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Megale-6_001Dopo l’accordo di ieri sera (click qui per il testo) riportiamo l’articolo del Sole 24 Ore con le dichiarazioni del Segretario generale FISAC Agostino Megale.

 

Credito. Accordo Abi-sindacati per la disdettabilità del contratto fino alla fine del 2014 e la tabellizzazione dell’Edr – Per i bancari proroga al 31 dicembre – Abi: reciproca volontà di chiudere sul rinnovo contrattuale entro l’anno

Cristina Casadei
Se sarà la premessa a influenzare il negoziato per il rinnovo del contratto dei bancari le aspettative di banchieri e lavoratori del credito non possono che essere positive. Ieri sera Abi e i sindacati (Fabi, Fiba, Fisac, Uilca, Ugl Credito, Dircredito e Sinfub) hanno raggiunto un accordo in quattro punti che definisce tra l’altro i criteri per portare nella parte alta della busta paga l’elemento distinto della retribuzione, nodo del contendere tra le parti in questi ultimi mesi il cui impatto è in media di 13 euro. L’ultimo rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro, siglato nel gennaio del 2012, aveva infatti stabilito che l’aumento medio di 170 euro sarebbe stato corrisposto sotto forma di Edr per ridurre l’impatto del costo del contratto. Le parti avevano però deciso di stabilire i criteri per la tabellizzazione entro il primo luglio del 2014. Con il documento di ieri sera si è finalmente chiuso il capitolo Edr che ha causato lo stallo del negoziato in questi mesi.
 Entrando nel dettaglio l’accordo al primo punto prevede una proroga della disdettabilità del contratto al 31 dicembre 2014, al secondo stabilisce che l’Edr confluisce nella voce stipendio dal primo gennaio 2015. Anche nel caso in cui dovesse essere disdettato il contratto. Gli altri due punti definiscono invece una una tantum per compensare la mancata tabellizzazione dell’Edr nel periodo luglio-dicembre 2014 e infine che la data della saldatura dei contratti resta fissata al primo luglio del 2014. Abi considera l’accordo come il segnale della «reciproca volontà di avviare un serrato calendario di incontri per chiudere il negoziato sul rinnovo contrattuale entro il 31 dicembre 2014», spiega una nota.
«Abbiamo superato lo scoglio della tabellizzazione dell’Edr, chiudendo definitivamente la parte economica dell’attuale contratto nazionale», dichiara Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi. «L’Abi ha dovuto così recedere dalle sue posizioni intransigenti e scendere a più miti consigli. La strada per il rinnovo del contratto nazionale resta lunga e difficile, ma l’affronteremo con determinazione». Già questa mattina i segretari generali incontreranno il presidente del Comitato affari sindacali e del lavoro, Alessandro Profumo per riprendere la discussione che proseguirà con ritmo serrato. Sono già stati calendarizzati tre incontri il 20, 27 e 29 ottobre. E da adesso «ci sarà un coinvolgimento totale e mediatico di tutti i lavoratori, come mai è stato fatto in passato», avverte Sileoni.
«Scongiurato il pericolo di disdetta immediata del contratto e formalizzato con un accordo il rispetto degli impegni assunti nel contratto del 12 gennaio 2012, ora si può finalmente entrare nel vivo delle trattative per il rinnovo del contratto collettivo della categoria», aggiunge il segretario generale della Fiba Cisl Giulio Romani. Per Agostino Megale segretario generale della Fisac Cgil «è un risultato importantissimo ed è frutto della tenuta unitaria di tutto il sindacato e della capacità di mobilitazione della categoria e ora consente di far precipitare il negoziato per il rinnovo del nuovo contratto nazionale alla cui base non può che esserci la nostra piattaforma. Il contratto nazionale per noi resta lo strumento di tutela omogenea per tutti i lavoratori e le lavoratrici del nostro settore». Massimo Masi che la scorsa settimana è stato riconfermato segretario generale della Uilca parla di «una degna conclusione, prodromica all’inizio della nuova trattativa. È stato riconosciuto il valore delle lavoratrici e dei lavoratori e i sacrifici fin qui sostenuti ed è stata ribadita la validità della contrattazione nazionale».©
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