Le strategie comunicative della nostra azienda non finiscono mai di incantarci: siamo passati dalle pillole di Pro alle chiacchiere con il gestore personal “Lessico vincente”, una perla del Direttore Personal, e ora siamo arrivati veramente al top con le mitiche avventure di “UgoRobot” avvincente fumetto a puntate, formula che crea pure quel sano pathos che non ci fa vedere l’ora di leggere la puntata successiva.
Per coloro che purtroppo e inspiegabilmente non avessero avuto il tempo di appassionarsi alla saga facciamo una rapida sintesi: Ugo Robot è un mutante – del tipo Blade Runner – che la fantomatica società “A.S.S.O” mette al posto, con la forza e l’inganno, di un collega che si sta recando in una filiale per la prima volta, in sostituzione di un gestore appena andato in pensione. Ugo Robot è perfetto, sa tutto, è organizzato, è empatico con la clientela, è un lavoratore instancabile, al contrario dei due colleghi “umani” Fred e Margherita, che invece risultano inefficienti, irresponsabili, incompetenti e un tantino lavativi. Umani e dunque imperfetti.
Chiediamo una cortesia: se proprio non ce la fate a comprendere le difficoltà di chi si trova nella rete, evitate almeno di sminuire e mortificare le persone che con il loro impegno quotidiano garantiscono la solidità e il perseguimento degli obiettivi di questa azienda. Attendiamo fiduciosi le prossime puntate di UgoRobot, chissà, magari ci sorprende. E soprattutto agogniamo di scoprire chi si cela dietro la fantomatica “A.S.S.O.”.
Era ora che qualcuno si facesse vivo! Abbiamo impiegato tre puntate però ce l’abbiamo fatta.
Sì, è vero, era ora! E’ veramente scandaloso che l’azienda spenda soldi per queste ….. (scusate non riesco a definirle con una non parolaccia!), senza mai mancare di lesinare invece sui costi del personale (esempio PVR!).