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L’arroganza provocatoria, finora manifestata dai banchieri, ha indotto i sindacati di categoria ad annunciare altre 15 ore di sciopero, da attuare entro febbraio 2014: unulteriore sacrificio chiesto ai lavoratori del credito a sostegno di una vertenza che sipreannuncia lunga, difficile, complicata.

In Intesa Sanpaolo, contemporaneamente allo sciopero del 31 ottobre, il Dott. Micheli ha avviato l’ennesima indagine di clima, per registrare gli umori del personale della Banca dei Territori, quello stesso personale che, quotidianamente, vive e subisce le inaccettabilipressioni commerciali, le ore di lavoro supplementare non pagate, le elasticità orarie negate: se lo sciopero del 31 ottobre può valere anche come risposta, certamente le curiosità del Dott. Micheli sono state appagate.

In questa fase di sospensione delle relazioni tra OO. SS. e azienda, diventa fondamentale il contatto continuo tra sindacato e lavoratori per mantenere sempre attivi ed efficienti tutti i canali d’informazione, per conoscere, in tempo reale, tutti gli interventi, leiniziative prese dalla banca per consentire al sindacato una replica adeguata. E’ perquesta ragione che le OO. SS. hanno deciso di indire, a partire dal prossimo 28/11, assemblee capillari per piccoli gruppi di agenzie.

I banchieri vogliono toglierci tutto? Rispondiamo a questa prepotenza con coerenza e coraggio.

Non lasciamoci intimidire, restiamo uniti e difendiamo la nostra dignità.

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