Pubblicato il – 15 Gennaio 2018


Torino, MiFID II: cos’è e perché

Con decorrenza 2 gennaio 2018 è entrata in vigore la tanto “temuta” MiFID II.

La MiFID II è parte integrante di una più ampia revisione del regime europeo in materia di investimenti, volta a mitigare il rischio sistemico ed accrescere la protezione degli investitori.

Gli obiettivi di fondo della direttiva MiFID sono:

  • La tutela degli investitori, differenziata a seconda del grado di esperienza finanziaria.
  • L’integrità dei mercati.
  • Il rafforzamento dei meccanismi concorrenziali, con l’abolizione dell’obbligo di concentrazione degli scambi sui mercati regolamentati.
  • L’efficienza dei mercati, finalizzata anche a ridurre il costo dei servizi offerti.
  • Il miglioramento dei sistemi di governance delle imprese di investimento ed una migliore gestione dei conflitti di interesse.

Le implementazioni sono la conseguenza dell’evoluzione che il contesto economico attuale, la tecnologia, le integrazioni comunitarie ed i nuovi schemi di vigilanza hanno apportato al sistema finanziario europeo.

Fin qui i principi generali. Ma cosa cambia concretamente?

In sintesi i maggiori elementi di innovazione introdotti da MiFID II e che impattano sull’operatività dei gestori della rete bancaria italiana sono:

  • L’ampliamento della gamma dei prodotti definiti complessi e possibile revisione dell’attuale modello di consulenza.
  • L’introduzione di maggiori informazioni fornite ai clienti dei prodotti finanziari complessi (prodotti “packaged”).
  • L’obbligatorietà nella creazione di specifici report post-negoziazione.
  • La riduzione dei costi di post-negoziazione per gli investitori.

Ne consegue che l’operatività dei gestori è stata implementata con controlli di adeguatezza molto più stringenti:

  • Estrema analiticità dei costi descritti all’interno dei contratti di compravendita.
  • Controlli sulle operazioni di sostituzione (operazione di dismissione di prodotti finanziari a fronte di una sottoscrizione di un prodotto in collocamento). Il controllo consiste nella verifica dei benefici derivanti al cliente dall’operazione di sostituzione rispetto ai costi stimati, sostenuti per la relativa realizzazione. È considerata adeguata l’operazione di sostituzione che, sulla base della matrice di raffronto, genera benefici maggiori dei relativi costi o in caso di decremento dei costi, non comporta un riduzione di un certo numero di
  • Potrà essere resa operativa una sola proposta al giorno per codice fiscale
  • Il contratto CUI valuta anche la propensione all’acquisto di prodotti assicurativi

A fronte di questi cambiamenti, quali sono i comportamenti da tenere?

Consigliamo ai gestori impegnati nell’operatività in strumenti finanziari, di informare la clientela dei costi impliciti ed espliciti derivanti dalle movimentazioni di prodotti finanziari. In coerenza con la complessità con cui vengono analizzate le proposte di investimento dal sistema informatico, sarà fondamentale utilizzare il tool di valutazione di adeguatezza prima di esplicitare eventuali proposte di investimento al cliente.

Una corretta applicazione di MiFID II non solo aumenta il livello di trasparenza a favore dei consumatori, ma può ottimizzare il processo di vendita anche per gli operatori del settore, evitando che i gestori delle filiali possano incorrere in errori di valutazione sia economica che di rischiosità sulle operazioni in strumenti finanziari.

In ogni caso la questione più importante è che la corretta applicazione di MiFID II (nonché di tutte le altre normative interne aziendali) non solo è un obbligo deontologico, che attiene alla valorizzazione della propria professionalità e al rispetto del cliente, ma mette l’operatore al riparo da conseguenze disciplinari potenzialmente anche molto gravi. Avevamo affrontato diffusamente la questione della “Vendita malata”, analizzando cause e conseguenze di comportamenti distorti, anche in buona fede. Ebbene il rilascio di MiFID II è l’occasione per ripassare quei concetti e continuare a tenere alta la guardia rispetto al cambio di “cultura” che è sempre più necessario in banca.

I nostri sindacalisti sono sempre a vostra disposizione per un consulto e per aiutarvi a sciogliere i dubbi, e ad affrontare concretamente eventuali pressioni a forzare o ignorare leggi e regolamenti. Non esitate a contattarci.

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