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Disegno-per-yin-e-yangNon sarà in alcun modo accettabile il perdurare di una situazione che crea confusione ai clienti (la nostra risorsa!), oppure che preluda al realizzarsi dei timori dei colleghi, quali ad esempio:

  1. ulteriori spostamenti di filiale e di orario, sia per i full time che per i part time (comunque molti part time dovranno nuovamente modificare l’orario personale, con buona pace della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro);
  2. un peggioramento della qualità del lavoro e di conseguenza del servizio ai clienti;
  3. un aumento esponenziale delle pressioni commerciali a tutti i livelli;
  4. la perdita di clientela redditizia, nel tentativo di aumentare la redditività dei clienti di Banca Cinque;
  5. future modifiche, in peggio, nella struttura contrattuale della nostra azienda.

Noi non siamo contrari ai cambiamenti. Il cambiamento è lo strumento che consente agli individui come alle organizzazioni – e tanto più alle aziende – di rispondere alle sollecitazione di un mondo complesso e in continuo mutamento. Noi siamo invece profondamenti contrari alla disorganizzazione spacciata per flessibilità. Alla mancanza di indirizzi chiari e obiettivi credibili. Siamo soprattutto contrari a che sia sempre e solo il sacrificio e il senso di responsabilità individuale a consentire all’azienda di stare sul mercato.  Proprio per questo, non per mischiare argomentazioni alla rinfusa ma perché la qualità del lavoro in azienda e l’esistenza di un sistema di norme e tutele sono due facce della stessa medaglia, terremo alta la nostra attenzione su tutte le problematiche aziendali esistenti a tutti i livelli (dalla mobilità dei colleghi all’operatività quotidiana) e sciopereremo convintamente il 30 gennaio per garantirci il rinnovo del Contratto Nazionale.

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