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Lo scorso 16 settembre, l’ABI ha consegnato alle OO. SS. del credito una lettera con cui disdettava il contratto nazionale dei bancari, dieci mesi prima della scadenza naturale (30/6/2014).

Insieme alla disdetta, l’associazione dei padroni ha presentato alle controparti presenti, un proprio documento di analisi sulla situazione delle settore, sulle necessità esistenti, sugli interventi ritenuti più urgenti e necessari. Dal documento, di inaudita arroganza, emerge chiaramente la posizione datoriale e la feroce determinazione con cui si vorrebbero perseguire gli obiettivi indicati, anche a scapito delle esigenze di vita e di lavoro dei dipendenti, considerati, di fatto, strumenti, merci, ingranaggi, da utilizzare finché se ne ha bisogno, da eliminare quando non servono più: noi diventiamo vecchi ma, per i manager, esiste un limite d’età?

Siamo convinti che un’attenta lettura del comunicato (che alleghiamo), possa opportunamente illustrare, più di tante parole e argomentazioni, le ragioni dello sciopero, proclamato per il 31 ottobre prossimo, facendo contemporaneamente comprendere l’assoluta necessità che lo stesso raggiunga una partecipazione plebiscitaria da parte di tutti i lavoratori, siano essi impiegati, funzionari o quadri, direttori o cassieri, appartenenti alla banca dei territori o a strutture centrali.

clicca qui per la versione integrale del comunicato

clicca qui per leggere il documento dell’ABI

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