Dopo due giorni di incessante confronto, lo stato della trattativa sta registrando un significativo avanzamento in materia di salvaguardie per i lavoratori delle ex Banche Venete ed in tema di occupazione.
Prossime Scadenze
dicembre 2023
22dicalldayalldayTermine Ultimo per Esercizio Opzione "Banca Ore"
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Da 31 ottobre 2023 è disponibile su #People > Servizi Amministrativi > Richieste amministrative > Gestione Banca ore, la nuova funzionalità che consente ai colleghi delle Aree professionali di scegliere se
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Da 31 ottobre 2023 è disponibile su #People > Servizi Amministrativi > Richieste amministrative > Gestione Banca ore, la nuova funzionalità che consente ai colleghi delle Aree professionali di scegliere se destinare in “banca ore” tutte o quota parte delle maggiori prestazioni autorizzate.
I colleghi delle aree professionali full-time possono scegliere entro il 22 dicembre 2023.
La funzionalità è fruibile anche dai colleghi delle Aree professionali part time che possono optare, una sola volta nell’anno, per il versamento a “banca ore” delle eventuali prestazioni aggiuntive, effettuate oltre il normale orario individuale di lavoro.
Inoltre, i colleghi neoassunti, entro 30 giorni dall’assunzione, possono scegliere il limite per il recupero tramite il meccanismo della banca delle ore (il mancato esercizio dell’opzione equivale alla richiesta di liquidazione degli straordinari dalla 51° alla 100° ora).
In tutti i casi, alla registrazione di una variazione rispetto all’opzione in essere, il responsabile sarà informato con email.
In assenza di nuove opzioni si intendono confermate quelle già in essere.
Per supporto, sarà sempre possibile accedere a #People > Assistenza e selezionare la categoria “People – Servizi amministrativi – Richieste amministrative” e successivamente il dettaglio “Gestione Banca Ore”.
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Dal 27 novembre è attiva – all’interno della propria Area Riservata, alla voce “Coperture Assicurative” – la procedura web di adesione alle prestazioni assicurative accessorie contro il rischio Premorienza o Premorienza ed
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Dal 27 novembre è attiva – all’interno della propria Area Riservata, alla voce “Coperture Assicurative” – la procedura web di adesione alle prestazioni assicurative accessorie contro il rischio Premorienza o Premorienza ed Invalidità Permanente.
L’applicativo sarà disponibile fino al 22 dicembre compreso. Gli iscritti già assicurati per l’anno 2023 che non intendono variare la propria copertura, non sono chiamati ad alcuna incombenza ed il rinnovo avverrà tacitamente.
Durante tale periodo:
– gli iscritti che non hanno ancora aderito possono chiedere l’attivazione della prestazione assicurativa, con effetto dal 1/1/2024, secondo le modalità indicate in Circolare;
– gli iscritti già assicurati per l’anno 2023 che intendono variare, sempre con effetto dal 1/1/2024, l’importo del capitale assicurato e/o la tipologia (senza possibilità di ripristinare la precedente copertura):
- in caso divariazione della tipologia di copertura (da caso Morte a Morte e Invalidità Permanente o viceversa), a prescindere dal capitale assicurato, devono ritrasmettere tutta la modulistica prevista come se fosse una nuova adesione (secondo le istruzioni operative della Circolare).
- in caso di aumento del capitale assicurato fino a € 250.000, devono inserire la variazione del massimale all’interno dell’applicativo web, senza alcun ulteriore adempimento;
- in caso diincremento del capitale assicurato oltre € 250.000 e fino ad € 400.000 devono inserire la variazione del massimale all’interno dell’applicativo web, con obbligo compilazione del “Questionario Anamnestico”, a prescindere dallo stato di buona salute (secondo le istruzioni operative della Circolare);
IMPORTANTE: Nel caso la Compagnia non consenta, sulla base dell’esame del “Questionario Anamnestico”, la variazione richiesta, o nel caso l’Iscritto/a non accetti l’eventuale sovrappremio comunicato dalla Compagnia stessa, non sarà in alcun caso possibile ripristinare i massimali e/o la tipologia della copertura precedentemente in essere, perché automaticamente e in modo definitivo disdettata al momento dell’inserimento della variazione in procedura.
Prima di accedere all’applicativo si consiglia di:
- prendere visione delle Convenzioni, dei fascicoli informativi e delle tabelle dei premi disponibili alla voce Moduli> Coperture assicurative;
- leggere attentamente le principali informazioni e istruzioni operative riportate nella Circolare n° 4 del 27 novembre 2023
In base queste novità il nostro esperto Giampiero Reccagni ha aggiornato la Guida alla Previdenza Complementare.
Come sempre le parti variate sono evidenziate in giallo in questo modo e Giampiero è a vostra disposizione per chiarimenti e consulenze.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovi tutti i loro riferimenti).
31dicalldayalldayTermine Ultimo Utilizzo Permesso Frazionato (PCR)
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Termine ultimo per l’utilizzo del permesso frazionato; qualora non utilizzato si perde e non viene monetizzato. Per approfondire l’argomento, consulta la nostra Guida FERIE, EX FESTIVITÀ,
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Termine ultimo per l’utilizzo del permesso frazionato; qualora non utilizzato si perde e non viene monetizzato.
Per approfondire l’argomento, consulta la nostra Guida FERIE, EX FESTIVITÀ, FESTIVITÀ CIVILI CADENTI DI DOMENICA E PERMESSO FRAZIONATO (PCR)
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Dal 1° al 31 dicembre 2023 sarà disponibile l'applicativo per modificare la percentuale di contribuzione volontaria, che avrà decorrenza 1° gennaio 2024. L'applicativo sarà disponibile per i colleghi iscritti a uno dei seguenti Fondi: -
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Dal 1° al 31 dicembre 2023 sarà disponibile l’applicativo per modificare la percentuale di contribuzione volontaria, che avrà decorrenza 1° gennaio 2024.
L’applicativo sarà disponibile per i colleghi iscritti a uno dei seguenti Fondi:
– Fondo Pensione a contribuzione definita del Gruppo Intesa Sanpaolo
– Fondo Pensioni Cariplo
Ecco il percorso per accedere all’applicativo tramite #People:
#People > Servizi Amministrativi > Richieste > Previdenza Complementare > “Variazione Percentuale contributo volontario a fondo pensione”
Una volta effettuata la variazione sarà possibile stampare una ricevuta da conservare.
Per annullare la variazione già inserita sarà necessario seguire il medesimo percorso e annullare la pratica.
Per modificare quanto già inserito, si dovrà procedere all’annullamento come sopra descritto e riproporre la variazione come desiderato.
Sono esclusi dalla compilazione online e dovranno quindi utilizzare i moduli cartacei, disponibili sui siti del Fondo di competenza, da inviare all’Amministrazione del Personale entro il 22 dicembre 2023:
– i colleghi lungo assenti
– gli iscritti provenienti dalla Cassa ex-IBI
– i colleghi che non hanno accesso a #People.
Per approfondire le questioni della Previdenza Complementare potete consultate la Guida alla PREVIDENZA COMPLEMENTARE e comunque i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovi tutti i loro riferimenti) sono a tua disposizione per ogni chiarimento.
gennaio 2024
31genalldayTermine Per Le Richieste Di Rimborso Al Fsi Di Documenti Di Spesa Relativi Al 2023
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Termine per le richieste di rimborso al Fondo Sanitario di documenti di spesa relativi al 2023. Per il rispetto della scadenza fa fede la data di richiesta on line o quella
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Termine per le richieste di rimborso al Fondo Sanitario di documenti di spesa relativi al 2023.
Per il rispetto della scadenza fa fede la data di richiesta on line o quella di pervenimento della richiesta di rimborso, inoltrata anche a mezzo raccomandata o corriere direttamente a Fondo Sanitario Gruppo Intesa Sanpaolo Ufficio liquidazioni c/o Previmedical SpA, Via E. Forlanini 24 – 31022 Preganziol TV (in tal caso, fa fede la data di spedizione della raccomandata o corriere).
Ricordiamo che queste richieste di rimborso sono comunque liquidabili nell’ambito dei massimali annui del 2023.
Polizza Sanitaria Unisalute: le richieste di rimborso a Unisalute possono essere inoltrate entro due anni dalla data in cui si è sostenuta la spesa. Consigliamo comunque di farlo appena possibile.
Per approfondire l’argomento, consulta la nostra Guida FONDO SANITARIO INTEGRATIVO
marzo 2024
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Termine per la ripresentazione (a fronte di regolarizzazione) delle richieste di rimborso al Fondo Sanitario di documenti di spesa relativi al 2023 già presentate entro gennaio 2024 e respinte per
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Termine per la ripresentazione (a fronte di regolarizzazione) delle richieste di rimborso al Fondo Sanitario di documenti di spesa relativi al 2023 già presentate entro gennaio 2024 e respinte per irregolarità.
Per il rispetto della scadenza fa fede la data di richiesta on line o quella di pervenimento della richiesta di rimborso.
Ricordiamo che queste richieste di rimborso sono comunque liquidabili nell’ambito dei massimali annui del 2023.
Per approfondire l’argomento, consulta la nostra Guida FONDO SANITARIO INTEGRATIVO
IMPLEMENTAZIONE TASK FORCE A SUPPORTO DELLA FD PER GESTIRE L’ATTIVITÀ ISYBANK
L’azienda ci ha comunicato che sarà implementata la task force a supporto della FD per gestire l’incremento dell’attività di Isybank pertanto è previsto l’inserimento di:
- 200 colleghi entro dicembre
- 400 colleghi a gennaio.
L’adesione è volontaria ed è rivolta ai colleghi delle strutture di Governance e delle filiali, che continueranno a lavorare presso quella che è l’attuale sede di assegnazione o presso le sale o i distaccamenti della filiale digitale.
Nel caso in cui non fossero raggiunti i numeri necessari su base volontaria l’azienda procederà a selezionare le figure necessarie.
Abbiamo attenzionato l’azienda affinché non vi siano impatti sui percorsi dei colleghi della Rete coinvolti.
E’ previsto un percorso formativo di circa una settimana per favorire l’inserimento nell’attività.
L’azienda ha comunicato l’apertura di 3 nuovi distaccamenti della FD:
- Voghera che sarà dipendente della filiale digitale di Genova, nel corso del mese di gennaio
- Reggio Calabria che dipenderà dalla FD di Rende ridenominata FD Cosenza entro metà gennaio
- Milano Pirelli che dipenderà dalla FD di via Giambellino entro metà gennaio.
KPI ne hai? Si ma sai…
A distanza di due mesi dalle ultime notizie sui Lavoratori Misti, non solo l’azienda non dà cenno di voler ripristinare il diritto alla trasformazione per gli assunti a partire da febbraio 2023, ma inventa nuovi modi per complicare ulteriormente la vita a tutti i colleghi con Contratto Misto. Ha infatti deciso di collegare il sistema di incentivazione per la parte autonoma – cosiddetti KPI – a tre nuovi indicatori, tra i quali non passa inosservato quello per cui almeno il 15% dei clienti in portafoglio deve possedere almeno un prodotto in ognuno dei tre ambiti previsti da cross selling: investimento – transazionale – assicurativo.
Fino all’anno scorso erano previsti 9 parametri che certificavano la correttezza operativa negli ambiti della formazione del collega (corsi di formazione obbligatoria), della profilatura dei clienti (rinnovo dei profili scaduti), adeguatezza dei portafogli ed, infine, assenza di recesso da polizze cpi nei trenta giorni successivi alla loro sottoscrizione. È importante evidenziare come ognuno di questi indicatori faccia riferimento a norme di legge che prevedono la tutela del consumatore rispetto all’operato di un istituto di credito (si ricordi la sanzione inferta ad ISP a seguito di comportamenti anomali nella sottoscrizione di polizze facoltative, ritenute obbligatorie).
Se l’inserimento del parametro relativo alla consegna dei mandati ai clienti può ritenersi strettamente connesso ad un comportamento normato, i parametri che prevedono il possesso dei prodotti e il numero dei clienti che hanno ricevuto almeno un’offerta a distanza, fuori sede, a mezzo canali self vanno ricollegati senz’altro ad una logica puramente commerciale. Con l’obbligo di perseguire la percentuale che consentirebbe ai colleghi di andare a premio, sorgono seri dubbi sulla sostenibilità etica dei parametri stessi.
Il collega, difatti, potrebbe trovarsi nella situazione o di sentirsi scoraggiato dall’intraprendere un’azione volta all’espansione della propria attività lavorativa (aprire un nuovo conto corrente non comporta come automatismo la sottoscrizione di investimenti o polizze) oppure, in senso opposto, darebbe vita a logiche di forzatura della propria attività commerciale. Nei fatti i colleghi potrebbero trovarsi nella spiacevolissima situazione di dover scegliere se “forzare” delle vendite oppure rinunciare al proprio premio.
Intesa Sanpaolo procede nel suo incomprensibile obiettivo di peggiorare non solo le condizioni di vita, ma anche quelle più strettamente lavorative ai Lavoratori Misti, sui quali ricade un rischio di impresa a differenza dei colleghi full.
L’introduzione dei parametri rappresenta solo l’ultima di una serie di iniziative che vanno in questa direzione. È davvero difficile spiegare altrimenti come l’azienda si ostini a non fornire risposte a tutte le proposte concrete e argomentate che le abbiamo sottoposto più volte:
- Assunzioni in località prossime a quelle di residenza abituale. Questo – oltre a evitare cambi di residenza molto disagevoli e onerosi – consentirebbe di svolgere l’attività autonoma all’interno del tessuto sociale ed economico di riferimento con evidenti benefici per l’espansione della propria attività e di conseguenza anche per la banca.
- Mantenimento del diritto di conversione e anzi attivazione di ulteriori finestre di conversione successive alla prima.
- Possibilità di partecipazione ai Job Posting anche per i Lavoratori Misti.
- Politiche di trasferimento coerenti con quelle degli altri dipendenti del gruppo. Attualmente l’azienda procede con trasferimenti di Lavoratori Misti anche a significativa distanza dal luogo di formazione del portafoglio (e quindi di residenza / filiale di radicamento dei clienti), ma si oppone alle richieste di trasferimento avanzate dai colleghi. Occorre attivare di liste di trasferimento anche per questa “famiglia professionale” con chiarezza sulla gestione del portafoglio “B” in caso di trasferimento.
- Trasferimento ad altra filiale: il passaggio presso un’altra filiale diventa occasione di stimolo e cambiamento. Per i colleghi misti comporta l’aggravio del passaggio del proprio ptf B dalla filiale di radicamento ad altra filiale, in un momento in cui non è estesa a 360° l’operatività in offerta fuori sede.
- Possibilità di sostituzione di quei clienti nel portafoglio “B” che non sono più interessati al tipo di servizio offerto.
- Ripristino delle funzioni di “ABC” per lo svolgimento dell’attività autonoma o predisposizione di un analogo strumento (agenda o sistema di note che consentano la memorizzazione delle attività svolte sui clienti).
- Sviluppo e miglioramento delle procedure informatiche dedicate all’attività autonoma, nonché ampliamento dei prodotti a disposizione per l’Offerta Fuori Sede.
- Predisporre locali aziendali ben identificati e diffusi sul territorio dedicati allo svolgimento dell’attività autonoma: molti clienti, pur apprezzando la gestione di un consulente personale, non gradiscono ricevere le consulenze presso il proprio domicilio. Nei comuni dove non c’è la possibilità di avere spazi aziendali, prevedere un contributo per l’affitto in proprio di uno spazio da dedicare all’attività autonoma.
- Consentire l’utilizzo dei marchi di ISP per la promozione della propria attività libero professionale attraverso i propri canali e nell’eventuale spazio in uso per l’attività autonoma.
- Autorizzare politiche di pricing da gestire in autonomia in relazione ai propri clienti.
- Valorizzare e formare meglio i Direttori di Area e i Direttori di filiale per renderli reali figure di riferimento per i Lavoratori Misti, soprattutto nella fase di costruzione del Portafoglio.
- Definire un percorso professionale anche per i Lavoratori Misti, con la possibilità di ricoprire ruoli di Coordinamento.
La condizione e i problemi dei Lavoratori Misti hanno assunto tali proporzioni da trovare attenzione e solidarietà da parte di moltissimi colleghi anche nel corso delle assemblee che si sono appena concluse. È necessario, come richiesto nelle assemblee per tutti i temi emersi, che anche la questione dei Lavoratori Misti torni ad essere argomento di trattativa e che in assenza di adeguate risposte aziendali, si valutino le diverse iniziative da intraprendere.
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FSI – DAL 1° DICEMBRE È ATTIVO IL DESK DI SUPPORTO AGLI ISCRITTI MEDIANTE NUMERO VERDE
Dal 1° dicembre 2023 è attivo il desk di supporto agli Iscritti gestito dalla Centrale Operativa di InSalute Servizi che risponderà al numero verde 800.779350 dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 18.
Il desk sarà disponibile fino a fine anno per:
- eventuali richieste di informazioni e supporto sulle nuove modalità operative da seguire per la fruizione delle prestazioni da gennaio 2024,
- assistere gli Iscritti che hanno necessità di prenotare un ricovero in forma convenzionata da effettuarsi nel mese di gennaio 2024.
Il desk offrirà supporto per verificare se la struttura scelta è convenzionata e se il ricovero è autorizzabile in forma diretta. Inoltre, fornirà le istruzioni dettagliate per inviare la documentazione che servirà per valutare e gestire la richiesta. Una volta completate le verifiche, il desk contatterà l’iscritto per comunicare l’esito della richiesta.
Per attivare la richiesta di autorizzazione per un ricovero in convenzione l’iscritto dovrà:
- fornire le seguenti informazioni:
- denominazione della struttura sanitaria dove si intende effettuare il ricovero;
- il nominativo del medico;
- la data prevista per il ricovero;
- inviare la documentazione necessaria per valutare la richiesta (documentazione medica ed eventuali preventivi).
Ricordiamo che tutte le altre prestazioni in forma convenzionata, compresi Day Hospital, Day surgery e interventi ambulatoriali da effettuarsi nel 2024 potranno essere richiesti a partire da gennaio 2024.
Importante novità sui contributi volontari alla Previdenza Integrativa alla luce del rinnovo del CCNL
Come noto, il recentissimo rinnovo del CCNL tra le altre cose ha previsto che:
- gli aumenti contrattuali decorrono del 1° luglio 2023
- il TFR dal 1° luglio 2023 torna ad essere calcolato sulla base delle voci stipendio, scatti di anzianità, importo ex ristrutturazione tabellare e anche su tutte le altre voci retributive purché a titolo non occasionale ed esclusi i trattamenti correlati alle missioni.
Questo significa, tra l’altro, che anche per i contributi aziendali al Fondo Pensione verranno riconosciuti gli arretrati e in misura maggiorata rispetto al calcolo precedente (ricordiamo che in ISP la base di calcolo del TFR è generalmente la stessa presa a riferimento per i contributi al Fondo Pensione).
Il riconoscimento degli arretrati potrebbe però comportate in taluni casi il superamento del limite annuo di deducibilità per i contributi al Fondo Pensione (attualmente fissato a 5.164,57€) con la conseguente perdita dei benefici fiscali per gli eventuali versamenti superiori al limite.
Per permettere ai colleghi di valutare la convenienza individuale a variare o meno la propria contribuzione volontaria al Fondo, in ISP è stato sottoscritto oggi un accordo che:
- sposta il pagamento dei contributi arretrati a gennaio 2024
- sospende d’ufficio la contribuzione individuale volontaria dei singoli colleghi da gennaio a marzo 2024 e ripristina la contribuzione precedente da aprile 2024
- conferma la contribuzione aziendale già a partire da gennaio con la nuova base di calcolo
- prevede una finestra straordinaria di variazione della contribuzione volontaria individuale a marzo a valere da aprile a dicembre 2024.
Al più presto vi forniremo le modalità con cui chiederci informazioni e consulenze individuali su questa materia che può non essere immediatamente intuitiva e che per contro è necessario approfondire per evitare il rischio di perdere una parte dei benefici fiscali derivanti dalla contribuzione alla Previdenza Integrativa.
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Aggiornamento guida Busta paga, con gli aumenti da dicembre
La nostra esperta Claudia Stoppato ha aggiornato la Guida alla Busta Paga, inserendo i nuovi importi della Voce Stipendio aggiornati con gli aumenti del Contratto Nazionale che decorrono dal mese di dicembre.
Come sempre le parti variate sono evidenziate in giallo in questo modo e Claudia è a vostra completa disposizione per chiarimenti e consulenze.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovate tutti i loro riferimenti).
Per comodità riportiamo qui di seguito una tabella riassuntiva con tutti gli importi degli aumenti CCNL.
E la tabella degli arretrati che verranno riconosciuti sempre a dicembre
Fondo Pensione ISP – Coperture assicurative accessorie 2024: novità e apertura adesione on-line
Elipslife e Fideuram Vita in coassicurazione gestiranno dal 2024 la Convenzione per l’erogazione delle prestazioni di Premorienza o Premorienza e Invalidità permanente, a conclusione del processo pubblico di selezione avviato dal Fondo Pensioni a Contribuzione Definita del Gruppo Intesa Sanpaolo.
La selezione pubblica ha consentito di ottenere tariffe in riduzione rispetto alle attuali, già molto competitive rispetto a quelle di mercato, di circa il 10% oltre ad un miglioramento delle condizioni di copertura.
Dal 27 novembre è attiva – all’interno della propria Area Riservata, alla voce “Coperture Assicurative” – la procedura web di adesione alle prestazioni assicurative accessorie contro il rischio Premorienza o Premorienza ed Invalidità Permanente.
L’applicativo sarà disponibile fino al 22 dicembre compreso. Gli iscritti già assicurati per l’anno 2023 che non intendono variare la propria copertura, non sono chiamati ad alcuna incombenza ed il rinnovo avverrà tacitamente.
Durante tale periodo:
– gli iscritti che non hanno ancora aderito possono chiedere l’attivazione della prestazione assicurativa, con effetto dal 1/1/2024, secondo le modalità indicate in Circolare;
– gli iscritti già assicurati per l’anno 2023 che intendono variare, sempre con effetto dal 1/1/2024, l’importo del capitale assicurato e/o la tipologia (senza possibilità di ripristinare la precedente copertura):
- in caso divariazione della tipologia di copertura (da caso Morte a Morte e Invalidità Permanente o viceversa), a prescindere dal capitale assicurato, devono ritrasmettere tutta la modulistica prevista come se fosse una nuova adesione (secondo le istruzioni operative della Circolare).
- in caso di aumento del capitale assicurato fino a € 250.000, devono inserire la variazione del massimale all’interno dell’applicativo web, senza alcun ulteriore adempimento;
- in caso diincremento del capitale assicurato oltre € 250.000 e fino ad € 400.000 devono inserire la variazione del massimale all’interno dell’applicativo web, con obbligo compilazione del “Questionario Anamnestico”, a prescindere dallo stato di buona salute (secondo le istruzioni operative della Circolare);
IMPORTANTE: Nel caso la Compagnia non consenta, sulla base dell’esame del “Questionario Anamnestico”, la variazione richiesta, o nel caso l’Iscritto/a non accetti l’eventuale sovrappremio comunicato dalla Compagnia stessa, non sarà in alcun caso possibile ripristinare i massimali e/o la tipologia della copertura precedentemente in essere, perché automaticamente e in modo definitivo disdettata al momento dell’inserimento della variazione in procedura.
Prima di accedere all’applicativo si consiglia di:
- prendere visione delle Convenzioni, dei fascicoli informativi e delle tabelle dei premi disponibili alla voce Moduli> Coperture assicurative;
- leggere attentamente le principali informazioni e istruzioni operative riportate nella Circolare n° 4 del 27 novembre 2023
In base queste novità il nostro esperto Giampiero Reccagni ha aggiornato la Guida alla Previdenza Complementare.
Come sempre le parti variate sono evidenziate in giallo in questo modo e Giampiero è a vostra disposizione per chiarimenti e consulenze.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovi tutti i loro riferimenti).
AGGIORNAMENTO GUIDA LAVORO FLESSIBILE AI SENSI DELL’ACCORDO 26/05/2023
La nostra esperta Marianna Broczky ha aggiornato la Guida al Lavoro Flessibile, le novità riguardano il lavoro flessibile da HUB rispetto il check-in obbligatorio per confermare la propria presenza nel HUB e la modalità di funzionamento della visita medica volontaria.
Come sempre le parti variate sono evidenziate in giallo in questo modo e Marianna è a vostra disposizione per chiarimenti e consulenze.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovi tutti i loro riferimenti).
AGGIORNAMENTO GUIDA ASSEGNI DI STUDIO PER I FIGLI DEI DIPENDENTI
Il nostro esperto Nazario Luciani ha provveduto ad aggiornare la GUIDA ASSEGNI DI STUDIO PER I FIGLI DEI DIPENDENTI in quanto è stato variato l’indirizzo email per l’invio della richiesta per i lunghi assenti.
Come sempre le parti variate sono evidenziate in giallo in questo modo e Nazario è a vostra disposizione per chiarimenti e consulenze.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovi tutti i loro riferimenti).
Abbiamo aggiornato la Guida pop ai Figli
Un anno fa usciva la Guida Pop completamente ed esclusivamente dedicata ai Figli, che per la prima volta riuniva in un unico “testo” tutte le normative relative ai Figli, che fino a quel momento erano reperibili in almeno 6 guide diverse.
Quali sono i permessi per la mamma e quali per il papà? Come seguire i figli quando si ammalano o hanno altri problemi? Come funziona l’inserimento nel Fondo sanitario? Quali aiuti economici sono previsti per i figli? Nella nostra nostra Guida Pop era possibile trovare tutte le risposte a queste e a molte altre domande: come ormai d’abitudine in forma chiara e snella.
La vostra accoglienza per questa forma di guide è stata molto positiva e quindi adesso pubblichiamo la nuova versione, aggiornata e integrata.
Buona visione, ascolto, lettura!
Da oggi è possibile aderire al nuovo SW: pubblichiamo la nuova Guida Pop a SW, 4×9 e altre flessibilità
Da oggi 26 giugno è possibile aderire allo SW secondo le regole dell’accordo del 26 maggio.
L’azienda, a questo proposito, ha comunicato che i colleghi già autorizzati al Lavoro Flessibile ai sensi dell’accordo del 2014 o al Nuovo Lavoro Flessibile riceveranno una comunicazione con le modalità di adesione. L’accordo dovrà essere visto e firmato digitalmente entro il 31 luglio 2023. In caso contrario, dal 1° agosto 2023 decadrà la possibilità di prestare la propria attività lavorativa in Lavoro Flessibile. I colleghi non ancora autorizzati possono aderire al lavoro flessibile da #People > Servizi Amministrativi > Richieste Amministrative e selezionando il box “Adesione Lavoro Flessibile”.
Con l’occasione pubblichiamo la nostra nuovissima Guida Pop interamente dedicata a SW, 4×9 e altre flessibilità di orario.
Come funziona concretamente lo SW? A quanti giorni ho diritto e per quali periodi? Ci sono maggiorazioni per casi particolari? E in Rete come funziona? Posso fare il 4×9 tutte le settimane? Posso cambiare i giorni di riposo? Posso entrare in orari diversi da quelli standard? Nella nostra Guida Pop tutte le risposte a queste e molte altre domande.
Qui il video
Categorie
Punite i colleghi sopra i 60k?
Bravi: ovviamente queste persone sono i “piu ricchi” e quindi devono pagare, non i piu competenti con lauree e specializzazioni/master.
bravi.
fioccheranno le cause legali contro i firmatari.
Saluti
A quanto sembra per il sindacato ormai esiste solo un problema banche venete. A fronte un esodo “epocale” che interessa una platea di 8500 colleghi Intesa Sanpaolo, con procedura chiusa il 13 novembre, zero notizie. I sindacalisti sulle varie regioni in silenzio stampa. Se questo è il modo di tenere informati gli iscritti che sono stati lasciati soli sin dall’inizio con assemblee fatte ad accordo ormai sottoscritto con convocazioni di riunioni informali sigla per sigla…………….. mi viene da dire , sapete cosa ci dovete fare con la mia tessera?
La trattatiuva ex Venete riguarda oltre 10.000 persone per le quali occorre definire assetti retributivi e normativi che avranno ripercussioni per i prossimi anni. L’esodo Intesa Sanpaolo è stato definito, illustrato, i singoli colleghi che lo hanno hiesto hanno avut oconteggi e consulenze individuali sulle loro specificità. Al momento non c’è nullache popssa essere detto: le adesioni sono finite due giorni fa e si sta procedendo alle verifica della correttezza delle domande pervenute e quindi alla redazionedella lsite dai 3.000 che rienttreranno effettivamente nell’esodo. Ci sarà un incontrospecifico per le verifiche del caso e tutti i dasti saranno pubblici e trasparenti. Il tutto entro fine mese, come preannunciato più e più volte.
forse è proprio vero: orami il sindacato vive sulla luna. peccato di tante battaglie fatte che sono state orami, grazie a voi, vanificate. Addio!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
“Vengono interamente salvaguardate tutte le retribuzioni fino a 60.000 euro di RAL”
Vi pare un significativo avanzamento?
ad es. un qd1 con 15.000€ di ad personam tiene inalterata la retribuzione, e un qd4 con lo stesso ad personam se lo vede dimezzato?
Se nel ccnl sono previste retribuzioni differenti in base ai livelli ci sarà un senso??
Qual’è la razio di appiattire tutti sui 60.00€?
quello che Vi stiamo chiedendo e’ di far pronunciare adesso l’Azienda su tutte le adesioni a sue mani che non rientreranno nella “manovra 3000” pur avendo il requisito pensionistico richiesto dal protocollo. grazie.
I numeri di questo esodo, poichè è stato finanziato con denaro pubblico, non possono essere modificati negozialmente in alcun modo e devono rispettare parametri e numeri previsti nell’ambito dell’accordo di acquisizione delle ex Venete tra la Banca, il Governo e gli Organismi di vigilanza.
Quello a cui stiamo lavorando concretamente (e lo abbiamo detto e scritto in più occasioni, dai volantini, alla Guida all’esodo, alle rispsote sul sito – documetante e reperibili tutt’ora) è la definizione di un nuovo piano di esodo (questa volta pagato dalla banca) successivo al varo del nuovo piano industriale in cui far confluire tutte le domande dei colleghi che non rientreranno nell’esodo attualmente in corso.
E comunque tenete ben presente una cosa: a questo giro intesa taglierà gli stipendi agli ex veneti….e al prossimo chiaro di luna lo faranno a tutti gli altri dipendenti intesa!!!! Avete aperto la porta a queste future iniziative.
quindi nessuno festeggi e rida dei veneti: i sindacati hanno aperto la strada a queste iniziative nei confronti di TUTTI i dipendenti intesa.
ormai siamo nella fantascienza. vorrei proprio sapere dove è stata data tutta questa informazione. C’è differenza tra quello che pensate , quello che sognate di dire e quello che comunicate.
Non è fantascienza. Per fortuna i documenti scritti restano. Le cose che ti ho risposto sono scritte nella guida all’esodo https://www.fisacgruppointesasanpaolo.it/database/guide/esodi-isp-acc-20171012/esodi-perimetro-intesa-sanpaolo-accordo-12102017/(pubblicata il 13 ottobtre e quindi da più di un mese) e in svariate risposte che si sono susseguite in coda a varie news sull’esodo.
Ciao Paolo,
Sarei d’accordo con te laddove fosse specificato che andranno a toccare gli ad personam (con evidente erronea applicazione della legge 428/90 e conseguente deroga del 2112 cc). Prima di “arrabbiarmi” vorrei capire se si tratta di metter mano alle cd. indennità che nulla hanno in comune con riconoscimenti di merito legati alle competenze acquisite etc..
Se ho asserito qualcosa di scorretto non esitare a farmelo sapere!!!
Ciao Chiara, da quel che sento si tratta proprio degli ad personam, non so a che titolo ma è cio che sento. e sento di tagli molto molto pesanti purtroppo.
ma avete anche il coraggio di mandarci (a noi lavoratori INtesa San paolo ) i volantini su quanto è stato ottenuto per le ex popolari !!!!! ma vergognatevi!!!!!!! – questa è una buona occasione per restituire la mia tessera
Scusate sig.ri sindacalisti, rispondete puntualmente per cortesia alle domande dei colleghi, alle quale aggiungo le mie, che chiediamo:
1) come mai appiattimento per tutti a 60.000? Cosa vuol dire?
2) quindi se una persona è qd1 con pochi anni di servizio e ha un assegno ad personam di 15.000 non si tocca, mentre se è qd3 o qd4 (diventatoci per percorsi di carriera, rinunce alla stabilità, assunzione di ruoli di responsabilità, frequenti spostamenti geografici con impatti sulla famiglia, provenienza da altri istituti dove magari già aveva quel grado ed è stato ricercato per la specifica competenza etc. etc.) con diversi anni di servizio e analogo assegno (magari pure frutto di pattuizioni bilaterali con azienda) se lo vede sostanzialmente azzerato……ma state scherzando? Questa è pura follia e avrà – se si avverasse – conseguenze molto pesanti da un punto di vista legale.
3) questo appiattimento (se così stessero le cose) da cosa è giustificato? qual’è la ratio sottostante? L’appiattimento senza considerare il livello di inquadramento e facendo le dovute proporzioni per livello porta alla vera e massima diseguaglianza, non è equitativo, è assolutamente arbitrario e lesivo della storia professionale, del merito, delle competenze e delle capacità oltre che delle vere condizioni di uguaglianza (è molto peggio del 18 politico del ’68!!)
4) quali sono i livelli medi Ral Gruppo ISP rispetto ad ex venete per livello di inquadramento. Se le medie sono in linea, ISP si porta a casa un costo del lavoro medio procapite in linea e non ha alcun impatto negativo, quindi di cosa state parlando su questo punto? Fateci avere, pubblicandole e certifcandole, le tabelle medie (reali a livello di gruppo) della ral media per inquadramento gruppo ISP. Se le medie sono in linea, il tema del taglio delle Ral, che comunque giuridicamente non dovrebbe essere nemmeno posto (cfr. ampie considerazioni fatte nei giorni scorsi) non si pone nemmeno da un punto di vista economico ed è un errore diabolico affrontarlo da parte del sindacato.
5) fermo e dato per assunto quanto detto al punto 4, il ragionamento, a mio avviso, potrebbe avere un eventuale senso di essere posto caso per caso in relazione a fattispecie particolari ed estreme nella distribuzione delle ral. Ad esempio (vale per tutti i livelli) se ISP ha una Ral media per QD4 di 80 e il dipendente Mario Rossi QD4 ex Venete guadagna 120 (senza ruolo, senza disponibilità alla mobilità etc.) allora, dopo aver attivato tutte le leve gestionali del caso, si può pensare di approfondire la questione in via specifica e cercare un riequilibrio della Ral, ferme restando tutte le tutele legali del caso per il dipendente. La questione è comunque molto molto delicata.
Concludo dicendo, anche a nome di altri colleghi che ci leggono ma che schifati e delusi dal modo di procedere non hanno neanche più voglia di commentare – preferendo adire le vie legali al momento opportuno – che il taglio della Ral come proposto è irricevibile e anziché produrre effetti positivi per qualcuno, procurerà danni per tutti, anche per Isp che perderà le persone più qualificate e la loro motivazione e produttività, che riceverà cause legali da gestire e per il sindacato, sia in termini di oneri legali che di reputazione. E come ben sapete la reputazione una volta persa non si recupera più.
Scriveremo una nota per i mezzi di stampa su questi aspetti inviandola anche al MEF ed al Presidente Mattarella, per mettere in luce la falsità e la meschinità di questi approcci.
Attendiamo risposte vere e non evasive.
Cordiali saluti
Gianni
Ieri sera un collega “ben informato” mi ha detto che i tetti per i QD4 sono fissati a 80 mila euro, mentre per i dirigenti a 81 mila euro. E’ vero o è solo un argomento ancora sul tavolo? Comunque, anche se rientro nella categoria degli over 60 mila, devo dire che la prima bozza circolata non è negativa. Sembra esserci un buon compromesso sulla mobilità ed un occhio di riguardo ai colleghi a tempo determinato nel frattempo licenziati…. Spero solo che le “falcidie” per gli over non sia troppo pesante. Non tutti hanno “guadagnato” per gentile concessione. C’è chi (come me) ha contrattato più di 15 anni fa il proprio stipendio (provenendo da un’altra banca), e non è colpa mia se l’azienda anziché attribuire voci di RAL ha preferito attribuire ad personam. Poi, se c’è da fare qualche sacrificio, si farà anche quello. Una sola critica: TENETECI AGGIORNATI. Non è possibile che per avere qualche informazione occorra “violentare psicologicamente” i RSA…. Dopotutto si parla del nostro futuro, ed è giusto avere aggiornamenti minuto per minuto….
Scusate, ma è corretto quelloo che ho capito e cioè che le retribuzioni NON saranno le stesse riconsociute ai dipendenti intesasanpaolo attualmente?
riformulo la domanda: le retribuzioni a parita di grado e livello saranno uguali?
pure io ho capito cosi’. Dipendenti Ex Venete a parita’ di lavoro fatto, avendo inquadramento piu’ alto, avranno stipendio piu’ alto!
complimenti ai sindacati (in senso ironico)
Si sa, anche se ufficiosamente, in quanti hanno aderito al fondo esuberi in perimetro ISP ?
Non ci sono dati nemmeno ufficiosi che siano de ltutt oattendibili. Si sta prioritariamente facendo la verifica che tyutte le domande pervenuterientrino nel perimetro previsto dall’accordo e solo successivmanete si potrà procedere con la lista dei 3.000. Diciamo che aprrosimativamente e in mdo stimato, il numero di domande valide non dovrebbe essere troppo lontano da 5.500
non capisco ho formulato delle domande chiare e non è stata pubblicata nessuna delle due come mai?
Le risposte (e le considerazioni e le motivazioni) sulla questione ex Venete non avvengono in diretta, poichè la Delegazione è tutta impegnata nella trattativa aziendale. Appena possibile – come è sempre stato fatto – ci saranno gli interventi della Segreteria.
quindi RAL a 60mila se non sbaglio i conti comporta uno stipendio con imponibile INPS di € 4.615,38…….in pratica come un Q4 secondo il contratto collettivo nazionale se non sbaglio. Ma alla luce dell’articolo sul sole 24 ore il costo per il personale che ISP dovrà sostenere per gli ex bbanche venete è notevolmente maggiore rispetto al costo che sostiene per i propri dipendenti, quindi è evidente che a parità di grado per esempio pimpiegatizio il costo di un ex venete è maggiore di un ISP……non potete non pensare che questo genererà molto malcontento tra chi lavora in ISP
Se si scoprirà che a parità di inquadramento e ruolo gli ex venete, dopo essere stati salvati, guadagneranno più di noi ISP straccerò immediatamente la mia tessera e come me faranno molti miei colleghi.
E’ un’assoluta vergogna!!!
beh basta guardare l’ultimo comunicato dei sindacati:
L’ultima parte di trattativa ha portato le seguenti ulteriori acquisizioni:
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ASSETTO RETRIBUTIVO Abbiamo ulteriormente aumentato la platea salvaguardata: fino a 45.000 euro per 3A1L e 3A2L, fino a 60.000 euro da 3A3L a QD2 fino 70.000 euro per i QD3 e 80.000 euro per i QD4.
Non mi pare che noi di ISP guadagnamo queste cifre