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La prima banca del Paese avrebbe potuto fare di meglio di quanto è avvenuto con l’integrazione informatica con Ubi. Soprattutto, ci saremmo evitati migliaia di segnalazioni (anche sui social) di insuccesso, evitando i numerosi attriti tra colleghi e clienti. Soprattutto, avremmo dato una immagine migliore di questa nostra GRANDE BANCA.

Non sappiamo se i vertici di INTESA SANPAOLO siano a conoscenza di quello che sta accadendo nel primo Gruppo bancario del nostro Paese. Una cosa deve essere però chiara: il repentino cambiamento delle procedure informatiche e della normativa interna di riferimento, accompagnate da scarsa ed inadeguata formazione delle risorse, gravate inoltre da pressioni commerciali sui budget recentemente assegnati non tenendo conto delle difficoltà oggettive in cui ci si trova ad operare, rappresentano elementi che espongono i Dipendenti a concreti rischi di varia natura (a mero titolo esemplificativo: operativi, patrimoniali, disciplinari, di azioni da parte della clientela etc …), sia verso l’Azienda che verso i Clienti, oltre che rischi sotto il profilo della sicurezza fisica, considerato il livello di tensione creatosi anche tra la Clientela.

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