necessari. Dal documento, di inaudita arroganza, emerge chiaramente la posizione datoriale e la feroce determinazione con cui si vorrebbero perseguire gli obiettivi indicati, anche a scapito delle esigenze di vita e di lavoro dei dipendenti, considerati, di fatto, strumenti, merci, ingranaggi, da utilizzare finché se ne ha bisogno, da eliminare quando non servono più: noi diventiamo vecchi ma, per i manager, esiste un limite d’età?

Siamo convinti che un’attenta lettura del comunicato (che alleghiamo), possa opportunamente illustrare, più di tante parole e argomentazioni, le ragioni dello sciopero, proclamato per il 31 ottobre prossimo, facendo contemporaneamente comprendere l’assoluta necessità che lo stesso raggiunga una partecipazione plebiscitaria da parte di tutti i lavoratori, siano essi impiegati, funzionari o quadri, direttori o cassieri, appartenenti alla banca dei territori o a strutture centrali.

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AREA LAZIO: LAVORO E DIGNITA'

Intesa Sanpaolo, che vanta la leadership in Italia e si considera tra le più solide banche europee, sta per conquistare un altro record: quello del maggior numero di colleghi presenti nei punti operativi oltre l’orario standard, senza retribuzione della maggiore prestazione!!! Infatti, pur trattandosi di attività lavorative effettuate oltre il normale orario (non ci sarebbe nulla di strano se si parlasse di prestazioni straordinarie da remunerare come da CCNL), l’azienda invece le classifica come “attività diverse” e quindi, a livello informatico, le rileva come presenze oltre orario non autorizzate, utilizzando il codice NRI (prestazione non riconosciuta) in INTESAP e, ovviamente, non le paga.

                                                           A tutto questo diciamo: BASTA

Invitiamo tutti i colleghi a non trattenersi in azienda oltre l’orario di lavoro senza preventiva autorizzazione scritta, perché questo potrebbe avere delle conseguenze anche spiacevoli.

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ISGS ROMA: HANNO PERSO UN'OCCASIONE!

 

Si è svolto martedì 21/5 l’incontro Trimestrale con l’Azienda, incontro che le rappresentanze sindacali di ISGS attendevano per far presente la posizione sindacale ed aprire il confronto dopo la dichiarazione aziendale del 5/4 della chiusura di 4 Poli di Back Office di rete, tra cui il Polo di Roma, questione che ha creato non poca tensione e preoccupazione.

Purtroppo al tavolo aziendale non era presente nessun referente per ISGS, presenza che era stata dalle OO.SS. richiesta e che , fino al giorno prima, era stata garantita.

Si è persa un’occasione per confrontarsi, e non basta dire che non vi sono novità o che si stanno facendo riflessioni su come procedere. Inoltre ISGS su Roma non è solo Back Office, è una realtà più complessa e l’incontro era una opportunità per tutti.

Non è stato quindi possibile avere risposte ad una serie di questioni che comunque abbiamo rappresentato alla delegazione presente.

Le scriventi OO.SS. considerano la mancata presenza di un rappresentante Aziendale di ISGS non rispettosa nei confronti dei lavoratori coinvolti in queste riorganizzazioni continue. Per riprendere relazioni sindacali utili ad affrontare questo processo abbiamo richiesto che al più presto venga convocato un supplemento di incontro di Trimestrale per confrontarsi con la parte ISGS sui temi posti.

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AREA LAZIO: AZIENDA NON PERVENUTA!

Grande attesa e grande delusione per l’incontro di trimestrale con l’azienda del 21/5/2013 in area Lazio. Aspettavamo indicazioni e risposte concrete, su questioni fondamentali per la futura vita lavorativa di tanti colleghi del nostro territorio, ma le informazioni ricevute sono risultate estremamente scarse.

I temi degni di attenzione non mancavano, dalle agenzie con orario esteso, alla ristrutturazione del polo romano di ISGS, dalle pressioni commerciali, alla situazione organici.

Nonostante cio’, la gestione centralizzata, imposta dall’azienda, ha  impedito a temi di stretta competenza territoriale di essere compiutamente affrontati: in un momento in cui, nella nostra regione, sono in gioco questioni che coinvolgono centinaia di lavoratori, è sconcertante registrare la presenza di una delegazione aziendale mancante dei rappresentanti di ISGS e priva delle informazioni necessarie a far vivere sul territorio gli accordi e le intese concordate dalle segreterie nazionali.

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Area Lazio: Pressioni commerciali, a tutto c’è un limite!

Con la solita puntualità, ogni anno, a prescindere dalla loro reale ed effettiva efficacia, ci vengono riproposte come usuale sistema di comunicazione, come abitudine consolidata, come normale ed ordinario abuso di potere le pressioni commerciali, con modi e metodi che nulla hanno a che fare con la sana comunicazione ed il confronto.

Questa odiosa prassi ci viene ripresentata come una puntuale pratica di relazione nei rapporti tra capo area e capi mercato da un lato e direttori, gestori, assistenti alla clientela, lavoratori delle agenzie, dall’altro.

Tale situazione risulta insopportabile, anche perché dimentica le situazioni di estremo disagio in cui versano i punti operativi del Lazio, con organici da anni inadeguati, ruoli e portafogli clienti non assegnati, colleghi usciti e mai rimpiazzati.

L’azienda, negli incontri ufficiali, ha sempre ridimensionato la portate degli eventi, sostenendo che i pochi casi distonici denunciati, sono, evidentemente, riconducibili ad iniziative di singoli soggetti. Invece, ci viene da pensare che nella nostra area certi atteggiamenti inaccettabili vengano, comunque, consentiti, anziché decisamente condannati.

Sollecitiamo il Capo Area ad intervenire rapidamente, affinché cessino quei comportamenti che nulla hanno a che fare con una corretta metodologia etico   commerciale.

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