Le richieste delle Organizzazioni Sindacali relative agli importantissimi temi dello Smart Working, degli orari di lavoro e delle connesse rivendicazioni economiche purtroppo hanno trovato chiusura da parte dell’Azienda. In particolare la Banca al momento non è stata disponibile a:
- estendere lo Smart Working e il 4×9, nemmeno con le necessarie modulazioni, a tutti i Colleghi della Rete Filiali;
- individuare strumenti tecnici che permettano una reale disconnessione al termine del proprio orario di lavoro;
- incrementare per tutti il valore del Buono pasto;
- riconoscere il Buono pasto intero per le giornate di Smart Working;
- riconoscere gli indennizzi per le spese energetiche e di connessione, oltre ad un contributo per l’allestimento della postazione di lavoro.
Nonostante cinque mesi di trattativa e alcuni passi in avanti, queste chiusure, incomprensibili visto il più che positivo andamento e l’organizzazione della Banca, non hanno permesso la sottoscrizione di un accordo.
L’Azienda si è voluta tenere la totale discrezionalità nelle concessioni dello Smart Working e della settimana 4×9 ed ha comunque dichiarato di voler proseguire unilateralmente nella realizzazione della nuova organizzazione del lavoro. Ricordiamo che lo Smart Working e le flessibilità di orario sono un tema che riguarda l’intero settore del Credito e che il nostro Contratto nazionale è in fase di rinnovo visto che è in scadenza a fine anno.
Come sempre la centralità del CCNL è fondamentale e a tal fine verificheremo passo dopo passo le modalità con le quali l’Azienda si attiverà unilateralmente perché ogni soluzione diversa dalle previsioni del CCNL è inaccettabile! Seguiranno altre comunicazioni delle Organizzazioni Sindacali.
Personalmente non sono contento delle decisioni prese anche se si indicano come “più vicine ai bisogni delle persone” in quanto solo di alcune e non di tutti i dipendenti.
Si aumentano i divari fra le varie strutture e in particolare si creano
Personale di serie A (uffici centrali) dove si può utilizzare lavoro flessibile e smart working
Personale di serie B (filiali grandi) dove è consentito in via sperimentale il lavoro flessibile (seppur 1 gg al mese) e comunque il 4×9
Personale di serie C (filiali medie e piccole) dove non è consentita nessuna opzione.
Questo potrebbe non avvenire se esistesse una rotazione tra i ruoli e le filiali ma questa è ad oggi semplicemente sulla carta e sulla realtà avviene tutt’altro. Nessuno esce dalle direzioni centrali per andare nella rete e gli spostamenti dalle filiali piccole alle grandi sono estremamente difficili.
Condividiamo il malcontento per l’esito negativo di questa trattativa in cui l’azienda, dopo un lungo traccheggiare e tira e molla, ha deciso di optare per una soluzione autonoma e non negoziata davvero con il Sindacato. Domani pubblicheremo un nostro documento di analisi e di prospettiva in materia.
Buono pasto per le giornate di smartworking e indennizzo spese elettriche e di connessione mi sembrano una richiesta fuori luogo.
Mi concentrerei unicamente sugli altri aspetti, primo fra tutti l’adeguamento della busta paga all’inflazione!
Colgo l’occasione per ringraziare il sindacato per aver fatto pervenire la guida ai bonus 2022 nel mese di dicembre.. e per aver indetto uno sciopero generale in un giorno in cui il settore del credito non poteva partecipare.
Non crediamo che le richieste economiche per chi fa SW siano fuori luogo. Oltre al dato economico intrinseco, rappresentano anche una questione di “pari valore” dello SW. Se – come noi crediamo e come tutti i dati sulla produttività indicano – lo SW è a tutti gli effetti una diversa modalità di svolgimento dello stesso lavoro, allora il riconoscimento economico di questo lavoro deve essere pari al lavoro prestato in presenza, senza riduzione dei costi per l’azienda e di reddito per i lavoratori. E’ una semplice, ma fondamentale, questione di equità.
Tutto questo non ha nulla a che vedere con l’adeguamento della busta paga all’inflazione, obiettivo che è demandato agli aumenti dei Contratti Nazionali, tra cui il nostro che è in scadenza a dicembre e che dovrà essere rinnovato anche nella sua parte economica.
Le modalità degli scioperi generali non vengono decisi in sede aziendale e nemmeno di categoria: le varie articolazioni posso portare a situazioni come quella da te descritta, ma non sono ovviamente figli di disattenzione o malafede, ma invece dalla necessità appunto di una articolazione rispetto a tempi e territori.
Infine non ci è davvero chiaro a che cosa tu ti riferisca rispetto alla Guida Bonus 2022: se ci fornisci qualche elemento in più, proveremo a risponderti.
La banca risparmia molti soldi a farci lavorare da casa ed è questo che la spinge ad essere così generosa nel concederlo: prima di tutto sarebbe molto interessante sapere anche approssimativamente quanti; inoltre non vedo cosa ci sia di fuori luogo nel chiedere che una parte di questi soldi vada nelle tasche dei lavoratori a compensare le maggiori spese sostenute.
Tutti i punti elencati sono una battaglia importantissima per la categoria. Avete fatto bene a non firmare e bisogna continuare la lotta dura. Chi fa smart working è assurdo che non abbia il buono pasto e nessun ristoro per la corrente e per l’attrezzatura. Chi non fa smart working è assurdo che non possa farlo (così come la settimana 4×9). Non devono esistere dipendenti di serie A e di serie B!
Riprendiamo quanto detto sopra: condividiamo il malcontento per l’esito negativo di questa trattativa in cui l’azienda, dopo un lungo traccheggiare e tira e molla, ha deciso di optare per una soluzione autonoma e non negoziata davvero con il Sindacato. Domani pubblicheremo un nostro documento di analisi e di prospettiva in materia.
Non ho intenzione di accettare l’accordo individuale: torno quindi automaticamente a otto giorni al mese dal 1/1/2023?
Si, e così. Per quanto ovvio va specificato che si parla in entrambi i casi di limiti massimi (8 giorni al mese nel precedente accordo, 120 all’anno nella versione individuale) e non obbligo alla fruizione che non c’è né in un caso, né nell’altro: volendo si può aderire allo SW e non fruirne mai.
Ma quindi la percentuale minima del 40pct di presenza in sede ed il resto in flessibile (che significava in media 2 giorni a settimana di lavoro in ufficio e gli altri da casa, cosa davvero notevole!) era legato al periodo emergenziale, corretto?
Si, esatto.