Archivio Calabria

Ci è rimasta un po' di dignità?

 

Conosciamo le difficoltà che i lavoratori e le loro famiglie stanno attraversando in questo momento ma siamo anche ben consapevoli dei pericoli cui andiamo incontro se passa la linea

dell’ABi.

Lo sciopero  del 31 ottobre rappresenta un punto di svolta nella nostra vita lavorativa: sta a noi decidere se preferiamo continuare a lagnarci  o se cercare di prendere in mano la nostra vita

ci è rimasta un po’ di dignità

BANCA ESTESA: SPERIAMO CHE LA FARSA NON DIVENTI TRAGEDIA

Abbiamo cercato di avere un approccio costruttivo sull’argomento, ritenendo che l’ampliamento degli orari di apertura potesse essere un mezzo per acquisire clientela e incentivare l’occupazione. A nove mesi di distanza, ci piacerebbe dire che la montagna ha partorito un innocente topolino. In realtà è stato partorito un mostro.

RSA RC 11SET

SIAMO UOMINI O CAPORALI

 

Ci illudevamo che la crisi, generata dal bisogno ossessivo di inseguire gli utili  a tutti i costi ricorrendo persino a meccanismi subdoli come i mutui subprime o certi tipi di derivati, potesse portare a un cambiamento di consapevolezza nel modo di fare utili.

SIAMO UOMINI O CAPORALI

BANCA ESTESA, RISPOSTE RISTRETTE

Pur consapevoli che il nostro è un osservatorio limitato, possiamo dire che Banca Estesa non è la soluzione che consentirà un netto miglioramento del conto economico e dei livelli occupazionali ma, al contrario, ha soltanto aumentato i costi fissi e i problemi. I primi rimedi, annunziati dall’azienda nell’incontro dell’8 maggio, non sembrano tali da poter risolvere le disfunzioni operative e organizzative create nella gestione dei turni.

Nè è ipotizzabile rafforzare le filiali se di pari passo non si procede a una nuova riallocazione delle stesse subendo i conseguenti costi di ristrutturazione.

Andrebbe auspicata una pausa di riflessione prima di continuare a chiudere filiali.

BANCA ESTESA RISPOSTE RISTRETTE

il lupo perde il pelo…

continua in Provincia di Reggio Calabria la prassi di richiedere Report quotidiani

 su carta non intestata nonostante qualche settimana fa il Capo Area abbia

dichiarato che tale modo di operare oltre che non consentito dalle politiche

aziendali non è neppure proficuo ai fini di una corretta vendita

IL LUPO PERDE IL PELO

NUOVO MODELLO DISSERVIZIO

NUOVO MODELLO DISSERVIZIO

 

Non abbiamo paura del cambiamento, ma non possiamo “legare l’asino dove vuole
 il padrone” e tacere dei problemi sollevati dal Nuovo Modello di Servizio.
In passato abbiamo detto che l’azienda era sorda: la diagnosi  è sbagliata, siamo
all’autismo,  al totale delirio autoreferenziale!

Reggio Calabria: “Monologo interiore di un capo stressato…”

mologo interiore No, sono troppo stressato. E’ dura la vita del Capo.
Bisogna monitorare, seguire i report, inviare gli exit poll sui collocamenti.
Bisogna insistere con le filiali che ancora hanno nel portafoglio prodotti antiquati (e mi vengono a dire che però ai clienti quei prodotti rendono).
Bisogna fare le riunioni, i poli, e uffa che seccatura: debbo pure partire per i viaggi premio! Questo proprio non lo sopporto: LORO vendono i prodotti e IO debbo farmi otto ore di volo! Che ingiustizia!
Poi sempre stare lì a ricordare ai gestori di proporre i prodotti in campagna per sentirmi dire che non sono appetibili per il cliente. E che li paghiamo a fare questi gestori?
Per non parlare di tutti quelli che vengono a dirmi che c’è la crisi: la crisi mi viene se non prendo il sistema incentivante a cinque cifre.
E se qualcuno mi pone un problema, il problema è suo: imparerà a risolverlo da solo e mi sarà grato per la crescita professionale e umana…
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Reggio Calabria: “Lettera all’azienda sulla sicurezza ambientale”

bdn110404a Da un sopralluogo svolto nella filiale di Reggio Calabria Viale Calabria abbiamo riscontrato diverse situazioni al limite (e aldilà del limite) delle normative in materia di sicurezza sul lavoro con la presenza di numerosi cavi elettrici disposti in maniera molto allegra.
Nel complesso la situazione igienico sanitaria della filiale lascia molto a desiderare.
Poiché ci risulta che codeste funzioni aziendali sono già a conoscenza di tali problematiche, vi invitiamo ad una pronta regolarizzazione delle situazioni anomale significandovi che decorso il termine di 30 giorni dalla data della presente ci vedremo costretti, nostro malgrado, ad assumere ogni iniziativa utile alla tutela dei lavoratori.
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Reggio Calabria: “Sicurezza? Non siamo OK!”

bdn110404s L’aumento significativo negli ultimi anni di Bancomat e ATM evoluti e la contemporanea diminuzione del numero dei cassieri avrebbe dovuto portare, a detta dell’Istituto, ad una riduzione della tradizionale operatività di cassa e ad un suo progressivo spostamento, al di là di qualche giornata di punta, verso le macchine.
A nostro avviso in questo campo, al contrario di quanto sostiene la banca, il ricorso ad un maggiore utilizzo della tecnologia non ha prodotto una diminuzione dei carichi di lavoro per i cassieri.
Si è infatti venuta a creare una situazione paradossale per cui più macchine ci sono in agenzia, più impegnative, anche in termini temporali, sono le attività richieste dalla manutenzione quotidiana.
A complicare questo quadro si aggiungono le normative aziendali, al solito non molto chiare se non addirittura contraddittorie che danno vita a pericolosissime prassi “fai da te” che sono assolutamente da scongiurare!
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Incontro Direzione Area Calabro Lucana

cl110308 In data 4 marzo si è tenuto un incontro di presentazione tra il nuovo Capo Area e le scriventi OO.SS. Sono stati illustrati i principali dati della “nuova” Area Calabro Lucana che conta 109 filiali Retail, 5 Filiali Imprese e 991 dipendenti.
Le OO.SS. hanno valutato positivamente la decisione aziendale di tornare al vecchio modello territoriale dopo il precedente accorpamento della provincia di Salerno che aveva creato un mostro amministrativo quale la precedente Area Campania Sud, Calabria, Basilicata.
Pur tuttavia la “nuova” Area non risolve i problemi in quanto presenta disomogeneità e difficoltà di gestione mai superate.
Il Direttore d’Area ha illustrato i progetti ambizioni che intende portare avanti: il suo discorso programmatico è stato ampiamente condivisibile e privo di retorica; anche il migliore dei generali però ha bisogno di un esercito e i numeri dimostrano che i dipendenti dell’Area continuano a diminuire.
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Da Reggio Calabria sulle pressioni commerciali

rc110214 La pratica aziendale di richiedere in continuazione Report scritti sull’attività svolta (ora nella nostra Area incredibilmente estesa anche agli Assistenti alla clientela) rappresenta una forma di pressione psicologica non più tollerabile. L’Azienda è già oggi in grado con un semplice “click” di conoscere tutti i dati per ogni singola postazione di lavoro (fatto di per se già grave perché secondo le scriventi RSA costituisce una pesante forma di controllo a distanza) ma finge di richiederli in modo che i colleghi si sentano sempre con il fiato sul collo. Tale modo di agire, oltre che essere irrispettoso di persone che quotidianamente fanno il loro dovere e che non hanno bisogno di Kapò col frustino a guidarli, finisce con provocare una sorta di “ansia da prestazione” che si ripercuote nell’equilibrio psicofisico dei colleghi.
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Cosenza: “Indebite pressioni commerciali attraverso report individuali”

bdn110210 Le scriventi Organizzazioni Sindacali denunciano la pressione psicologica posta in essere oltre che sui Gestori Commerciali, anche nei confronti di semplici “Assistenti alla Clientela” (che tra l’altro non sono immessi in percossi professionali) con la richiesta assillante di REPORT di vendita di carte Superflash, Noverca, Prestiti e Mutui (per la vendita dei quali tra l’altro la maggior parte dei colleghi Operatori di Sportello non ha nemmeno specifica formazione).
Riteniamo tale richiesta di reportistica in palese violazione dell’accordo 5 aprile 2006 (Pressioni commerciali), in quanto sarebbe da considerarsi pura “pressione psicologica individuale” poiché sia i Direttori che i Capi Area possono, attraverso gli “apprestamenti tecnologici” aziendali già esistenti, avere il REPORT di Filiale o di squadra.
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BdN: “Approvato anche a Matera il nuovo Fondo Sanitario”

bdn110201 Il risultato dell’assemblea organizzata a Matera per i lavoratori di tutta la provincia è stato il seguente:
Favorevoli 20, Astenuti 18, Contrari 0.
Espresso anche dal Banco di Napoli di Matera e provincia il consenso alla proposta di istituzione di un Fondo Sanitario Integrativo unico per tutto il gruppo INTESA SANPAOLO, che assicurerà congrui livelli di copertura sanitaria per tutti i lavoratori, gli esodati, i pensionati delle 46 Banche del Gruppo e per le loro famiglie.
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BdN: “Nuova Area Calabro Lucana”

Dal 10 gennaio 2011 è operativa la nuova Area Calabro Lucana a cui sono attribuite le Filiali della Calabria e della Basilicata. (click qui)
I documenti relativi a questo territorio precedenti a tale data sono reperibili nella raccolta della precedente Area Campania Sud, Calabria e Basilicata che potete consultare facendo click qui

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