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UN VIRUS DENOMINATO: PRESSIONE COMMERCIALE!

I GESTORI NON LAVORANO AD UNA CATENA DI MONTAGGIO!

I lavoratori della Rete ISP Puglia subiscono continue, esasperanti pressioni di vendita giornaliera di tot prodotti di tutela, collocamenti ecc.

Ciò è del tutto illegittimo ai sensi delle normative vigenti!

Questi lavoratori credevano di lavorare in banca, anzi nella più grande banca del Paese.

La triste realtà è che il lavoro quotidiano richiesto è quello di chi lavora ad una catena di montaggio, in cui ogni giorno deve fissare tot bulloni ad una tot velocità.

Sembra assurdo, ma è tutto vero: ai Gestori (che siano Exclusive, Privati, Aziende Retail, Lower o Imprese) viene chiesto di vendere con “passo giornaliero” i “pezzi” di prodotti di tutela (in primis!) ed altri specifici prodotti, previsti da campagne “prioritarie” calate da algoritmi incomprensibili e lontani da ogni logica di sana e durevole relazione con il cliente.

Peccato che questo comportamento da parte di tanti rappresentanti dell’azienda si scontri con una semplice realtà: i Gestori non lavorano ad una catena di montaggio!

Gestiscono…..Persone!

Vi sveliamo un gran segreto…: i clienti, privati o titolari di aziende, non sono macchine da assemblare.

Sono persone in carne e ossa, ognuna con la sua testa, le sue esigenze, le sue paure…specialmente oggi in epoca di pandemia. E’ a queste persone che si rivolgono ogni giorno, pazientemente, i “Gestori” per instaurare innanzitutto una relazione di fiducia, indispensabile per concludere la vendita dei prodotti di tutela ecc.

Come si fa a pretendere un “passo giornaliero”….questo sì che è irresponsabile!

Ricordiamo a tutti che, ai sensi della normativa vigente, il mancato raggiungimento degli obiettivi quantitativi commerciali di per sé non determina una
valutazione negativa
e non costituisce inadempimento del prescritto dovere di collaborazione attiva ed intensa.

Eppure diffusamente ci pervengono indicazioni dai Gestori di incontri “di allineamento commerciale” in cui di fatto viene messa in discussione, in modo totalmente demotivante e irresponsabile, la loro professionalità e adeguatezza nel ruolo…solo perché non hanno mantenuto il “passo giornaliero” nella vendita dei singoli “pezzi” di prodotti di tutela ecc.

Il tutto mentre si lavora nelle filiali da un anno con il rischio, NON INDENNIZZATO, di contrarre il virus covid-19, con croniche carenze di organici, con “magheggi” aziendali che mascherano, attraverso l’assegnazione ai Direttori di portafogli di clientela, ulteriori carichi di lavoro attribuiti di fatto in modo subdolo ai soliti noti, senza plexiglass, con mascherine FFP2 acquistate giornalmente a spese dei lavoratori e con presidi complessivamente insufficienti. 

Invece, dal punto di vista delle responsabilità previste dalla normativa Antiriciclaggio, dal D.Lgs. n.231 8/6/2001 e da tutte le altre normative vigenti, il “Gestore” diventa…: il primo responsabile e spesso…il “capro espiatorio “. Ecco perché invitiamo tutti i Lavoratori a rispettare in modo rigoroso le predette normative. In mancanza, magari anche a causa di pressioni commerciali esasperate, l’azienda non mancherà di addossare immediatamente sulle spalle del “Gestore” le più varie responsabilità,  anche penali. In particolare, invitiamo tutti ad operare nel rispetto di normative, guide operative e non sulla base di mail o chat di capi e/o di strutture che non sostituiscono le normative vigenti e che, in caso di problemi, non esonerano da sanzioni. Questo vale anche per le operazioni, di forte attualità, rappresentate dai finanziamenti “covid” garantiti dallo Stato e dalle cessioni dei cosiddetti bonus fiscali (ecobonus, superbonus, ecc.).

Ribadiamo che le pressioni commerciali indebite sono in contrasto con tutte le normative e gli accordi vigenti:

  • le norme sottoscritte nel Contratto di Secondo Livello,

  • l’accordo nazionale di settore del 2017, recepito nel recente CCNL,

  • e non ultima la Dichiarazione congiunta sulle politiche commerciali nel settore bancario europeo.

BASTA PRESSIONI COMMERCIALI INDEBITE!

RISPETTATE LA PROFESSIONALITA’ DEI LAVORATORI!

RIDIMENSIONATE I BUDGET,

CONFORMANDOLI ALLE EFFETTIVE RISORSE PRESENTI E NON A QUELLE ASSEGNATE SOLO SULLA CARTA!

Ai Lavoratori va consentito di svolgere con serenità il loro mestiere, che hanno dimostrato negli anni di saper ben compiere con senso di responsabilità verso l’azienda e verso i clienti.

E’ per merito loro se Intesa Sanpaolo ha finora chiuso in utile tutti gli anni dalla sua costituzione e conserva una così grande base di clientela.

Lo hanno dimostrato persino nel famigerato anno pandemico 2020: oltre 3 miliardi di euro di utili!

IL MERITO È DEI LAVORATORI, non certo del “metodo” o delle continue pressioni commerciali, come vorrebbero farci credere!

16/02/2021 COORDINATORI AREA PUGLIA FISAC CGIL

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