Indagine sul Lavoro Flessibile
Il lavoro flessibile (Smart Working) sta assumendo una rilevanza sempre maggiore all’interno della nostra azienda. I dati sono in crescita significativa: i colleghi che ne hanno fruito sono stati 11.582 nel 2018, con un incremento del 41% rispetto al 2017.
Nell’ambito del Comitato Welfare ci siamo posti il tema di come favorire ulteriormente lo sviluppo di questa modalità lavorativa che sembra coniugare positivamente le esigenze dei colleghi con quelle dell’azienda e con la riduzione dell’impatto ambientale derivante dalla mobilità conseguente all’attività professionale. In quest’ottica abbiamo condiviso la redazione di un’indagine (survey) che verrà sottoposta a un campione di 3.000 colleghi che lavorano nell’ambito degli Uffici in cui è possibile svolgere lo Smart Working. Lo scopo è quello di indagare i motivi per cui si è scelto (o è stato possibile) o meno di aderire al lavoro flessibile,quali sono i vantaggi e gli svantaggi derivanti da una scelta di adesione piuttosto che di non adesione, così come quali sono gli interventi possibili per migliorare questa tipologia di lavoro. I questionari saranno brevi (8 domande) e avranno la forma prevalente di domande a risposta multipla, con un paio di domande a risposta “aperta”.
Noi riteniamo che questa indagine possa essere davvero importante per migliorare le modalità operative dello Smart Working e ci possa consentire di intervenire con i correttivi che verranno suggeriti. L’indagine verrà realizzate nel mese di Aprile.
Riorganizzazione Corporate e Investment Banking
Oggi sono stati illustrati i criteri della riorganizzazione della CIB (Corporate e Investment Banking) che avverrà secondo due direttrici:
- Controllo dei costi
- Sviluppo del business
Per quanto attiene il controllo dei costi si procederà alla razionalizzazione di una serie di funzioni, seguendo principalmente il criterio dell’accorpamento delle funzioni di supporto e della loro collocazione in ambiti esterni alle singole Divisioni in modo da poter offrire i propri servizi a tutti i soggetti che ne necessitano.
Per quanto attiene lo sviluppo del business, si procederà a una forte accelerazione della digitalizzazione dei processi, anche dal lato cliente (l’obiettivo è quello comune a tutti i percorsi di digitalizzazione, ovvero trasformare i “processi” in “esperienze”), nonché allo sviluppo della “monetizzazione dei dati”, ovvero la capacità di utilizzare i dati in possesso dell’azienda (utilizzando metodologie di “data science”) per “immaginare” servizi e opportunità innovative da offrire ai propri clienti Corporate.
Il processo di riorganizzazione prevede una forte esigenza di processi formativi nonché di ricambio generazionale. Questo processo, che verrà avviato da inizio marzo, coinvolgerà circa 50 colleghi, di cui circa 15/20 verranno ricollocati in altre strutture.
FOL
Vi informiamo sulle aperture delle nuove sale. A Parma inizierà la formazione dei colleghi il 12 marzo per due settimane, seguiranno altre due settimane di affiancamento. A Prato sono in corso i colloqui e la formazione inizierà il 19 marzo. Per entrambe le sale sono previste circa 50 postazioni e l’organico iniziale sarà di circa 20 colleghi.
Novità sugli stage finalizzati all’assunzione a Contratto Misto
Sono incominciate le prime sessioni di esame OCF (abilitazione all’attività di Consulente Finanziario) per gli Stagisti che stanno svolgendo il proprio iter formativo finalizzato all’assunzione a Contratto Misto. Su 23 esami sostenuti 18 sono stati superati positivamente e 5 no. I 5 Stagisti che non hanno superato l’esame potranno ritentare una seconda volta. I 18 che l’hanno superato potranno partecipare alla sessione EIP fissata per il 26 marzo. Nel caso di superamento di questo secondo esame (che comunque, nel caso, potrà essere ripetuto una seconda volta) e previa l’iscrizione all’Albo dei Consulenti Finanziari (l’azienda rimborserà i costi di iscrizione), gli Stagisti riceveranno l’offerta di assunzione a Contratto Misto: Part Time a tempo indeterminato di due giorni settimanali e contestuale mandato come Agente. Da qui in avanti l’iter formativo e degli esami di abilitazione per gli Stagisti sarà quello illustrato in questa news e nelle precedenti di pari oggetto.
In attesa dell’indagine, conferma del giudizio assolutamente positivo sullo smart-working, che ho avuto modo di iniziare a sperimentare recentemente… Segnalo però una difficoltà, che a mio avviso ha dell’incredibile: nel momento in cui, a me e ai colleghi del mio ufficio, è stata consegnata l’autorizzazione, è stata evidenziata la necessità di chiedere il pc portatile e chi ancora non lo aveva…. peccato che, inoltrata la domanda, è stato risposto che il plafond per i portatili era esaurito… e ci troviamo nell’incresciosa situazione in cui alcuni hanno il portatile e possono fare lo smart-working e altri (che vorrebbero farlo), no…
Non eravamo a conoscenza di questa situazione. Chiederemo chiarimenti all’azienda.
Io invece vorrei sottolineare la stranezza del fatto che nella dir reg Piemonte-Liguria e V. d’Aosta lo smart working sia consentito solo 4 gg al mese contro gli 8 resi possibili dall’accordo e già effettuati non solo da diversi uffici centrali ma anche da colleghi di altre dir. reg. Lo smart working ritengo abbia solo aspetti positivi per il dipendente e per la banca; io ringrazio la banca per questa splendida opportunità che migliora la qualità della vita senza penalizzare la produttività; non capisco però perché dopo avere sottoscritto un accordo lo si debba limitare senza spiegazione apparente ed con diversità territoriali.
In realtà non ci sono limiti di utilizzo predeterminati al di sotto degli 8 giorni dell’accordo. La cosa più efficace che puoi fare è contattare la tua struttura sindacale per verificare in loco le ragioni delle restrizioni di cui parli e per trovare le soluzioni per rimuoverle.
Già fatto più volte. Le strutture sindacali locali hanno già chiesto più volte le ragioni di tale limitazione senza ottenere risposta. Se vi scrivo è perché il problema persiste; quella vostra, perdonatemi, è una ” non risposta”. E’ chiaro che la direzione regionale fa orecchie da mercante rispetto ad un problema che non interessa .
In realtà, in sede tecnica quale è questa, la nostra è l’unica risposta possibile: non ci sono limiti di utilizo predeterminati e non possono essere opposti come tali. Definite in modo inquivocabile le regole e i correlati limiti, inizia la questione “gestionale” che – come di tutta evidenza – non può che essere affrontata nei luoghi in cui si manifestano le storture e con i soggetti che le determinano. Se – come dici – questo passaggio è già stato fatto in modo infruttuoso, ti consiglio di scrivere direttamente a chi in Segreteria di Gruppo si occuopa del tuo territorio, chiedendo un intervento specifico. Qui trovi tutti i riferimenti.