Giovedì 19 luglio si è svolta una riunione con l’Azienda in cui abbiamo ribadito la partecipazione plebiscitaria del personale allo sciopero dello scorso 2 luglio e la necessità di un incontro sui temi che hanno portato alla vertenza tuttora in atto, considerando indispensabile verificare la reale volontà di arrivare a soluzioni condivise per le lavoratrici e i lavoratori: l’incontro avrà luogo la prossima settimana.
Vertenza: vogliamo risposte per i lavoratori
20 Lug 2012 | Delegazioni Trattanti Unitarie | 4 commenti
4 Commenti
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Sono un esodante, nel senso che prima ho ricevuto la lettera che sarei entrato in esodo dal 1 luglio scorso e poi altra lettera che avrei continuato (purtroppo). Poiche’ non ce la faccio proprio piu’ e leggendo che i salvati dalla nuova e schifosa legge Fornero sono saliti a 120000, si potrebbe sapere fino a quando quelli nella mia situazione dovranno aspettare? L’accordo del 29 luglio 2011 e’valido oppure no? Ho l’impressione che il Sindacato abbia mollato e stia facendo molto poco !!!!!!!!
Che si facciano allora altri scioperi (2/3/4/5 giorni di fila come si fece alla Comit negli anni 80). Si lotti duramente e con grinta sia per gli esodi e sia per gli accordi di armonizzazione revocati.
La seconda lettera che hai ricevuto, quella che ti dice che prosegui a lavorare, dice chiaramente che l’accordo di luglio scorso dal punto di vista aziendale è valido, ma sospeso in attesa di sapere (come dici anche tu) se i provvedimenti governativi tutelano anche coloro che devono ancora andare in esodo. L’azienda è arrogante, sospende gli accordi d iarmonizzazione e minaccia licenziamenti, ed è per questo che abbiamo avviato una dura vertenza. Ma rispetto alle uscite, solo il governo può renderle possibili. Allo stato attuale, fino a:
1) pubblicazione del decreto
2) emanazione della circolare applicativa INPS
3) definizione sempre a cura dell’INPS di un elenco nominativo dei salvaguardati
non è proprio possibile dare corso a nessuna uscita. L’INPS non le accetta…
scusate ma c’è qualcosa che non capisco. Se l’accordo del 29 luglio 2011 sugli esodi e’ ancora valido e se noi esodati/esodanti non costiamo nulla alla collettivita’ (il fondo esuberi lo pagano le banche e noi dipendenti), perche’ non ci fanno andare in esodo subito con la vecchia legge ??
Non si potrebbe chiedere alla Fornero perche’ blocca le uscite di un accordo da lei firmato quando era vice presidente del consiglio di sorveglianza, remunerata con ben Eur 332000 ???
CHIEDO COMUNQUE AL SINDACATO CHE SE NON CI INSERISCONO NEI 120000 SALVAGUARDATI DI INTRAPPRENDERE OGNI AZIONE LEGALE A TUTELA DEGLI ACCORDI FIRMATI IN DATA 29 LUGLIO 2011 !
Il fondo esuberi lo pagano le banche (principalmente e direttamente) e i dipendenti (marginalmente e indirettamente), ma appunto finchè si è nel Fondo. Mandare le persone nel Fondo garantendo le vecchie regole pensionistiche, vuol dire garantire a persone che secondo la nuove regole andrebbero in pensione a 67 anni (o prima, ma con penalizzazioni), di andare in pensione al termine del periodo di permanenza nel fondo a 60 anni o anche prima… Il costo per la finanza pubblica non è quindi quello di coprire la permanenza nel fondo (che è resta a carico di banche e dipendenti), ma di pagare pensioni piene e anticipate di vari anni…
Questo è il motivo per cui NON è l’azienda a non voler dar corso alle uscite ex accordo luglio 2001, ma l’INPS a non accetare la collocazione nel Fondo di nuovi esuberi fino a quando non sarà definito se saranno salvaguardati o meno dagli allungamenti della riforma Fornero…