Con riferimento all’avvio delle conciliazioni dei colleghi che hanno aderito all’esodo per le uscite del 31 dicembre 2018, abbiamo nuovamente chiesto all’Azienda chiarimenti.
L’Azienda ha rammentato che:
- Le uscite per accesso al Fondo di solidarietà vengono effettuate in base alle norme di legge in materia di pensioni vigenti al momento di ingresso nel Fondo stesso (attualmente Legge Fornero);
- L’Accordo del 12 ottobre 2017 prevede che “Le Parti si danno atto che il calcolo della maturazione dei requisiti pensionistici viene effettuato sulla base della normativa previdenziale vigente alla data di sottoscrizione del presente Protocollo e confermano che, qualora il computo delle aspettative di vita producesse una riduzione o un allungamento della permanenza del Fondo di solidarietà, le Parti nazionali di Settore si attiveranno affinché gli ex dipendenti che ne sono interessati non abbiano interruzione tra le prestazioni straordinarie erogate dal Fondo e il percepimento della pensione, con accollo dell’eventuale relativo onere all’Azienda”. Quindi non appena ci sarà il testo definitivo della Legge si attiverà il confronto sia in sede di gruppo che a livello nazionale per valutare eventuali ricadute;
- Non è dato ad oggi conoscere come l’attuale Governo disciplinerà la materia, ma l’Azienda ha ricordato che nelle situazioni precedenti c’è stata la salvaguardia dei requisiti vigenti al momento dell’ingresso nel Fondo di solidarietà. Questo è avvenuto sia nel 2008, quando l’Inps ha consentito a chi era nel Fondo di optare individualmente per la nuova normativa a seguito della riduzione del cosiddetto “scalone”, sia nel 2011 quando la legge Fornero ha al contrario allungato i requisiti pensionistici.
L’Azienda ha inoltre ribadito che, qualora il collega decidesse di non aderire alla conciliazione per l’uscita al 31 dicembre 2018, tale scelta sarà considerata come rinuncia all’adesione all’esodo, così come avvenuto nelle precedenti uscite di dicembre 2017 o aprile/giugno 2018.
Milano, 24 ottobre 2018
Delegazioni Trattanti Gruppo Intesa Sanpaolo
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA -UNISIN
E’ ancora possibile conoscere le finestre di esodo 2019 ? Grazie
………ed inoltre la comunicazione di esodo avviene per mail e per lettera? Grazie
Le finestre di esdo nel 2019 saranno agiugno e dicembre. I colleghi vengono avvisati via mail tendenzialmente un paio di mesi prima.
La circolare al momento dell’inserimento della richiesta, parlava di 30/06/2019 come ultima data di uscita: è cambiato qualcosa a seguito di nuovi accordi?
L’ultima uscita è sempre stata al 30 giugno 2020.
Alcuni mesi fa la mia finestra di uscita nei vari form era settembre 2022, ma oggi nella simulazione nel sito Inps La mia pensione risulta che maturo il diritto alla pensione anticipata il 1/6/2022. posso pensare che il 30/6/2019 vado in esodo?
Il decreto sulle pensioni è stato approvato oggi e rimangono una serie di punti che dovranno essere chiariti dalle successive circolari interpretative. Rispondere oggi non è possibile e in ogni caso le consulenze previdenziali individuali vanno gestite attraverso le sedi INCA di competenza. Alla luce dell’incertezza generale sulle questioni previdenziali è altrettanto impossibile fare previsioni attendibili sulla finestra di accesso all’esodo.
Ok, le questioni individuali vanno gestite attraverso le sedi INCA, ma la nuova legge sulle pensioni ha ribaltato per tutti la situazione, con l’abolizione dell’aspettativa di vita, infatti, seppur con una finestra di 3 mesi, ha di fatto tolto a tutti 5 mesi di lavoro…L’azienda quindi avra’ l’onere relativo a questi mesi in meno a suo carico per accompagnare i dipendenti alla pensione, quindi…..?
La nuova legge prevede che le persone inserite a qualsisasi titolo in un fondo di accompagnamento alla pensione siano escluse dalla cosiddetta quota 100. L’attuale interpretazione INPS dice che questi lavoratori sono esclusi anche dalla normativa che cancella “l’aspettativa di vita” sostituendola con l’applicazione delel finestre mobili di tre mesi. Contro questa interpretazione INPS l’azienda ha avviato un contenzioso con l’INPS stessa, la cui definizione non sarà certamente breve. Appena avremo novità vi informeremo.