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Come sapete, mi occupo della Banca del Tempo da quando è nata due anni fa. Ho redatto la nostra Guida alla Banca del Tempo e aiutato molti colleghi a presentare le richieste di tempo per fronteggiare le loro esigenze. Sempre per la FISAC mi sono anche occupata di quanti di noi donano generosamente una parte delle loro ferie oppure hanno deciso di partecipare a una delle varie iniziative di volontariato sostenute dalla Banca del Tempo.

E proprio per questo ho deciso di sperimentare dal vivo il funzionamento di questo aspetto della Banca del Tempo: mi sono iscritta all’iniziativa di volontariato prevista a Torino e sono stata chiamata per il 12 aprile.

Alle 8,30 mi sono presentata con altri 5 colleghi al Sermig di Torino, il Servizio Missionario Giovani nato nel 1964 da un’intuizione di Ernesto Olivero e da un sogno condiviso con molti: sconfiggere la fame con opere di giustizia e di sviluppo, vivere la solidarietà verso i più poveri e dare una speciale attenzione ai giovani cercando insieme a loro le vie della pace.

Accompagnati da Daniele e Paolo, due volontari del Sermig, ci siamo affacciati su questa particolare realtà e abbiamo scoperto tutte le attività che si fanno al Sermig, che spaziano dai laboratori di manualità ai momenti di spiritualità, dai progetti con le scuole alla Scuola degli Artigiani Restauratori, dall’Università del Dialogo al Laboratorio del Suono, dall’Accoglienza (che è assistenza medica, accoglienza serale e notturna, distribuzione pasti) all’Ospiteria.

Ma il Sermig non è solo questo: è un bellissimo progetto di inclusione e condivisione, dove tutti possono dare e ricevere qualcosa, dove potersi sentire in famiglia e a casa, dove poter trovare un pasto caldo o un volontario con cui parlare, dove poter portare tuo figlio all’asilo, dove poter venire a imparare l’italiano, dove trovare un piccolo gruppo di colleghi di banca che, senza conoscersi fra loro, passano una giornata insieme, utilizzando i permessi della Banca del Tempo, per dare – nel proprio piccolo – una mano.

La giornata è letteralmente volata tra le chiacchiere con i volontari e con Ernesto Olivero, la selezione degli indumenti per chi ne ha bisogno, la preparazione degli scatoloni carichi di farina, sale, zucchero, pasta, omogeneizzati. È stata una giornata speciale e una esperienza arricchente, qualcosa che avevo voglia di condividere con voi: le iniziative della Banca del Tempo sono l’occasione per provare a vedere il mondo con occhi diversi!

E’ davvero una bella iniziativa, che spero possa in futuro essere allargata sia in termini di ore a disposizione dei colleghi che di numero di associazioni in cui poter dare il proprio piccolo contributo.

Claudia Stoppato

 

La Banca del Tempo nasce nel 2016 ed è un bacino annuale di ore di assenze retribuite messo a disposizione dei colleghi: è tempo donato, dall’azienda e da tutti noi, a favore dei colleghi che hanno bisogno di assentarsi per necessità personali e familiari.

È anche tempo donato in modo specifico a quel particolare collega, che tu conosci molto bene e che sai trovarsi in una situazione di particolare gravità.

È infine tempo messo a disposizione dall’azienda per partecipare ad iniziative di volontariato.

 

Le foto della giornata

 

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