Il Piano Lecoip compie oggi 3 anni.
L’andamento azionario del Gruppo nel periodo di riferimento ha prodotto un incremento acquisito di circa il 62% del valore del capitale protetto inizialmente assegnato. Nell’ultimo anno, infatti, il Piano LECOIP è cresciuto di un ulteriore 17%. Sia il capitale protetto che l’ulteriore apprezzamento sono CERTI e NETTI: si tratta, infatti, di un importo ad oggi “consolidato” (già scontata la tassazione sulla rendita finanziaria) che verrà liquidato al termine del Piano, indipendentemente dall’andamento futuro del titolo Intesa Sanpaolo. Questi dati certificano in modo assoluto l’enorme valore del lavoro di ciascuno dei dipendenti di Intesa Sanpaolo, nonché l’importanza di una contrattazione sindacale efficace e attenta a cogliere le diverse opportunità che si possono determinare nell’interesse dei lavoratori.
Il Piano LECOIP terminerà ad aprile 2018 e nel successivo mese di maggio il relativo controvalore verrà liquidato in contanti in conto corrente oppure assegnato in azioni a coloro i quali richiederanno tale modalità di corresponsione. Per monitorare in qualsiasi momento l’andamento del proprio pacchetto LECOIP, è possibile accedere al Calcolatore presente nella sezione “Noi, Azionisti per il Piano d’Impresa” della Intranet.
Ricordiamo anche ai colleghi che a suo tempo avevano deciso di NON aderire al Piano Lecoip, che poiché sono trascorsi 3 anni dall’assegnazione di azioni gratuite, possono da oggi procedere alla vendita delle medesime senza che il loro valore sia considerato reddito da lavoro dipendente e quindi senza tassazione IRPEF, ma comunque con il pagamento del Capital Gain sull’intero valore delle azioni (che infatti, in quanto derivanti da un’assegnazione gratuita, erano state caricate a valore “zero”).
Per approfondire tutte le questioni relative al Piano Lecoip, comprese quelle fiscali in relazione alla cessione del pacchetto azionario di coloro che non avevano aderito al piano, puoi consultare la Guida AZIONARIATO DIFFUSO E PIANO LECOIP
Per chi ha aderito all’accordo dell’1/2/2017 e andra’ in pensione prima di aprile prossimo, come andrà liquidata la posizione?
Sarà liquidata, come per gli altri colleghi, a maggio. Verrà liquidata con riferimento alla data in cui è cessata la prestazione dal servizio. I colleghi che hanno aderito all’esodo, nel caso di uscita al 31/12/2017 riceveranno in aggiunta al TFR una quota aggiuntiva a compensazione della mancata valorizzazione dei 4 mesi del 2018
Salve, cosa succede per coloro che già hanno beneficiato di un anticipo tramite prestito Lecoip?
Il prestito verrà estinto integralmente (quota capitale + interessi) al 31 maggio 2017
Esclusi quelli che si sono presi una sanzione disciplinare, e per cui pare che non si possa fare proprio nulla, anche se hanno lavorato come gli altri.
Non sono esclusi tutti coloro che hanno avuto un provvedimento disciplinare, ma coloro che hanno subito una sospensione. Inoltre questa fattispecie NON deriva da previsioni contrattuali, ma specifiche e inderogabili disposizioni degli organismi di vigilanza che impongono l’esclusione dai Premi di Piano dei dipendenti che abbiano subito rilevanti provvedimenti disciplinari.
Avere dieci giorni di sospensione non è come averne uno, se vogliamo dirla tutta. Certo che è così come dite, lo ha richiesto Banca d’Italia (non si capisce quale sia il problema per loro, visto che la Banca fa cassa in questo modo e nessuno dice nulla), ma non mi sembra di aver sentito voci protestare in merito, anche in considerazione dell’uso sempre maggiore delle sanzioni stesse.
Non solo la Banca d’Italia, ma sopratutto gli organismi di vigilanza Europei (notariamente più rigorosi) hanno chiesto l’esclusione dei dipendenti colpiti da rilevanti sanzioni disciplinari dall’erogazione dei premi di piano. La ragione è da ricercarsi in motivazioni di Compliance tra le norme interne ed esterne poste a tutela del risparmio e della trasparenza sugli obiettivi e gli strumenti per raggiungerli, e i comportamenti individuali volti in qualche modo ad aggirarli.
Come del tutto ovvio non è stata questione di alzare o meno la voce rispetto agli Organismi di Vigilanza: non è ipotizzabile in alcun modo un meccanismo di negoziazione sindacale con tali soggetti.
Quello che è stato fatto è tutto ciò che era possibile: stabilire negozialmente che il richiamo verbale, la lettera di richiamo e la riduzione oraria del salario (ovvero 3 su 5 dei possibili provvedimenti disciplinari) NON venissero considerati come di particolare gravità. Una ulteriore restrizione del concetto di gravità non avrebbe ottenuto l’approvazione degli organismi di vigilanza. Approvazione necessaria e vincolante per l’avvio di Piani come il Lecoip.
Vorrei sapaere se ci viene dato tutto quello che c’e’ scritto o ci viene tolto qualcosa
La cifra indicata è netta a tutti gli effetti