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Recentemente l’azienda ha ricordato ai colleghi come i clienti meritassero di essere considerati persone, anche quando venivano accompagnati in bagno.

La pagina di “ottomila”, scomodando addirittura Nelson Mandela, ha rinforzato il concetto enunciando che MAI dobbiamo trattare male la persona, fino a porci  una domanda :

………….. “e tu, sulla base delle tue esperienze e sensibilità personale, quando hai dato o ricevuto considerazione, gentilezza e cura nelle tue relazioni?” ……………

La stessa domanda noi la poniamo ai responsabili del personale che hanno convocato numerosi colleghi, con una certa urgenza, per informarli del loro “potenziale” coinvolgimento nell’avvio di una nuova filiale PULSE su Viareggio.

Peccato che nel successivo incontro con i responsabili della DC gli stessi colleghi abbiano scoperto che la loro partecipazione non era assolutamente su base volontaria e che il luogo ed i tempi di realizzazione erano per giunta ancora incerti.

Ed allora ci chiediamo come ci si possa sentire persone quando si viene definiti “ 1 dei 5.000 esuberi “; oppure quando un nuovo mestiere  (perché di questo si tratta) ci viene proposto come soluzione unica per scongiurare i licenziamenti; o quando si riceve comunicazione di un trasferimento senza però sapere quando avverrà e dove; o ancora,  quando a motivazione dell’ingaggio si porta una mancanza di ruolo dovuta a scelte esclusivamente aziendali; od infine quando, perché a part-time, vengono messe in discussione le necessità familiari.

Trattamento simile, prendere o lasciare, è stato rivolto ai colleghi trasferiti nella FOL di Prato ed a quelli selezionati per andare a fare i gestori remoti.

In una intervista a Mosaico il responsabile del Job Center, con un certo orgoglio, rivendica come elementi distintivi di NEXT (che si occupa del ricollocamento dei famosi 5.000) l’attenzione alle persone, la cura della relazione, l’ascolto dei colleghi, la completezza delle informazioni sulla struttura e sulla nuova attività.                                                          

NIENTE DI TUTTO QUESTO                                               

Denunciamo invece l’assenza di trasparenza verso i colleghi in una fase delicatissima di cambiamento, che crea ansie ed incertezze, e la mancata informativa ai rappresentanti dei lavoratori territoriali su tempistiche, numero dei lavoratori coinvolti, luogo di lavoro e qualità dello stesso.

Prendiamo atto che i tanto decantati principi di considerazione, gentilezza e cura contenuti nelle slide aziendali sono per l’azienda solo parole prive di sostanza: se queste sono le relazioni con l’azienda sapremo come attrezzarci per tutelare con forza i legittimi diritti delle Lavoratrici e dei lavoratori.

I COORDINAMENTI RR.SS.AA ISP

AREE FIRENZE E PRATO-TOSCANA SUD-TOSCANA NORD

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

Firenze, 29 maggio 2019

 

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