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….non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire…..
SERVONO ASSUNZIONI!
SERVONO GIOVANI PER IL RICAMBIO GENERAZIONALE
ED IL FUTURO DI INTESA SANPAOLO
NEL FRIULI VENEZIA GIULIA

Lo scorso 19 dicembre si è tenuto il secondo ed ultimo incontro trimestrale dell’area Sindacale Friuli Venezia Giulia.
Per parte aziendale sono intervenuti il Responsabile Relazioni Industriali, il Direttore Commerciale Exclusive Veneto Est, il Responsabile del Personale della Direzione Regionale, la Coordinatrice territoriale Personale e assistenza rete, e i Responsabili del Personale della Filiale Digitale e della Divisione Agribusiness.

Ci sono stati forniti i dati sul personale della nostra Area dai quali, nonostante le acquisizioni delle banche tempo per tempo incorporate da Intesa Sanpaolo, si evince il continuo calo del numero dei dipendenti dovuto alle uscite per pensionamenti, esodi ed ora anche alle dimissioni volontarie.

Abbiamo evidenziato che il fenomeno delle dimissioni volontarie denota una insoddisfazione dei colleghi, sia per le modalità di lavoro in rete, sia per le mancate prospettive di crescita professionale e di retribuzione, ed interessa in particolare i colleghi più giovani, contribuendo ad aumentare la già elevatissima età media del Personale.

Servono soluzioni immediate per trattenere quei colleghi, che si sono formati in questa azienda, e che stanno valutando di andare a cogliere i frutti della loro professionalità altrove. Quanto messo finora in campo è evidentemente insufficiente.

A fronte di questa preoccupante situazione, che vede la presenza di Isp ridursi sul nostro territorio per presenza fisica e per numero di lavoratori impiegati, abbiamo nuovamente richiesto assunzioni di giovani del territorio, a tempo pieno ed indeterminato, e la trasformazione immediata dei contratti misti in contratti full time con permanenza sulle unità produttive di attuale assegnazione.

Dimissioni volontarie e mancate assunzioni, denotano che Intesa Sanpaolo nel Friuli Venezia Giulia non è una azienda per giovani. Se non si interverrà con assunzioni nel giro di pochi anni il numero dei lavoratori sarà dimezzato.

L’azienda non ha né confermato né smentito queste nostre considerazioni, limitandosi a ribadire che a livello nazionale ci saranno le assunzioni concordate con le OOSS a fronte degli accordi sugli esodi, senza però dire quale sarà la distribuzione territoriale delle nuove assunzioni.

Abbiamo ribadito che gli organici in rete sono insufficienti per far fronte alle richieste della clientela, i carichi e i ritmi di lavoro sono troppo elevati, con conseguente aumento del rischio operativo, da ritenersi di esclusiva pertinenza aziendale.
L’organizzazione a supporto delle filiali è lacunosa ed insufficiente, e l’inefficienza organizzativa viene semplicemente ribaltata sulle filiali. Anche il numero di sportelli di cassa con operatore è inadeguato e crea un rilevante disservizio alla clientela. Non si tiene conto del numeroso afflusso di non clienti per convenzioni tesoreria o per servizi resi a terzi: in questa situazione il progetto self banking è irrazionale.
Su questi punti la risposta dell’azienda è stata che l’evoluzione verso una banca sempre più digitale e meno ‘fisica’ è una richiesta della clientela, non è un disservizio ma un valore aggiunto per i clienti.

Con queste premesse il clima aziendale è in costante peggioramento: continua l’esasperazione del metodo commerciale e la rincorsa ai risultati.
Riteniamo necessario migliorare le competenze relazionali su tutta la filiera dei “capi”: direttori di area, direttori di filiale e coordinatori commerciali, in modo che sappiano supportare i gestori su “come fare le cose”, nel pieno rispetto della normativa, piuttosto che suggerire scorciatoie per il raggiungimento dei risultati. Serve una pianificazione sostenibile e qualitativa che includa tutte le attività necessarie, a cominciare dalla formazione con il pieno utilizzo delle giornate di formazione flessibile (ricordiamo che 4 giorni, 6 dal 2023, di formazione flessibile sono un diritto e non una concessione…), invece di focalizzarsi solo sul numero di appuntamenti e sui risultati numerici. Serve partire dalle cose positive che vengono fatte, invece quasi sempre si evidenziano solo le cose negative.

Un’ultima nota sulla drammatica situazione degli archivi, da noi più volte segnalata negli ultimi anni, e sulla quale finora le azioni intraprese da parte aziendale sono state assolutamente insufficienti. Abbiamo ancora una volta ribadito che il mancato reperimento della documentazione contrattuale necessaria in caso di contenzioso con la clientela è un rischio totalmente a carico dell’azienda.

Cogliamo l’occasione per augurare a tutti Voi e alle Vostre Famiglie un Sereno Natale e un Felice Anno Nuovo.

Udine, 24 dicembre 2022

Le Rappresentanze Sindacali Aziendali – I Coordinatori Territoriali Area FVG IntesaSanpaolo
Fabi    First/Cisl     Fisac/Cgil     Uilca/Uil     UNISIN

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