Nella notte di ieri è stato sottoscritto il Verbale di percorso per la definizione del Contratto Collettivo di secondo livello del Gruppo Intesa Sanpaolo, stabilendo la prosecuzione a settembre del confronto in corso su ruoli professionali, pressioni commerciali, Vap 2014 e premio di risultato 2015, nonché su normativa in materia di assenze e Fondo pensione unico di Gruppo.
Per la rilevanza di questi argomenti e il carattere di forte discontinuità con i modelli precedenti, abbiamo evidenziato la necessità di opportuni tempi di approfondimento al fine di poterne valutare compiutamente la portata complessiva e la coerenza con la normativa del Contratto Nazionale.
L’intesa sottoscritta prevede la ripresa della trattativa il 15 settembre, da concludersi entro il 7 ottobre. Il Verbale ripercorre le materie affrontate e fotografa lo stato del confronto.
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“Abbiamo ribadito la richiesta di individuare soluzioni in
merito a reportistica, graduatorie individuali e “comportamenti impropri…” bla bla bla. La reportistica non ufficiale è una prassi consolidata ormai da anni. Da anni ve ne comunichiamo l’esistenza da anni non fate nulla. Bla bla bla
La proposta sui ruoli professionali è offensiva e dimostra come, al di la degli slogan del nuovo piano industriale sull’aumento dei ricavi, la scelta dell’azienda ricada ancora una volta sui costi ( del personale in primis ). Il sindacato negli ultimi anni ha pienamente dimostrato i suoi limiti nella difesa di diritti e/o salario ( accordi per il blocco degli scatti di anzianità, blocco dei percorsi, straordinari non retribuiti ma tacitamente accettati, piani incentivanti non trasparenti, nuovo modello di servizio con sostanziale riduzione degli organici ). Solo qualche anno fa le proposte aziendali ci sarebbero sembrate fuori dal mondo, oggi si tratta tranquillamente. Siamo alle battute finali, se passano i nuovi percorsi o altro sostanzialmente in futuro i nuovi bancari guadagneranno il 30/40 % in meno di oggi. E il sindacato, anche il mio, non sembra particolarmente preoccupato…. Vedremo come andrà a finire ma sicuramente la nostra professionalità tra pressioni commerciali, incombenze amministrative crescenti, normative stringenti che scaricano la responsabilità sul dipendente ( antiriciclaggio in primis ), scarsa formazione, standardizzazione delle offerte a scapito della professionalità personale e retribuzioni inadeguate non è certo valorizzata. Mi chiedo in futuro se il lavoro del bancario sarà ancora attraente….
@ Stefano Basetti (stefano) Proprio perché la reportistica ufficiosa è un fatto diffuso da anni occorre redigere un testo – ufficiale e sottoscritto finalmente anche dall’azienda – che la vieti. Altrimenti continueremo a fare interventi spot sulle singole realtà (peraltro non tutte quelle in cui gli abusi si verificano, ma solo quelle in cui i colleghi decidono di denunciare in modo circostanziato i fatti). Ognuno può pensarla esattamente come vuole, ma i fatti (se riusciremo a ottenerli) mi sembrano l’esatto opposto del bla bla.
Paolo Barrera
Delle due l’una. O la reportistica ufficiosa non è lecita o lo è. Se non lo è non capisco perché ci sia, se lo è, non capisco i volantini vostri. Uscite con volantini da anni, condannandole, le reportistiche ufficiose, ma quando ve lo si comunica fate spallucce, da anni. Ripeto: delle due l’una, se scrivete condannando qualcosa, fatelo, e non mi pare che negli ultimi, almeno 10, vi siano mancate le prove…oppure smettetela di scriver volantini che non portano a nulla. bla bla bla
Certo non è lecita. Come del resto non lo è rubare. Eppure si continua a rubare. E anche a chiedere (e fornire) reportistica illecita. E così si continua a indagare sui furti e, quando ci si riesce, a perseguire i colpevoli. Allo stesso modo si denunciano i comportamenti scorretti, e si interviene per limitarli. Ma i furti ci saranno sempre e così i comportamenti illeciti.
Tuttavia una legislazione più mirata, forze di polizia più efficienti ma anche comportamenti attenti e responsabili in prima persona dei cittadini ridurranno i furti.
Così come un accordo che vieti esplicitamente certi comportamenti (ad oggi non esiste ed è quello che stiamo cercando di contrattare), interventi sindacali mirati sul territorio, ma anche comportamenti fermi da parte dei colleghi nel non prestarsi e favorire le pressioni, ridurranno i comportamenti illeciti.
Non ho capito: praticamente ci sta dicendo che noi lavoratori ci troviamo nel mezzo tra chi ci dice di rubare, l’azienda e la polizia, i sindacati, che non ha mezzi per contrastare. A barrè, fa na cosa, fai finta che ho ho scritto nulla, anzi, il rancio e buono ed abbondante, il sindacato ci protegge e la situazione in banca, soprattutto dal 19/1, data esordio nuovo modello di filiale, è ottima e si lavora benissimo. Forse è per quello che da quella data, di sindacalisti in filiale, se n’è visto 1, fisac. Buona giornata
Pensala come vuoi.
Io ho scritto (e per fortuna le cose scritte sono lì e chiunque può leggerle) che questo non è il migliore dei mondi possibili e che perché le cose vadano meglio TUTTI debbono fare la loro parte, in TUTTI gli ambiti della vita. Che la violazione delle regole (o addirittura delle leggi) è un fatto connaturato alla natura umana e che se da un alto è un dovere di tutti combattere gli abusi, dall’altro non si può pensare di risolvere la cosa schioccando le dita (o scrivendo su un forum, peraltro).
Sul lavoro, visto che di questo stiamo parlando, il sindacato contratta le regole nelle sedi previste e sul territorio cerca di farle applicare. Quelle stesse regole che talvolta alcuni rappresentanti dell’azienda (per interesse personale, malizia, mancata conoscenza) cercano di forzare e talvolta alcuni colleghi (per interesse personale, timore, mancata conoscenza) non applicano o tollerano che non siano applicate. Correggere questo stato di fatto è il nostro compito(uno dei nostri compiti, in realtà), ma ovviamente poiché questo non è il migliore dei mondi possibili non tutto sarà a posto sempre per incanto, anzi senza la collaborazione dei “vessati” diventerà molto molto difficile… Tutto qui. Molto semplice anche se non piacevole come pensare che la colpa, le responsabilità le soluzioni stiano sempre e solo in capo ad altri.
Che poi a te venga detto di rubare, o che tu pensi con il tuo lavoro di stare rubando è una cosa che sento da te adesso. Non ha nulla a che vedere con quanto ho scritto (come chiunque può leggere), ma questo si che è inquietante…
rispondo qui perché hai pure chiuso il post e da buon democratico quale sei non è una novità. Sei tu che scrivi sui forum e se qualcuno replica accusi che è solo un forum. Ci son colleghi che piangon tutti i giorni in filiale perché buttati allo sbaraglio senza una minima formazione, ci son colleghi che sono stressati per il continuo risultato richiesto e tu fai il brillante sul forum, tu.. Io non la penso come voglio. Io ti dico com’è la realtà della filiale, che tu manco conosci, da anni nascosto dietro un pc. Esci dal forum, e vai un po’ in filiale.
Visto che stai scrivendo e sei pubblicato non direi proprio che ho chiuso il post… vedi tu. Non credo che alzare i toni e fare affermazioni palesemente false – al limite del ridicolo, come quella relativa chiusura di un post su cui invece stai continuando a scrivere, come tutti possono vedere – aiutino ad affrontare un problema invece serio, quale quello della gestione (corretta, non oppressiva né in violazione delle regole) dell’attività commerciale in un’azienda commerciale.
Neanche cambiare argomentazioni a metà di una discussione di solito aiuta molto. A risolvere davvero i problemi, intendo dire. Qui si stava parlando delle regole, della loro scrittura del loro rispetto o delle loro violazioni e su come difendersi da queste ultime. Non hai replicato (o suggerito) nulla in proposito, ma hai spostato la questione sulla formazione. La formazione è un tema molto importante, fondamentale per poter svolgere al meglio (e con serenità) il proprio lavoro. Ma in nessun modo ha qualcosa a che vedere con le pressioni commerciali e su come difendersi da esse.
Sulla formazione peraltro, noi insistiamo da sempre. E’ uno dei temi al centro delle nostre contrattazioni anche se non sempre i piccoli successi che abbiamo ottenuto sono stati apprezzati: spesso l’attenzione era centrata su altri argomenti. Se da qui in avanti questa attenzione si sposterà non potremo che trarne tutti dei vantaggi.
@ Stefano Scapigliati (Selpher) Il nuovo piano industriale e l’andamento dei costi del personale vanno indubitabilmente verso la crescita. I dati di bilancio lo dimostrano in modo molto chiaro e sono un fatto. Altrettanto certamente non è detto che le modalità di tale crescita, e il modello redistributivo connesso debbano essere condivisi: queste, qualunque siano, sono opinioni e in quanto tali tutte legittime.
Restando ai fatti, nell’ambito dei processi redistributivi occorre registrare:
– le dimensioni degli emolumenti per il top management che sono passati dai 3,5 milioni di Passera ai 2,1 di Cucchiani agli 1,6 di Messina (cifre sempre spropositate e immorali, ma di cui è interessante considerare il trend);
– gli incrementi salariali netti per tutti i dipendenti ottenuti negoziando il piano lecoip che a regime si aggireranno non al di sotto di un minimo di 3.000 € pro capite;
– la sostituzione della politica degli esodi (che in fin dei conti sempre licenziamenti sono, sia pure MOLTO tutelati economicamente, e che come tali contribuiscono alla contrazione dello sviluppo del paese) con la politica della riconversione professionale e del mantenimento di tutti i posti di lavoro.
In questo quadro stiamo contrattando:
* un sistema di riconoscimenti della professionalità che – comunque vada – non potrà che incrementare il reddito dei colleghi coinvolti;
* un sistema di salario aggiuntivo di di produttività – comunque vada – non potrà che incrementare il reddito dei colleghi coinvolti (i colleghi coinvolti in questo caso sono tutti e la quote ditale salario destinato alla totalità dei colleghi non potranno essere inferiori al 75% del totale stanziato);
* un sistema di riordino della previdenza integrativa che dovrà prevedere un incremento delle contribuzioni più basse.
Tutto può sempre essere migliorato e infatti il nostro impegno non è per una contrattazione “comunque vada”, ma per un risultato che modifichi sensibilmente le proposte aziendale nella direzione delle nostre richieste.
Ma in ogni caso credo proprio che sì, il posto in banca continuerà ad essere molto ambito. Naturalmente anche questa è un’opinione e vale quel che vale. Decisamente più interessante potrebbe essere quella delle svariate decine di migliaia di giovani che inviano i loro curriculum alla banca…
Paolo Barrera
che continuano a rimanere comunque a casa malgrado accordi azienda- sindacati non ultimo il fondo per l’occupazione. Non ho dati alla mano ma non mi pare che “il parco macchine umano dipendenti” sia abbastanza elevato in termini di anzianità e mi pare di vedere ben pochi giovani assunti. Attendo dati sulle assunzioni effettuate a smentita mia, me lo auguro. Quel che vedo sono Filiali che continuano a scendere di organico ma alle quali continuano a chiedere redditività sempre maggiore. Non vorrei aggiungere anche qui un bla bla bla. Vabbè, intanto andate pure in ferie e riprendete comodamente le trattative a settembre. In bocca al lupo
Personalmente non trovo particolarmente interessante parlare dello stipendio dell’AD. La dinamica delle retribuzioni del managment a ribasso, comunque, è stata legata a un trend europeo influenzato dalla BCE, dai governi nazionali e dalla riduzione degli utili negli anni della crisi.
Se parliamo di incentivi, non ci sono stati premi a parte il lecoip ( io ho preso 2000 euro, l’AD non ricordo se 600.000 o 900.000 euro ); niente VAP, niente scatti di anzianità perché ancora bloccati ( in 7 anni non ho maturato nemmeno uno scatto).
Gli stipendi dei dipendenti sono invece oggettivamente a ribasso, e la correlazione tra responsabilità e retribuzione ormai assente.
Sono un gestore Imprese ( fascia B) per intenderci, e sono 3 area 3 livello, i percorsi sono bloccati e la proposta aziendale dice che il mio livello è già adeguato alla posizione. Fino a poco tempo fa il ruolo prevedeva il QD2….. e di casi analoghi ce ne sono molti oltre al mio.
La mia retribuzione non arriva a 1600 euro mentre la retribuzione di un vecchio gestore è in media sopra ai 2500 euro ( La maggior parte dei gestori è QD2/QD3/QD4 – idem quella degli addetti ). Tutti i direttori che ho avuto guadagnano tra un minimo di 2500 euro e i 5000 euro, mentre i nuovi guadagnano o guadagneranno circa 2000 euro o poco piu. Questi sono i fatti purtroppo. Di fatto un giovane che entra ( quando e se si ricomincerà ad assumere ) ha un buono stipendio rispetto a quello che offre oggi il mercato ma nella sostanza siamo pagati il 10/20 % in più di un normale impiegato nel settore dei servizi. Continuare a dire che va tutto bene non mi sembra il modo migliore di affrontare la realtà, anzi….
Concludo poi sottolineando un aspetto della proposta dell’azienda: le cosiddette indennità a seconda del ruolo ricoperto saranno revocabili e nella sostanza quindi saranno delle somme sulle quali non si puo fare affidamento nella programmazione della propria vita ( mutui, piani pensionistici, scuole per i figli o comunque impegni finanziari di lungo periodo ). Io sono allarmato, e spererei che il mio sindacato lo sia almeno quanto me…..
Ho parlato degli stipendi del top management perché (secondo me anche giustamente) è uno degli argomenti ricorrenti nei dibattiti sulla situazione del lavoro nelle banche. E anche perché, qualunque sia la causa a cui si vuole attribuirne il più che dimezzamento (secondo me la prevalente, se non unica, è la contrazione degli utili), questa causa inevitabilmente avrà avuto delle ripercussioni anche sulle dinamiche salariali tout court. Ma mi sembra del tutto evidente che tali ripercussioni non siano nemmeno lontanamente paragonabili. E questo ovviamente non per un senso di “giustizia” delle aziende (o del mercato), ma perché esistono limiti che la contrattazione impone alle ripercussioni sui dipendenti. Limitazioni, non certo sterilizzazioni. A ciascuno la libertà di valutare se tali limitazioni siano scontate o meno, se abbiano valore o meno.
In ogni caso non è vero che il VAP non è stato pagato (lo abbiamo sempre percepito fino all’anno corso, in misura variabile com’è ovvio che sia, trattandosi di stipendio aggiuntivo collegato ai bilanci) e stiamo contrattando per percepirlo anche quest’anno (collegato ai bilanci dell’anno scorso).
Inoltre le indennità collegate al ruolo NON sono revocabili una volta consolidate. Decorrono dal momento dell’ingresso nel ruolo (a differenza dei vecchi percorsi professionali, nei quali gli incrementi economici decorrevano solo al raggiungimento dello step previsto dal percorso) e vengono consolidati dopo un periodo di permanenza nel ruolo (esattamente come nei vecchi percorsi).
Cosa percepiranno poi i nuovi Direttori, direi di valutarlo al termine della trattativa.
Per finire, la mia organizzazione commette moltissimi errori, come chiunque svolga una qualsiasi attività, ma certamente non commette quello di dire che va tutto bene. Non lo diciamo semplicemente perché non è il nostro modo di pensare, come non lo è quello di dire cha va tutto male. Noi pensiamo che le cose evolvano (o involvano) sulla base di una serie di fattori e che ciascuno degli attori in campo abbia il controllo solo su alcuni di questi fattori. E che esercitando il controllo (o meglio l’intervento) su questi fattori si possa correggere il corso dello sviluppo degli eventi in una direzione più vicina ai propri interessi di parte. Mi piacerebbe poter pensare che il nostro intervento corregga queste traiettorie in modo abbastanza sensibile e positivo…
Cos’è ,a la gara di chi dice l’ultima e si fa bello?? rispondo qui perché hai chiuso anche l’altro post…impara a leggere prima di dare del falso agli altri. Che tu gradisca poco le critiche lo si capisce da mò. Non è solo qui che chiudi i post costringendo i lettori a scrivere riprendendo da altri post. hai pure chiuso la possibilità su facebook, ma incensati d’immenso se ti fa piacere, come tutti quelli che vivono sul web, come te. Al limite del ridicolo è gente come te, nascosta dietro ad un pc che rifiuta una conversazione, anche telefonica. Da buon ministeriale ti attacchi alla struttura dicendo di rivolgersi ai preposti e non a te. Praticamente il classico atteggiamento da web, visto che il mio è al limite del ridicolo, il tuo è al limite dell’infantile che manco ti prende la briga di rispondere ad un collega (parola grossa visto quello che fai) che financo t’aveva mandato il numero del suo telefono. Ma va bene così. Io non spero che la setta dei sindacalisti come qualcuno ti ha scritto su facebook debba sparire, ma sicuramente di sindacalisti che da anni non metton più piede in una filiale non sappiamo che farcene. Statte bbuono. Se vuoi replicare fallo pure che mò ho perso fin troppo tempo inutilmente a replicare.
Ho una domanda: per quanto riguarda i direttori mi pare di capire che la contrattazione di secondo livello vorrebbe disattendere, sempre attraverso lo strumento dell’indennità temporanea che diventa fissa dopo tre anni di adibizione, quanto previsto dal vecchio contratto collettivo nazionale e confermato dal nuovo in attesa del cantiere di lavoro che prevederà modifiche a partire dal prossimo rinnovo. E’ lecito tutto ciò? Questa cosa mi preoccupa molto perché oggettivamente ci rende tutti molto più ricattabili……….
La trattativa vera e propria deve ancora incominciare. Riprenderà a metà settembre. Gli inquadramenti esistenti attualmente non sono in discussione in quanto tali, perché come ricordi giustamente tu il cantiere di lavoro nazionale è rivolto a definire una nuova griglia applicabile esclusivamente con il prossimo rinnovo. Ma nello stesso tempo il CCNL prevede esplicitamente la possibilità di contrattare in sede aziendale le modalità applicative degli inquadramenti esistenti per “adattarli” alle diverse realtà organizzative. In quest’ambito l’azienda sta cercando flessibilità e discrezionalità. Noi, per contro cerchiamo stabilità e oggettività. E, non certo per ultimo, cerchiamo anche di ampliare la platea di colleghi a cui applicare trattamenti migliorativi rispetto a quelli previsti dalle norme esistenti. Per i Direttori, ma più in generale per tutti i ruoli professionali. Come sempre vi terremo aggiornati passo passo sugli sviluppi.